La circonvallazione di Mesagne vista da fuori

Luigi Colelli Novembre 03, 2023 2173
Oggi ho percorso, in tutta la sua lunghezza, la circonvallazione di Mesagne, realizzata dalla Provincia di Brindisi e di competenza della stessa.
Pur mancando segnali di divieto di transito, alcuni tratti sono carenti di segnaletica sia orizzontale che verticale, probabilmente mancano ancora le verifiche e i collaudi finali per ritenerla ufficialmente aperta.
Dopo più o meno un quarto di secolo, è finalmente diventata, o meglio sta per diventare, un'importante via di comunicazione per i cittadini di Mesagne e di tutti quelli che transitano da Mesagne.
Ho ancora memoria della rabbia, che ogni volta mi pervadeva quando, percorrendone un tratto, con la meta a pochi metri, ero costretto a tornare in città, percorrendo chilometri.
Rimane l'amara riflessione su quello che ormai supini siamo capaci di sopportare, senza protestare o indignarci. Ho paura che stia diventando un tratto distintivo del nostro essere cittadini.
La soddisfazione per questo pur tardivo risultato, non mi esime, comunque, dal richiamare l'attenzione su alcuni aspetti su cui ritengo e spero ci sia ancora il tempo e la voglia di intervenire.
Diversamente dai tratti intermedi, dove tutti gli incroci più o meno importanti, sono provvisti di rotonde, i primi due tratti realizzati, dalla strada per latiano e quella di torre e dalla strada per brindisi a quella di tuturano, presentano tre importanti attraversamenti a raso, dove già con un traffico limitatissimo sono accaduti incidenti gravissimi e, a mia memoria, almeno uno mortale. E mentre i due incroci tra Latiano e Torre sono stati realizzati con isole che indirizzano il traffico, quello di via Arno ne è sprovvisto, con l'aggravante che si tratta di una zona in cui in alcuni periodi dell'anno diminuisce la visibilità, a causa della rigogliosa vegetazione spontanea.
Considerando l'aumento del traffico a regime, l'alta velocità che si può raggiungere in quei tratti e la tipologia del traffico rurale che l'attraversa, se non li si doterà di rotonde come gli altri incroci, è purtroppo facile prevedere che diventeranno delle pericolose e quotidiane trappole mortali.
Approfitto per rilevare altri aspetti meno importanti che mi lasciano quantomeno perplesso:
- La messa in opera dei guard-rail sono un mistero, si interrompono senza alcuna logica apparente e mancano interamente in molti tratti;
- su strade, apparentemente secondarie ma su cui insistono diversi accessi residenziali ( es. uscita secondaria in c.da cortivecchi), sono state realizzate entrate ed uscite strettissime, tanto da augurarsi che non si incrocino mai più di due auto;
- gli accessi ai privati, in alcuni tratti, sono stati dotati di paratie in cemento, completamente assenti in altri;
- le rotonde realizzate presentano illuminazioni così difformi che si è portati a pensare che siano il frutto di circostanze casuali o del capriccio di qualcuno.
Un ultimo, ma importante rilievo, che presupporrebbe, ritengo, il coinvolgimento dell' ANAS, è per me, il naturale e logico collegamento del ponte che porta alla zona industriale-commerciale con la complanare su cui confluisce la circonvallazione, che in direzione di Mesagne, porta nel NULLA !!!
Insomma un patchwork di soluzioni che il lungo tempo di realizzazione, insieme a ditte diverse per lotti separati e probabilmente a tecnici e direttori dei lavori diversi, ne fanno una realtà su cui le università e gli uffici tecnici degli enti pubblici potrebbero utilmente discettare, per trarne utilissime indicazione su come si devono o non si devono eseguire le opere pubbliche.

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Ultima modifica il Sabato, 04 Novembre 2023 12:56