Redazione
Progetto PrIns Consorzio BR4, sabato 16 dicembre a Mesagne
Progetto PrIns Consorzio BR4, sabato 16 dicembre a Mesagne. Educativa di strada: il team dei giovani professionisti attivi nella realizzazione del progetto PrInS - Progetti di intervento sociale, sabato 16 dicembre sbarca a Mesagne con giochi di strada per i più piccoli e questionari per i ragazzi. In una cornice di festa, l’iniziativa si svolgerà in Piazza Orsini del Balzo dalle ore 17.00 alle ore 19.30.
Avviata una collaborazione tra la Asl Brindisi e la Procura della Repubblica per attività di consulenza tecnica medico-legale. Il protocollo di intesa è stato adottato con provvedimento del 15 dicembre dopo varie interlocuzioni tra i due enti.
Obiettivo dell’accordo, sottoscritto tra Maurizio De Nuccio, direttore generale della Asl, e Antonio De Donno, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, è semplificare, in materia di conferimento degli incarichi di consulenza tecnica relativi alle ispezioni cadaveriche e alle autopsie, l’individuazione dei professionisti aziendali a cui affidare consulenze medico-legali relative ad eventi letali, anche in via d'urgenza.
I medici legali aziendali, in possesso delle competenze specialistiche per svolgere incarichi di consulenza tecnica nell'ambito dei procedimenti penali, espleteranno l’attività con l’adesione al protocollo su base volontaria e al di fuori dell’orario di lavoro istituzionale.
La Asl mette a disposizione della Procura le proprie strutture necessarie allo svolgimento dell’attività di consulenza per gli accertamenti con finalità forensi e medico-legali.
Il direttore sanitario della Asl, Vincenzo Gigantelli, è il diretto responsabile dell’esecuzione del protocollo che ha durata annuale, con possibilità di rinnovo.
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COLDIRETTI PUGLIA, GRANDE RITORNO DEI DOLCI TIPICI FAI DA TE PER CARO PANETTONE (+36%)
NATALE: COLDIRETTI PUGLIA, GRANDE RITORNO DEI DOLCI TIPICI FAI DA TE PER CARO PANETTONE (+36%)
Dalle cartellate ai sassanelli, dal torrone alla mandorle alle ostie di Monte sant’Angelo, fino alla cupeta simile al croccante di mandorle
Per il caro panettone con aumenti medi dei prezzi fino al 36% a causa degli effetti inflazionistici, grande ritorno dei dolci ‘fai da te’ della tradizione pugliese immancabili sulle tavole per pranzi e cenoni di Natale e Capodanno, con 1 massaia su 2 che passerà non meno di 2 ore in cucina per poterli fare in casa. E' il risultato delle rilevazioni di Coldiretti Puglia nei mercati contadini di Campagna Amica, dove i cuochi contadini stanno svelando i segreti dell'impasto perfetto per realizzare i piatti più golosi delle festività natalizie.
Dal barese al Gargano fino al Salento, i dolci radicati sul territorio sono tanti dalle cartellate baresi al vincotto, alla variante salentina con il miele, i purceddhuzzi con miele e mandorle, i tarallini dolci, le ostie di Monte Sant'Angelo, i sassanelli e le nuvolette di mandorla, le paste secche e il torrone alle mandorle.
La preparazione casalinga dei piatti tradizionali delle feste è infatti – sostiene la Coldiretti regionale – una attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne e all’interno delle mura domestiche si svolge il rito della preparazione di specialità alimentari caratteristiche del Natale destinate spesso a rimanere solo un piacevole ricordo per tutto il restante periodo dell’anno. Si tratta spesso di dolci – ricorda Coldiretti Puglia – le cui ricette sono tramandate da generazioni e rappresentano un vero e proprio patrimonio culturale del Puglia. Accade così che, assieme agli immancabili panettone e pandoro, sulle tavole sono tornate anche le specialità casalinghe della tradizione contadina.
