del sindaco Pompo Molfetta è stata pronta e unita la risposta del mondo politico. In primis quella di Toni Matarrelli che ha detto: “La notizia del vile atto intimidatorio perpetrato a danno del sindaco Pompeo Molfetta è grave per la sua natura simbolica e perciò deve destare allarme”. Tuttavia, nonostante l’intimidazione in atto, Matarrelli, per la prima volta dalla notizia del pre dissesto finanziario dell’ente è intervenuto come coordinatore della maggioranza di governo, Toni Matarrelli, il quale ha dichiarato che “la situazione finanziaria del Comune è gravissima”. Tuoni e fulmini che si intensificano poiché l’ex parlamentare ha deciso di chiedere chiarezza al sindaco Molfetta. “Sul bilancio – ha spiegato - voglio fare un’operazione di verità al fine di poter intervenire immediatamente”. Ormai è chiaro. Con le spiegazioni tecniche fornite dal sindaco Molfetta in Consiglio e quelle politiche avanzate da Matarrelli il Comune è “in una grave situazione finanziaria”. Adesso, però, bisogna comprendere quanto sia grave lo stato debitorio e se ci sono ancora margini di manovra per evitare un default all’ente e una devastante tassazione per i cittadini. “Oggi a Mesagne c’è una reale preoccupazione politica legata alle finanze del Comune – ha sbottato l’ex parlamentare -. Possiamo tacitamente dire che siamo nei guai. Badate bene non lo dico io bensì la Corte dei conti”. Tutto ha avuto inizio nel luglio scorso quando la Corte dei conti ha inviato una nota epistolare al Comune di Mesagne chiedendo spiegazioni sulla rendicontazione contabile del 2015. La situazione, per la verità, era già nota all’indomani dell’insediamento dell’Amministrazione Molfetta quando il sindaco, che aveva avocato a sé la delega al Bilancio, comunicò che in Comune c’erano problemi strutturali, rivenienti dagli anni precedenti, per i debiti che si accumulavano e su cui bisognava intervenire con dei correttivi. “Nonostante ciò, e gli atti nel frangente adottati, la Corte dei Conti ci ha comunicato che eravamo in pre dissesto ed entro gennaio 2018 dovevamo adottare una delibera per agire sulle entrate e sulle uscite”, ha precisato l’ex parlamentare che ha tenuto a dire che anche sul bilancio 2016 “ci sono numeri da far paura. Pertanto ho richiesto un chiarimento in particolar modo riguardo le anticipazioni di cassa”. La discussione, quindi, è stata affrontata nell’incontro di maggioranza “dove noi, per la verità, abbiamo chiarito di non avere nessuna responsabilità politica poiché il tutto è stato gestito sempre dal sindaco”, ha precisato Matarrelli. La preoccupazione del coordinatore di maggioranza è scaturita dal fatto che “ricorriamo spesso alle anticipazioni di cassa per pagare i servizi e il personale. Soldi che, invece, dovremmo avere in cassa per legge. Sono davvero preoccupato, forse il sindaco non sta capendo cosa sta accadendo e, quindi, noi abbiamo il dovere di dirgli che forse stiamo scivolando verso il baratro. Abbiamo un sacco di debiti”. Infine, Matarrelli ha detto che “bisogna agire sul fronte delle entrate, con una azione politica, perché mai approveremo un bilancio di previsione con entrate sopra stimate poiché avremmo una responsabilità mostruosa”.
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