sembra essere divenuto in corso d’opera un progetto di "squalificazione" di una delle esperienze che più hanno dato alla nostra città. Una realtà che ha coinvolto in tante iniziative migliaia di ragazzi, che ha recuperato dal degrado un luogo abbandonato e offerto molteplici momenti di crescita e partecipazione. Una "riqualificazione" che sembra aver creato barriere architettoniche dove non esistevano e distrutto il verde, consegnando un cantiere aperto ai gestori, neppur minimamente coinvolti in un processo che sarebbe dovuto essere "trasparente" e "partecipato". Un progetto che, nel suo cuore, prevedeva l’installazione di un impianto fotovoltaico che ad oggi non esiste. Ci chiediamo se il capitolato sia stato rispettato, se ci siano rilievi penali, se la parte politica abbia svolto il suo compito e la parte tecnica abbia controllato. Ce lo chiediamo retoricamente, in quanto già spettatori del solito patetico rimpallo di responsabilità, peraltro gestito a mezzo social. Esprimiamo la nostra solidarietà ai ragazzi del Salento Fun Park, sicuri che, come sempre, non avranno paura di rimboccarsi le maniche e riportare alla collettività un bene comune prezioso. E che, naturalmente, ci troveranno al loro fianco.
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