Inquinamento a Mesagne. L'assessora Saracino analizza i fatti In evidenza

Settembre 18, 2019 1829

saracino maria teresa-A capo della corrazzata ambientale di Mesagne

c’è una donna: l’assessore Maria Teresa Saracino, meglio conosciuta tra i dipendenti comunali come la “Dama di ferro”. E’ lei che coordina le politiche ambientali ed ecologiche del Comune.

Assessore Saracino, Mesagne è una città pigra sotto l’aspetto della mobilità sostenibile. Come intende intervenire la nuova Amministrazione? 

“Mesagne non è una città troppo caotica, lo è meno di altre delle stesse dimensioni e con caratteristiche simili. Per adeguarla a migliori standard di vivibilità, stiamo prevedendo progetti di mobilità sostenibile e gradualmente aree sempre più estese di pedonalizzazione. Intendiamo perfezionare un piano urbano che decongestioni le aree più trafficate. L’obiettivo più ambizioso è quello di ridurre le emissioni nocive di Co2, prodotte dai gas di scarico di veicoli inquinanti, e si intende applicare il piano per il miglioramento della qualità dell’aria, azioni contro l’inquinamento atmosferico per contenere i livelli di biossido di azoto e particolato”. 

Sull’esperienza del passato, avete mai pensato a un progetto affidabile di bike sharing?

“Si intendono consolidare esempi virtuosi mutuati da altri Comuni e in parte sperimentati anche nel nostro: gli agenti di polizia municipale in bicicletta, bici disponibili nel chiostro del palazzo di città per lo spostamento dei dipendenti comunali, bici al Castello da concedere in uso a cittadini, turisti e visitatori”.

Quali sono le principali minacce ambientali della città?

“Viviamo in un’area, tra Brindisi e Taranto, nella quale la qualità dell’aria è gravemente influenzata dai grandi insediamenti industriali, con effetti negativi certi sulla nostra salute. I rapporti degli ultimi anni di Arpa Puglia, rilevano inquinanti stimati nell’aria che respiriamo in concentrazione persino superiore rispetto alle aree di Brindisi e Taranto, in particolare il benzopirene, classificato dall’IArc come cancerogeno certo”.

Cosa può fare ciascun cittadino per proteggere l’ambiente in cui vive?

“Ciascuno di noi può fare molto in termini di azioni concrete quotidiane – spostarsi a piedi e in bicicletta, differenziare con meticolosità i rifiuti – preoccupandosi al tempo stesso di educare i più giovani a farlo. Il progetto “Puliamo il mondo”, in programma il prossimo 22 settembre, e misure cittadine in favore del “plastic free” sono nell’agenda degli appuntamenti prossimi di quest’Amministrazione. Non è più tempo solo di enunciati teorici, non saremmo credibili”.

Quanto possono fare i Comuni nella lotta all’inquinamento?

“Adottare stili di vita sostenibili è un impegno che rimanda a consapevolezze individuali che possono trovare una adeguata motivazione nell’ambito di scelte elaborate e promosse a livelli più articolati. Spiego che cosa intendo dire: se un’Amministrazione, a meno di 3 mesi dall’insediamento, sceglie di aderire alla settimana della mobilità sostenibile sostituendo alcuni parcheggi auto con delle rastrelliere per biciclette; se si progetta di motivare i bambini delle scuole ad usare borracce di alluminio piuttosto che bottigliette di plastica vuol dire che esiste la volontà reale di compiere passi in avanti nella lotta all’inquinamento”.