Mesagne. Scricchiola la granitica maggioranza di Matarrelli

Settembre 16, 2024 879

Chi l’avrebbe mai detto che con una maggioranza del Consiglio comunale del 100 per cento l’Amministrazione Matarrelli avrebbe subito il primo gap politico a pochi mesi dalla sua elezione. Eppure è accaduto. Precisamente è saltata la nomina del presidente della terza commissione consiliare, Solidarietà sociale, sanità e politiche ambientali. A causare il gap è stato Vincenzo Carella, di Città solidale e riformista, che, approfittando dell’assenza di altri due componenti, si è alzato ed è andato via facendo mancare il numero legale. Per l’elezione se ne riparlerà alla prossima commissione, appena sarà riconvocata dal presidente del Consiglio, Giuseppe Semeraro. Per il sindaco un brutto segnale politico, da non sottovalutare poiché potrebbe far presagire un malessere esistente all’interno della sua stessa maggioranza. Il Consiglio comunale di Mesagne ha quattro Commissioni consiliari.

La prima è “Uso e assetto del territorio” che ha eletto come presidente Roberto D’Ancona, de La mia Città”; la seconda Commissione, Programmazione e sviluppo economico, è stata eletta presidente Francesca Faggiano del Partito democratico; la quarta Commissione, Cultura, Politiche giovanili, Sport, Spettacolo e Pubblica istruzione, ha eletto come presidente, Marcella Crusi della lista civica Vizzino. Infine, il presidente del Consiglio Semeraro aveva convocato per venerdì alle ore 16 i cinque componenti della terza Commissione, Solidarietà sociale, sanità e politiche ambientali, per l’elezione del presidente. Alle ore 16 in municipio erano presenti oltre a Semeraro anche Miro Devicienti, che doveva essere eletto presidente, e Stefano Mattia. Poco dopo è arrivato Vincenzo Carella. Erano assenti per motivi personali Marco Calò e Marcella Crusi. Con tre membri su cinque era assicurata la maggioranza per l’espletamento del regolare svolgimento degli ordini del giorno. Ma così non è stato poiché Carella si è alzato, ha salutato ed è andato via, tra lo stupore dei presenti, facendo mancare il numero legale affinché la seduta fosse ritenuta valida. Il risultato è stato la mancata elezione di Devicienti a presidente e riaggiornamento della seduta.

“Sia chiaro – ha dichiarato Carella – non si è trattato di uno strappo dalla politica del sindaco Matarrelli bensì di un segnale forte e chiaro di un malessere esistente. Io sono e resto in maggioranza”. Per la verità quelle che per Carella sono delle pubbliche esternazioni per altri sono, al momento, solo delle confidenze e che in tale sfera devono restare, al meno per il momento. Di certo c’è che le scelte operate dal primo cittadino in ordine alla composizione della giunta e delle deleghe consiliari ha causato un malessere in alcuni. Incomprensibile, infatti, è sembrata l’esclusione di alcuni eletti a vantaggio di altri con un cachet di voti molto inferiore. Oppure chi ha avuto più incarichi di altri. Un manuale Cencelli probabilmente ignorato a Mesagne.

“Sto vivendo una situazione politica poco chiara – ha aggiunto Carella -. Sono stato inserito in una commissione senza averne saputo nulla. Mi sarebbe piaciuto far parte della prima Commissione, ma non è stato così. Inoltre, con il mio capogruppo consiliare non c’è feeling, soprattutto da parte sua non c’è comunicazione. Così non va bene. E siamo solo all’inizio di questa legislatura”.

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