Redazione

Partita la campagna di vaccinazione antinfluenzale e anti Covid anche in provincia di Brindisi. Da oggi, mercoledì 11 ottobre, al via anche nella Asl Brindisi la campagna di vaccinazione antinfluenzale e anti Covid. Si parte con i pazienti ricoverati, quelli presi in carico dai centri specialistici delle Reti di patologia (oncologica, ematologica, nefrologica-dialitica-trapiantologica, per citarne alcune), e con gli operatori sanitari.

Questa mattina, nel Centro Primula dell’ospedale Perrino di Brindisi, tra i primi a vaccinarsi il direttore generale Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, il direttore amministrativo Loredana Carulli, che sono stati accolti dal direttore del Dipartimento di Prevenzione, Stefano Termite, e dal direttore medico dell'ospedale Luigi Fino.

“La campagna vaccinale - ha detto Termite – è partita al Perrino con le somministrazioni per gli operatori sanitari e i degenti. Sono iniziate anche le vaccinazioni sul territorio per gli ospiti delle Rsa/Rssa, mentre i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta stanno vaccinando i propri assistiti negli ambulatori. Ricordiamo che è preferibile la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale e di quello anti Covid-19 aggiornato alle nuove sottovarianti. In questo modo si riduce il disagio e migliora la compliance dei pazienti. In seguito - ha aggiunto - gli adulti potranno sottoporsi alle altre vaccinazioni raccomandate: anti-difterite-tetano-pertosse, anti-pneumococco e anti-herpes zoster, il cosiddetto fuoco di Sant’Antonio”.

La vaccinazione è gratuita e garantita con la massima priorità a:

  • persone dai 60 anni in su
  • soggetti fragili di tutte le età con patologie che aumentano il rischio di complicanze
  • ospiti o ricoverati nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali
  • bambini (tra 6 mesi e 6 anni di età)
  • donne in gravidanza e nel periodo post-partum
  • personale sanitario e persone impiegate nei servizi pubblici di primario interesse collettivo

È inoltre offerta gratuitamente e raccomandata a persone che, per motivi di lavoro, sono a contatto con animali, a chi dona il sangue, a familiari e caregiver di soggetti ad alto rischio di complicanze.

Lotto, a Torremaggiore (FG) vinti 23.750 euro. La Puglia torna a sorridere con il Lotto. Nell’ultima estrazione, come riporta Agipronews, a Torremaggiore, in provincia di Foggia, tre ambi e un terno sono valsi a un fortunato giocatore una vincita di 23.750 euro. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per circa 8 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 902 milioni in questo 2023.

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Carabinieri arrestano due persone trovate in possesso di 31 dosi di cocaina.

I Carabinieri della Stazione di Torre Santa Susanna, nella serata di martedì 10 ottobre, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e contrasto dello spaccio di droga, hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso 2 uomini, un 51enne e un 52enne, perché trovati in possesso di numerose dosi (termosaldate) di cocaina. In particolare, i militari dell’Arma avevano inizialmente fermato un’autovettura con a bordo il 51enne il quale, alla presenza della pattuglia, guardandosi insistentemente intorno, era apparso visibilmente nervoso e insofferente al controllo. L’uomo, nell’immediatezza, è stato trovato in possesso di un pacchetto di fazzoletti, all’interno del quale vi erano occultate due dosi di cocaina. Durante le operazioni svolte nei confronti del soggetto che appariva sempre più preoccupato, la pattuglia apprendeva che lo stesso avrebbe dovuto incontrarsi poco dopo con un’altra persona, motivo per cui i Carabinieri ipotizzavano che quest’ultima potesse avere a che fare con il rinvenimento della droga. Subito dopo sono state perquisite quindi sia l’abitazione del 51enne che quella del conoscente 52enne e, nel corso delle ricerche, i Carabinieri hanno trovato complessivamente altre 29 dosi di cocaina, alcune in un portaposate, altre in un pacchetto di sigarette, già confezionate e quindi pronte per lo smercio. È stato recuperato anche un bilancino elettronico di precisione funzionante, ancora intriso di residui di cocaina, oltre al materiale per il confezionamento della droga, il tutto sottoposto a sequestro. I due uomini, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati posti agli arresti domiciliari.

CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, IN AUTUNNO BOLLENTE NON CADONO LE CASTAGNE; PRODUZIONE IN CALO IN PUGLIA (-35%)

L’autunno caldo ritarda la raccolta delle castagne che per l’assenza di piogge e il caldo prolungato sono in calo di oltre il 35% con il clima pazzo che sconvolge i cicli naturali e fa restare le castagne sugli alberi per le elevate temperature che non fanno cadere i ricci, impedendone la raccolta. E’ quanto emerge dal monitoraggio effettuato dalla Coldiretti Puglia, che stima una produzione regionale attorno ai 6mila quintali di ottima qualità per il frutto simbolo dell’autunno che nel 2023 arriverà in riardo sulle tavole dei consumatori.

Per la mancanza di piogge e le temperature fuori stagione – aggiunge Coldiretti Puglia - salta dunque il proverbio ‘San Michele, le castagne nel paniere’, perché la raccolta, che nelle aree vocate come sul Gargano inizia il 29 settembre,  quest’anno è in ritardo di almeno 20 giorni.

Si tratta di un ritorno atteso di un prodotto molto gradito dai consumatori – aggiunge Coldiretti Puglia - che è a rischio di estinzione in Puglia anche per la presenza del cinipide galligeno del castagno proveniente dalla Cina. Contro questa minaccia è stata avviata una capillare guerra biologica, così come la difesa contro il mal dell’inchiostro.

Nelle aree vocate in Puglia come Vico del Gargano, Carpino, Ischitella e Cagnano, nel basso Salento tra Supersano, Alessano e ai Paduli, sulla Murgia, i castagneti sono stati strappati a fatica ai virus alieni e al mal dell’inchiostro, afferma Coldiretti Puglia, sulla base del monitoraggio della produzione in Puglia dell’albero del pane, il castagno.

A pesare – sottolinea Coldiretti Puglia – sono, oltre al clima, gli attacchi del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) proveniente dalla Cina, che da anni infesta i boschi provocando nella piante la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni. Il mal dell’inchiostro, invece, è una malattia provocata dall’agente patogeno Phythophthora cambivora – spiega Coldiretti Puglia – ovvero un fungo appartenetene alla classe degli Oomycetes che provoca danni visibili dalle macchie necrotiche che hanno una caratteristica forma a “lingua di fuoco”.

Si resta lontani – sottolinea la Coldiretti – dai fasti produttivi del passato per quello che Giovanni Pascoli chiamava “l’italico albero del pane”, simbolo dell’autunno nei libri scolastici di molteplici generazioni di giovani scolari. Basti ricordare che nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, ma ancora dieci anni fa era pari a 55 milioni di chili.

Le castagne sono consumate dall’uomo fin da tempi immemorabili, ne parla per primo lo storico greco Senofonte, vissuto tra il 430 e il 355 A. C, che definisce il castagno “l’albero del pane”, poi nel 40 a.c. Marziale. Di castagne parla ancora Virgilio (il quale suggerisce d’innestare il castagno sul faggio) che le ricorda cucinate con il latte e mangiate con il formaggio. Per secoli un vero alimento, o un obbligato surrogato, grazie alle castagne, tante comunità rurali hanno potuto fronteggiare carestie, crisi economiche. Poi un lento abbandono con lo spopolamento delle aree interne della nostra penisola.

Il rischio è quello di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto da Portogallo, Turchia, Spagna e dalla Grecia, spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttori. Da qui la richiesta di Coldiretti di assicurare più controlli sull’origine delle castagne messe in vendita in Italia per evitare che diventino tutte, incredibilmente, tricolori. Ancora peggiore è la situazione dei trasformati, per i quali non vi è l’obbligo di etichettatura di origine e per le farine di castagne che, non avendo un codice doganale specifico, non è neppure dato a sapersi quante ne vengano importate.

Se non si vuole comunque correre il rischio di acquistare spesso a caro prezzo caldarroste straniere in vendita nel centro delle città, la Coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità e suggerisce di ricorrere a un più genuino fai da te casalingo per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili. Meglio allora frequentare i mercati degli agricoltori di Campagna Amica o quelle sagre che si potranno svolgere in questi giorni dove è possibile fare buoni acquisti di alta qualità oppure rivolgersi alle imprese agricole e riscoprire il gusto di partecipare nei boschi alla raccolta delle castagne.