CARTELLATE AL VINCOTTO
Sono dei tipici dolci originari della Puglia. ll nome potrebbe derivare da carta, incartellate, cioè sinonimo di incartocciate, secondo la loro tipica forma arabesca. Le cartellate al vincotto, carteddàte in dialetto, sono un tipico dolce pugliese che si prepara per Natale: una ricetta della tradizione che trionfa su tutte le tavole della regione. Un impasto semplice a base di olio, vino bianco e farina a cui dare la forma di rosette: basterà poi friggerle e passarle nel vincotto, prima di servirle. Si tratta di dolcetti firabili e croccanti dalle origini molto antiche: nella tradizione popolare le cartellate simboleggiano le lenzuola di Gesù Bambino. Ipotesi storiche, invece, parlano di dolci che arrivano dall’antico Egitto, dove venivano preparate per i faraoni. Tradizione vuole che le donne di diverse famiglie si incontrino per preparare insieme i dolci delle feste natalizie, mescolando così le varie ricette tradizionali e i segreti che le rendono uniche. Solitamente le cartellate si gustano intrise nel vin cotto, ottenuto dalla uve pugliesi Malvasia e Negramaro, o dai fichi.
I CUSCINETTI
I cuscinetti sono fagottini di sottile pasta, la stessa delle cartellate, che racchiude un cuore di pasta real c k e aromatizzata con la scorza di limone. Una volta riempita la sfoglia, vengono lasciati asciugare, fritti e ripassati nello zucchero. Hanno forma di mezza luna e nella tradizione popolare rimandano al cuscino usato per il sonno del Bambinello.
LA CUPETA
Simile al torrone e al croccante di mandorle, la Cupeta o Copeta, è un dolce natalizio che trova la sua origine nella più classica tradizione pugliese. Ci sono ben tre varianti della Cupeta, quali nera, bianca e macinata. La qualità nera è composta da mandorle intere non sbucciate; quella bianca prevede la presenza di mandorle sbucciate, mentre l’ultima è fatta da mandorle prima sbucciate e successivamente tritate.
CASTAGNELLE (CASTAGNEDDE)
Le castagnelle sono dolci poveri preparati con farina, mandorle, cannella e cacao. Non contengono latte, burro e nemmeno uova, ma come puoi vedere le mandorle – rigorosamente pugliesi – sono presenti dappertutto.
SASSANELLI
Sono biscotti che contengono mandorle, vincotto, cacao e spezie varie. La forma e l’aspetto è un po’ grezzo, simile a dei sassi - da qui deriva il nome sassanelli - però si trattf5e4r4rrra di un dolcetto dal gusto raffinato e una consistenza delicata.
I sassanelli sono tipici delle festività natalizie, ma si preparano il giorno della commemorazione dei defunti il 2 novembre.
PURCEDDHUZZI
I Purceddhruzzi o Purcidhuzzi sono un tipico dolce salentino di origine antichissima, riconducibile ai tempi del Medioevo, che viene preparato con l’antica ricetta tramandata dalle nonne. Si presentano come dei piccoli bocconcini di pasta fritti e poi ricoperti di miele e confettini colorati. Ogni paese conserva una ricetta diversa dello stesso dolce, ma l’ingrediente che non può assolutamente mancare è l’olio extravergine d’oliva aromatizzato con le bucce di agrumi (arance, limoni o mandarini) che rendono il dolce speziato e particolarmente friabile.
TARALLI DOLCI (‘MBRIACHIDD)
I taralli dolci pugliesi, chiamati anche ‘mbriachidd dal dialetto pugliese, letteralmente “ubriachelli”, sono dei dolci dalla consistenza friabile, molto semplici da preparare, non hanno uova nell’impasto e come in tutte le ricette antiche sono a base di ingredienti provenienti direttamente dai campi, la farina, il vino e l’olio extravergine d’oliva. Sono perfetti per la colazione o la merenda, ma anche come fine pasto, accompagnati, magari, da un buon vino dolce e da altri dolcetti casalinghi, come le paste di mandorla, gli sporcamuss, le mandorle atterrate o le intorchiate dolci.
