Mesagne. Il Pd chiede che il Pug sia partecipato In evidenza
La città di Mesagne a breve inizierà a progettare il Piano urbanistico generale che andrà a sostituire il vecchio Piano regolatore generale. Probabilmente già dopo le festività natalizie si insedierà l’ufficio di Piano anche alla luce delle diverse richieste di investimento che sono giunte a palazzo dei Celestini, sede della municipalità. Tuttavia, prima di iniziare a muovere i primi passi su tale fronte il Partito democratico di Mesagne ha già detto che la realizzazione del Pug deve essere partecipata. “Un obiettivo così ambizioso – ha spiegato il segretario del Pd, Francesco Rogoli - non può che essere oggetto di una discussione pubblica non solo fra i vari protagonisti della realtà politica locale, ma aperto alle forze produttive, ai professionisti ed ai tecnici, ai quali è giusto chiedere un autorevole e qualificante contributo a questo confronto, dal quale come consiglieri comunali del Pd non intendiamo sottrarci”.
A suggerire al Pd questo cambio di passo è l’anno di consiliatura che sta per concludersi e che ha visto, secondo il Partito democratico, affermarsi una sorta di programmazione urbanistica per deroga. “Una deroga, infatti, è stata necessaria per consentire un nuovo insediamento in zona Pip, sono stati estesi i sub comparti in tutte le zone C di espansione, frutto, queste ultime, di un Piano regolatore generale sovradimensionato e costruito su una previsione di crescita demografica ad oggi irraggiungibile, in variante rispetto agli strumenti urbanistici vigenti sono stati autorizzati altri interventi di recupero e rigenerazione di porzioni di territorio sulla spinta di iniziative private”, ha tenuto a far notare il segretario. Ciò che il Pd richiede è “che sia il mercato, con le sue leggi, a delineare lo sviluppo urbanistico di Mesagne da qui ai prossimi anni, e qui risiede una delle più importanti ragioni per cui si rende necessario un rilancio del ruolo del Comune nella nuova pianificazione, perché questo ente è l’unico soggetto in grado di far convivere esigenze, interessi, necessità e bisogni dentro una visione d’insieme tesa a fare di Mesagne una città competitiva dentro i sistemi di città”.
Quindi, secondo il partito di opposizione al governo locale, è giunto “il tempo di dotarsi di un nuovo Piano urbanistico generale che modernizzi e valorizzi il paesaggio nel suo complesso”. Per fare ciò il Pd ha suggerito di rirendere un documento del 2011, redatto dall’assessorato all’Urbanistica e dall’ufficio di Piano, “le cui “ideeforza” se recuperate ed eventualmente aggiornate sono valide tutt’oggi. Già in quel documento, pur non potendo stabilire a priori tutti gli obbiettivi, essendo questi l’esito di meccanismi di partecipazione attiva della cittadinanza sanciti dalla normativa vigente in materia urbanistica, erano delineati alcuni principi di fondo dai quali far discendere la costruzione del Pug che riteniamo validi ancora oggi”, ha precisato il segretario Rogoli secondo cui “Mesagne è pronta per accogliere questa sfida, ed è tempo che la politica dimostri di esserne all’altezza e affronti questo grande tema”.
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