Nuovi reperti archeologici raccontano Egnazia
FASANO – Interessante convegno, tenuto a Palazzo di Città, sul Parco archeologico di Egnazia, organizzato dalla redazione di Osservatorio per tracciare un resoconto sulla 23a campagna di scavo. Un’intensa attività di ricerca condotta magistralmente dall’Università di Bari, dal Dipartimento di ricerca e innovazione umanistiche e diretta dal professor Gianluca Mastrocinque. Le novità più significative stanno aiutando gli esperti a comprendere in modo più chiaro diversi aspetti della vita quotidiana nella città messapica. I ritrovamenti più antichi, riguardanti il periodo compreso tra il IV e il III secolo a.C., risultano fondamentali per conoscere e valorizzare il parco e il museo ad esso collegato.
I contenuti scientifici e storici relativi al patrimonio archeologico hanno trovato inoltre un decisivo canale di espressione nel video 3D proiettato, in anteprima assoluta, durante l’incontro. Il dibattito ha rappresentato anche un momento utile per riflettere su un patrimonio che per i cittadini e per i giovani studenti assume sempre di più un grande significato identitario. Un’attenta riflessione sulle enormi potenzialità della ricerca, ma soprattutto sulla programmazione delle attività future attraverso il coinvolgimento dell’Università, della Soprintendenza, delle istituzioni, degli archeologi e di tutti gli esperti del settore.
Soddisfazione e grande orgoglio espressi anche dal sindaco, Francesco Zaccaria, che durante il suo intervento di apertura: «Egnazia rappresenta un polo archeologico di valore assoluto per il meridione d'Italia ed è per noi un fiore all'occhiello. Negli ultimi anni grazie, anche alla recente riqualificazione, le visite sono aumentate ed è aumentata anche l'interattività che avvicina i giovani all’archeologia. L'attenzione della nostra Amministrazione verso le campagne di scavi, che da anni contribuiamo a finanziare, e sempre massima e ci rende orgogliosi».
Tra i presenti, oltre all’assessore alla cultura, Cinzia Caroli, anche alcuni degli studenti liceali dell’IISS “Leonardo Da Vinci” di Fasano che hanno sperimentato attivamente il ruolo dell’archeologo per una settimana.
«Un incontro utile a mettere a sistema ciò che abbiamo fatto e per presentarlo al pubblico – dichiara il direttore del Museo e Parco archeologico nazionale di Egnazia, dott. Fabio Galeandro – continuiamo il nostro impegno per implementare sempre di più la fruizione digitale attraverso ricostruzioni virtuali, come è stato fatto per nuovo allestimento realizzato per la sezione dedicata al mare che tanto sta interessando i visitatori».
«Voglio sottolineare l’ottima collaborazione con il Comune di Fasano senza il quale non avremmo potuto lavorare così bene - dichiara il direttore emerito del Progetto Egnazia dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la prof.ssa Raffaella Cassano – l’ente ci ha garantito una buona logistica che è fondamentale per poter effettuare gli scavi».
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