OSTIE DI MONTE SANT'ANGELO
Dolce tipico del Comune di Monte Sant’Angelo, le ostie piene o “ostia ckiene”, sono un composto altamente calorico, privo di qualsiasi tipo di conservante, con ottime proprietà ricostituenti, date dalle proprietà intrinseche delle mandorle. Da sempre le mandorle hanno un forte valore simbolico di prosperità e benessere. Il Gargano è ricco di alberi di mandorle che resistono su appezzamenti di terreno lasciati incolti da anni, che ammantano di delicati fiori bianchi le prime giornate primaverili. Le ostie piene sono composte da due cialde ovali di ostie, di colore bianco panna. Il ripieno è costituito da mandorle tostate, caramellate con zucchero e miele. Un pizzico di cannella conferisce loro il caratteristico aroma speziato. La legenda narra che questo dolce tipico sia nato per caso durante la preparazione delle ostie sacre, in un convento di monache di Monte Sant’Angelo, il monastero della S. Trinità delle Monache dell’Ordine di S. Chiara.
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COLDIRETTI PUGLIA, ARRIVANO TREDICESIME A 2 MLN PUGLIESI
Arrivano le tredicesime ad oltre 2 milioni di pugliesi, di cui oltre 1 milione di pensionati e quasi 1 milione di dipendenti, che la useranno per le spese di Natale, tra regali, prodotti enogastronomici per le tavole delle feste e viaggi. E’ quanto emerge da un sondaggio di Coldiretti Puglia sul portale puglia.coldiretti.it, diffuso in occasione del weekend di shopping che segue l’avvio dei pagamenti ai lavoratori della tredicesima mensilità che interessa quasi il 50% dei cittadini pugliesi, secondo la stima del numero dei percettori elaborata dall’ufficio studi della CGIA di Mestre.
L‘appuntamento con la tredicesima– sottolinea la Coldiretti regionale – aiuta i pugliesi lavoratori dipendenti e pensionati ad affrontare i forti rincari determinati dai costi energetici ma coincide anche con il saldo dell’Imu che rappresenta una componente importante del peso fiscale di fine anno. Da segnalare peraltro – continua la Coldiretti Puglia– che quest’anno appena il 23% può destinarla al risparmio di fronte alle incertezze sul futuro mentre il restante 5% ha altri programmi.
Complessivamente la spesa dei cittadini per i regali di Natale sarà quest’anno attorno ai 200 euro a testa, in aumento del 17% rispetto allo scorso anno, per i rincari che rendono inevitabili le maggiori spese. Tra i regali più gettonati, libri, vestiti e scarpe, soldi, prodotti di bellezza e soprattutto l’enogastronomia anche per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola.
I rincari dei prezzi spinti dalla crisi energetica per le guerre in corso spingono dunque quest’anno verso spese utili che – continua la Coldiretti regionale – premiano soprattutto il cibo che risulta la migliore garanzia sull’originalità dei prodotti alimentari in vendita nei mercati è proprio quella della presenza personale del produttore agricolo che – sottolinea la Coldiretti Puglia – può offrire informazioni dirette sul luogo di produzione e sui metodi utilizzati.
Un successo – spiega Coldiretti regionale – spinto dalla tendenza al regalo utile, magari da usare subito per imbandire le tavole delle feste proprie o di per parenti e amici. I cesti più gettonati sono comunque – sottolinea la Coldiretti – quelli tradizionali dove accanto agli immancabili spumante e panettone non possono mancare le lenticchie, l’olio extravergine di oliva e il cotechino e lo zampone. Quest’anno la spesa media per i cesti di Natale sarà di 53 euro, secondo Coldiretti/Ixe’, seppur con notevoli differenze tra le famiglie. Se un 21% si conterrà sotto i 30 euro, un altro 38% si orienterà tra 30 e 50 euro, un 32% si spingerà fino a 100 euro e una minoranza del 6% andrà anche oltre.
La tendenza è però verso la personalizzazione con cesti fai da te a tema con i prezzi che variano notevolmente, ma normalmente oscillano da un minimo di 20 euro sino a superare i 200 euro per quello con specialità più ricercate ed esclusive. Si va dal patriottico al solidale, dal beauty al low cost spinto delle nuove sensibilità maturate con la crescente difficoltà in cui si trovano molti cittadini. I cesti di Natale patriottici Made in Italy possono essere innovativi o tradizionali con i tesori della tavola salvati dall’estinzione grazie al lavoro degli agricoltori, economici o di lusso, ricchi di carni e salumi o vegetariani sempre garantiti 100% italiani anche per il riso, l’extravergine o il grano utilizzato nella pasta e addirittura nel pandoro o nel panettone.
