La Cgil bacchetta Poste italiane sulle pensioni
Le scriventi OO.SS. di Categoria della SLC CGIL, Sindacato dei lavoratori della Comunicazione, e dello SPI CGIL, Sindacato dei Pensionati, sottolineano la forte preoccupazione in merito ai tanti disagi che pensionati e cittadini stanno incontrando presso gli uffici postali anche della provincia di Brindisi in merito alla riscossione sia delle pensioni sia dei prelievi ordinari. Sono molteplici le segnalazioni che giungono giornalmente, presso le segreterie e le sedi comunali sindacali, che denunciano disservizi e carenze che vengono riscontrate anche nell’utilizzo dei postamat. Il problema reale che si vuole denunciare è la mancanza di liquidità, che si presume sia frutto di una cattiva organizzazione da parte di Poste Italiane, che sta creando grossi disagi alla popolazione che ogni giorno utilizza i vari uffici della provincia.
Già il periodo di pandemia dovuto al covid 19, avrebbe bisogno di essere gestito con maggiore attenzione sia per l’utenza, che si ritrova giornalmente a fare file interminabili fuori da ogni ufficio in una stagione non più clemente climaticamente, mettendo quindi a dura prova specie i cittadini anziani, sia i lavoratori di Poste, che nelle giornate programmate per i pagamenti, in alcuni uffici, non sono sufficienti a far fronte all’alto numero di utenza prevista. Ma è del tutto inaccettabile che, alla fine, dopo lunghe attese, le persone si sentano rispondere che non c’è liquidità per i pagamenti o i prelievi. Per un pensionato, in particolare, sentirsi dire che non ci sono soldi, oltre al disagio di dover ritornare un altro giorno, Poste Italiane sta dimostrando di sottovalutare le conseguenze sul piano economico che tale ritardo nella riscossione può rappresentare! Le scriventi ritengono che il disservizio relativo all’approvvigionamento fondi agli uffici postali della provincia sia dovuto essenzialmente alla nuova organizzazione che l’Azienda ha definito, in quanto se prima il sovvenzionamento nei vari uffici veniva assicurato sei giorni su sei, attualmente solo tre giorni la settimana vengono rimpinguate le casse, e il disagio aumenta se capita una festività infrasettimanale. Ovviamente i lavoratori di Poste Italiane non hanno responsabilità riguardo a questa scelta organizzativa aziendale, ma si ritrovano a subirne giornalmente le conseguenze attraverso le ovvie rimostranze dei cittadini.
È noto che ci sono stati episodi anche di proteste molto accese, tanto che, presso alcuni uffici, sono dovute intervenire le Forze dell’Ordine. Ciò non può essere ignorato da Poste Italiane. In considerazione di quanto innanzi esposto, la SLC e lo SPI della CGIL di Brindisi, ritengono sia necessario e urgente un intervento per risolvere, una volta per tutte, questo disservizio, diventato ormai insostenibile per i cittadini e per l’immagine aziendale. In assenza di immediate soluzioni, le scriventi si riservano di interessare il Prefetto e gli Organi preposti. In attesa di conoscere le azioni che l’Azienda intende adottare, si porgono distinti saluti.
SLC CGIL LE/BR SPI CGIL BRINDISI T. MOSCARA M. ALMIENTO
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