Redazione

 7 indagati e 3.760 persone controllate: questo il bilancio dell’attività del  Compartimento Polizia Ferroviaria Puglia, Basilicata e Molise, nella settimana dal 12 al 18 aprile 2021, nelle stazioni e a bordo dei treni.

Nell’ambito dell’azione di contrasto ai furti di rame, nei giorni scorsi, a Taranto, si è conclusa una mirata operazione investigativa, da parte degli agenti della Sezione Polizia Ferroviaria, che ha portato alla denuncia all’Autorità Giudiziaria di due ventenni tarantini, responsabili di furto aggravato di numerosi relè in uso a R.F.I., per un peso di kg. 850 circa, asportati dall’area interna dello scalo jonico. Utile è stata anche la collaborazione della Protezione Aziendale di Rete Ferroviaria Italiana che ha supportato le attività con proprio personale e dotazioni tecnologiche.

Sono state denunciate altre 5 persone, delle quali 2 per minaccia a Pubblico Ufficiale, 2 per false generalità ed 1 per violazione dell’Avviso orale del Questore.

Diversi anche i rintracci di persone scomparse sul territorio da parte della Polizia Ferroviaria. A Foggia è stato rintracciato un undicenne, allontanatosi da una casa-famiglia della Provincia. A Taranto è stata rintracciata, a bordo di un treno regionale della tratta Taranto-Bari, una donna di 68 anni, la cui scomparsa era stata denunciata dai nipoti. Nella stazione di Brindisi, invece, gli agenti sono intervenuti in soccorso di un cittadino extracomunitario, in stato confusionale e agitato, affidato, poi, alle cure del personale del servizio sanitario 118.

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A San Donaci non si fermano all’Alt dei Carabinieri, vengono bloccati a Brindisi. Arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. Poco fa, i Carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno proceduto all’arresto di tre persone (M.G. 35enne, P.T. 30enne e P.G. 29enne) tutte di Bari, per resistenza a pubblico ufficiale. In particolare, nella cittadina di San Donaci, i tre a bordo di un’autovettura Fiat Bravo non si sono fermati all’Alt imposto dai Carabinieri dandosi a precipitosa fuga per le vie del centro abitato con manovre spericolate, mettendo anche in pericolo diverse persone in attesa di entrare nell’ufficio postale. Ne è scaturito un inseguimento durato circa 15 minuti in direzione delle campagne circostanti, poi terminato lungo la complanare della SS 7, all’altezza del centro commerciale Le Colonne di Brindisi, grazie alla direzione della Compagnia Carabinieri che ha coordinato le pattuglie in circuito lungo le varie arterie stradali principali. Il conducente è risultato sprovvisto di patente e il veicolo con targhe contraffatte. Accertamenti in corso.

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VACCINI – VIZZINO: LA PUGLIA BALZA AI VERTICI NAZIONALI. ADESSO OCCORRONO MENO POLEMICHE E PIU’ DOSI. Dopo un momento contraddistinto da difficoltà organizzative, la Puglia è balzata ai primi posti in Italia per dosi di vaccino iniettate. E’ un risultato importante che dovrebbe contribuire a cancellare l’odioso clima di polemiche presente ormai da tempo nella nostra regione.

Dipartimento della Salute e Protezione Civile stanno profondendo il massimo sforzo, anche per rendere più radicale la presenza di centri vaccinali in ogni angolo della regione, in maniera tale da facilitare l’accesso anche alle persone più disagiate.

Adesso resta da risolvere il problema della fornitura di dosi di vaccino. Il Presidente Emiliano è in costante contatto con il commissario Figliuolo, anche per ottenere l’applicazione di un diverso criterio di distribuzione del prodotto tra le regioni italiane.

Il momento che stiamo vivendo, ovviamente, resta delicato ed è per questo che si rende necessario remare tutti nella stessa direzione per riprenderci le nostre vite quanto prima possibile.

Nel frattempo, stiamo davvero facendo di tutto perché si anticipino i tempi per il ritorno (almeno parziale) alla normalità. Va letta in questa ottica l’iniziativa odierna del Presidente Emiliano e dell’Assessore Delli Noci di scrivere al Ministro Speranza perché si autorizzi la riapertura delle attività commerciali a far data dal prossimo 26 aprile.

