ieri mattina sul Comune di Mesagne. Non di pioggia ma di strali a causa della notizia relativa alla bocciatura del finanziamento regionale del progetto «Eurovelo5» che doveva offrire un risalto internazionale, sul fronte della viabilità ciclistica e della rigenerazione, di una parte della città. Infatti, un documento non allegato ha fatto sfumare il sogno degli Amministratori che questa notte si sono visti consegnare dalla Befana "cenere e carbone". Un eufemismo, questo. La richiesta di dimissioni del sindaco Molfetta e della sua squadra di governo e di un'indagine interna, per comprendere bene gli accadimenti, invece, sono una realtà. A metterli con le spalle al muro, per il momento, è stata Progettiamo Mesagne mentre il Partito democratico sta pensando alle mosse politiche da avanzate nelle prossime ore. Silenzio, invece, dagli altri due partiti dell'opposizione. Oltre all'Amministrazione comunale è stato messa in discussione anche la progettazione di «Eurovelo 5» affidata a una ditta esterna di Bari. Intanto, nell'arena della disputa è già sceso Antonio Calabrase, di Progettiamo Mesagne, che ha tuonato: «L'Amministrazione comunale ha il dovere di controllare, verificare, seguire tutti i procedimenti amministrativi, specie quelli relativi al recepimento dei finanziamenti pubblici». Calabrese ha tenuto a fare notare che il Comune «per partecipare al bando di Eurovelo ha speso circa 43 mila euro di soldi pubblici, fra progetto preliminare, progetto definitivo e piano della mobilità ciclistica». Un investimento che, alla luce della bocciatura, non ha prodotto i risultati auspicati. «Si sono spesi tanti soldi che potevano essere risparmiati se solo si fosse affidata la progettazione alle risorse umane dell'ente», ha messo in discussione Calabrese che, inoltre, ha tenuto a ricordare come «le procedure che portarono alla presentazione del progetto alla Regione Puglia furono istruite in tempi strettissimi, procedure che in alcune fasi, quelle relative all’affidamento degli incarichi all’esterno, hanno derogato anche al principio della rotazione stabilito sia nel codice dei contratti sia nel regolamento comunale sugli affidamenti». Alla luce di questo inaspettato flop il coordinatore di Progettiamo Mesagne ha offerto all'Amministrazione Molfetta una sola, onorabile, via d'uscita: le dimissioni. «La bocciatura del progetto Eurovelo, che meriterebbe a questo punto un'inchiesta interna finalizzata ad accertare le responsabilità a tutti i livelli, è un fatto gravissimo. In alternativa, vista la grande importanza strategica che la giunta Molfetta aveva dato a questo progetto, in alcuni casi definito fondamentale per lo sviluppo socio economico del nostro territorio, ed accertato, oramai, anche da questa circostanza il fallimento totale del restyling della macchina amministrativa, le dimissioni sarebbero un atto di serietà e di responsabilità», ha chiosato il politico. Intanto, gli emissari dell'Amministrazione si sono messi in moto per vedere se è possibile colmare il gap documentale al fine di reinserire il progetto tra quelli da rifinanziare. Sperare, in fondo, non costa nulla.
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