Redazione
Antonucci Forza Italia: A Brindisi le donne affette da cancro alla mammella sono considerate pazienti di serie B
Nella provincia di Brindisi è stata disposta dalla ASL la riduzione dei posti letto nei reparti chirurgici di senologia con conseguente riduzione dei volumi chirurgici e la chiusura di alcuni centri per la diagnosi e lo screening senologico.
Una strategia, che evidentemente vuole far fronte alla emergenza sanitaria in questo periodo ritornata a ‘bussare’ alle porte del Servizio Sanitario Regionale, ma che rischia però di creare un disastro senza precedenti nei prossimi mesi.
Un’inversione di marcia inaccettabile causata da un governo regionale ‘semplicistico’ che non riuscendo a contenere l’emergenza sanitaria, sta di fatto creando un’emergenza dentro l’altra.
Le conseguenze a fine pandemia, soprattutto per molte donne che già devono convivere con ansie e paure, saranno devastanti. Le mancate diagnosi, l’interruzione di programmi di screening, la riduzione delle attività diagnostiche ,specialistiche e chirurgiche, provocheranno probabilmente una inversione di tendenza annullando gran parte del progresso scientifico che in questi ultimi anni aveva ridato speranza a molte donne.
Inoltre, l’arresto di queste attività e lo svilimento di anni e anni di comunicazione sull’importanza della prevenzione, provocherà anche una crescita della mobilità passiva, per cui la Regione Puglia è da qualche anno portabandiera tra i bollini neri.
Una mancata diagnosi oggi, può essere una malattia domani. E di malattie, oltre a quella legata al Coronavirus, ce ne sono purtroppo molte altre.
Chi pagherà per questo disastro? Per adesso pagheranno le Donne, le Mamme, le Mogli e le Figlie, che si vedono negare il diritto alla prevenzione e alla cura di uno dei tumori a maggiore incidenza nel nostro Paese.
Livia Antonucci
Coordinatrice cittadina FI Brindisi
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Covid a Mesagne. Oggi sono complessivamente 79 i casi positivi
La gestione della campagna vaccinale in Puglia passa alla protezione civile: Lerario al posto di Lopalco.
In Puglia bisogna riorganizzare la gestione dei vaccini e, secondo l'Agenzia Dire, la giunta regionale ha affidato al capo della Protezione civile regionale l'organizzazione del piano di vaccinazioni. "Siamo passati da una campagna vaccinale con disponibilità limitata di dosi a una con target crescenti. È stata chiesta la collaborazione della Protezione civile che da sempre si occupa di grandi eventi ed è esperta di logistica. Tutto qui“, ha spiegato Mario Lerario, responsabile Protezione civile Regione Puglia. Restano a Lopalco gli aspetti scientifici e sanitari della pandemia.
Latiano. Ruggiero perde il ricorso davanti al Tar
Asl. Proseguono le vaccinazioni dei medici di famiglia
Asl Brindisi, proseguono le vaccinazioni a domicilio affidate ai medici di famiglia. Domenica 18 aprile proseguiranno, nella Asl di Brindisi, le vaccinazioni a domicilio dei pazienti non deambulanti affidate ai medici di medicina generale. Le vaccinazioni domiciliari dei medici di famiglia sono già state avviate nelle scorse settimane con 4.630 dosi somministrate.
DIFESA, ARESTA (M5S): DA VISITA A GUARDIA DI FINANZA EMERGE IMPORTANTE MODERNIZZAZIONE DEL CORPO
“Bisogna fare un plauso agli sforzi nella modernizzazione della macchina organizzativa della Guardia di Finanza, capace di rendere più efficace l’opera di contrasto alla criminalità economica e finanziaria e per svolgere gli altri fondamentali compiti assegnati a tutela della sicurezza della nostra comunità. Di questo e di altro ho potuto accertami questa mattina durante la mia visita al Comando Generale dove ho avuto un proficuo e cordiale incontro con il Capo di Stato Maggiore, Generale di Corpo di Armata, Umberto Sirico”. Lo dichiara in una nota Giovanni Luca Aresta, deputato del MoVimento 5 Stelle e capogruppo in commissione Difesa.
“L’incontro - prosegue - è stata l’occasione per conoscere meglio le principali funzioni assolte dalla Guardia di Finanza, nei diversi comparti della propria missione istituzionale ed in particolare affrontare gli aspetti connessi all’ordinamento militare di questo Corpo di polizia.”
“Ho ribadito inoltre il mio apprezzamento per il lavoro svolto ogni giorno dai quasi 64mila militari della Guardia di Finanza, anche in concorso con attività oggi essenziali legate al mantenimento dell’ordine pubblico e del rispetto delle disposizioni a contrasto della pandemia da Covid-19 su tutti i territori”, conclude il deputato.
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PETROLCHIMICO – GENTILE (CNA): IL CLIMA DI RITROVATO DIALOGO TRA AZIENDA E ISTITUZIONI NON PUO’ CHE FAR BENE AL TERRITORIO
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Il Primitivo di Manduria vale 182 milioni di euro
Oltre 28 milioni di bottiglie che corrispondono a più di 21 milioni di litri per un giro d’affari di oltre 182 milioni di euro.
