Redazione

Pista ciclabile “Viale A.Moro”. Confesercenti esprime sconcerto e invita i commercianti a “resistere” o a proporre azioni risarcitorie. In riferimento alle polemiche rivenienti dalla realizzazione della pista ciclabile su viale “Aldo Moro”, il presidente di Confesercenti, Michele Piccirillo, che aveva per conto dell’associazione già espresso più volte la contrarietà a quell’opera e in quella zona, intende ribadire l’indirizzo impresso da Confesercenti, alla luce delle recenti dichiarazioni sul punto del sindaco Marchionna.

“Prendiamo atto della scelta "politica" del sindaco Marchionna – dichiara Piccirillo - che ha preferito non correre il rischio - improbabile - di danno erariale, rispetto al danno - certo - inflitto alla città, agli esercenti della zona, al sistema viario, e all'immagine complessiva della città stessa. Soprattutto, ha scelto, con consapevolezza, non evitare il danno che questa opera, rigettata da tutta la città, porterà agli esercenti ed ai residenti della zona. Risibile poi la richiesta, a risposta scontata, formulata dall'Assessore ai lavori pubblici, al Segretario Generale dell’Ente, alla Avvocatura Comunale ed al Dirigente L.L.P.P. ai quali veniva richiesto il parere circa l’eventuale esposizione dell’Amministrazione Comunale al danno erariale, in considerazione dell’ipotesi di rinuncia all’ultimazione dell’opera. (come chiedere all'oste se il suo vino è buono!!), Basterebbe leggersi l'articolo 1223 del codice civile, al punto in cui è scritto che il danno erariale può essere definito sia come un indebito esborso di denaro pubblico, poiché non corrisponde a nessuna utilità acquisita, come nel nostro caso, e sia come un ‘mancato introito di denaro nelle casse della pubblica amministrazione’.

Come associazione di categoria confidiamo nella capacità di adattamento e resilienza degli esercenti, delusi e rassegnati, siamo certi che faranno del loro meglio per mantenere aperte le attività e non cessarle. Tuttavia, per coloro che non ce la faranno, il nostro ufficio legale è disponibile ad aiutare ad intraprendere le conseguenti azioni risarcitorie, anche collettive. Infine spiace dover evidenziare a chi legge che la storia della città registrerà e tramanderà ai posteri il nome di chi si è reso responsabile dello scempio di viale Aldo Moro. Ma in ogni caso, Confesercenti continuerà a battersi su tutti i tavoli istituzionali, nell’interesse di tutti gli esercenti e dei cittadini, danneggiati da questa scelta di non rappresentare la volontà popolare”.

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TOPI, BLATTE E ZANZARE – LUPERTI E GRECO: IL COMUNE DI BRINDISI E’ ALL’ANNO ZERO. UNA VERGOGNA.
 
 
 
Il Comune di Brindisi sta vivendo una fase durante la quale l’attenzione nei confronti dei cittadini è davvero pari a zero. L’ennesimo esempio giunge dai servizi di igiene urbana, devastati dalla cattiva gestione dell’Assessorato all’Ambiente, per troppo tempo interessato solo a giustificare le carenze del servizio offerto dalla società Teorema.
 
E’ stato necessario l’intervento di consiglieri comunali di opposizione e del presidente della Commissione Ambiente Roberto Quarta per ricordare a chi ci amministra che in questo periodo si sarebbe dovuto effettuare un primo ciclo di interventi di disinfestazione, derattizzazione e deblattizzazione, anche in considerazione del fatto che la città è già infestata da blatte, topi e da zanzare (con il rischio crescente del propagarsi della febbre da “dengue”). Il tutto, quantomeno per le condotte sotterranee, in coordinamento con l’Acquedotto Pugliese. E invece l’Assessore Bruno si è deciso solo il 5 aprile a promuovere un “incontro programmatico” con Teorema, Acquedotto Pugliese e con la direzione esecuzione del contratto di igiene urbana. Il tutto, come si può facilmente immaginare, davvero fuori tempo massimo! Ma è bastato questo per convincere la Teorema a tirar fuori dei presunti calendari (stranamente distribuiti da consiglieri comunali e non dalle fonti ufficiali dell’ente) di interventi legati ai servizi di disinfestazione. E qui siamo davvero alla follia! Si scopre, infatti, che sarebbe in corso dall’1 aprile un intervento di derattizzazione. Dal prospetto si evince che per Teorema lo scorso 1 aprile sono bastate poco più di sei ore per effettuare, con un solo automezzo, la derattizzazione di ben due quartieri (Bozzano e Minnuta) e la stessa cosa sarebbe avvenuta il giorno successivo quando la stessa unità avrebbe derattizzato il rione Perrino, i villaggi San Paolo e San Pietro e tutto il litorale! E non è tutto. Concluso questo primo intervento adesso l’appuntamento è ad agosto! Stesso discorso per gli interventi antilarvare e per la deblattizzazione, effettuati con un solo mezzo e in due quartieri, in un solo giorno e per sei ore e venti minuti. E non è dato sapere se gli addetti ai controlli li abbiano effettuati realmente, visto che non c’è un solo brindisino che ha visto eseguire questi interventi.
 
