il “lavoro agile-smart working” tra i propri dipendenti: la Giunta comunale ha approvato il regolamento per garantire l’avvio graduale della nuova modalità lavorativa. Si procede così all’attuazione di quanto previsto dalla legge n. 124/2015 che stabilisce di adottare le misure regolamentari, organizzative e tecnico-logistiche per permettere - ad almeno il 10% dei dipendenti, laddove venga richiesto - di avvalersi di tale previsione, nei limiti delle risorse disponibili e senza maggiori oneri per la finanza pubblica. “Si tratta di una modalità di lavoro finalizzata ad agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e ad incrementare la produttività. Il Comune di Mesagne potrà avvalersi di un’opportunità che presuppone un cambiamento culturale, un ammodernamento del modello organizzativo, che si ripercuote anche sugli spazi, da ripensare nel rispetto dei principi di flessibilità ma anche di responsabilizzazione del lavoratore e di collaborazione tra le persone”, ha spiegato il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli. Il “lavoro agile” si caratterizza per la possibilità di poter effettuare la prestazione lavorativa all’esterno della sede di lavoro abituale, con i vincoli di orario massimo derivanti dalla legge. “L’introduzione del nuovo istituto consentirà, dunque, al personale dell’Ente di avvalersi di nuove modalità spazio-temporali di svolgimento della prestazione lavorativa – ha precisato Maria Teresa Saracino, assessore comunale alle Risorse umane - con la garanzia di non incorrere in penalizzazioni ai fini del riconoscimento della professionalità e progressione di carriera. Alla base, vi è una rivisitazione del concetto di lavoro subordinato che scardina consuetudini e approcci consolidati non sempre efficaci”. La prestazione lavorativa in modalità agile può essere resa da tutto il personale che ne faccia richiesta e che sia titolare di un contratto a tempo indeterminato, a condizione che l’attività assegnata sia compatibile con il lavoro a distanza.
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