Un patrimonio che continua a essere presente nelle tradizioni alimentari autunnali degli italiani da consumare – conclude la Coldiretti – in diversi modi: arrosto (dopo averle incise sul lato bombato metterle in una padella di ferro con il fondo forato e cuocerle o sul fuoco vivo o in forno per circa 30 minuti, dopo la cottura si consiglia di avvolgerle in un canovaccio umido); lesse (dopo averle lavate accuratamente, cuocerle in abbondante acqua salata per circa 40 minuti); cotte in latte e zucchero; usate per particolari ripieni, nella preparazione di primi piatti o elaborati secondi a base di carne.

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Dal GAL arrivano tre progetti di riqualificazione del patrimonio comunale di Ostuni tra cui l’antico tracciato della via del Procaccia. La settimana scorsa sono stati sottoscritti provvedimenti di concessione di finanziamenti dal neo presidente del GAL Alto Salento 2020 Bonaventura Cucci e dal Sindaco di Ostuni Angelo Pomes per 3 progetti presentati al GAL dal Comune, relativi alla riqualificazione della terrazza panoramica di via Vittorio Emanuele (di fronte all'ex Hotel Tre Torri), che si aggiunge all'altra terrazza panoramica già riqualificata e antistante l'Hotel Palace.

Un altro intervento prevede la riqualificazione del piazzale panoramico dell’ex Mattatoio Comunale lungo la via per Fasano e l’allestimento del tracciato della via del Procaccia. L’antico percorso di collegamento tra le torri costiere, divenuto negli anni passati itinerario ciclabile e pedonale, oggi molto frequentato, tra macchia mediterranea e ampi seminativi che giungono al mare e sarà opportunamente segnalato con pannelli informativi circa l'importanza naturalistica della costa da Torre Pozzelle a Villanova, saranno allestite delle aree di sosta con la collocazione di panche e indicazioni sul percorso per migliorare in maniera sostenibile la fruizione della costa per un importo complessivo 215.000,00 euro.

“Questo è il mio primo atto ufficiale firmato dopo il mio insediamento – sottolinea il presidente del GAL Alto Salento 2020 Bonaventura Cucci – l’obietto è quello di incrementare e rendere sempre più smart la nostra struttura. Stiamo disegnando insieme a tutti i comuni e ai privati la nuova strategia per il 2023-2027, la parola d’ordine sarà rilancio del nostro GAL e di tutti i servizi che ruotano intorno”.

Soddisfatto dei finanziamenti ottenuti il sindaco di Ostuni Angelo Pomes: “La collaborazione tra il Comune di Ostuni ed il Gal Alto Salento come sempre porta i suoi frutti grazie alla programmazione – afferma Pomes – la riqualificazione della nostra città è un impegno che abbiamo assunto e che porteremo avanti nel corso della legislatura. Questa trance di finanziamenti ci consentiranno di far risorgere degli spazi di aggregazione all’aperto, delle terrazze panoramiche molto utilizzate sia dai nostri concittadini che dai turisti che fotografano ed ammirano le nostre bellezze”.

