Mesagne. Svanito il sogno di pagare meno tasse In evidenza

Agosto 03, 2015 3881

consiglio comunale molfettaDelusione a Mesagne sul fronte della detassazione.

Chi si aspettava dalla giunta “Molfetta” una svolta “epocale, “coraggiosa”, sul fronte fiscale è rimasto deluso. Il tesoretto di 500 mila euro lasciato in eredità dall’Amministrazione Scoditti è stato, al momento, congelato in un “fondo di salvaguardia” e non utilizzato per detassare i mesagnesi e allentare la pressione fiscale. Come dire: in campagna elettorale si predica bene ma poi, una volta al governo, si razzola male. E’ vero anche che non c’è stato, al momento, un aumento vertiginoso delle tasse, anche se in prospettiva c’è l’imposizione della Tari che, secondo le prime avvisaglie, potrebbe aumentare in maniera considerevole. Il tutto perché c’è stato un incremento dei costi di conferimento in discarica che determineranno 400 mila euro di maggiori spese. Ecco perché vi saranno aumenti nell’ordine del 5-10% per le attività commerciali, secondo la tipologia dei negozi, e per le famiglie, utenze domestiche in genere, con un numero di componenti superiore a tre. L’unica concessione è stata la modalità di tassazione delle strutture adibite a garage la cui aliquota non sarà moltiplicata, com’è accaduto fino ad oggi, per i componenti del nucleo familiare ma per una sola unità. Per ciò che riguarda la Tasi saranno esenti dall’imposizione le aree edificabili prive di strumento attuativo operante, in pratica le cosiddette zone C. Per le tariffe Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, non ci sarà nessuno sconto per i mesagnesi. Nessun ricorso al tesoretto, parte dell’avanzo di amministrazione del passato bilancio, lasciato in “regalo” dall’Amministrazione Scoditti. La previsione di spesa dei servizi indivisibili, infatti, è in aumento rispetto all’anno scorso e ammonterebbe a circa 2 milioni e 400 mila coperti al 63%. Il restante 37% dovrebbe riguardare i costi per il personale. Anche qui era stato proclamato, in campagna elettorale, un coraggioso restyling con l’abbattimento di costi. A chiederlo è stata l’intera città che, ancora una volta, giorni fa ha assistito a episodi di mal funzionamento della macchina amministrativa. In questo caso le coperture politiche fanno la differenza tra civiltà e aberrazione. Restano invariate le tasse sull’Imu e l‘Irpef. “Possiamo dire che non c’è stata la tanto annunciata riduzione delle tasse ma, per onestà intellettuale, bisogna anche dire che in questo momento, a un mese dall’insediamento della nuova Amministrazione, non ci si potesse aspettare molto di più”, ha spiegato il consigliere comunale Emilio Guarini di Civico 26. Inoltre Guarini si è augurato che il sindaco Molfetta chiarisca alla città “come intende affrontare principalmente la grave situazione della gestione dei rifiuti la Tari, e dei servizi indivisibili, la Tasi, per ridurre la loro spesa complessiva. In altro caso, ci ritroveremmo a commentare e a litigare per l’adozione di un’aliquota con qualche decimale in più o in meno. E le prospettive e le promesse rimarranno solo belle e accattivanti parole”.