Redazione

Per i pensionati Assistiti dal Patronato Epaca della Provincia di Brindisi  un “montepremi” di migliaia di euro per arretrati per diritti inespressi sulla pensione

Diverse migliaia di euro di arretrati sono stati  riconosciuti dall’Inps negli ultimi mesi ai pensionati assistiti dal Patronato Epaca di Coldiretti.

E’ un fenomeno esteso a tutta la provincia ed è grazie alla consulenza e alla professionalità degli operatori Epaca che gli Assistiti si sono visti riconoscere adeguamenti della propria prestazione pensionistica per supplemento, ribaltamento del trattamento minimo, ricostituzione e riconoscimento dei contributi figurativi.

Gli operatori del Patronato sostengono che sono ancora molte le posizioni, in provincia, il cui trattamento pensionistico va adeguato attraverso un attento studio di eventuali contributi non considerati, per trattamento minimo non correttamente applicato  o a seguito di regolarizzazione contributiva avvenuta dopo il pensionamento e per questo motivo vi aspettano nei loro uffici.

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SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, ALLEANZA TRA PUGLIA E MOLISE PER INFRASTRUTTURE CHE GARANTISCANO RISERVE IDRICHE AD USO POTABILE E IRRIGUO.

Alleanza tra Puglia e Molise per fare pressing affinché vengano finalmente realizzate le infrastrutture irrigue che garantiscano l’acqua ad uso potabile in primis e all’irriguo nei campi, rispondendo alle esigenze delle aree interne del Molise che non risultano ancora servite, mentre il surplus di acqua trattenuta nella diga molisana sarebbe ceduta, dietro compensazioni,  alla Puglia vicina a beneficio in particolare del territorio foggiano, in forza di una solidarietà effettiva e non solo dichiarata. E’ il risultato del tavolo di confronto, a cui hanno partecipato il presidente ed il direttore di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo e Pietro Piccioni, il presidente di Coldiretti Molise, Claudio Papa, il vicepresidente ed il direttore regionali, Adamo Spagnoletti e Aniello Ascolese ed il presidente di Coldiretti Foggia, Mario de Matteo.

“Rispetto agli accordi sottoscritti tra Molise e Puglia a partire dal 1978, è necessario – afferma Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia - imprimere un’accelerata al progetto che prevede la realizzazione di una condotta di 10 km per drenare acqua dall'invaso del Liscione fino all'invaso di Occhito”. Un’opera che “è necessaria in realtà proprio per le aree più interne del Molise – incalza il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni - prima ancora che per la Puglia. Il surplus di acqua invasato in diga e non utilizzato dal Molise, potrebbe poi essere acquistato dalla Puglia, andando così a determinare un abbattimento dei costi per gli stessi utenti molisani, quindi un doppio beneficio per il Molise e un aiuto per il potabile e l’irriguo nelle due regioni limitrofe”.

Coldiretti Molise, nell’esprimere preoccupazione riguardo la situazione delle imprese e  della popolazione dell’Alto Tavoliere dovuta alla carenza di acqua, ha sottolineato come. a seguito dello sblocco dei finanziamenti già concessi al Consorzio di Bonifica “ Basso Molise”, frutto della azione dell’attuale  Commissario Talucci, si sta procedendo a realizzare  le opere necessarie per mettere sotto irrigazione ulteriori territori agricoli di San Martino in Pensilis ed Ururi, comuni entrambi  a ridosso del territorio pugliese.  Quando tali lavori saranno completati si faciliterebbe la realizzazione del famoso “tubone” di cui tanto si parla, alleviando l’attuale stato di crisi  idrica del foggiano.

L’agricoltura per essere competitiva sui mercati deve poter disporre di acqua in quantità e qualità adeguate – insiste Coldiretti Puglia – e vanno programmati interventi strutturali per scongiurare le crisi idriche e i gravi fenomeni siccitosi che si verificano ormai ogni anno. Intanto, con le piogge degli ultimi giorni prosegue l'accrescimento minimo di riserve idriche in Capitanata quando, nella prima decade di marzo, sulla Puglia non è praticamente caduta una goccia di pioggia e febbraio è stato particolarmente siccitoso anche sulla Murgia, notizie pessime per una regione che già intravvede lo spettro di nuove, probabili emergenze idriche nei mesi a venire.

