Non senza un’iniziale resistenza da parte del personale preposto, ho potuto constatare lo stato dei luoghi di quello che nel 2016 era stato celebrato in pompa magna come una opera pubblica finalmente pronta ad erogare le proprie prestazioni specialistiche.
Arrivata il 5 settembre 2011 nel nosocomio#mesagnese, la TAC è rimasta imballata per diversi anni in alcuni locali a disposizione della stessa struttura e scartata come un pacco regalo, solo nel 2016 quando i locali ai quali la stessa TAC era destinata, vennero praticamente finiti. Nel sopralluogo odierno ciò a cui ho assistito, sono locali si potenzialmente pronti all’utilizzo, ma anche un leggero degrado di alcuni ambienti, lasciati un po' a se stessi tra muffa ed escrementi di piccioni. Stampanti che sarebbero dovute essere utilizzate per stampare gli esami diagnostici ormai obsolete e soldi pubblici sprecati.
Cosa assurda è che in tutto questo tempo siano sorte e pontificate una serie di strutture private potenziali concorrenti della TAC presente nel nosocomio pubblico e che ad oggi, almeno prima del mio intervento, tutto fosse fermo a pure formalità...lo prova il fatto che sono trascorse pochissime ore dal mio accesso ispettivo da un comunicato dell’Asl BR1 nel quale viene “magicamente” comunicato che la TAC di Mesagne sarà resa presto disponibile e funzionale e che tra il 12 ed il 14 settembre 2018 “...è stata già programmata la formazione del personale e a seguire è prevista l’apertura delle agende di prenotazione”.
Appare evidente quanto il mio fiato sul collo abbia sortito gli effetti sperati.