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Nel pomeriggio a Mesagne: “La Mesagne di fine Seicento dalla veduta di Francesco Cassiano”
“La Mesagne di fine Seicento dalla veduta di Francesco Cassiano”, è il titolo della ricerca condotta da Alessia Galiano e Mario Vinci, a proposito di una veduta realizzata alla fine del Seicento da Francesco Cassiano de Silva e inserita nel suo “Regno Napolitano Anotomizzato” conservata presso la Österreichische Nationalbibliothek di Vienna, edito dall’Istituto Culturale “Storia e Territorio” di Mesagne grazie al contributo del Centro Diagnostico Omega di Mesagne. Nel lavoro si espongono i dati sul vedutista e le ipotesi ricostruttive di tipo urbano relative al periodo suo coevo, ma non mancano riflessioni sul senso che ha oggi abitare luoghi in cui la storia ha lasciato tracce importanti, come nel caso della terra di Mesagne, quel cuore di pietra oggi palpitante di ‘vita nuova’. Il volume sarà presentato il 16 dicembre alle ore 17,30 presso l’auditorium del castello Normanno-Svevo di Mesagne. Sarà presente il presidente dell’Istituto Culturale e coautore del progetto, Mario Vinci. Interverranno il sindaco Toni Matarrelli; l’amministratore del Centro Omega, Mario Sconosciuto; la coautrice, Alessia Galiano e il giornalista e storico, Angelo Sconosciuto. Gli autori nella presentazione hanno scritto: “Pur non sapendo se davvero il Cassiano abbia messo il suo passo tra le vie della “terra” o sia salito sulla terrazza più alta del castello per scegliere la prospettiva migliore per i suoi disegni e misurazioni, di certo è necessario essergli grati per aver regalato - ad una comunità più ampia di quanti sono nati a Mesagne o si sentono parte di questa comunità cittadina - con la sua mano sicura e leggiadra questo ritratto acquarellato della nostra Mesagne, che non mancherà di appassionare i nostri concittadini e di apportare un contributo allo studio del “vedutista misterioso” nel quadro delle conoscenze relative al Regno di Napoli a cavallo tra Seicento e Settecento”.
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Consegnate in Prefettura le onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana
Consegnate in Prefettura le Onorificenze dellOrdine al Merito della Repubblica Italiana.
Autismo e interventi di socializzazione, al via la fase di co-programmazione.
Si è tenuto ieri – giovedì 14 dicembre - presso il Salone di rappresentanza della provincia di Brindisi il tavolo di co-programmazione provinciale curato dalla cabina di regia degli ambiti territoriali brindisini, un sodalizio costituitosi con l’obiettivo di valutare e definire gli interventi di socializzazione in favore delle persone autistiche attraverso l’utilizzo del Fondo per l’Inclusione delle Persone con Disabilità, la misura istituita con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 29 luglio 2022.
Prima esperienza a livello provinciale, disciplinato dall’art. 55 del codice del Terzo Settore, lo strumento ha come fine la programmazione di interventi di natura sociale a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico. «Felici di poter dire che siamo in presenza di un esempio concreto di “amministrazione condivisa”, una forma di collaborazione che ha consentito il confronto alla pari tra istituzioni, rappresentate dagli ambiti territoriali, e organizzazioni del terzo settore», spiega il dott. Antonio Calabrese, coordinatore istituzionale degli ATS nonché presidente del Consorzio ATS BR 4, che nell’occasione ha presieduto l’incontro tra i referenti di diverse realtà associative e i rappresentanti delle cooperative del territorio provinciale. Gli Enti del terzo settore coinvolti sono intervenuti motivando i bisogni e tracciando gli obiettivi degli interventi di socializzazione. Le nuove opportunità - attività ludico-ricreative, sportive e culturali - saranno attivate successivamente alla fase di co-progettazione, curate da ciascun ambito territoriale già a partire dal prossimo mese di gennaio.
