ARESTA (M5S): “UN PRIMO IMPORTANTE PASSO A SOSTEGNO DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE"
DECRETO RISTORI – ARESTA (M5S): “UN PRIMO IMPORTANTE PASSO A SOSTEGNO DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE COLPITE DALLE RESTRIZIONI ANTICOVID-19”. “La pandemia continua a correre in tutta Italia e anche la nostra provincia non è dispensata da questo allarmante fatto. La situazione sta peggiorando e rischia di diventare incontrollabile. Proprio per salvaguardare la salute pubblica era necessario intervenire con misure restrittive che, se rispettate da ognuno di noi, possono contenere e far arretrare questa pericolosa ascesa.” E’ quanto afferma, Giovanni Luca Aresta, parlamentare del M5S, in merito al decreto “ristoro” approvato ieri dal Consiglio dei Ministri
“Il decreto legge – prosegue Aresta - prevede immediati stanziamenti e indennizzi per le categorie più colpite dal coronavirus. Si tratta di un primo ed immediato passo per una rete di protezione sociale in grado di dare una prima risposta al disagio e alle preoccupazioni di molte attività economiche colpite dalle restrizioni. Noi del MoVimento 5 Stelle avevamo chiesto, già dalla scorsa settimana, un intervento immediato per piccole e medie imprese, esercenti, ristoratori, operatori del comparto della cultura e per tutte le categorie alle quali sono stati chiesti dei sacrifici, al fine di tutelare la salute della collettività e frenare l'avanzata del Covid-19. Siamo stati ascoltati dall'esecutivo che, visto l'aumento esponenziale della curva epidemiologica, in Europa e nel mondo, è stato costretto a prendere delle decisioni più stringenti, anche se dolorose e difficili.”
“Nel decreto ristoro – precisa il parlamentare - sono stati stanziati fondi per gli aiuti a sostegno dei settori più colpiti: in particolare, fra le misure approvate, sono previsti contributi a fondo perduto per le imprese con bonifici diretti sul conto corrente, la cancellazione della rata Imu di dicembre per i proprietari-gestori, saranno sostenute le spese per gli affitti commerciali, per tre mesi, con un credito d'imposta al 60%, ci saranno altre due mensilità del reddito di emergenza per le famiglie in difficoltà, altre 6 settimane di CIG, con il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio, sono state previste indennità, da 1000 euro, per i lavoratori stagionali e dello spettacolo, è prevista, inoltre, la sospensione dei versamenti contributivi per il mese di novembre per i lavoratori dipendenti delle aziende interessate dall'ultimo dpcm. Stanziati inoltre anche 30 milioni di euro per consentire a medici di base e pediatri di eseguire tamponi antigenici rapidi.”
Dopo aver assicurato il proprio impegno personale e del gruppo parlamentare per la rapida approvazione delle misure adottate ieri Aresta si domanda “Tutto questo è sufficiente a placare le nostre, le vostre preoccupazioni? No ovviamente, questa che stiamo vivendo è una partita complessa. Temiamo giustamente per la salute dei nostri cari e al contempo siamo preoccupati di non avere il reddito sufficiente per fronteggiare questa terribile crisi. Diritto alla salute e diritto al lavoro sembrano confliggere, ma è compito di tutti noi far sì che questi due diritti basilari possano passare il più possibile indenni dalle forche caudine della crisi pandemica. Abbiamo bisogno di stare uniti, di sommare gli sforzi di tutti, di resistere e lavorare insieme dimostrando di essere una comunità solidale che non lascia indietro nessuno.”
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