oggi pomeriggio alle ore 17 il sindaco Toni Matarrelli presenterà in Comune la sua squadra di governo. Fino ad oggi aveva solo nominato il suo segretario personale prendendo un dipendete comunale. Inoltre, si sta facendo coadiuvare nel lavoro di segreteria, per la verità ancora non è chiaro il ruolo assegnatole, da Maria De Guido, seconda dei non eletti della lista “La mia città” e sua compagna in Rifondazione. Nonostante ciò il neo sindaco sta lavorando su due fronti. Il primo è quello di blindare il Consiglio comunale con uomini fidatissimi. Il secondo è la costituzione di una giunta che sia la sintesi dei voti ottenuti dalle varie liste civiche nella consultazione del 26 maggio. Naturalmente le due cose sono profondamente legate tra loro, quasi indissolubilmente. In attesa della comunicazione da parte della Commissione Elettorale, istituita presso il tribunale di Brindisi, della nomina dei 16 neo consiglieri. Il tutto per una veduta addirittura decennale come ha più volte proferito in questi giorni Matarrelli. Tuttavia, le previsioni potrebbero esser fino alle consultazioni regionali. Matarrelli, infatti, come ha spiegato durante il comizio di ringraziamento appoggerà l’attuale consigliere regionale Mauro Vizzino, espressione del governatore Michele Emiliano. Ma se le cose dovessero andare diversamente da quanto è stato pianificato oggi cosa accadrà a Palazzo dei Celestini? Tuttavia, in attesa di conoscere la giunta ne azzardiamo una. A Roberto D’Ancona, uomo fidatissimo del sindaco e suo delfino, potrebbero essere assegnate le deleghe ai Lavori pubblici e all’Urbanistica. Già avute nella precedente legislatura e svolte al meglio. Poi ci sarebbe una new entry: Irene Solimeo, avvocatessa, cui sarebbero affidate le deleghe alle Attività produttive. Ed ancora Antonello Mingenti, istruttore ginnico, che dopo due legislature consiliari si vede riconosciuto il ruolo di amministratore. L’avvocato Mauro Resta, con diverse deleghe tra cui quella alla polizia locale. Infine, un ritorno in giunta per Anna Maria Scalera. Per lei sarebbero pronte le deleghe alle attività produttive. Poi c’è da affidare la presidenza del Consiglio. In lizza ci sono Giuseppe Semeraro o Omar Ture. Infine, il sindaco per tacitare gli altri pretendenti avrebbe pronte un pacchetto di deleghe da affidare ai consiglieri comunali o incarichi da distribuire a candidati non eletti. Dallo sport all’agricoltura. Ma questa è un’altra storia.
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