Le aree di intervento delle nuove progettualità sono state illustrate dal dott. Gianluca Budano, coordinatore strategico degli ATS della Provincia di Brindisi e direttore del Consorzio ATS BR 3, che durante l’iniziativa è intervenuto per illustrare gli aspetti tecnico-amministrativi legati alla misura. In rappresentanza degli Ambiti territoriali Sociali, insieme ai coordinatori Budano e Calabrese, hanno partecipato al tavolo di confronto il dott. Maurizio Moscara, direttore del Consorzio ATS BR 1, il dott. Giovanni Cisternino, presidente del Consorzio ATS BR 2 e il dott. Pierpaolo Budano, direttore del Consorzio ATS BR 4.
L'olimpionico Carlo Molfetta nominato direttore generale del Comitato Organizzatore dei Giochi del Mediterraneo 2026
Carlo Molfetta è stato designato come il nuovo Direttore Generale del Comitato Organizzatore dei Giochi del Mediterraneo 2026, ricevendo l'incarico oggi, venerdì 15 dicembre 2023.
Molfetta è nato nella città di Mesagne (BR), muove i suoi primi passi nel taekwondo sotto la guida del maestro Roberto Baglivo, che allena i ragazzi di una delle più importanti palestre d'Italia la New Marzial.
Nel 2000, vince il Campionato Mondiale Juniores e l'anno successivo si piazza secondo ai Mondiali Seniores, quando ha ancora 17 anni. Nell'agosto del 2001 si trasferisce definitivamente a Roma, presso il Centro di Preparazione Olimpica dell'Acqua Acetosa, inserendosi in pianta stabile nel Raduno Permanente. Termina gli studi presso il Liceo Scientifico Comparato "Pirandello" di Roma e nel 2004 partecipa alle Olimpiadi di Atene, ma, causa la giovanissima età, non riesce a centrare la medaglia olimpica. La sua carriera agonistica procede tra importanti risultati Internazionali e Nazionali e gravi infortuni, che gli impediscono, tra le altre cose, la partecipazione alle Olimpiadi di Pechino 2008. Nel 2011, recuperata finalmente la forma fisica, conquista nuovamente il pass Olimpico alle Qualificazioni Continentali di Kazan (Russia) nella categoria dei pesi massimi.
L'11 agosto 2012 a Londra conquista la medaglia d'oro nella categoria +80 kg ai Giochi olimpici di Londra 2012, battendo Anthony Obame, atleta del Gabon, per preferenza arbitrale dopo che i tempi regolamentari e supplementari erano finiti 9-9.
Nel settembre del 2016 ha annunciato il suo ritiro dall'attività agonistica, e il giorno 8 febbraio 2017 la Federazione Italiana Taekwondo ha annunciato di avergli affidato il ruolo di Team Manager della Nazionale Italiana di Taekwondo. Si è inoltre dedicato alla promozione della sua arte marziale tra i giovanissimi.
Nel 2020 è nominato, quale delegato della Commissione nazionale atleti del CONI, membro del comitato incaricato di assegnare i vitalizi previsti dalla legge Giulio Onesti.
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Torre Guaceto premia gli operatori del turismo sostenibile, ecco lo strutture a marchio CETS
Da oggi sarà possibile riconoscere le strutture della ricettività e ristorazione e le guide turistiche che hanno investito in sostenibilità, grazie al marchio di “Partner CETS di Torre Guaceto”. Sono 23 gli operatori premiati dal Consorzio della riserva con l’assegnazione del brand Europarc/Federparchi.
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AQP: a Fasano, martedì 19 dicembre, sospensione temporanea del servizio
FASANO - Il Comune di Fasano informa che Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Fasano. I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.
Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica il 19 dicembre 2023 nelle seguenti vie del Comune di Fasano:
- SS172dir;
- via Giardinelli;
- via Vecchia per Laureto;
- via Gravinella;
- contrada Chiancarella;
- contrada Pezze Vicine;
- S.P. 5;
- contrada Salamina;
- S.C. Gianella di Costa.
La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 08:00 con ripristino alle ore 16:00.
Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.
Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.
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