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Parte da Mesagne indagini per traffico illecito di rifiuti e riciclaggio che ha portato a 11 arresti. da parte del comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica Napoli - Napoli - Milano - Roma - Brindisi - Isernia - Chiesti - Caserta - Frosinone e Salerno.
Alle prime ore di stamattina, nelle province di Napoli, Milano, Roma, Brindisi, Isernia, Chieti, Caserta, Frosinone e Salerno, i militari del Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Napoli, collaborati nella fase esecutiva dai militari dei Comandi Provinciali territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a nr. 11 provvedimenti cautelari personali, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia dello stesso capoluogo, a carico di altrettanti imprenditori, titolari di aziende di trasporto e società di intermediazione, operanti nel settore della gestione dei rifiuti, gravemente indiziati per i reati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti (art. 452 quaterdecies c.p.), riciclaggio e autoriciclaggio (art. 648 bis e ter c.p.), gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva (art. 256 commi 1 e 3).
L’indagine che costituisce l’esito di una complessa manovra investigativa, focalizzata sul fenomeno degli abbandoni di rifiuti speciali pericolosi e non, condotta dal Nucleo Operativo Ecologico di Salerno e coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Roma, ha consentito di accertare a carico degli indagati, colpiti dall’applicazione della misura coercitiva, reiterate azioni finalizzate a porre in essere illecite attività di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi.
In particolare gli indagati, mediante l’utilizzo di automezzi, all’uopo noleggiati presso società terza estranea ai fatti, con mezzi fraudolenti, consistenti, da un lato, nella sostituzione delle targhe di immatricolazione con altrettante targhe riprodotte ed intestate ad un consorzio di trasporto rifiuti (estraneo ai fatti), dall’altro nella redazione di formulari di identificazione rifiuti riportanti dati falsi relativi al sito di smaltimento, ricevevano da ignare società produttrici di rifiuti speciali non pericolosi - in prevalenza rifiuti urbani misti – e rifiuti speciali pericolosi – in prevalenza miscele bituminose – provenienti dai rifacimenti dei manti stradali, per una quantità complessiva accertata pari a circa 7.000 tonnellate, per illegalmente smaltirli, mediante l’abbandono all’interno di un
capannone in provincia di Frosinone (RM), su alcuni terreni agricoli in provincia di Bari e Brindisi e Lecce, nonché all’interno di una ex area industriale in provincia di Salerno.
La genesi delle indagini veniva occasionata dal rinvenimento, nel Comune di Sora (FR), di un capannone industriale colmo di rifiuti speciali in balle, costituiti da residui dell’attività di recupero/trattamento dei RSU. Le successive attività investigative, condotte dalla P.G. operante, permettevano di individuare le aziende produttrici dei rifiuti e le società di trasporto responsabili dell’illecito traffico.
Nel dettaglio, le evidenze investigative hanno consentito di suddividere l’indagine in tre fasi, tratteggiate in relazione alla tipologia e alla destinazione finale dei rifiuti illecitamente gestiti:
- una 1^ fase riguarda la gestione di complessive 860 tonnellate circa di rifiuti speciali (plastiche e gomme frammiste a residui di RSU), raccolti presso alcune imprese campane e illecitamente abbandonati nel citato capannone di Sora (FR), regolarmente preso in affitto da uno degli indagati;
- una 2^ fase riguarda la gestione di complessive 126 tonnellate circa di rifiuti speciali (residui del trattamento dei RSU), provenienti da impianti di recupero della Campania e della Puglia, successivamente abbandonati in territorio pugliese su alcuni terreni e perfino, in una circostanza, nel parcheggio di un supermercato;
- una 3^ fase, infine, riguarda la gestione illecita di complessive 6.000 tonnellate circa di diverse tipologie di rifiuti speciali anche pericolosi, provenienti da produttori di area campana, abbandonati lungo arterie stradali secondarie o terreni incolti.
Gli approfonditi accertamenti investigativi, svolti con la predisposizione di specifici servizi di osservazione, controllo e pedinamento e attività di intercettazioni telefoniche ed ambientali, permettevano di individuare tutti i componenti del sodalizio criminale.
Circa 7.000 (settemila) tonnellate sono state le quantità stimate di rifiuti smaltiti mediante attività di abbruciamento, interramento e occultamento in aree agricole e capannoni industriali, che avrebbero consentito agli indagati di trarne un ingiusto profitto per un importo complessivo stimato in circa 1.000.000,00 Euro.
Le somme così introitate, al fine di occultarne la provenienza illecita, erano poi oggetto da parte degli indagati di illecite operazioni finanziarie di riciclaggio.
Oltre ad eseguire le 11 ordinanze di custodia cautelare in regime di arresti in carcere e domiciliari, venivano altresì sequestrate le quote delle nr. 2 società, i cui titolari sono ritenuti tra i principali organizzatori del traffico di rifiuti. Nel corso delle indagini erano già stati sequestrati il capannone di Sora (FR), alcuni rimorchi carichi di rifiuti
abbandonati in una area di parcheggio di un supermercato di Mesagne (Br) e una ex area industriale nel Comune di Pontecagnano (SA).
L’odierna operazione si inserisce nell’ambito di una più ampia manovra che l’Arma dei Carabinieri, attraverso i Reparti speciali per la Tutela Ambientale, ha adottato nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata ambientale e nelle attività di prevenzione degli illeciti ambientali e del traffico di rifiuti sul territorio nazionale e comunitario.
È d’ obbligo rilevare che gli odierni indagati e destinatari della misura restrittiva, sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

