A Mesagne un Museo storico dei cimeli di guerra
Compie 100 anni l’associazione “Combattenti e reduci” di Mesagne e per l’occasione il prossimo mese inaugurerà il museo dei cimeli storici delle due Guerre mondiali. L’associazione fu fondata il 6 ottobre del 1923 allorquando il Prefetto di Lecce scrisse a tutti i sindaci della Provincia di Terra d’Otranto una nota, tutt’ora conservata nell’archivio storico, con la quale sollecitava la costituzione di un’associazione “delle madri, vedove e delle famiglie dei caduti in guerra”. Era un modo per aiutare l’allora società civile uscita da un tremendo conflitto che aveva decimato la popolazione. Da allora sono trascorsi cento anni e l’associazione “Combattenti e reduci” ha fatto tanta strada. Tante le iniziative culturali e sociali cui ha preso parte o perorato. Oggi non ci sono più i reduci di quei conflitti, ma ci sono i figli e i nipoti che hanno preso il testimone e portano avanti gli ideali trasmessi loro dai genitori.
Un impegno che li ha portati anche nelle scuole per testimoniare i valori della libertà e della giustizia. Negli ultimi mesi i soci hanno iniziato ad allestire all’interno della loro sede, in piazza Orsini del Balzo, un museo civico dei cimeli appartenenti alle due guerre. L’ambito progetto è stato finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo all’interno del “Fondo per il funzionamento dei piccoli Musei”. La collezione di cimeli è composta dalle armi utilizzate nella prima e nella seconda Guerra Mondiale. Uno spazio dedicato agli strumenti di comunicazione utilizzati dai soldati e poi ci sono gli elmetti, le sirene antiaeree e tanti altri cimeli storici raccolti con attenzione dai soci. Una parte del museo è composta da una mostra fotografica che ha impresso su carta sia i volti dei combattenti sia alcune scene del conflitto. A guidare l’associazione c’è il presidente Giovanni D’Aloisio, appassionato di storia locale, che ha curato personalmente ogni aspetto della collezione storica collaborando con tutti i soci per la creazione di una struttura museale permanente aperta al pubblico. “Questa collezione museale la vogliamo dedicare a tutti coloro che hanno combattuto per la Patria e, soprattutto, a chi ha immolato la propria giovane vita per la libertà”, ha chiosato il presidente D’Aloisio.
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