Pianta organica. La città e la politica fanno quadrato intorno all'Amministrazione Molfetta

Ottobre 20, 2015 3375

Molfetta Pompeo e assessori 2015La ristrutturazione della pianta organica degli uffici del Comune di Mesagne (Articolo completo su Nuovo Quotidiano di Puglia)

ha mandato in fibrillazione diversi dipendenti che, al motto di "prevenire è meglio che curare", hanno iniziato a far muovere le organizzazioni sindacali a loro difesa. Un fatto che, per la verità, ha indignato la città e le forze politiche locali che si sono sentiti "ostaggi" di una logica troppo restrittiva in un momento di grave crisi occupazionale dove tanti, tantissimi sono i giovani in cerca di occupazione e altrettanti coloro che emigrano altrove per guadagnare qualche euro. "Le argomentazioni prodotte dal segretario provinciale della Cgil Fp, Antonio Macchia, nella sua lunga disamina - ha commentato Antonio Calabrese, segretario di Progettiamo Mesagne - oltre a fornire notizie incomplete, circa la possibilità di prevedere figure amministrative all’interno dei comandi di polizia locale, al sol scopo di espletare servizi di supporto tecnico–logistico, peraltro previste da vari regolamenti comunali, appaiono prevenute e pretestuose, ed abbiamo motivo di credere che alcune improvvide esternazioni non siano condivise da altre rappresentanze sindacali". Il segretario ha, inoltre, fatto notare che laddove l’Amministrazione Molfetta deciderà di procedere ad una revisione della struttura amministrativa "non vi è dubbio che effettuerà tutti i passaggi istituzionali previsti compresa la necessaria interlocuzione con le parti sociali interne ed esterne all’ente". Calabrese ha concluso: "E’ assurdo solo pensare che l’ammodernamento della macchina amministrativa, assolutamente necessaria in questa fase, si faccia per far dispetti a qualcuno", pensando, forse, a chi attualmente ha delle incomprensibili agevolazioni, anche economiche, confronto ad altri colleghi. "Il sindaco Molfetta deve riscrivere le regole di gestione pensando ad un modello ideale e non a preservare l’esistente. Ma questo è difficile farlo. E non solo per carenze di competenze - ha spiegato il capogruppo consiliare e di "Civico 26", Emilio Guarini secondo il quale "ci sono prevedibili resistenze di persone, oggi politicamente a lui vicine che hanno la necessità di mantenere il consenso elettorale e, quindi, non hanno grande interesse a modificare gli equilibri esistenti". Guarini ha rivolto, quindi, la sua attenzione ai dipendenti. "Ci sono le prevedibili resistenze dei dipendenti pubblici che, erroneamente, pensano di essere danneggiati da un riordino ed efficientamento dell'apparato amministrativo. L'ammiraglio ha, così, concluso: "Il sindaco individui una o due persone di sua fiducia e di qualità e capacità, certe, adeguate ed affidi loro il compito di riscrivere l'organizzazione amministrativa dell’ente, partendo da ciò che serve ad un Comune, come quello di Mesagne, nelle condizioni economico finanziarie in cui esso si trova e non dalla trasposizione di criteri e strutture organizzative esistenti". Convinto che la rimodulazione della pianta organica è una necessità improrogabile è Luigi Vizzino, capogruppo consiliare dell'omonima lista civica e sindacalista della Uila: "La riorganizzazione degli uffici, la valorizzazione delle risorse umane, la rotazione non contro o a dispetto di qualcuno ma per migliorare i servizi e l'andamento degli uffici, nell'unico interesse della città amministrata, è necessaria e dovrà farsi anche il prima possibile". E su Facebook gli internauti sono a fianco dell'Amministrazione comunale. Leonzio, ad esempio, è d'accordo con il sindaco Molfetta. "A chi ha la qualifica per gli uffici di competenza resta, ma chi non ce l'ha deve ritornare al posto suo", ha scritto. Sulla stessa lunghezza d'onda Gianni che ha postato: "Fate il tutto il prima possibile" mentre Gianluca ha consigliato: " Buttate fuori i sindacati, sono il male delle aziende".