Con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che – sottolinea la Coldiretti regionale – è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione. Tra l’altro, la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi e mantiene anche il primato negativo – ricorda Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi. D’altro canto ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi – conclude Coldiretti Puglia - considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire l’approvvigionamento idrico per la popolazione e per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali.

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I coniugi Bassi, genitori di Melissa, non riescono a nascondere l’amarezza e la delusione di fronte all’abbandono in cui versa il "Giardino Melissa". Questo spazio, realizzato di fronte all’istituto "Morvillo-Falcone" di Brindisi, frequentato dalla loro amata figlia, era nato come un luogo di memoria e speranza, un simbolo di rinascita dopo la tragedia che li ha colpiti il 19 maggio 2012. Oggi, a meno di due mesi dal tredicesimo anniversario di quel drammatico evento, il degrado del giardino è un colpo al cuore, non solo per loro, ma per tutta la comunità. A farsi portavoce del loro dolore è stato l’avvocato Fernando Orsini, che ha affidato ai social un messaggio carico di indignazione: "Lo stato di abbandono in cui versa il “Giardino di Melissa” è qualcosa che ferisce, non solo agli occhi ma anche nell’anima. Come evidenziato dal “Quotidiano di Brindisi” grazie alla sensibilità di Salvatore Morelli, lasciare in queste condizioni un luogo che rappresenta la lotta contro la violenza più cieca è un’offesa alla memoria di Melissa e al suo sacrificio". L’avvocato ha poi aggiunto: "Se chi dovrebbe occuparsi della manutenzione e della pulizia del giardino non è in grado di farlo, lo dica chiaramente. I genitori di Melissa sono pronti a intervenire personalmente, a proprie spese, pur di non vedere quel luogo ridotto in uno stato così desolante. Ciò che sta accadendo è inaccettabile e non riguarda solo loro, ma tutta la comunità". Da tempo Massimo e Rita Bassi notano con dolore il deterioramento progressivo di quel luogo, ogni volta che vi passano davanti. Non sono i soli.

Anche i residenti hanno più volte segnalato la situazione alle autorità competenti, ma senza ottenere alcun riscontro. "Ricordiamo ogni istante di quel maledetto giorno", raccontano alcuni abitanti della zona. "Vedere il giardino ridotto in queste condizioni è un pugno nello stomaco. Con il tempo tutto è andato in rovina, nonostante le nostre segnalazioni. Persino lo stallo per disabili accanto al giardino è diventato impraticabile a causa delle radici che hanno sollevato l’asfalto, rendendo impossibile l’accesso ai veicoli. Non possiamo rassegnarci: continueremo a chiedere interventi per restituire dignità a questo spazio". Il "Giardino Melissa" fu inaugurato nel 2013, un anno dopo l’attentato che costò la vita alla giovane studentessa mesagnese. L’Amministrazione comunale di Brindisi investì allora 13mila euro per renderlo un luogo accogliente: furono installati giochi per bambini, panchine, alberi ornamentali e ben 100 rose di una varietà speciale dedicata a Melissa, donate dalla Societé Nouvelle Pepinières et Roseraies di Melcarne, in Francia. Oggi, di tutto questo, resta ben poco. Le giostrine sono rotte e pericolose per i bambini che ancora cercano di utilizzarle, le staccionate divelte e inutilizzabili. Persino la targa commemorativa è stata spezzata. Come se non bastasse, l’erba alta ha preso il sopravvento, rendendo l’intera area trascurata e inospitale. Quello che doveva essere un angolo di pace, un luogo di memoria e di speranza, è diventato un simbolo del disinteresse. Ma i coniugi Bassi, insieme alla comunità, non intendono arrendersi: il ricordo di Melissa merita rispetto, e il giardino che porta il suo nome deve tornare a essere un posto degno della sua memoria.

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XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, ARATURE E TRINCIATURE OBBLIGATORIE IN 49 COMUNI TRA BARI, BRINDISI E TARANTO.

SPUTACCHINA PERCORRE IN UNA STAGIONE AUTONOMAMENTE FINO A 400 METRI.

