Mesagne. Gli ispettori Unesco valutano la Via Appia Antica In evidenza

Settembre 18, 2023 1495
Gli ispettori Unesco in visita alla città Gli ispettori Unesco in visita alla città

Mesagne. Gli ispettori Unesco valutano la Via Appia Antica. “Very very nice”. Non conoscendo l’italiano ha espresso con questa frase, in inglese, lo stupore nell’ammirare le meraviglie storiche che si sono aperte davanti ai suoi occhi: dalla necropoli messapica di via Castello al parco archeologico urbano, dal castello Normanno-Svevo al museo archeologico. Lui è, Sanjin Mihelic, croato, ispettore mondiale dell’Unesco giunto a Mesagne, prima di recarsi a vedere i resti della via Appia Antica presso il Parco archeologico di Muro Tenente, per valutare i resti della Regina Viarum e inserirli nel dossier nazionale avanzata dal ministero per la Cultura italiano per l’iscrizione della via Consolare romana nella lista dei beni Patrimonio mondiale dell’umanità. Ad accompagnarlo nel suo tour i dirigenti del ministero della Cultura e i responsabili della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Brindisi, Lecce e Taranto guidati dalla responsabile Francesca Riccio e dai suoi delegati di zona Giuseppe Muci e Fernando Errico. Per il comune di Mesagne erano presenti il sindaco Antonio Matarrelli, il consulente per le politiche Culturali, Mimmo Stella, l’architetto Marta Caliolo e la direttrice del museo e biblioteca, Alessia Galiano che ha fatto da Cicerone agli ospiti oltre che da interprete.commissione_unesco_a_mesagne_16_settembre_2023_-_Copia.jpg

Agli ispettori sono state donate alcune pubblicazioni storiche tra cui “La guida storico-turistica di Mesagne”, tradotta in inglese e francese. Dopo essersi complimentato con gli amministratori e tecnici per il livello di specializzazione raggiunto nel museo Mihelic, accompagnato dall’archeologo olandese Gert Burgers, si è trasferito presso il parco archeologico di Muro Tenente, dove si è soffermato a lungo a guardare il tratto della via Appia. Lo ha percorso in un senso e nell’altro, dall’alto in basso. Non ha detto nulla, ma i suoi occhi hanno parlato per lui. D’altronde il tratto rinvenuto a Muro Tenente è uno dei migliori conservati nel Sud Italia. Hanno scattato diverse foto, eseguito rilievi e poi la carovana di esperti ha salutato Mesagne e si è diretta verso Oria e Taranto. Nei prossimi giorni proseguiranno sulle orme dell’Antica via Appia sino a raggiungere Roma. Poi la documentazione sarà valutata dalla commissione Unesco e se tutto andrà bene tra un anno, o poco meno, si saprà il risultato.

In ogni modo gli antichi resti stradali rinvenuti nei pressi di Muro Tenete attestano la presenza di un sistema viario piuttosto esteso e ben conservato, di età tardo repubblicana della seconda metà del II secolo a. C, molto importante e ben strutturato tanto da affermare che si tratta della via Appia Antica, la strada Consolare che collegava Roma, Caput Mundi, con Brindisi. I saggi eseguiti dal 2019 al 2023 da parte della Soprintendenza, che ancora non si è espressa sull’autenticità della strada Consolare romana,  per supportare gli studi hanno fatto emergere dei tratti di strada glareata, ossia costituita da pietre di piccolo pezzame compattate tra loro blocchi lapidei parallelepipedi, uniti uno di fila all’altro a formare un cordolo continuo leggermente rialzato rispetto al piano viario vero e proprio, con la principale funzione di contenere lateralmente il corpo stradale, tra i migliori rinvenuti fino adesso. Ha una larghezza di oltre cinque metri ed è inquadrabile nel II secolo a. C.. Nei prossimi mesi ed anni si cercheranno i resti di questa strada che congiungeva Scamnum, antico nome del villaggio messapico ubicato nell’odierno parco, con Mesagne per poi raggiungere Brindisi, l’antica Brundisium.  

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