E non aiuta certo il sito del Comune, visto che la pagina dedicata agli interventi di infestazione è vuota e che l’elenco di interventi in materia ambientale è fermo al 2022!
 
Basterebbe questo per assumere provvedimenti conseguenti sul piano politico, nei confronti dell’azienda Teorema e di chi è deputato ai controlli.
 
Intanto i brindisini saranno costretti a convivere con rischi crescenti sul piano ambientale!
 
Lino Luperti e Michelangelo Greco – consiglieri comunali

Si è tenuto sabato sera a Mesagne nella sede dell’AMB Gruppo “Claudio Dipietrangelo” un seminario sulle orchidee spontanee presenti nel territorio della provincia di Brindisi. Il docente che ha condotto la lezione con proiezioni è Teodoro Dura insieme allo storico ricercatore mesagnese Carlo Agnello autori di numerose pubblicazioni sulle orchidee e nuove specie di piante e funghi. Nella mattinata di domenica e' prevista una passeggiata nei boschi con i tanti soci e cittadini interessati per visionare dal vivo le splendide orchidee che la primavera alla porte sta mettendo in mostra. Per l’amministrazione era presente il Presidente del Consiglio Comunale Omar Ture.

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Gli sporcaccioni sono nuovamente tornati a Mesagne, in via Rosamarina, e hanno scaricato diversi sacchi di spazzatura per strada. Naturalmente nessuno si è accorto di nulla. Probabilmente sarà lo stesso sporcaccione che il 23 marzo scorso aveva scaricato nel medesimo luogo altri sacconi di spazzatura che alcuni giorni dopo furono rimossi dai netturbini. La storia si è ripetuta a distanza di pochi giorni. Altri bustoni di spazzatura sono stati abbandonati lungo la complanare della Ss7 in contrada Moreno. Alcuni anni fa il comune di Mesagne aveva un servizio di telecamere mobili che posizionate nei luoghi critici riuscivano a individuare gli sporcaccioni. Un servizio in conto terzi che aveva dato risultati soddisfacenti poichè si riuscivano a individuare e sanzionare diversi incivili. Poi tale servizio è stato sostituito con una guardiania ambientale di cui ad oggi non si conoscono i risultati reali sul fronte della lotta agli sporcaccioni. 

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Sanità, Caroli: “Amati si rivolga al suo amico Emiliano per ottenere più servizi e non faccia l’uomo di lotta sul territorio e di governo in Regione”.

Nota del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli.

“In una commedia si possono recitare molti ruoli (Pirandello docet), ma mai quanti ne riesce a recitare il collega consigliere regionale Fabiano Amati. In Regione uomo forte della maggioranza di centrosinistra, tanto da essere stato riconfermato alla guida della Commissione regionale più importante, quella al Bilancio, con una delle giravolte degne del miglior acrobata: da nemico acerrimo del presidente Emiliano a fedelissimo dello stesso. Mentre sul territorio brindisino uomo di opposizione, quello che deve chiedere aiuto ai sindaci (in questo caso all’amico di Fasano e i primi cittadini di Cisternino, Francavilla Fontana e Ostuni) contro la Regione Puglia che sospende l’attività TAC ed Eco a Fasano, quella radiodiagnostica a Cisternino, mentre l’attività ospedaliera degli ospedali di Francavilla e Ostuni è ugualmente a rischio per mancanza di radiologi.

Insomma, il presidente Amati, amico di Emiliano, chiede aiuto ai sindaci. Ma contro chi? Contro la Sanità di Emiliano? Come se lui potesse essere in Regione uomo di governo e nel Brindisino uomo di lotta? Per cosa: per qualche voto in più? E non è questo un sistema, seppure diverso e sicuramente legittimo, di cercare consenso?

Amati non si affanni a rispondere a me, da uomo forte della maggioranza piuttosto che chiedere aiuto ai sindaci, vada dal suo amico Emiliano e punti a ottenere una Sanità migliore per il nostro territorio, che è la cenerentola della Puglia. Il sistema sanitario brindisino è, infatti, così fallimentare che se fosse un’azienda privata dovrebbe solo portare i libri in tribunale, come sa bene l’avvocato Amati”.

