Si sapeva che prima o poi il passaggio ferroviario con barriere mobili di via Damiano Chiesa doveva essere annullato, chiuso. La storia risale a molti anni fa in cui le Ferrovie dello Stato avvisarono il Comune del fatto. Difficile fare una ricostruzione di quegli anni in cui alcuni tecnici si occuparono dei fatti in cui nacque il “ponticino sullo stretto delle Ferrovie cimiteriali” in cui transitano a malapena due “cinquecento” vecchio tipo in doppia carreggiata ed asfissiato sia dall'espandersi della dimora dei nostri cari avi che da un complesso residenziale con “vista cimitero” limitrofo. Ne nacque un contenzioso con FS in cui la patata bollente è stata ereditata dalla amministrazione comunale dell'epoca e passata come un telegrafo senza fili alle successive gerenze locali, intanto le parole sentite in un bicchiere di plastica collegato ad un filo poco valido perdevano di coerenza col territorio, anno dopo anno. Il fatto è che il problema solleva diverse perplessità dei residenti, oltre le barriere dell' ostruendo passaggio con barriere in loco esistono persone vive e vegete, residenti non stagionali che auspicano solo la loro breve passeggiata a piedi verso il centro o almeno la città. Per il pedoni ora via S. Luca rappresenterà il paradiso degli automobilisti, poiché andare a Mesagne, ad un tiro di schioppo, per un pedone sarà inenarrabile (ponti, ponticini e magari qualche vigna da percorrere) rappresenterà una chimera. Già, così stanno le cose: un pedone “murato vivo” oltre le barriere del passaggio a livello, che conduceva negli anni belli al mare, ora ha due sole possibilità: o possedere una vettura ed avere i soldi per la benzina (e non essere invalido) e transitare per un ponte che non è stato costruito neanche per avere la forza di accogliere il TIR che ha trovato la circonvallazione incompleta (!) o chiamare il 118 che, attraverso rocambolesche peripezie potrà raggiungere questi figli di un dio minore tagliato gambe e piedi dalla cittadina. Se ne parlerà quando sarà obbligatorio chiudere il transito veicolare del passaggio a livello del rione “Grutti”, sarà come per il referendum di “Renzie” al contrario, se vince il sì tutti a casa. Non crediamo che i cittadini del rione Grutti saranno contenti quando si chiuderà, per legge, quel transito surrogato dal solito “ponticello inefficace”.
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