Il Comune di Mesagne non paga i danni alla donna che ha perso un occhio

Novembre 01, 2019 1766

comune di mesagne telethon“Nessun esborso a carico del Comune:

appello e richiesta di sospensiva contro la condanna al risarcimento di 114 mila euro”. E’ questa la decisione che ha adottato il Comune di Mesagne circa la condanna al risarcimento di 114 mila euro nei confronti di una signora caduta in una buca stradale a seguito della quale aveva perso l’occhio sinistro. L’ufficio Legale del Comune, infatti, ha spiegato così tale decisione: “L’ente ha potuto provare che nel punto in cui la signora dichiara di essere caduta erano stati effettuati lavori da parte dell’Aqp. L’ente ha pure effettuato denuncia cautelativa e ha chiamato in causa la compagnia assicurativa che, in ogni caso, garantisce il Comune per responsabilità civile verso terzi”. Ed ha aggiunto: “La sentenza di primo grado, ritenendo provata la domanda, circostanza sulla quale la Corte d’Appello sarà pure chiamata a pronunciarsi, condanna il solo Comune al pagamento, non motivando sulla esclusione della responsabilità dell’Aqp e sulla domanda di manleva della compagnia assicurativa. La sentenza sarà pertanto impugnata in appello, con richiesta di sospensiva, considerate le ragioni tutte poste a fondamento al fine della modifica della stessa”. Con sentenza del 22 ottobre 2019 scorso a firma di Gianmarco Galiano, Giudice del Tribunale di Brindisi, il Comune di Mesagne è stato condannato a risarcire ben 114 mila euro ad una mesagnese che ha perso l’occhio sinistro a seguito di una rovinosa caduta dovuta ad una sconnessione del manto stradale nell’abitato di Mesagne. La signora, nell’aprile del 2012, aveva la sfortuna di inciampare in una buca non visibile, creata da lavori dell’Aqp, e di cadere a terra battendo violentemente la parte orbitaria sinistra. Le conseguenze sono state particolarmente gravi dal momento che, in esito a tanto, la stessa ha irrimediabilmente perso l’occhio sinistro. La sfortunata cittadina chiedeva di essere risarcita ma né il Comune di Mesagne né l’Acquedotto Pugliese provvedevano a tanto costringendola, così, a rivolgersi al Tribunale di Brindisi per avere giustizia. Seguita nell’iter giudiziario dall’avvocatessa Felice Grassi la donna è riuscita a dimostrare la responsabilità del Comune di Mesagne il quale è stato dichiarato oggettivamente responsabile dell’accaduto e condannato all’importante risarcimento nei confronti della danneggiata alla quale dovrà rifondere anche l’importo delle spese legali. Se non fosse per il rispetto nei confronti delle sofferenze della danneggiata sarebbe bello dire che, una volta tanto, la giustizia ha applicato il motto “occhio per occhio”. Nella sentenza il giudice ha condannato il “Comune di Mesagne perché è senza dubbio l’ente normalmente deputato anche alla gestione e manutenzione di tale bene demaniale soggetto ad uso generale anche ai sensi dell’articola 14 del Codice della strada, e non può certo ritenersi che esso sia di estensione tale da non rendere possibile un continuo ed efficace controllo”. Inoltre, il Comune “non ha dimostrato in alcun modo la sussistenza di un così detto “caso fortuito” idoneo ad interrompere il nesso di casualità ed a far venir meno la sua presunzione di responsabilità, ma si è limitato a contestare la dinamica dell’incidente adducendo la generica colpa dell’attrice”.