in particolare dopo la pubblicazione di un articolo recentemente apparso su Brindisi Report e riguardante il Centro per l’Impiego di Brindisi (oltre a quelli di Francavilla Fontana e Ostuni). In tale articolo si sostiene, erroneamente, che l’attuale annosa situazione problematica del predetto Centro possa peggiorare ulteriormente con le richieste di erogazione della misura a causa dell’assenza di personale. La riforma ha in realtà tra i suoi obiettivi un piano di assunzioni presso i Centri per l’Impiego, indirizzato a facilitare il processo di reinserimento nel mondo del lavoro dei beneficiari del RdC.
Per prima cosa la richiesta del RdC, che – ricordano Aresta e Palmisano – sarà presentabile da marzo con erogazione del “reddito” da aprile, non dovrà essere generata presso i Centri per l’Impiego ma potrà essere predisposta online attraverso una piattaforma informatica che sarà appositamente istituita oppure recandosi presso una filiale di Poste Italiane o alternativamente presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF). Sarà importante disporre di una Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini ISEE (DSU) aggiornata, la cui rispondenza dei dati sarà verificata dall’INPS attraverso l’incrocio di informazioni acquisite dall’Agenzia delle Entrate e reperite nei propri archivi.
Il RdC sarà riconosciuto dall’INPS, che verificherà entro cinque giorni lavorativi dalla presentazione delle domande il possesso dei necessari requisiti anche consultando le banche dati dell’Anagrafe tributaria, del PRA nonché di altre Pubbliche Amministrazioni competenti.Il RdC verrà successivamente erogato attraverso la Carta RdC gestita da Poste Italiane.
Il sistema dei Centri per l’impiego sarà così riformato e rilanciato con la creazione di nuovi posti di lavoro, venendo incontro alle note difficoltà dovute alla mancanza di personale, una problematicità emersa oramai da tempo nel caso del Centro di Brindisi. A partire dai prossimi mesi, dunque, assisteremo alla creazione di nuove professioni e al rinnovo di quelle già esistenti. Tra le misure che avranno un impatto immediato sul contesto lavorativo italiano, ci sarà un piano di assunzioni straordinario – dagli attuali 8/9.000 si arriverà ai circa 16/18.000 dipendenti – l’inserimento di nuove figure professionali (come psicologi, assistenti sociali, operatori del mercato del lavoro) e l’adeguamento tecnologico degli stessi Centri, che accompagneranno i richiedenti del RdC.
Inoltre, sarà introdotta una nuova figura professionale che svolgerà un ruolo chiave per l’inserimento – o il reinserimento – del beneficiario del Rdc nel mondo del lavoro: è la figura del “tutor” o “navigator”, il cui compito sarà quello di fare assumere nel più breve tempo possibile il proprio “Assistito”. Saranno all’incirca diecimila i navigator da assumere e stabilizzare: 4.000 assunti a tempo indeterminato e lavoreranno presso i Centri per l’impiego, gli altri 6.000 lavoreranno invece per l’Anpal (Agenzia statale per le politiche del lavoro), concludono i deputati brindisini del Movimento 5 Stelle.