Al via in 49 comuni delle province di Bari, Taranto e Brindisi le lavorazioni obbligatorie, tra cui arature, fresature, erpicature o trinciature per ridurre la popolazione della sputacchina, l’insetto vettore della Xylella, che si stima riesca a percorrere in una stagione fino a 400 metri autonomamente con i propri arti posteriori. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alla Determinazione n. 47 del 26 marzo 2025, contenente le prescrizioni obbligatorie relative alle lavorazioni superficiali del terreno quali arature, fresature, erpicature e trinciature, da effettuare entro il 15 aprile 2025,  per contrastare la diffusione dell’insetto vettore del batterio della Xylella fastidiosa nelle tre diverse sottospecie identificate sul territorio regionale, Pauca, Fastidiosa Fastidiosa e Multiplex, nei comuni che si trovano ad un’altitudine inferiore ai 200 metri sul livello del mare.

Per i comuni al di sopra del 200 metri sul livello del mare le prescrizioni saranno definite in un altro periodo, ricordando che le pubbliche amministrazioni – aggiunge Coldiretti Puglia - hanno anche la possibilità di avvalersi della Legge di Orientamento per affidare le lavorazioni nelle aree pubbliche e demaniali alle imprese agricole che hanno mezzi e conoscenze del territorio tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio.

Al netto degli spostamenti che l’insetto vettore riesce a fare autonomamente con i propri arti posteriori – afferma Coldiretti Puglia - è ancora da accertare la distanza percorsa dalla sputacchina, spesso anche di svariati chilometri, che resta attaccatA ad auto e camion, a dimostrazione di quanto il rischio che l’infezione continui a ‘camminare’ sia reale. La sputacchina nasce sana e si infetta acquisendo il batterio della Xylella fastidiosa – aggiunge Coldiretti Puglia - esclusivamente nutrendosi da pianta infetta, rimane infetta per tutta la sua vita sino alla morte.

Lo studio è basato su 7 esperimenti realizzati nel corso di due anni, di cui 3 in prato in Piemonte e 4 in oliveto in Puglia, consistiti nella cattura di migliaia di sputacchine, seguita dalla loro marcatura con una proteina, l'albumina (indispensabile per la loro successiva identificazione), il rilascio e successive prove di ricattura a distanze predeterminate dai punti di rilascio. La distanza media percorsa in un giorno dal punto di rilascio è risultata di 26 metri nell'oliveto e di 35 metri su prato, mentre nei due mesi di maggiore abbondanza della popolazione il 50% delle sputacchine rimane entro 200 metri dal punto iniziale, ma la percentuale sale al 98% entro i 400 metri.

Nelle pratiche di prevenzione come le lavorazioni artificiali contro la ‘sputacchina’, il vettore allo stadio giovanile, o le misure fitosanitarie contro l’insetto adulto, sono coinvolti – precisa Coldiretti Puglia – anche i Comuni pugliesi e agli enti pubblici come Consorzi di Bonifica, ANAS , Demanio, che devono pulire campi abbandonati, strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e pieni dei famigerati sputi dell’insetto vettore ‘sputacchina’ che inoculando la malattia è responsabile dell’avanzata della Xylella fastidiosa.

Pratiche di prevenzione meccanica e fitosanitaria, monitoraggi delle piante non solo visivi  e dell’insetto vettore ‘la sputacchina’, campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, nuovi strumenti per la individuazione precoce di nuovi focolai, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, sono – conclude Coldiretti Puglia – l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità – conclude Coldiretti Puglia – sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione.

È obbligatorio eseguire le lavorazioni superficiali dei terreni nei seguenti comuni:

Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Alberobello, Altamura, Bari, Binetto, Bitetto, Bitonto, Bitritto, Capurso, Carovigno, Casamassima, Cassano delle Murge, Castellana Grotte, Castellaneta, Cellamare, Cisternino, Conversano, Crispiano, Fasano, Ginosa, Gioia del Colle, Giovinazzo, Grumo Appula, Laterza, Locorotondo, Martina Franca, Massafra, Modugno, Mola di Bari, Monopoli, Mottola, Noci, Noicattaro, Ostuni, Palagiano, Palagianello, Palo del Colle, Polignano a Mare, Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari, Sannicandro di Bari,  Santeramo in Colle, Statte, Toritto, Triggiano, Turi, Valenzano.

