di risolvere un problema ci si ritrova a fare i conti con una cura che è peggio del male. Non voglio neanche pensare che ci sia una precisa volontà di far danno. Si tratta, piuttosto, di manifesta incapacità, oltre che di tanta improvvisazione. Si è partiti dalla richiesta di bar, ristoranti e pub di disporre di spazi maggiori all’esterno delle proprie attività, in maniera tale da poter attuare il distanziamento sociale senza dover rinunciare a metà dei posti disponibili. Questa richiesta ha indotto qualcuno, a Palazzo di Città, ad immaginare che la soluzione ideale sarebbe stata quella di chiudere al traffico (dopo le ore 20) gran parte del centro storico, partendo dai corsi Garibaldi e Roma. Sono bastati pochissimi giorni per comprendere che i danni erano molti di più rispetto a possibili benefici. E la conseguenza è che il centro si sta ulteriormente desertificando, con tantissime attività commerciali che rischiano di chiudere definitivamente. Strade dove la sosta è consentita fino alle ore 20, dopo quell’ora diventano terreno di caccia per l’Amministrazione Comunale, attraverso l’elevazione di centinaia di contravvenzioni per sosta vietata. Tutto questo spinge tantissima gente che in passato veniva dai comuni della provincia a trascorrere qualche ora nel capoluogo a scegliere soluzioni alternative, a partire dalla vicina Mesagne. A questo punto, ci vuole davvero tanto a capire che bisogna fare un passo indietro e che questa chiusura al traffico serale non ha davvero motivo di esistere?
Pietro Guadalupi – Fratelli d’Italia