Mauro Vizzino – Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia

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San Vito dei Normanni. A bordo di un’auto nella notte, alla vista dei Carabinieri si danno alla fuga, raggiunti e bloccati, vengono trovati in possesso di arnesi da scasso: un arresto e tre denunce. A San Vito dei Normanni, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, a conclusione degli accertamenti, hanno arrestato in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale un 42enne di Carovigno e denunciato in stato di libertà per possesso di strumenti atti allo scasso un 54enne di San Vito dei Normanni, un 49enne e un 32enne entrambi di Carovigno. In particolare, intorno alla mezzanotte, nell’ambito di un servizio per la repressione dei furti in abitazione e di mezzi agricoli, i militari operanti hanno individuato una Fiat Punto di colore grigio, con i predetti a bordo, condotta dal 42enne e di proprietà del 32enne, provenire da una strada di campagna e immettersi sulla “SS16 Carovigno–San Vito”. La vettura, alla vista dei militari, ha tentato di eludere il controllo dandosi a precipitosa fuga; raggiunta e bloccata, i Carabinieri hanno dunque effettuato la perquisizione veicolare, individuando nei vani porta oggetti situati nelle portiere: 4 paia di guanti; un piede di porco; vari utensili atti allo scasso; 2 torce a led e una valigetta assortita con utensileria da ferramenta, il tutto posto sotto sequestro penale. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato rimesso in libertà.

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SAN PIETRO V.CO – SENSO CIVICO: IL SINDACO RIZZO DIMOSTRI CON I FATTI DI VOLER AIUTARE I COMMERCIANTI. SOSPENDA IL PAGAMENTO DELLA TARI.  
Non basta tagliare un nastro, brindare e mangiare ad una cerimonia inaugurale (in modalità vietate dalle restrizioni per il covid) per dimostrare la vicinanza al settore-commercio di San Pietro Vernotico. Il sindaco Pasquale Rizzo faccia finalmente qualcosa di concreto. E lo faccia in fretta, al pari di tanti altri sindaci pugliesi e prima che la crisi raggiunga livelli impensabili di esasperazione.
 In tante altre realtà della nostra regione, infatti, i sindaci hanno disposto la sospensione del pagamento della Tari ed hanno cominciato a lavorare per effettuare un ricalcolo delle tariffe. Non è immaginabile, infatti, che una attività commerciale rimasta chiusa per mesi debba pagare la stessa tassa sui rifiuti che avrebbe dovuto sostenere se avesse prodotto spazzatura in quello stesso periodo.
 E’ giusto, pertanto, che paghi solo chi ha effettivamente usufruito del servizio. E’ evidente che per rimodulare la Tari occorrerebbe una Amministrazione efficiente, guidata da un Sindaco realmente interessato ad alleviare i problemi dei propri cittadini. Ma così non è, visto che Pasquale Rizzo contraddistingue la sua azione politica per inefficienza e totale disinteresse nei confronti dei problemi che vivono i cittadini.
 Piuttosto fornisca spiegazioni su come sono stati utilizzati i fondi giunti dal Governo e dalla Regione per affrontare l’emergenza-covid e spieghi ai sampietrani come pensa di poter affrontare il dopo-covid in termini di iniziative di rilancio della vita cittadina.
 La gente, oggi più che mai, è davvero stanca di aspettare!
 Coordinamento cittadino di “Senso Civico”

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Si è insediata nella giornata di ieri il nuovo Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Brindisi. Il Commissario Capo Dr.ssa Alessandra PRETE ha lasciato la Questura di Milano e da oggi è la nuova Dirigente della Stradale.

È subentrata al Vice Questore Dr.ssa Pasqualina CIACCIA già in quiescenza dal 1° marzo u.s.

Il Commissario Capo Dr.ssa Alessandra PRETE, trentasette anni originaria di Lecce, laureata in giurisprudenza presso l’Università del Salento, arriva a Brindisi dopo aver prestato servizio alla Questura di Como fino al 2019, poi alla Questura di Milano, dapprima con l’incarico di Funzionario dell’U.P.G.S.P. (volanti) e successivamente come Funzionario dell’Ufficio Immigrazione.