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FASANO – Nella Sala di rappresentanza, di Palazzo di Città, giovedì 12 ottobre alle ore 17 si terrà la cerimonia di benvenuto degli studenti stranieri, anno scolastico 2023/2024. Presenzieranno alla cerimonia il sindaco Francesco Zaccaria, l’assessore Pubblica istruzione Donatella Martucci, il consigliere comunale Giuseppe Ventrella, e la responsabile di zona per lo sviluppo del volontariato Emanuela Di Chiara Stanca.

I due studenti, un ragazzo canadese del Quebec e una ragazza tailandese, seguiranno l’intero anno scolastico nei due principali istituti superiori fasanesi, frequentando rispettivamente la classe 4ª sez. E del liceo linguistico «da Vinci» e la 4ª sezione Turismo del «Salvemini» e sono ospiti delle famiglie del nostro territorio grazie all'associazione "Intercultura". Intercultura è un’organizzazione di volontariato senza scopo di lucro che promuove il dialogo interculturale e gli scambi scolastici internazionali tra giovani, famiglie e scuole di tutto il mondo.

«Abbracciare Intercultura significa aprire la mente - dice il consigliere comunale Giuseppe Ventrella -, diventando cittadini globali. Il progetto educativo dell'associazione mira a far sviluppare negli studenti le competenze necessarie per comprendere la realtà di oggi. Intercultura ha una lunga storia solidale ed internazionale, che comincia nel 1915 con l'idea di prestare soccorso ai feriti della Grande Guerra, indipendente dalla loro nazionalità, e continua dopo la Seconda guerra Mondiale con l'avvio di un programma di scambi scolastici tra studenti di paesi diversi, organizzati da una rete internazionale che oggi conta su duecentomila volontari in tutto il mondo. Le esperienze di studio all'estero con Intercultura sono a concorso e prevedono degli incontri di selezione che rappresentano l'inizio del percorso educativo. Intercultura si pone l'obiettivo di premiare il merito degli studenti che decidono di partecipare. Per tutte le informazioni basta visitare il sito www.intercultura.it. Per partecipare al concorso per l'anno 2024/2025 bisogna iscriversi entro il 10 Novembre sul sito e come requisito principale bisogna essere nati tra il 1° luglio 2006 ed il 21 agosto 2009».

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Arresto cardiaco con lieto fine…Il Volontario della Croce Amica Danilo Corallo Salva una Vita a Brindisi".

 
Nell'ordinaria giornata di un volontario della Croce Amica, Danilo Corallo si trovava in servizio presso l'Ospedale Perrino di Brindisi, dedicandosi al prezioso compito di trasportare i pazienti emodializzati dal reparto di emodialisi alle loro abitazioni. Ma quel giorno, la routine si è trasformata in un atto straordinario di coraggio e determinazione.
 
Durante il trasporto della signora A. M., una paziente emodializzata, da un reparto all'altro, un evento drammatico ha improvvisamente scosso la situazione. Nel bel mezzo del viaggio, la signora Ardone Maria è entrata in arresto cardiaco. La situazione era critica, ma Danilo Corallo non ha esitato nemmeno per un istante.
 
Senza perdere un secondo, Danilo ha fermato l'auto medica in cui si trovava e ha prontamente posizionato la signora Ardone Maria sull'asfalto, creando una superficie rigida e sicura. Senza esitazione, ha iniziato a eseguire la manovra di massaggio cardiaco del Basic Life Support (BLSD). Questo gesto eroico e tempestivo è stato cruciale per la vita della paziente, dimostrando la sua competenza e la sua dedizione al servizio di soccorso.
 
