Il Pd al sindaco: apri le stanze segrete

Novembre 13, 2021 673

Poco più di un anno fa, quando la coalizione Maiorano ha vinto le amministrative di Latiano. Poco più di un anno fa, quando la coalizione Maiorano ha vinto le amministrative,una delle mie affermazioni è stata “oggi è una giornata storica: vincendo, abbiamomandato a casa definitivamente tutta la vecchia classe politica che ha governatoLatiano negli ultimi 40 anni. Finalmente si volta pagina”. Bene, mi sbagliavo.Oggi purtroppo, in quelle stanze, in un'assoluta e irrispettosa segretezza, si stascrivendo il più assurdo capitolo della politica latianese. Per una maggiore chiarezza, andiamo con ordine. Subito dopo l'esito del ricorso, chestabiliva la vittoria definitiva del sindaco Maiorano per due soli voti, il riconfermatoprimo cittadino, nonostante fosse forte di una solida maggioranza a suo sostegno, dipropria iniziativa dichiarò di voler aprire un'interlocuzione con tutte le opposizionisui grandi temi che interessano il nostro paese. E, fin qui, per il Partito Democraticonon c'erano questioni ostative in quanto, prospettata in questa maniera, si trattava diuna mossa atta a elevare il livello politico e a discutere con chi rappresentava, in ognicaso, il 50% dei cittadini di temi come il Pug e il Piano della Viabilità, temi questiche necessitano di una visione futura della Città e che quindi giustificano un'ampiacondivisione con le opposizioni.Man mano che le convocazioni delle conferenze dei capigruppo si susseguivano,però, le cose sono cominciate a cambiare. Si è passati da questo progetto iniziale, condiviso dal Pd, alla stesura di undocumento che nasceva per chiarire ai cittadini quello che stava avvenendo, checonteneva, oltre alle belle parole, l'ipotesi di una rimodulazione della maggioranza edi un azzeramento della giunta. Chiaramente, mi sono opposto in maniera netta e duraa questo tipo ipotesi, non firmando il documento, ribadendo motivazioni politiche eoggettive ed evidenziando il buon lavoro fatto dagli assessori in un solo annodall’insediamento. Se il solo punto in discussione fosse stato l'operatività dellagiunta, insieme al partito che rappresento sia in Consiglio che nella società, avremmopotuto serenamente discutere della sostituzione degli assessori ma, chiaramente, ilproblema non era quello. Non c'erano critiche rivolte all’esecutivo: per dirla in breve,il nodo gordiano della questione girava intorno al famoso detto “far entrare dallaporta chi era uscito dalla finestra”, la coppia De Punzio-Baldari, per intenderci. Questa volta, a differenza del passato, la porta è diventata un portone che dovevacontenere anche l’altra parte dell’opposizione, creando un nuovo alibi, il “bene dellacittà”. A questo alibi, bisogna dirlo, parte della coalizione Ruggiero non si è sottratta.Parlo solo di parte della coalizione di Ruggiero, perché la lista Siamo Latiano,rappresentata in Consiglio comunale da Matteo Conte, pur essendo all'opposizione equindi avendo tutto l'interesse e le possibilità di entrare in questo minestrone, non hafirmato il documento, tirandosi fuori dalla manovra per coerenza nei confronti delproprio elettorato. L’ultimo atto di questa brutta vicenda si è consumato qualche giorno fa, quando sonostato convocato dal sindaco che ha cercato di recuperare il rapporto col Partito Democratico: senza girarci troppo intorno, ci è stata offerta la garanzia di un posto ingiunta. Visto l'affollamento di forze politiche in ballo, bisogna ammettere che questa apertura costa uno sforzo non da poco al sindaco e alla lista M’impegno, che aquell'assessorato doveva rinunciare.

A questo ulteriore tentativo, però, ho risposto con un secco no, manifestando senzapossibilità di interpretazione il rifiuto del Pd. Le motivazioni alla base di questa sceltasono squisitamente politiche e si possono riassumere con una metafora marinara:siamo salpati col nostro equipaggio, la nostra coalizione, e la nostra bussola a segnarela rotta, il programma che ci ha fatto vincere le elezioni; dopo pochissime miglia dinavigazione e col vento a favore, il capitano ha scelto di imbarcare i marinai coi qualifino a ieri duellava, gettando in mare la bussola in uso per cercarne una nuova, quantoprecisa non si sa.La fine a cui sono destinate le navi senza bussola è nota: il mare è pieno di scogli e diinsidie e andare fuori rotta è un attimo. Da coscienziosi marinai, abbiamo cercato in tutti i modi di avvisare il comandante Maiorano ma i nostri appelli sono caduti nelvuoto: dalla nave dell’opposizione cercheremo di proteggere la nave Latiano dalleburrasche ma non sarà semplice, viste le premesse che hanno portato a questoscenario.Le nostre candidature non scaturiscono dalla fame di poltrone o da comitati d'affari:noi ci siamo candidati per il bene della nostra città, facendo politica, e lo abbiamodimostrato ampiamente in campagna elettorale, e durante questo anno diamministrazione. In un clima dove la politica è completamente assente, sovrastata daaltri interessi, noi ci collochiamo serenamente all’opposizione, certi di aver lavoratobene e continuando a farlo per il bene di Latiano.

Se questa operazione non dovesseandare a buon fine, e la maggioranza restasse quella elettorale, in continuità con ilmandato assegnatoci dagli elettori, solo in quel caso, continueremo a sostenerel’amministrazione Maiorano.In quest'ottica, con senso di responsabilità, garantendo la necessaria continuitàamministrativa, non abbiamo ritirato ancora il nostro assessore Eugenio Altavilla, cheringraziamo per l'eccellente lavoro svolto: c'è bisogno, prima di questo passaggio, diapprovare una delibera di giunta che riguarda la destinazione di alcuni fondi Covid,circa 500mila euro, che verranno impiegati per la riduzione dei tributi e per lariqualificazione dei parchi adiacenti agli istituti scolastici.Per dovere di cronaca oltre che per estrema trasparenza, sappiamo che ci sono altriconsiglieri di maggioranza, non capigruppo politici, che non sono d'accordo conquesta operazione. Li invito a uscire fuori pubblicamente e a chiarire la propriaposizione. Per il resto, ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità. Ora le“segrete stanze” sono state aperte, rendendo i cittadini latianesi degli elettori traditidai loro rappresentanti politici. Cosa avrà portato a tutto questo squallore? A ognuno le conclusioni.

Vincenzo Francioso

Capogruppo del Partito Democratico di Latiano

Ultima modifica il Sabato, 13 Novembre 2021 19:06