alterate in pieno stile da “campagna elettorale facile facile”. La tassa sui rifiuti che riceveranno i brindisini nel 2020 è la medesima dello scorso anno, così come approvato ieri in Consiglio comunale, in virtù della deroga prevista dal DL Cura Italia (art. 107 c. 5).
L'eventuale conguaglio che emergerà nel piano economico finanziario da approvare potrà essere spalmato nei prossimi tre anni a partire dal 2021. Intanto per agevolare le attività che hanno subito il lockdown, con notevoli difficoltà economiche in questo periodo di Covid-19, il comune di Brindisi ha abbattuto del 5% al 35% la parte variabile delle aliquote tari alle utenze non domestiche, in funzione dei periodi di chiusura.
Con il nuovo regolamento TARI, sempre approvato ieri, per venire incontro alle famiglie meno abbienti il Comune ha previsto la riduzione della parte variabile della tariffa Tari del 20% ai nuclei con 5 componenti e con Isee fino a 10.000 € e sempre con attenzione ai disagi delle famiglie, si prevede di destinare annualmente delle risorse che verranno gestite attraverso bando annuale pubblicato dall'ente. Rispetto al ricorso al Tar strumentalizzato dal Consigliere Quarta, vi è da chiarire che la Giunta Comunale (con delibera 165 del 22/05/2020) ha deciso di aderire ad una class action promossa da Anutel e di ricorrere al Tar per impugnare la deliberazione n.158 del 5/5/2020 dell’Arera, poiché la stessa, senza alcun mandato di legge, ridisegnando le competenze in materia di riduzioni tecniche ed agevolazioni fiscali relativamente alla tassa sui rifiuti, ha esautorato i comuni della potestà decisoria e regolamentare in merito, influendo arbitrariamente e senza alcuna correlazione con la realtà dei bilanci comunali.
Aspetto non di poco conto anche sotto i profili costituzionali che molti comuni d’Italia, tra cui Brindisi, intendono impugnare. Il consiglio che ci sentiamo di elargire ai soggetti politici nostrani in versione di aspiranti candidati alle regionali è quello di elaborare proposte e raccogliere istanze sul territorio anziché propinare fantasiosi e parassitari allarmismi su temi su cui l'amministrazione comunale è già quotidianamente e seriamente occupata.
BRINDISI BENE COMUNE