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Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, mirati a innalzare il livello di prevenzione dei reati e assicurare una cornice di sicurezza, i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio. In tale contesto:

-     a Ceglie Messapica, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato una donna per furto aggravato di energia elettrica, poiché nel corso di un controllo è emerso che l’abitazione era dotata di un contatore risultato direttamente allacciato alla rete elettrica tramite un by-pass;

-     a Mesagne, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un uomo in esecuzione di un ordine di carcerazione in regime di detenzione domiciliare emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi. L’uomo deve espiare una pena residua di un anno e 10 mesi di reclusione per il reato di falsità in atto pubblico;

-     a San Vito dei Normanni, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato in flagranza di reato un uomo per evasione, poiché sorpreso in un bar in compagnia di un altro individuo già noto alle Forze dell’Ordine;

-     a Carovigno:

  • i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato in flagranza un giovane per evasione, poiché sorpreso fuori dall’attività commerciale ove era autorizzato a svolgere attività lavorativa. Lo stesso è stato segnalato anche all’Autorità amministrativa, poiché nel medesimo contesto è stato trovato in possesso di un grammo di hashish per uso personale;
  • i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato un giovane, già sottoposto alla misura alternativa alla detenzione domiciliare, per detenzione ai fini di spaccio e cessione di sostanze stupefacenti;

-     a Latiano, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un uomo in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, poiché deve espiare una pena residua di 2 anni e 10 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

Tale servizio rientra nelle attività di contrasto alla criminalità diffusa che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia.

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“Ulivo creativo, mostra di sculture e design - nuova vita al legno di ulivo” è il titolo dell’esposizione che verrà ospitata a Mesagne, presso la Chiesa di Sant’Anna in piazza Orsini del Balzo.

L’inaugurazione della mostra si terrà venerdì 28 marzo, data in cui si svolgerà anche il convegno a tema collegato all’iniziativa “Ulivi rigenerazione artistica e naturale”, a partire dalle ore 17 presso l’Auditorium del Castello comunale. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Antonio Matarrelli, interverranno:

  • Prof. Francesco Paolo Fanizzi, ordinario di Chimica generale ed inorganica presso l’Università del Salento;
  • Prof. Giovanni Seclì - presidente dell’Associazione “Cletus - Cultura del legno e tutela ulivi salentini”;
  • Dott. Salvatore Spedicato - scultore;
  • Dott. Domenico Ragno - ricercatore;
  • Prof.ssa Chiara Romano - docente di Storia dell’Arte presso il Liceo “Marzolla” di Brindisi.

L’evento veicola un messaggio artistico, ambientale e culturale sul valore di una pianta che è indiscutibilmente anche simbolo di un territorio. “Gli ulivi disseccati ed espiantati – spiegano gli organizzatori - sono degni di una seconda vita artistica, artigianale, semindustriale. La laboriosità semisconosciuta e non valorizzata di artigiani ed ebanisti, hobbisti e professionisti, è insieme una denuncia e una proposta corale, da ascoltare e sostenere”.

Opere dei maestri: Brooke Antony, Coroneo Pietro, Corvino Claudio, D’Abramo Antonio, D’Amico Antonio, De Michele Rosario, Durante Renzo, Farner Axel, Gelso Davide, Ingrosso Maria A., Maci Patrizio, Miglietta Massimo, Palma Luigi, Perrone Mauro, Quarta Pino, Russo Vito, Saponaro Giulio, Stanca Renè, Tramacere Mino, Zurlo Tonino.

Immagini fotografiche: “monumentali” di Ostuni di Salvatore Valente; “secolari” di Nardò scolpiti da Francesco Paglialunga.

La mostra sarà aperta fino al 6 aprile, dal lunedì al venerdì dalle ore 16 alle ore 20, il sabato e la domenica dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 16 alle 21. L’ingresso è libero. L’evento è organizzato dall’APS Cletus, in collaborazione con le associazioni “Menamè” di San Michele Salentino, “Progetti integrati” di Ostuni, Società di Storia Patria di Oria, con il patrocinio della città di Mesagne. Per ulteriori informazioni sull’iniziativa, è possibile contattare i numeri 3343600903 e 3201992482 o inviare una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

"Non limitarti a sperare. Ma organizza la speranza!" (don Tonino Bello)
Se sono imprese, sono "imprese di ordinaria giustizia". E insieme possiamo realizzarle.
 
