Mesagne. Sulla tari il sindaco assicura che nessuno pagherà di più dell'anno scorso

Gennaio 12, 2022 1145

Pioggia di raccomandate a Mesagne che ha scatenato una maretta tra i cittadini chiamati a pagare una somma maggiore di tari. Questo perché in diversi casi, non corrisponderebbe alle reali superficie delle abitazioni. Così, un maggior volume riscontrato si trasforma, logicamente, in una maggiore spesa per le famiglie. Da qui le richieste di chiarimenti che stanno arrivando presso l’ufficio Tributi del Comune di Mesagne. Dunque, in questi giorni stanno arrivando nelle residenze dei mesagnesi le raccomandate con gli accertamenti tari, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti, relativa agli anni 2016/2017/2018/2019 e 2020. Il Comune, infatti, ha esternalizzato questo servizio necessario a incrociare i dati catastali con le dichiarazioni presentate negli anni scorsi dai cittadini. Da questo riscontro è emersa una situazione di elusione piuttosto alta. Per la verità lo scorso mese di novembre l’Amministrazione comunale aveva avvisato gli utenti di aver iniziato un doppio incrocio dei dati, chiedendo loro di verificare la situazione debitoria attraverso il sistema Unicumdata.

Purtroppo, la comunicazione non è arrivata in maniera capillare a tutti gli utenti, oppure non è stata tenuta nella giusta considerazione, e i disagi sono emersi quando l’ente ha fatto recapitare ai cittadini le raccomandate di pagamento. Così, in questi giorni diverse persone si stanno recando presso l’ufficio Tributi del Comune, al primo piano di Palazzo dei Celestini, per contestare e far correggere quanto accertato dal sistema informatico. Verande, terrazzini e balconi, spesso rimasti aperti, sono divenute superficie da tassare. In questi casi il tutto può essere chiarito con una semplice autodichiarazione. Nei casi più complessi, e sono la maggioranza, la superfice dichiarata non è la stessa di quella verificata con l’accertamento dal sistema informatico. Infatti, l’incrocio dei dati fiscali, tributari ed edili sta facendo emergere molte situazioni di elusione. A chiarire la situazione ci ha pensato il sindaco Toni Matarrelli: “Finalmente oggi abbiamo gli strumenti tecnologici per fare un censimento definitivo degli immobili – ha spiegato il primo cittadino -. Inoltre, con il sistema Unicumdata gli utenti o i tecnici possono collegarsi direttamente con gli uffici preposti e risolvere i problemi senza doversi recare pressi gli stessi. In questo modo si abbattono i disagi”. Matarrelli ha, quindi, aggiunto: “Sia chiaro che con questa operazione di controllo i cittadini non pagheranno un euro in più degli altri anni. Anzi queste verifiche ci porteranno, in un prossimo futuro, a ridurre il costo della tari. I cittadini sanno bene che quando promettiamo qualcosa la manteniamo. Chi pagherà in più sono coloro che erroneamente hanno dichiarato delle superficie minori di quelle esistenti”.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci