Approvata legge sui disturbi dello spettro autistico
La III Commissione, presieduta da mauro Vizzino, ha approvato all’unanimità la proposta di legge presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia (primo firmatario Antonio Gabellone) "Disturbi dello spettro autistico. Programma di ricerca per la diagnosi precoce e la presa in carico tempestiva rispetto ai processi di sviluppo".
Su iniziativa del capogruppo di Fratelli d’Italia, Renato Perrini questa legge, ampiamente condivisa da tutte le forze politiche, sarà portata all’attenzione della capigruppo - con la sottoscrizione dei nove commissari presenti - per la discussione urgente nella seduta di domani nel Consiglio regionale.
“Il disturbo dello spettro autistico – ha detto Gabellone – è un disturbo che colpisce circa 20mila pugliesi, dei quali circa 5mila nella provincia di Lecce, pesando sulle famiglie a causa di una mancata presa in carico tempestiva. Si tratta di agire sui modelli organizzativi per assicurare l’assistenza necessaria senza gravare sui costi del servizio sanitario”
La legge ha lo scopo di rafforzare il sistema di diagnosi precoce, a partire dal 12 anno di vita, introducendo un sistema integrato per lo screening e la diagnosi teso a ridurre al massimo i tempi tra insorgenza dell’autismo, preoccupazione dei genitori, individuazione del rischio, diagnosi clinica e intervento precoce.
E’ previsto un piano operativo strutturato in due fasi: una prima fase al 12° mese di vita mediante la somministrazione del test FYI e uno al 18° mese di vita mediante la somministrazione del test CHAT per verificare la presenza dei sintomi dell'autismo. In caso di esito positivo i bambini saranno sottoposti ad ulteriori accertamenti da un neuropsichiatra infantile del servizio sanitario, secondo un calendario che preveda una drastica riduzione dei tempi di attesa. Al termine delle operazioni di screening i report devono essere inderogabilmente trasmessi al CAT competente che ne cura la conservazione e l’elaborazione ai fini del fabbisogno regionale.
L’arruolamento dei programmi al sistema integrato di screening avviene su base volontaria e per espresso consenso informato degli esercenti la responsabilità genitoriale.
La Giunta Regionale ha il compito di emanare, entro 45 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sentita la Commissione consiliare permanente in materia di sanità, specifiche linee guida per disciplinare il piano operativo e individuare nel Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa la classe di priorità assoluta da attribuire ai pazienti i cui test FYI e CHAT hanno dato esito positivo.
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