MELISSA BASSI. FERITA NON RIMARGINATA, DOLORE CHE SI RIPROPONE

Maggio 19, 2021 821

“Sono trascorsi 9 anni da quel maledetto 19 maggio 2012. La tragica morte di Melissa Bassi è ancora una ferita aperta, tutt’altro che rimarginata, per tutta la nostra comunità. Un ordigno artigianale la uccise mentre scendeva dall’autobus che da Mesagne porta alla sua scuola, la “Morvillo Falcone” di Brindisi. Un attentato assurdo, frutto di una mente folle, senza alcuna ragione razionale.” Lo afferma, in una dichiarazione, il deputato del M5S e mesagnese Giovanni Luca Aresta.

 “Un dolore che ogni anno si ripropone. Melissa non aveva neanche 16 anni - ricorda Aresta - amava la vita ed era felice di cominciare una nuova giornata di studi. Con lei rimasero ferite altre 5 giovani studentesse. Non dobbiamo dimenticare il sacrificio di questa nostra giovane concittadina. Ai genitori di Melissa, Massimo e Rita Bassi, mando un grande abbraccio.”

Per il sindaco Toni Matarreli: "19 maggio 2021, nove anni senza Melissa. L'esplosione dell'attentato che nel 2012 causò la morte della giovane studentessa sconvolse anche la vita di chi sognava per lei un futuro di felicità, a cominciare dai suoi meravigliosi genitori. La sua mancanza non potrà essere restituita, lo sappiamo bene, ma il suo ricordo e il sentimento di chi l'ha amata non potranno mai essere cancellati. Melissa è nei nostri cuori".

Per Fernando Orsini, già presidente del Consiglio comunale e legale della famiglia Bassi: "

19 Maggio 2012 - 19 Maggio 2021
9 anni da una tragedia devastante in cui mani criminali, scellerate ed assassine posero fine alla giovane esistenza di Melissa, sconvolgendo per sempre quella dei suoi genitori. 9 anni di incommensurabile dolore, più della metà di quanti Melissa ne aveva quel 19 maggio e ne avrà per sempre.
Quanta sofferenza e quante lacrime ho visto in questi lunghi anni rigare i volti di Rita e Massimo Bassi, il loro inconsolabile strazio, quanti ricordi collettivi e personali di infinita tristezza ma anche di tenera dolcezza nel pronunciare il nome di Melissa ed i suoi vissuti di adolescente.
Non poche volte in questi 9 anni anni mi è capitato di pensare alla donna che sarebbe stata oggi, ai progetti ed ai sogni che avrebbe già realizzato.
Vedere la sua stanzetta ordinata come lo era quel sabato mattina, la lucina soffusa sempre accesa come se fosse ancora lì dentro a studiare o davanti al pc, sentire la sua voce impressa nel telefonino della madre come se da un momento all’altro dovesse ritornare, le tantissime foto, le migliaia di messaggi di vicinanza e solidarietà a testimoniare l’enorme affetto e calore riversatole da ogni parte d’Italia... Ma poi, destandoti amaramente da un sogno fallace, realizzi che - per una spietata, assurda ed insensata furia omicida - nessuno potrà mai più vedere il suo volto dolce e sempre sorridente, sentire la sua voce, parlarle, accarezzarla, coccolarla, baciarla.
L’unico conforto è che potranno trascorrere gli anni, nulla potrà essere più come prima, ma la memoria di Melissa - e del Male assoluto che le è stato fatto - gelosamente custodita dai genitori, barriera contro ogni forma di oblio, è scolpita saldamente - oltre che in tutti i luoghi pubblici a lei intitolati e nell’intera comunità di #Mesagne - nei cuori della sua mamma e del suo papà e da cui nessuno potrà mai sradicarla".

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Ultima modifica il Mercoledì, 19 Maggio 2021 08:04