Nel frattempo, Danilo aveva allertato il 118, il servizio medico d'emergenza, che è prontamente intervenuto. L'ambulanza di supporto della stessa associazione Croce Amica, con soccorritori altamente addestrati a bordo, è giunta in pochi minuti per fornire ulteriore assistenza medica alla signora Ardone Maria. Grazie all'impeccabile coordinazione tra Danilo e gli operatori di soccorso, la signora Ardone è stata portata in ospedale in tempo utile per ricevere l'attenzione medica necessaria.
 
L'esito di questa storia è uno straordinario lieto fine: la signora Ardone Maria è stata salvata grazie alla prontezza e alla competenza di Danilo Corallo e dei soccorritori che sono giunti in suo aiuto. Questo episodio sottolinea l'importanza vitale dei volontari della Croce Amica e di tutti coloro che dedicano la loro vita a servire la comunità in situazioni di emergenza.
 
Danilo Corallo, un eroe anonimo, ha dimostrato che la formazione, la dedizione e il coraggio possono fare la differenza tra la vita e la morte. La sua rapida risposta e la sua abilità nel momento del bisogno hanno cambiato il destino della signora Ardone Maria e della sua famiglia, regalando loro un lieto fine e una nuova speranza.
 
Questa storia è un tributo a tutti i volontari della Croce Amica e ai soccorritori che lavorano instancabilmente per la sicurezza e la salute della comunità. Danilo Corallo è un esempio straordinario di come il servizio volontario possa avere un impatto positivo e duraturo sulla vita delle persone. La sua storia dovrebbe ispirare e ricordare a tutti noi l'importanza di essere pronti a rispondere alle emergenze quando conta davvero.

“MAUI, IL MIO CATAMARANO” PRENDE IL MARE.

Cerimonia del “varo” dell’imbarcazione costruita dagli studenti del Polo Messapia su progetto di James Whrram

Sarà inaugurato venerdì 13 ottobre 2023 alle ore 10.00, presso il Laboratorio Nautico all’interno del Salone Nautico di Puglia – SNIM 2023, Marina di Brindisi, “MAUI, il mio catamarano”, il prodotto finale del progetto nato da una collaborazione tra la Lega Navale Italiana, Sezione di Brindisi e l’IIISS “Ferraris DeMarco Valzani” Polo Tecnico Professionale Messapia e inaugurato a luglio 2021.

Pur con i rallentamenti della pandemia, finalmente l’imbarcazione lunga 6,5 metri, costruita nei laboratori nautici del Polo Messapia, ma perfezionata  in contesti “out door”, Lega Navale di Brindisi e Marina di Brindisi, grazie alla sottoscrizione dei “patti di comunità”, sarà varata, con il taglio del nastro alla presenza dell’Assessore alla Formazione Regione Puglia Sebastiano Leo, del Consigliere del Presidente perle Politiche integrate, Formazione, Occupazione e Cittadinanza attiva nel sistema Puglia Anna Cammalleri, del Dirigente dell’Ufficio scolastico Provinciale di Brindisi Angela Tiziana Di Noia, del Presidente dell’Autorità del Sistema Portuale Mar Mediterraneo Ugo Patroni Griffi, del Presidente del Distretto Nautico Puglia Giuseppe Danese, dell’Amministratore delegato del Marina di Brindisi “Bocche di puglia” Dario Montanaro,  del Presidente della Lega Navale sezione di Brindisi Salvatore Zarcone e del Padrone di Casa SNIM 2023 Giuseppe Meo, Presidente del Salone Nautico di Puglia.

Madrina d’eccezione dell’evento Ines Montefusco, istruttrice di Vela e portabandiera  della squadra italiana ai Campionati del Mondo di Match Race femminile in Spagna, Svezia e Italia, esperto esterno e ideatrice e promotrice del “Messapia Vela Lab”, laboratorio di Veleria e Tappezzeria nautica presso il Polo Messapia.

L’idea progettuale è strettamente ispirata alle linee guida del D. Lgs. 61/2017 relativo alla riforma dell’Istruzione Professionale, che hanno rilanciato la realizzazione di “alleanze formative” sul territorio con il mondo del lavoro, rafforzate dall’offerta formativa nei Percorsi di Cittadinanza Trasversale e l’Orientamento prevista dalla L. 107/2015 e dai “Patti di Comunità”, nell’ottica di una autonomia solidaristica, con esplicito riferimento ai principi costituzionali di solidarietà (articolo 2) e sussidiarietà orizzontale (articolo 118).

