Brindisi: insorgono i commercianti sulla chiusura dell'attività

Febbraio 08, 2020 1676

ASSEMBLEA COMMERCIANTI brindisiI commercianti di Brindisi non intendono

accettare supinamente le decisioni dell'Amministrazione contenute nel nuovo regolamento sui sistemi di contrasto all'evasione ed all'elusione di tributi comunali. Come è noto, nel regolamento si fa riferimento alla possibilità di chiudere per 90 giorni le attività commerciali che, trascorsi 30 giorni dalla notifica, non effettuino il versamento di tributi comunali superiori a mille euro. Certo, il debito potrà essere dilazionato, ma con un numero sensibilmente inferiore di rate rispetto a ciò che avviene per le tasse a livello nazionale. Proprio per questo, la Confcommercio nei giorni scorsi aveva scritto al Presidente del Consiglio Comunale per chiedere un confronto con i capigruppo consiliari finalizzato ad ottenere una revisione del regolamento. Confronto accordato, visto che lunedì mattina una delegazione di Confcommercio (a cui si è aggiunta una delegazione di Confesercenti e della CNA) sarà ricevuta dalle commissioni consiliari alle attività produttive ed al bilancio, oltre che dagli assessori al bilancio ed alle attività produttive. In maniera propedeutica, pertanto, per il primo pomeriggio odierno era stata organizzata una assemblea dei commercianti a cui hanno partecipato la Presidente della Confcommercio Anna Rita Montanaro ed il Presidente di Confesercenti Antonio D'Amore. Dopo un dibattito durante il quale sono intervenuti diversi commercianti, si è deciso di chiedere all'Amministrazione Comunale di modificare il regolamento, eliminando la chiusura delle attività in caso di inadempienza e prevedendo la rateizzazione fino a 72 rate. Tale rateizzazione dovrà essere concessa anche a chi, in passato, è incappato in un ritardo nel pagamento di una rata o di un tributo.