Il Coordinamento Provinciale di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” APS esprime vicinanza e solidarietà alla Polizia Locale e all’Amministrazione Comunale di Oria a seguito del grave attentato del 25 marzo.

Siamo molto scossi e indignati dall’atto criminoso compiuto verso le ore 21.00 di pochi giorni fa nei pressi del Comando della Polizia Locale e del Municipio di Oria. Questo gravissimo attentato, come quello avvenuto verso le ore 18.00 del 5 marzo a San Vito dei Normanni, è stato messo in atto in maniera eclatante e spregiudicata per le modalità di esecuzione e per l’incuranza del pericolo a cui si è trovato esposto chiunque fosse in quelle zone.

Notiamo come, sebbene talvolta realizzati con modalità differenti, gli atti intimidatori siano in preoccupante aumento in tutto il territorio brindisino e, a tal proposito, ricordiamo anche un altro attentato che nella notte dell’8 gennaio scorso ha danneggiato il bar "Domus Café” a Tuturano. Tali episodi causano ingenti danni e suscitano paura e forte preoccupazione nella popolazione.

Confidiamo nell’operato della magistratura, delle forze dell’ordine e di tutte le Istituzioni già a lavoro per individuare gli autori di questi atti intimidatori e le dinamiche criminali che potrebbero sottostare ad essi. Invitiamo chiunque sia a conoscenza di informazioni utili a dare il proprio contributo alle indagini.

Chi subisce questi vili atti criminali sa che può contare sul prezioso operato delle forze dell’ordine, ma ha anche il diritto di ottenere il dignitoso aiuto e la concreta solidarietà di tutta la cittadinanza, la quale, con tutte le sue espressioni istituzionali, sociali e associative, sia civili che religiose, ha il dovere di rispondere e di non rimanere in silenzio, scegliendo da che parte stare, così come “Libera” è impegnata a fare col proprio impegno quotidiano.

Siamo convinti che le comunità del nostro territorio possano far sentire che non accettano la violenza, la paura e tali atti criminali, e che non cedono all’indifferenza o alla rassegnazione. Pertanto, come è già avvenuto con la bella reazione di solidarietà nei confronti del negozio "Alimentari Luciano dal 1952" presso il quartiere Perrino di Brindisi, auspichiamo che la cittadinanza possa rispondere a questi episodi con responsabilità e senso di comunità. Come Libera ci rivolgiamo alla parte sana delle nostre comunità con la salda convinzione che sia la maggioranza e che abbia diritto a far sentire la propria voce e abbia diritto alla felicità.

Il Coordinamento Provinciale di Libera è disponibile a collaborare e sostenere percorsi collettivi, solidali e partecipati a Oria e in tutte le comunità della Provincia di Brindisi che vogliono vivere un futuro più libero e più giusto.

Coordinamento Provinciale di Libera Brindisi

 

Grande successo per Antonio Resta, titolare della pizzeria Core Verace di Mesagne, che si è distinto al Pizza Expo 2025 di Las Vegas, uno degli eventi più prestigiosi al mondo dedicati alla pizza. Con un’eccezionale performance, Antonio si è classificato quinto, portando alto il nome della tradizione pizzaiolo italiano e pugliese.

Il Pizza Expo di Las Vegas è una competizione di livello internazionale che riunisce i migliori maestri pizzaioli da tutto il mondo. L’ottimo piazzamento di Antonio Resta conferma la qualità e l’eccellenza della sua pizzeria Core Verace, punto di riferimento per gli amanti della vera pizza napoletana a Mesagne e dintorni.

"Sono orgoglioso di questo risultato – ha dichiarato Antonio Resta – È stata un’esperienza incredibile confrontarmi con grandi professionisti e portare un pezzo della nostra tradizione in un contesto così prestigioso. Dedico questo traguardo alla mia squadra e ai clienti che ogni giorno ci sostengono con passione."