“Il Catamarano MAUI  - Dichiara il Dirigente scolastico del Polo Messapia Rita Ortenzia De Vito - è  un concreto esempio di attuazione dei percorsi formativi di  indirizzo che coniugano innovazione sulle tecniche e tecnologie  utilizzate, tradizione (scafi in legno realizzati con le tecniche dell'antica arte del "maestro d'ascia") e design Made in Italy nella realizzazione delle vele e decorazione artistica dell'intera imbarcazione; tutto quello che il Network sulle Professioni del Mare della Regione Puglia progetta nell'Agenda "Blue Vision 2030" è  perfettamente sintetizzato in questo piccolo capolavoro.

Il completamento del progetto con la realizzazione del Catamarano MAUI, coincide con l’attuazione del primo quinquennio completo del Nuovo Indirizzo di Studi, Industria e Artigianato per il Made in Italy – Manutenzione sulle Imbarcazioni da diporto,  giunto alla sua 5^ annualità e  avviato nell’a.s. 2019/2020 su Deliberazione della Giunta Regionale 1 marzo 2018, n. 250 DGR N. 2334/2017.

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Il Centro Anziani è un servizio sociale. Quando parliamo di modello di sviluppo eco-sostenibile, non ci riferiamo solo allo sviluppo dei settori produttivi e alla cura dell’ambiente, ma anche al benessere delle persone, inteso come salute fisica e mentale. Il sistema di welfare di un territorio è, al tempo stesso, motore di sviluppo e termometro delle condizioni di vita delle persone.

In una società complessa come quella attuale, in cui le cose cambiano con una velocità vertiginosa, in cui  le relazioni con l’esterno diventano difficili e la rete familiare è sempre più ristretta, molti anziani rischiano di vivere in completa solitudine, restando esclusi dalla vita sociale della stessa comunità di appartenenza. E’ per tali ragioni che le politiche sociali devono attenzionare tali cambiamenti e “promuovere azioni di sensibilizzazione ed attivazione delle persone anziane”, per cui l’incremento delle università della terza età e dei centri di aggregazione ludico-ricreativi sono tra i risultati attesi indicati dal V piano regionale delle Politiche Sociali della Puglia. Per quanto evidenziato, desta grande preoccupazione la modalità con cui il comune di Brindisi ha inteso restituire alle cittadine e ai cittadini il centro anziani comunale sito nel quartiere Bozzano.  Se è vero quanto appreso dalla stampa, e cioè che il centro è stato affidato fino al 31 dicembre 2023 in “autogestione” senza alcuna garanzia sul piano della salute e della sicurezza, e senza alcun impegno economico da parte dell’Ente riguardo le spese di gestione, è chiaro che i Vigili Urbani sabato scorso altro non potevano fare che inibire l’accesso ai tanti anziani che speravano di trascorrere una piacevole  serata in compagnia.  Sono avvilita per quanto accaduto, e per la sottovalutazione che abbiamo dovuto registrare, a Brindisi, sull’importanza del funzionamento di tali strutture. Più volte, infatti, come Categorie Sindacali Provinciali dei Pensionati, SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL, abbiamo richiesto un tavolo di confronto sul centro anziani, che, utilizzato come centro per la vaccinazione contro il covid, continuava a restare chiuso. Ora, dopo questa riapertura “anomala”, auspico che il Sindaco e l’Assessore ai servizi sociali diano riscontro al più presto alla richiesta sindacale unitaria inviata oggi. Bisogna ripartire, con responsabilità condivisa, dal Regolamento elaborato anni addietro insieme alle OO.SS., per poi definire insieme un percorso virtuoso che risponda al meglio al benessere delle persone anziane nell’ottica di un invecchiamento attivo che non può restare solo una bella  legge regionale inapplicata. Attendiamo, quindi, fiduciosi.

Brindisi, 10 ottobre 2023                                                         La Segretaria Generale

                                                                                                    SPI CGIL BRINDISI

                                                                                                      Michela Almiento