Pd. "Vendita piscina comunale, qualcuno ora deve chiedere scusa”
"Vendita piscina comunale, qualcuno ora deve chiedere scusa”, La notizia che il sindaco Pino Marchionna abbia deciso di cambiare indirizzo e mettere in vendita la piscina comunale del quartiere Sant’Elia, non ci sorprende affatto.
Negli anni in cui il Partito Democratico era maggioranza di governo cittadino abbiamo toccato con mano quanto fosse importante e centrale per l’azione politica-amministrativa sostenere e confermare la legittimità delle procedure, che per noi ha sempre rappresentato l’unica certezza, a fronte di interessi, spesso indicibili, che si nascondono dietro le vicissitudini della piscina.
Non possiamo sottacere, però, che la scelta di Marchionna rappresenta un sonora batosta per tutti quei soloni che, in questi ultimi anni, hanno ecceduto in critiche ingenerose ed hanno fatto credere alla città di avere la soluzione in tasca per la struttura. Salvo, poi, una volta al governo, replicare per filo e per segno, scelte che erano, e non possono che esserlo anche adesso, condizionate sia dalla situazione economico-finanziaria dell’ente.
Una difficoltà che, a nostro avviso, è stata acuita da odiosi atti malavitosi che hanno avuto il probabile effetto di allontanare eventuali acquirenti e di ‘deprezzare’ la struttura.
Alla luce dei fatti risuonano grottesche le parole dell’attuale assessore all’impiantistica sportiva che tuonava dai banchi dell’opposizione sostenendo che vendere le piscine significava dire “addio a 200 posti di lavoro, addio ai servizi ai cittadini, addio allo sport, addio alla funzione sociale e sanitaria”.
E cosa dire dell’attuale vicesindaco e assessore all’Urbanistica che addebitava alla “scelta politica di mettere in vendita le piscine” il risultato di aver lasciato la città senza strutture per il nuoto.
Sono passati solo pochi mesi dall’insediamento di questa maggioranza e con un colpo di spugna sono state cancellate tutte le battaglie, evidentemente strumentali, degli scorsi anni nel silenzio, e quindi nell’approvazione, proprio dei protagonisti di tutte quelle boutade. Non è mai troppo tardi per chiedere scusa.
Circolo cittadino Partito Democratico “D.Sassoli” Brindisi
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