"Tutti a casa", salomonicamente l'ha deciso la Regione Puglia
Finalmente la Regione Puglia, dopo aver lungamente lasciato la polpetta avvelenata ai Direttori Generali, ha Salomonicamente deciso “TUTTI A CASA”. Gli Operatori socio-sanitari con contratto scaduto il 31 gennaio non rivedranno mai più le corsie mentre quelli in scadenza al 31 marzo non godranno di alcuna proroga. Le carenze ri-determinate al tempo della pandemia saranno coperte scorrendo la graduatoria degli idonei del Concorsone di Foggia. Sarà uno scorrimento veloce con contratti a tempo determinato a breve termine (4-6 mesi) in modo da favorire il completo utilizzo dei 12.000 concorrenti ancora in stand-by.
Un giro di giostra per tutti anche se la campanella non suona per tutti alla stessa ora e ogni ASL continua a fare di testa sua. Lecce infatti ha già prorogato di diciotto giorni il termine di scadenza del 31 marzo così da stabilizzare ancora chi riesce ad entrare nelle grazie della “Mille Proroghe”. Gli idonei di Brindisi, subentrati agli OOSS scalzati il 31 gennaio, hanno già in tasca una proroga fino alla fine dell’anno mentre di stabilizzazione a Brindisi non si può parlarne altrimenti scatta l’ira del Direttore Generale.
Qualcuno ci può spiegare perché la stessa legge può essere applicata in una ASL e disattesa in un’altra? Non c’è una direttiva esplicativa che chiarisca i termini applicativi della legge Madia? Nessuno pianta una grana giudiziaria per questa terribile disparità di trattamento che ha spento il sogno di tanti giovani magari a uno due mesi dal traguardo (roba da tagliarsi le vene ai polsi)?
La Regione inoltre, preoccupata dell’onda anomala di precariato che seguirà a questo provvedimento, ha raccomandato ai Direttori Generali (seconda polpetta avvelenata) di accompagnare questa fase con iniziative di sostegno che favoriscano la ricollocazione dei precari sperando che la conferenza Stato –Regione promuova l’utilizzazione della nefasta graduatoria di Foggia anche nelle altre regioni meridionali; ipotesi che al momento sta più vicino a Marte di quanto lo siano i satelliti USA.
Si ma dove li ricollochiamo questi fastidiosissimi precari? Nelle RSA riconvertite in post Covid? Nel calderone della Sanità Service già prenotata e saturata dai precari della BAT? Nelle residenze private?
A Brindisi il “Tavolo Tecnico” (meglio fare le trattative in piedi) partorisce un’ipotesi fantasmagorica: i nostri 129 precari potrebbero transitare nella società che vincerà la mega-gara-ponte Consip per i servizi di pulizia. Questo naturalmente comporterà un clamoroso demansionamento degli OOSS e l’adesione ad un contratto a carattere privatistico. Ci piacerebbe sapere come e con quali strumenti normativi un Direttore Generale possa favorire o promuovere la assunzione in una società privata di personale che non gode più della “clausola di salvaguardia” giacchè chi è senza contratto (come sembra sostenere il dr. Pasqualone) è un “non lavoratore”. C’è un giuslavorista o un giudice del lavoro in grado di dirimere il dubbio?
Siccome però moltissime donne e uomini, senza lavoro da mesi, sono ormai alla canna del gas ed hanno consumato tutte le lacrime disponibili, è possibile che buona parte di essi accettino di passare sotto le forche caudine di una umiliazione umana e professionale senza pari pur di portare a casa un pezzo di pane e cipolla.
Così si pensa di chiudere la partita? Questo è un buon accordo sindacale? Come sembrano sostenere i Cobas da sempre schierati a difesa dei diritti degli idonei del Concorsone; o è un pessimo accordo come sembra suggerire il silenzio imbarazzato della CGIL invece apertamente schierato a difesa dei 129?
Queste sono le politiche attive del lavoro che la Regione Puglia vuol perseguire? Questi sono gli strumenti di lotta al precariato e di difesa della dignità dei lavoratori? Questo è il risultato prodotto dalle battaglie di questi mesi?
Possibile che nessuno rilevi la profonda ingiustizia toccata agli ormai 129 reduci brindisini di quella famosa graduatoria Regionale che varata nel 2009 muore dopo tre anni nell’ignavia di tutti mentre il ruolo di OOSS venivano assegnato a scavalco a personale Sanità Service riqualificato o a categorie speciali (riservisti dell’esercito dei vigili del fuoco ecc.) se non ad altri ancora? C’è qualcuno che può spulciare retroattivamente sul regolare scorrimento e la legittima applicazione di quella graduatoria? Non andava chiusa quella partita prima di riaprirne un’altra?
Possibile che il vangelo di questa triste storia debba passare attraverso la selezione espressa dal Concorsone del “Riuniti di Foggia” su cui si addensano nubi inquietanti, intercettazioni nauseabonde oltre al dubbio che sia stata soprattutto una grandissima operazione di marketing elettorale??!! Una graduatoria perennemente instabile, giunta alla quinta edizione perchè c’è ancora da scartare un centinaio di poveri Cristi che si son fatti abbindolare dal miraggio di corsi fasulli che davano titoli farlocchi e che ora sono fuori dal gioco con tre mila euro in meno e qualche falso-amico in più.
Quanta tragedia umana si va consumando con questa vicenda, quanta ingiustizia sociale e quanto odioso cinismo nella politica e nei nostri politicanti!!
Carla Graduata - Movimento Libero e Progressista
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