Un riconoscimento che premia l’impegno, la ricerca delle migliori materie prime e la fedeltà ai principi della vera pizza napoletana, valori che hanno reso Core Verace una realtà di eccellenza nel panorama gastronomico italiano.

 

La programmazione di Palazzo Roma di Ostuni prosegue per un nuovo weekend ricco di avventure. Venerdì 28 e sabato 29 marzo il cinema proietterà alle ore 18:00 il nuovo action movie “Biancaneve”, e alle ore 20:00 “Muori di Lei”.

Domenica 30, il cinema effettuerà due proiezioni di “Biancaneve” alle ore 16:00 e alle ore 18:00 e una proiezione serale di “Muori di Lei” alle ore 20:00.

Biancaneve, il film diretto da Marc Webb, è l'adattamento in live-action della classica fiaba Disney di Biancaneve.

In un regno ai confini di una foresta incantata, il saggio re e la sua amorevole regina crescono la loro figlia, la dolce e gentile Biancaneve. Ma la felicità della principessa viene spezzata quando la regina muore prematuramente e il re, per il bene del regno, prende una nuova moglie. La matrigna di Biancaneve è una donna di straordinaria bellezza e grazia, ma il suo cuore è oscuro e colmo di invidia. Quando, alla morte del re, assume il controllo del regno, la sua natura crudele si manifesta in tutta la sua ferocia. Ossessionata dalla propria bellezza, consulta il suo specchio magico, che le rivela una terribile verità: non è lei la più bella del reame, ma Biancaneve. Accecata dalla gelosia, la Regina Malvagia ordisce un piano per sbarazzarsi della giovane principessa.

Avvertita del pericolo, Biancaneve fugge dal castello e si addentra nella foresta magica. Qui, tra alberi sussurranti e creature fatate, trova rifugio in un'accogliente casetta abitata da sette piccoli minatori che accolgono Biancaneve nella loro famiglia e le offrono un luogo sicuro dove nascondersi. Mentre si adatta alla vita nella foresta, Biancaneve incontra Jonathan, un giovane dal cuore ribelle, deciso a opporsi alla tirannia della Regina. Affascinato dalla sua gentilezza e dalla sua bellezza, Jonathan la incoraggia a non arrendersi alla paura. Con l’aiuto dei suoi nuovi amici, Snow White scopre dentro di sé una forza inaspettata e trova il coraggio di affrontare la matrigna, decisa a riprendersi ciò che le spetta di diritto…

Alle ore 20:00 nelle tre serate del weekend il Cinema proietterà “Muori di Lei”, seconda opera di Stefano Sardo alla regia, è ambientata durante la pandemia.

Quando inizia il lockdown a Roma, Luca (Riccardo Scamarcio), insegnante di filosofia del liceo, si ritrova a viverlo da solo perché la moglie Sara (Maria Chiara Giannetta), medico, vive praticamente in ospedale per fronteggiare l'emergenza. Mentre il mondo si ferma, la sua attenzione si concentra sulla nuova vicina, Amanda (Mariela Garriga). Quando il desiderio lo spinge a rompere la distanza che li separa, Luca è travolto da una passione incontrollata che sconvolgerà la sua vita con conseguenze inaspettate. Durante il lockdown al protagonista del film accade qualcosa di travolgente con l'apparizione di Amanda che scatenerà una passione più pericolosa della stessa pandemia.

Mercoledì 2 aprile l’AperiCinema torna dalle ore 18:30 con "La misura del dubbio". 

Sinossi: Jean Monier è un avvocato di lungo corso, ma scottato dall'esperienza con l'ultimo cliente che ha difeso. Dopo qualche anno di assenza dai tribunali, per fare un favore alla moglie-collega, si trova a rappresentare un padre di famiglia in stato di fermo e accusato di aver ucciso la consorte. Sarà l'inizio di un caso che durerà anni, arrivando fino al processo, e che vedrà Jean approfondire il legame con Nicolas, uomo mite che giura di essere innocente e di non aver mai voluto fare del male a sua moglie.  


Costo cinema: ticket 7,00€ intero / 6,00€ ridotto

Costo apericinema: aperitivo&film 15,00€ / proiezione film 6,00€ (ore 19:00)

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