Sono questi i numeri 2020 di una delle denominazioni più importanti d’Italia: il Primitivo di Manduria dop. Un aumento di circa il 26% rispetto al 2019.
In particolare, il Doc rappresenta il 91.6% dell’intero imbottigliato, il Riserva doc il 7.9% ed il dolce naturale Docg lo 0.5%.
Il 70% della produzione è destinata all’estero.
“Questa crescita – afferma Mauro di Maggio, Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – è la dimostrazione che le nostre cantine puntano sulla nostra doc e che la passione dei consumatori non accenna a diminuire. La nostra area vitivinicola sta cambiando pelle più rapidamente di altri grazie ad un’economia che sta crescendo e in grado di fare ulteriori salti di qualità. A questi dati, che non ci sorprendono, si deve poi aggiungere il ricambio generazionale. Ci sono molti giovani che si stanno affacciando in questo settore con la voglia di continuare il lavoro dei vecchi viticoltori e con competenze elevate e grande passione. Il lavoro in campagna si sta trasformando; le nostre aziende, piccole e grandi, operano in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione e vendita aziendale del vino fino all’enoturismo.
Il 35% delle nostre cantine ha attirato le energie della nuova generazione, giovani appassionati di vino che hanno una preparazione cosmopolita”.
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Covid - 19. Oggi 1.867 casi positivi in Puglia, 97 in provincia di Brindisi con 2 decessi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 15 aprile 2021 in Puglia, sono stati registrati 13.362 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.867 casi positivi: 681 in provincia di Bari, 97 in provincia di Brindisi, 113 nella provincia BAT, 391 in provincia di Foggia, 172 in provincia di Lecce, 397 in provincia di Taranto, 6 casi di residenti fuori regione, 10 casi di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 39 decessi: 19 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 1 in provincia di Foggia, 10 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.047.926 test.
158.805 sono i pazienti guariti.
51.726 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 215.891 così suddivisi:
83.824 nella Provincia di Bari;
21.023 nella Provincia di Bat;
15.823 nella Provincia di Brindisi;
39.402 nella Provincia di Foggia;
20.961 nella Provincia di Lecce;
33.802 nella Provincia di Taranto;
726 attribuiti a residenti fuori regione;
330 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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COVID: COLDIRETTI PUGLIA, VOLANO PREZZI VERDURE DAL CAMPO ALLA TAVOLA FINO AL 500%. Chiusura bar, mercati e ristoranti ha ridotto concorrenza con funzione calmieratrice dei prezzi
Volano i prezzi al consumo per la verdura e le primizie di stagione come fave fresche e piselli, ma anche carciofi, finocchi, cicorie e zucchine con una forbice dei prezzi dal campo alla tavola che registra percentuali a due zeri fino al 500%. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia sulla base dei prezzi riconosciuti in campagna agli agricoltori, a cui corrispondono prezzi stellari sui banchi della vendita al dettaglio.
“Mentre l’inflazione a marzo segna in generale un aumento dei prezzi dei beni alimentari non lavorati del +1% su base tendenziale, si registrano forbici dei prezzi molto larghe dal campo alla tavola con remunerazioni basse riconosciute agli agricoltori tensioni sui prezzi dei beni alimentari con punte più elevate per i prodotti freschi. A pesare è il persistere della chiusura di ristoranti, bar, agriturismi che moltiplicando gli sbocchi di mercato e ampliando la concorrenza svolge una funzione calmieratrice sui prezzi”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Ai pochi centesimi riconosciuti agli agricoltori la forbice si allarga a dismisura al consumo – denuncia Coldiretti Puglia - come per esempio per i piselli che da 1,50 euro al chilo nei campi il prezzo schizza a 4,00 euro al dettaglio con una forbice che segna il +167%, le cicorie che da 0,30 euro pagati agli agricoltori vengono vendute a 1,70 euro al chilo con +467%, i carciofi con prezzi al dettaglio del + 350% rispetto ai campi, i finocchi che da 0,30 euro in campagna sono venduti al consumo a 1,50 euro al chilo con una forbice del 400%, fino a zucchine e fave fresche che subiscono un ricarico del 150%. Il balzo dei prezzi di verdura e frutta è anche un effetto del clima pazzo, con gelo, grandine e bufere di vento che si sono alternati alla siccità con pesanti effetti sulle coltivazioni in sofferenza.
Con l’emergenza Coronavirus i consumatori – sottolinea la Coldiretti regionale - vanno a caccia di vitamine per aiutare a rafforzare il sistema immunitario contro il virus, Una crescita trainata dalla voglia di avere in casa una riserva naturale di vitamine consigliata anche dall’ISS che sul sito, nei consigli sull’alimentazione durante l’emergenza COVID-19, invita proprio ad “aumentare la quota di alimenti vegetali nella nostra dieta” con “più frutta e verdura e più legumi in ogni pasto della giornata”.
A pesare sui prezzi sono anche le chiusure della ristorazione che privano di un importante mercato di sbocco produzioni deperibili. Di fronte ad una emergenza senza precedenti serve responsabilità con un “patto etico di filiera” – conclude la Coldiretti – per garantire una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e privilegiare nella distribuzione il Made in Italy a tutela dell’economia, dell’occupazione e del territorio come sostenuto dalla campagna Coldiretti #mangiaitaliano.
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