la commissaria prefettizia Erminia Cicoria ha lasciato Palazzo dei Celestini, sede della municipalità, che per 140 giorni è divenuta la sua nuova sede di lavoro. Insieme a lei ha lasciato il municipio il suo braccio destra, il sub commissario Giovanni Grassi. Contemporaneamente il neo primo cittadino, Toni Matarrelli, è salito per prendere possesso del suo studio. Ha salutato i dipendenti e poi ha iniziato a mettere nero su bianco i nomi di coloro che costituiranno la sua squadra di governo. Intanto, la città di Mesagne ha visto andare via la commissaria Cicoria con una punta di nostalgia. Tra lei e la città si è instaurato un rapporto profondo di cordialità e rispetto. Sono tanti i cittadini che avrebbero voluto che il suo periodo di commissariamento potesse continuare al fine di mettere in ordine la macchina amministrativa. Chi l’avrebbe mai detto che tra una comunità e un commissario prefettizio si potesse instaurare questa simpatia. “Auguro a Mesagne e ai mesagnesi di essere una comunità maggiormente coesa, sempre più protesa a migliorare il suo status. Le premesse per fare ciò ci sono tutte”, ha detto la commissaria Cicoria secondo cui “bisogna ritrovare l’unità che con la campagna elettorale si è un po' persa di vista. In ogni modo penso che l’amore dei mesagnesi per la loro città e la volontà di ritornare all’unità può farla crescere ulteriormente”. Quindi la commissaria ha voluto suggerire ai nuovi amministratori alcuni accorgimenti che potrebbero mettere in atto durante la loro legislatura. “Suggerirei ai nuovi amministratori – ha continuato - di valorizzare le risorse che ci sono nell’ambito dell’ente, poiché potranno contare su una bella struttura che magari, con qualche piccolo aggiustamento e con qualche approfondimento per una migliore organizzazione, può supportare al meglio qualunque amministrazione”. Ed ha concluso: “Ci sono tanti settori che richiedono, nei prossimi mesi, un potenziamento di attenzione. Mi riferisco, ad esempio, all’Ambito territoriale, poi ci sarà da rifare la gara per la gestione dei rifiuti, bisogna valorizzare l’associazionismo e mai abbandonare la cultura della legalità che deve essere la stella polare”. Adesso per il sindaco Matarrelli è tempo di nominare la sua giunta. Probabilmente, secondo i ben informati, lo farà entro i primi giorni della prossima settimana. Un segnale politico di coesione della coalizione “Insintonia”. Il metodo che utilizzerà è sicuramente quello dell’esperienza amministrativa mettendo in seconda fila i neofiti ai quali sarà delegato il compito di formarsi. Il sindaco è conosciuto come l’uomo delle grandi mediazioni perciò non sarà difficile per lui comporre questo puzzle. Di sicuro c’è la scelta dell’addetto stampa che sarà Maria De Guido, seconda dei non eletti con la lista “La mia città”. Matarrelli e De Guido hanno militato a lungo in Rifondazione comunista pertanto tra i due c’è un forte feeling politico. I cinque cavalieri della nuova giunta dovrebbero essere Roberto D’Ancona, Mauro Resta e Giuseppe Semeraro. Per la quota rosa entrerebbe il duo Anna Maria Scalera e Maria Teresa Saracino. La presidenza del Consiglio verrebbe affidata a Omar Ture mentre ad Antimo Sportelli verrebbe assegnata la delega consiliare allo Sport. Ad Antonello Mingenti, della lista Vizzino, verrebbe assegnato l’incarico di super visore dei servizi cimiteriali. Infine, c’è il nodo de vice sindaco. Incarico che verrebbe affidato a Roberto D’Ancona, professionista di cui il sindaco si fida ciecamente.
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