IN STATO DI DEGRADO IL "GIARDINO DI MELISSA"

Marzo 28, 2025 306

I coniugi Bassi, genitori di Melissa, non riescono a nascondere l’amarezza e la delusione di fronte all’abbandono in cui versa il "Giardino Melissa". Questo spazio, realizzato di fronte all’istituto "Morvillo-Falcone" di Brindisi, frequentato dalla loro amata figlia, era nato come un luogo di memoria e speranza, un simbolo di rinascita dopo la tragedia che li ha colpiti il 19 maggio 2012. Oggi, a meno di due mesi dal tredicesimo anniversario di quel drammatico evento, il degrado del giardino è un colpo al cuore, non solo per loro, ma per tutta la comunità. A farsi portavoce del loro dolore è stato l’avvocato Fernando Orsini, che ha affidato ai social un messaggio carico di indignazione: "Lo stato di abbandono in cui versa il “Giardino di Melissa” è qualcosa che ferisce, non solo agli occhi ma anche nell’anima. Come evidenziato dal “Quotidiano di Brindisi” grazie alla sensibilità di Salvatore Morelli, lasciare in queste condizioni un luogo che rappresenta la lotta contro la violenza più cieca è un’offesa alla memoria di Melissa e al suo sacrificio". L’avvocato ha poi aggiunto: "Se chi dovrebbe occuparsi della manutenzione e della pulizia del giardino non è in grado di farlo, lo dica chiaramente. I genitori di Melissa sono pronti a intervenire personalmente, a proprie spese, pur di non vedere quel luogo ridotto in uno stato così desolante. Ciò che sta accadendo è inaccettabile e non riguarda solo loro, ma tutta la comunità". Da tempo Massimo e Rita Bassi notano con dolore il deterioramento progressivo di quel luogo, ogni volta che vi passano davanti. Non sono i soli.

Anche i residenti hanno più volte segnalato la situazione alle autorità competenti, ma senza ottenere alcun riscontro. "Ricordiamo ogni istante di quel maledetto giorno", raccontano alcuni abitanti della zona. "Vedere il giardino ridotto in queste condizioni è un pugno nello stomaco. Con il tempo tutto è andato in rovina, nonostante le nostre segnalazioni. Persino lo stallo per disabili accanto al giardino è diventato impraticabile a causa delle radici che hanno sollevato l’asfalto, rendendo impossibile l’accesso ai veicoli. Non possiamo rassegnarci: continueremo a chiedere interventi per restituire dignità a questo spazio". Il "Giardino Melissa" fu inaugurato nel 2013, un anno dopo l’attentato che costò la vita alla giovane studentessa mesagnese. L’Amministrazione comunale di Brindisi investì allora 13mila euro per renderlo un luogo accogliente: furono installati giochi per bambini, panchine, alberi ornamentali e ben 100 rose di una varietà speciale dedicata a Melissa, donate dalla Societé Nouvelle Pepinières et Roseraies di Melcarne, in Francia. Oggi, di tutto questo, resta ben poco. Le giostrine sono rotte e pericolose per i bambini che ancora cercano di utilizzarle, le staccionate divelte e inutilizzabili. Persino la targa commemorativa è stata spezzata. Come se non bastasse, l’erba alta ha preso il sopravvento, rendendo l’intera area trascurata e inospitale. Quello che doveva essere un angolo di pace, un luogo di memoria e di speranza, è diventato un simbolo del disinteresse. Ma i coniugi Bassi, insieme alla comunità, non intendono arrendersi: il ricordo di Melissa merita rispetto, e il giardino che porta il suo nome deve tornare a essere un posto degno della sua memoria.

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