Breaking News :
Covid. La Puglia è disperata
A leggere l’edizione odierna de La Repubblica, le vere cause dell’emergenza sanitaria in Puglia sarebbero dovute non al COVID-19, ma alla carenza di personale medico.
Mancano circa 6 mila unità tra medici ed infermieri: la carenza, per i primi, avrebbe a che fare con l’assenza di borse di studio per le facoltà di medicina, per i secondi andrebbe imputata alla scarsa attrattività contrattuale. In pratica, chi sceglie la sanità come settore in cui realizzarsi professionalmente, preferisce studiare e lavorare in altre regioni piuttosto che in Puglia.
Per supplire a detta carenza il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, stamattina sulle pagine de La Gazzetta del Mezzogiorno annuncia l’intenzione di richiamare in servizio medici ed infermieri oramai in pensione, avviando inoltre da domani la vaccinazione per gli over 60 anche senza prenotazione.
Quella che a prima vista potrebbe sembrare una buona idea, palesa in realtà quanto la Puglia sia in ritardo sulla vaccinazione ed il perché gli ospedali siano al collasso: in pratica, pur senza dirlo, Emiliano ci sta facendo capire che la situazione è disperata. Continuando di questo passo, per vaccinare il 70% dei pugliesi, ci vorranno 2 anni.
Posto che allorquando la pandemia sarà alle spalle (e ci auguriamo presto) bisognerà ripensare la sanità in Puglia, cosa che più di qualcuno sollecitava anche quando i virus erano qualcosa di esotico e si invitava a non chiudere gli ospedali, ad oggi ci chiediamo: dove stiamo andando?
Si capisce che la scelta di vaccinare gli over 60 anche senza prenotazione sia sulla carta una buona idea, ma nella pratica cosa accadrà? Avremo file di over 60 fuori dagli hub a mendicare vaccini?
In questa infodemia, sarebbe opportuno che il nostro concittadino Mauro Vizzino, presidente della commissione sanità, provasse a rispondere alla domanda sul dove andiamo. Francamente, a leggere l’ultimo suo intervento, vi è la paura che anziché vaccinare più persone, possa essere chiuso qualche hub (Mesagne?) per mancanza di personale più che per la (paventata) mancanza di vaccini.
Non siamo più a marzo 2020, e un anno dopo la pandemia non può più definirsi emergenziale o “una sorpresa”: da cittadini che finora hanno rinunciato a lavorare e alle più minime libertà personali, ci aspettiamo risposte e tempi certi sulla vaccinazione.
La cattiva gestione del piano vaccinale conseguente alla pochezza politica della classe dirigente pugliese non provocherà la solita (e atavica) arretratezza meridionale: a questo giro provocherà morte.
Quindi, per cortesia, poche e semplici parole, anche dure se necessario, ma fateci capire cosa c’è nel futuro dei e delle pugliesi.
Avv Manuel Marchionna