Mesagne. Sprar ok, aumentano i posti

Ottobre 12, 2017 1930

migrantiIl Comune di Mesagne ha deliberato di aumentare

i posti a sua disposizione per l'accoglienza di migranti sul proprio territorio, in ossequio alle direttive giunte dalla Prefettura di Brindisi. Con l'attuale aumento di sette posti disponibili per minori, nell'ambito del sistema di protezione per richiedenti Asilo e rifugiati (Sprar), con un numero massimo di 94 unità. Il Comune ha proceduto a comunicare la volontà di procedere all'attivazione progressiva di nuovi servizi Sprar per arrivare alla concorrenza del numero massimo di ospiti assentiti dal piano di riparto per il Comune di Mesagne, assumendo per la propria parte l’onere di garantire cofinanziamento, da rendere mediante beni e servizi sino alla concorrenza, come previsto, del 5,013% dell’intero importo oggetto di richiesta di finanziamento. Il costo del servizio di potenziamento è di 662 mila euro biennali e sarà il Comune a procedere a specifica selezione pubblica per individuare il soggetto che dovrà gestire il nuovo progetto di accoglienza. ll Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. A Mesagne gli ospiti si sono integrati nel tessuto sociale sia lavorando presso attività commerciali sia offrendo la propria disponibilità per realizzare cucce per i cani di quartiere. «Il progetto per i rifugiati e i richiedenti asilo con il sistema dello Sprar sta producendo interessanti percorsi di integrazione e di interculturalità. Speriamo che la cortina di fumo sollevata da certi isterismi della politica si dissolva definitivamente per non offuscare la bontà del progetto», ha chiosato il sindaco Molfetta.