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Un inicidente stradale si è verificato oggi lungo la statale 379 nel tratto di Fasano, dove una moto con a bordo due persone, per cause ancora in fase di accertamento, è uscita fuori strada facendo cadere i due occupanti. Sul posto è giunta la polizia locale di Fasano e le ambulanze del 118. I due feriti sono stati trasportati presso l'ospedale di Brindisi. Mentre l'uomo ha riportato dei traumi di media gravità la donna è stata ricoverata in terapia intensiva avendo riportato un politrauma importante. Le indagini sono state affidate alla polizia locale.

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Un incidente stradale con tre feriti, di cui due in codice rosso, si è verificato nel pomeriggio lungo la statale 7 all'altezza di Francavilla Nord, dove un furgone e un'auto, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Nell'urto due persone delle tre che viaggiavano nell'auto in direzione Brindisi sono rimaste gravemente ferite. Anche uno dei due passeggeri del furgone è rimasto ferito. Sul posto sono intervenute le ambulanze del 118 che hanno trasferito i feriti presso l'ospedale Perrino di Brindisi. Sul luogo del sinistro anche i vigili del fuoco e la polstrada che lo ha rilevato e avviato le indagini. 

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Dopo il successo del debutto a Brindisi del mese scorso, sbarca a Mesagne il 15 e 16 Aprile prossimi. Botteghe High Tech laboratorio di artigianato digitale per promuovere l'incontro fra l'artigianato tradizionale e l'innovazione digitale attraverso workshop, dimostrazioni e sessioni interattive che esplorano le frontiere della tecnologia e dell’autoimprenditorialità, dalla stampa 3D al taglio laser, dalla ricerca di finanziamenti per lanciare un’attività d’impresa all'intelligenza artificiale per i social media. Si tratta di un'occasione unica per essere aggiornati sulle ultime tendenze, ampliare la propria rete di contatti professionali e trarre ispirazione per progetti futuri.

Botteghe High Tech si terrà nella sede del GAL Terra dei Messapi, a Mesagne in Via Albricci n. 3 e gode del patrocinio del Comune di Mesagne.
Il programma è strutturato in quattro moduli della durata di 4 ore ciascuno 
 
15 APRILE 
● Dalle 9.00 alle 13.00 - Modulo 1 “Autoimprenditorialità” Verrà esplorato come avviare e gestire con successo una propria attività attraverso lo sviluppo in aula del Business Model Canvas e la condivisione di best practice locali.
● Dalle 14.00 alle 18.00 - Modulo 2 “Forme societarie e finanziamenti” Verranno approfondite le diverse opzioni utili per scegliere la forma societaria più adatta alle proprie esigenze e conoscere il panorama dei finanziamenti disponibili per supportare l’avvio di iniziative d’impresa.
16 APRILE
● Dalle 9.00 alle 13.00 - Modulo 3 “Design e modellazione stampa 3D e taglio laser” Verrà presentato il mondo della manifattura digitale e gli strumenti necessari per il design, la progettazione e la trasformazione di idee in prodotti finiti attraverso l’utilizzo delle macchine.
● Dalle 14.00 alle 18.00 - Modulo 4 “Social media con l’Intelligenza Artificiale” Si approfondiranno i vantaggi e gli strumenti derivati dall’applicazione dell’intelligenza artificiale ai social media, personalizzando i contenuti e migliorando la presenza online della propria attività.
 Botteghe High Tech è realizzato grazie all’Avviso regionale "Puglia Capitale Sociale 3.0", con il supporto prezioso di partner e collaboratori locali quali CNA Puglia, CNA Brindisi, CNA Servizi Brindisi SRL, Consorzio Mestieri Puglia e la Rete “Case di Quartiere” del Comune di Brindisi.
Per maggiori informazioni contattare Raffaella Ferreri (The Qube APS ETS) all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al numero +39 3288376769, o Chiara Spalluto (CNA) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., 0831/511625.
Europa Verde prov. di Brindisi aderisce alla manifestazione per dire NO all’ampliamento della discarica Formica San Vito dei Normanni.  Europa Verde prov. di Brindisi aderisce e partecipa alla manifestazione pubblica, organizzata dalla CGIL Brindisi, per dire no all’ipotesi di ampliamento della discarica di Formica Ambiente. 
Siamo per la politica "zero rifiuti", siamo contrari all'ampliamento delle discarica così come all'apertura di nuove discariche. Al contrario, auspichiamo l'apertura di aziende che, oltre portare lavoro, possano riciclare in loco i materiali che spesso fanno viaggi lunghissimi a discapito dei contribuenti che pagano la TARI.
Oltre al negativo impatto ambientale e sanitario per tutto il territorio, le discariche rendono inutilizzabili i terreni limitrofi alle discariche, per questo esprimiamo la nostra decisa contrarietà all’ipotesi di ampliamento della discarica Formica Ambiente.

