Latiano. Il Pd risponde a Ruggiero
Trascinare un Paese in una campagna elettorale infinita è una mossa che nuoce alla comunità e porta un tornaconto di corto respiro a quelli che affidano a questa strategia le proprie speranze di ritagliarsi un posto al sole. Chi mastica un po' di Politica conosce bene questi meccanismi e siamo sicuri che anche la coalizione di Claudio Ruggiero sia consapevole degli effetti che porta la linea scelta e adottata in questo primo scorcio di amministrazione. La dimostrazione plastica della precedente considerazione si deve cercare nell'ultima sortita di una parte dell'opposizione, dentro e fuori dal Consiglio comunale, quella capeggiata proprio da Ruggiero: le posizioni pubbliche affermate dai suoi sostenitori non avvicinano di un metro la soluzione di uno dei problemi maggiormente sentiti dai latianesi ma anzi rischiano di rompere quei tavoli sui quali il Partito Democratico con l'assessore ai Lavori pubblici Eugenio Altavilla, il sindaco Cosimo Maiorano e tutte le forze di maggioranza stanno lavorando per risolvere definitivamente le criticità giustamente rappresentate dai cittadini. Il riferimento, ovviamente, è ai tanti problemi del sistema fognario del paese per i quali il Pd e l'assessore Altavilla hanno avviato una profonda azione di interlocuzione e programmazione con l'Acquedotto Pugliese mirata alla realizzazione degli interventi necessari alla definitiva cessazione dei disagi. Ruggiero e i suoi, nella loro ultima comunicazione ai mezzi d'informazione e ai cittadini, affermano di aver dettato la linea alla maggioranza, avendo imposto una mozione nella quale si chiederebbe la messa in mora di Aqp da parte del Comune per non meglio precisate inadempienze. Di fronte a falsità di simile portata, ci sentiamo in dovere di riportare alla realtà lo stato delle cose basandoci su fatti concreti e facilmente verificabili, come sempre e come nostro costume. Nessuno, infatti, ha chiesto la messa in mora di Aqp poiché l'ente, sin dal nostro insediamento, si è sempre dimostrato collaborativo, mettendo a disposizione dell'amministrazione tutti gli strumenti necessari a imbastire un'imponente opera di interventi che restituiranno al nostro paese un sistema fognante finalmente adeguato alle esigenze della comunità. La mozione cui Ruggiero e i suoi sostenitori assegnano dei significati propagandistici, secondo noi, fuori luogo è stata sì approvata in due dei tre punti proposti ma non prevede nessuna azione nei confronti di una società che sta fattivamente lavorando gomito a gomito con la struttura politica e amministrativa del Comune. Il documento, infatti, non chiede la messa in mora di Aqp bensì garantisce la possibilità all'amministrazione di intraprendere ogni atto che dovesse rendersi necessario nel momento in cui l'ente dovesse risultare inadempiente: a ora, non c'è nessun motivo di contrapposizione tra Acquedotto e amministrazione comunale, tanto più alla luce degli ottimi rapporti istituzionali e del clima di totale collborazione tra le parti del quale siamo pienamente soddisfatti e del quale rendiamo giusto merito ad Aqp per le posizioni assunte sin dalle prime interlocuzioni bilaterali. Entrando nell'aspetto tecnico della vicenda, a sostegno della nostra tesi, l'assessore Altavilla si è da subito dedicato alla questione fogna, ben prima delle carte presentate da Ruggiero in Consiglio. «Dopo aver acquisito tutte le informazioni necessarie dagli uffici comunali – spiega – ho chiesto un incontro all'ente con una lettera di diffida, datata 6 novembre, che impegnava Aqp a rispondere all'amministrazione latianese per iniziare un percorso di collaborazione tra enti in grado di affrontare i problemi esistenti a Latiano. L'approccio positivo dell'Acquedotto è emerso immediatamente, già il 18 del mese scorso, quando ci siamo seduti allo stesso tavolo coi tecnici di Aqp: in quell'occasione, abbiamo gettato le basi per effettuare i sopralluoghi nelle zone maggiormente critiche del paese e per capire come intervenire per sanare presto e bene le situazioni maggiormente insostenibili». Aqp, a riprova dello spirito collaborativo e votato alla soluzione dei problemi, ha certificato le criticità, rilevando l'emersione dei liquami e la presenza di cattivi odori in alcuni punti del centro abitato, dando immediata disponibilità all'amministrazione.
«Il 27 novembre – prosegue Altavilla – a seguito di un'interlocuzione che ha visto presenti me e il sindaco da una parte e un ingegnere di Aqp dall'altra, siamo passati alla prima fase pienamente operativa, durante la quale è stato effettuato un censimento delle rotture dei tronchi fognari in alcune delle vie più colpite dal problema: le ispezioni, infatti, hanno rilevato diverse lesioni nelle tubature che corrono sotto via colonnello Montanaro, via Francavilla Fontana e via De Virgilis. In quei punti saranno realizzati gli interventi di sostituzione dei tronchi danneggiati e l'adeguamento di quelli che non sono più sufficienti a soddisfare le mutate esigenze del tessuto urbano del paese, cresciuto notevolmente nel corso dei decenni durante i quali nulla è stato fatto per evitare di ritrovarsi oggi con questi problemi». Questi interventi fanno parte di un più ampio lavoro di programmazione che punta non solo a risolvere l'esistente ma che guarda oltre, all'estensione del servizio dove finora ancora non c'è. «In quest'ottica, stiamo già pensando di portare il sistema fognante nelle aree periferiche del paese: insieme alla manutenzione ordinaria e straordinaria, garantita da una squadra di Aqp dedicata a Latiano che finora non c'era, alle opere di sostituzione dei tronchi danneggiati, a quelle di adeguamento dei tratti non correttamente dimensionati, nei prossimi anni il nostro paese potrà contare su un sistema efficiente. Bisogna agire con determinazione e con responsabilità, consapevoli delle cose che bisogna fare e di quelle sulle quali bisogna vigilare con attenzione: per fare questo, servono visione, programmazione e idee chiare». Come Partito Democratico pensiamo, come più volte ribadito, che sia questo l'approccio giusto da adottare: il muro contro muro da campagna elettorale perenne non giova a nessuno, men che meno ai cittadini. Cercare di creare fratture tra i diversi protagonisti che partecipano alla soluzione di problemi complessi con la voglia di remare nella stessa direzione, ergersi a tribuni del popolo danneggiandone nei fatti gli interessi può essere buono per acchiappare qualche consenso sui social ma non contribuisce nel modo più assoluto al felice esito delle questioni. Ci piacerebbe che l'opposizione, in questo caso quella che si sente rappresentata da Claudio Ruggiero, partecipasse con il proprio, importantissimo, ruolo al processo democratico che vede tutti impegnati nella ricerca del bene comune e non dell'interesse di parte che poi, comunque, si esaurisce nel tempo del battito d'ali di una farfalla.
Partito Democratico Latiano
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