COMUNE DI FASANO, TEATRO PUBBLICO PUGLIESE : ESTIVA 2024

Luglio 04, 2024 608

COMUNE DI FASANO
TEATRO PUBBLICO PUGLIESE

ESTIVA 2024

Minareto-Selva di Fasano
7 e 24 luglio con Ippolito Chiarello e Giuseppe Scoditti


La programmazione artistico-culturale del Comune di Fasano per il prossimo periodo estivo si arricchisce di una rassegna teatrale al Minareto, organizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

Il 7 luglio, ore 21, l’attore e regista salentino Ippolito Chiarello porta in scena “Oggi sposi”, per la regia di Maria Cassi con Luigi Bubbico al pianoforte. Uno spettacolo che ha 20 anni, ma che ancora oggi continua a mietere successi e consensi tra pubblico e critica. un lavoro che scava nell’ambito del comico e del grottesco con i modi dell’avanspettacolo e del varietà, contaminati dai sistemi dettati dall’esperienza teatrale nell’ambito della ricerca. Attraverso la musica, la letteratura, l’improvvisazione e le massime della saggezza popolare l’attore racconta il matrimonio e l’amore in una sorta di cerimonia collettiva. 

Il 24 luglio,ore 21, invece, l’attore barese Giuseppe Scoditti, tre i protagonisti dell’ultimo film di Nanni Moretti “Il sol dell'avvenire”, porterà il pubblico di Fasano nell’atmosfera di un nightclub per uno stand-up comedy show che spazia dall’amore al coronavirus.


INFO E BIGLIETTERIA

Costo del biglietto €10 posto unico

Vendita dei biglietti online e nei punti vendita Vivaticket e la sera di spettacolo dalle ore 19 presso il Minareto, Selva di Fasano. 

Info e prenotazioni solo WhatsApp: +39 334 1144911



SCHEDE SPETTACOLI

7 luglio 2024 - ore 21

Nasca Teatri di Terra

Ippolito Chiarello

OGGI SPOSI 

uno spettacolo di IPPOLITO CHIARELLO 

al pianoforte Luigi Bubbico 

allestimento drammaturgico Silvia Ricciardelli 

luci e suoni Marco Oliani

regia MARIA CASSI 



Il giorno più bello della vita di una coppia viene narrato con le canzoni di Daniele Silvestri, Fred Buscaglione, Totò, Mina e con l’espiazione canora a base di Eros Ramazzotti e Umberto Tozzi (per citare i più famosi). Da Ti Amo al Dante di Paolo e Francesca il passo è breve. Il tremendo peccato del bacio più famoso della letteratura italiana è recitato tra una risata e l’altra. Fanno compagnia al sommo i testi di Alessandro Manzoni e Giovanni Verga, Francesco D’Assisi e Gabriele D’Annunzio, Dino Campana e Fernando Pessoa. 

E ancora le deliranti posizioni dell’Amore dura tre anni del francese Frédéric Beigbeder. 

Chiarello ci mette del suo con racconti della sua stessa vita, con gli amori finiti e quelli mai iniziati. L’eterno dilemma: matrimonio si, matrimonio no, e l’amore in tutto questo cosa c’entra? Un po’ rito, un po’ sfogo. Lo sfogo di un uomo che “memore”… disserta a voce alta sul matrimonio e l’amore. Pescando a piene mani nel repertorio letterario e musicale antico e contemporaneo, l’attore, tra il serio e il comico, attraversa “pericolosamente” i meandri del “rapporto di coppia”. Del matrimonio vengono riproposti anche i preparativi, con la lista delle cose da fare, e i regali, con una esilarante lista nozze dove vasi kitsch trovano spazio tra televisioni ingombranti e il cd delle Vibrazioni. Lo spettacolo gioca su due registri: la comicità spinta in forma di raffinato varietà dettata da un pianista distratto e poesia alta.


24 luglio 2024 - ore 21

Teatri di Bari / Elsinor

Giuseppe Scoditti

1 E 95

stand-up comedy show di e con GIUSEPPE SCODITTI

scritto da Ludovico D’Agostino e Giuseppe Scoditti 

costumi Sartoria Teatrale Arrigoni 

video Giacomo Scoditti 


1 e 95 è un monologo comico. L’atmosfera è quella di un nightclub, in cui arriva il comico in smoking e comincia lo show. Come in un flusso di coscienza, gli argomenti si susseguono ad un ritmo forsennato. L’importante è tenere viva l’attenzione e, soprattutto, divertire. La veste dello spettacolo è classica, pulita, vintage, ma il contenuto sarà folle, anarchico e imprevedibile. La scrittura è libera, si spazia da un tema ad un altro: chi siamo noi, i rapporti amorosi, il coronavirus, i pipistrelli, la mia altezza, le scuole di inglese e chi più̀ ne ha più̀ ne metta; gli argomenti si accavallano, ritornano, scompaiono come un lungo soliloquio interiore senza nessun criterio. L’attore è davanti al pubblico, illuminato da un semplice piazzato e ha come unica arma per intrattenere il pubblico le sue parole, le battute, i discorsi, le facce, piccoli momenti di improvvisazione e qualunque altra cosa. Non c’è scenografia o altri tipi di effetti scenici. L’attore ha a disposizione un microfono con asta, uno sgabello con sopra un bicchiere d’acqua e tutto quello che si può creare col pubblico.