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Autorizzati gli impianti in area infetta di mirto, lauro, ramno, rosmarino, cisto, fillirea, amaranto e pelargonio, una risposta concreta alle imprese florovivaistiche di Taviano e Leverano a rischio crack per il batterio killer della Xylella fastiodiosa che ha di fatto bloccato in questi 10 anni la produzione e la commercializzazione di numerose varietà di piante. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alla determina dell’Osservatorio Fitosanitario regionale che autorizza in area infetta l’impianto delle specie Rhamnus alaternus, Rosmarinus officinalis, Cistus creticus, Myrtus Communis, Laurus nobilis, Phillyrea latifolia, Amaranthus retroflexus e Pelargonium, perché risultate a bassa o medio – bassa percentuale di infezione, dopo il pressing di Coldiretti che aveva chiesto di aprire ai reimpianti anche con queste specie che erano finite nell’elenco delle piante specificate sensibili alla Xylella fastidiosa sottospecie pauca.

Gravi i danni d’immagine e sull’export di prodotti florovivaistici causati dalla Xylella fastidiosa, spesso usata come scusa per bloccare ingiustificatamente fiori e piante in vaso Made in Italy – insiste Coldiretti Puglia - con la Direzione Generale della Salute dell’Unione Europea che ha già messo il governo britannico dopo l’annuncio che nuovi requisiti si sar3ebbero applicati ai Paesi in cui è nota la presenza della Xylella, con le importazioni di piante dei generi Polygala e Coffea consentite solo da paesi in cui non è presente Xylella, l’obbligo di requisiti più rigorosi per l'importazione di olivo, mandorlo, lavanda, rosmarino ed oleandro da paesi in cui è nota la presenza di Xylella, oltre a rigide condizioni per le importazioni, comprese le ispezioni del luogo di produzione e dell'area circostante, i test, le ispezioni pre-esportazione e un periodo di quarantena di un anno prima dell'importazione.

Sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo – denuncia la Coldiretti Puglia – che ha lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni.

Il “Libro nero della Xylella” copre gli ultimi dieci anni e si apre con i primi ulivi morti scoperti nella zona di Gallipoli nell’ottobre del 2013 e i mesi successivi che portano all’individuazione di nuovi focolai nella zona del Capo di Leuca con la malattia che – sottolinea Coldiretti - trasforma le piante in scheletri grigi, azzerando la produzione di olive. A luglio 2014 viene delimitata l’area infetta, individuando una fascia di eradicazione, una zona cuscinetto e un iniziale cordone fitosanitario. A febbraio 2015, il ministero nomina un commissario delegato per l’attuazione degli interventi per far fronte all’emergenza. Nel 2015 nuovo focolaio nel brindisino, a Oria.

Ad aprile 2016 le stragi degli ulivi proseguono nel sud Salento fra Giuggianello e Minervino di Lecce e nuovi focolai vengono ritrovati nel Brindisino a distanza di circa 50 chilometri dalla prima zona infetta di Gallipoli. A febbraio 2017 – continua Coldiretti – l’area cuscinetto viene allargata a nord con il batterio che dilaga a Ostuni e nel Brindisino. A marzo 2017 in provincia di Taranto le campagne di Manduria e Fragagnano sono per la prima volta interessate dal ritrovamento di piante infette.

A ottobre dello stesso anno si aggrava la situazione dei nuovi focolai in Valle d’Itria – evidenzia Coldiretti - e la nuova zona tampone si prepara a sconfinare per la prima volta in provincia di Bari, con l’epidemia ormai alle porte della pianta degli olivi monumentali. A marzo 2018 la zona cuscinetto viene creata per la prima volta in provincia di Bari. Fra gennaio 2019 e dicembre 2020 il batterio rafforza la sua presenza mortale nel Brindisino e in provincia di Taranto, per raggiungere a fine 2022 la provincia di Bari. Una marcia della morte di ulivi che – continua Coldiretti – purtroppo non è ancora finita.

Coldiretti e Unaprol sono impegnati a sostenere nuovi metodi di sorveglianza, come la task force cinofila, col supporto scientifico dei ricercatori dell'IPSP del CNR con la collaborazione di ENCI per le attività di addestramento dei cani che effettueranno nell’anno 15 controlli equamente suddivisi tra vivai/garden di piante ornamentali e/o officinali di specie non specificate (5 vivai in zona infetta), vivai/garden di piante appartenenti a specie specificate (5 vivai in area indenne) e lotti di piante importate da paesi terzi al loro arrivo al porto di Bari.

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