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Francavilla Fontana. Denunciate due persone per lesioni personali a seguito di sinistro stradale. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti scaturiti da un sinistro stradale avvenuto il 14 aprile 2021, hanno denunciato in stato di libertà un 60enne di Martina Franca (TA) e un 43enne di Torre Santa Susanna, per lesioni personali stradali gravi. In particolare, nella serata del 14 aprile, in Oria lungo la SP51, il 43enne alla guida della propria autovettura, a causa della perdita del controllo del veicolo, ha provocato un sinistro stradale con il trattore per semirimorchio cabinato di proprietà e condotto dal 60enne, causando lesioni a entrambi (non in pericolo di vita). I veicoli coinvolti nel sinistro sono stati sequestrati.

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Brindisi. Deteneva nascosti in un barattolo contenente riso alimentare 23 dosi di cocaina per un peso complessivo di 9 grammi, arrestato. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi hanno arrestato in flagranza di reato un 41enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel pomeriggio di ieri, i militari hanno eseguito una perquisizione domiciliare che ha consentito di rinvenire, occultati in un barattolo contenente riso alimentare, 23 involucri in cellophane chiusi con nastro adesivo contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina del peso complessivo di 9 grammi, nonché un bilancino di precisione e vario materiale utile per il confezionamento, il tutto sottoposto a sequestro. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, il 41enne è stato accompagnato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.

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SALUTE: COLDIRETTI PUGLIA, CIBI STRANIERI 6 VOLTE PIÙ PERICOLOSI. Una ragione in più per sostenere Made in Italy in tempo Covid.

Fragole, cavoli cappuccio, uva da vino, sono tra i cibi stranieri sei volte più pericolosi di quelli Made in Italy con il numero di prodotti agroalimentari extracomunitari con residui chimici irregolari che è stato pari al 5,6% rispetto alla media Ue dell’1,3% e ad appena lo 0,9% dell’Italia. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dell’ultimo rapporto EFSA appena pubblicato sulla presenza di pesticidi rilevati sugli alimenti venduti in Europa.

“Secondo il report del Ministero della Salute in Puglia arrivano 87mila partite di cibo dall’estero, provenienti prevalentemente da Germania, Francia, Spagna, Austria, Olanda, Danimarca e Grecia. E’ necessario che tutti i prodotti che varcano i confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Il Made in Italy a tavola risulta – sottolinea la Coldiretti regionale – molto più sicuro degli alimenti che arrivano dall’Unione Europea e di quelli provenienti da Paesi extracomunitari. Una buona notizia che – sottolinea la Coldiretti - viene certificata dal rapporto dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) che ha analizzato capillarmente 96.302 campioni di alimenti in vendita nell’Unione Europea fornendo uno spaccato della presenza dei residui di pesticidi su frutta, verdura, cereali, latte e vino prodotti all’interno dei Paesi dell’Unione o provenienti dall’estero.

In Puglia sono 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione lungo la filiera impegnate a garantire le forniture alimentari al tempo del Covid.

Il primato del Made in Italy – sottolinea la Coldiretti – è una ragione in più per sostenere il lavoro e l’economia del territorio scegliendo prodotti Made in Italy in un momento difficile per l’emergenza Covid che ha tagliato nel 2020 del 12% i consumi alimentari degli italiani che sono scesi al minimo del decennio per effetto delle chiusure delle ristorazione e il crollo del turismo che hanno messo in ginocchio l’intera filiera dei consumo fuori casa che vale 1/3 della spesa alimentare degli italiani fuori casa. Una situazione difficile che ha portato pero’ secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ l’82% degli italiani ha privilegiare l’acquisto di prodotti nazionali.

Di fronte a questi risultati occorre avanzare nel percorso per la trasparenza sull’obbligo di indicare la provenienza degli alimenti in etichetta che grazie alle battaglie della Coldiretti ha raggiunto ormai i 4/5 della spesa (dalla carne al latte, dall’ortofrutta fresca alle conserve di pomodoro, dai formaggi ai salumi) anche se non è ancora possibile conoscere l’origine per prodotti come la frutta trasformata in succhi e marmellate, verdure e legumi in scatola o, zucchero.

L’agricoltura pugliese è leader per valore aggiunto ma è anche la piu’ green  e può contare – riferisce Coldiretti Puglia – sulla leadership indiscussa per la qualità alimentare con 311 prodotti riconosciuti tradizionali dal MIPAF, 10 prodotti DOP, 29 vini DOC e 6 IGP ed è la seconda regione più bio d’Italia, con 266mila ettari coltivati e 9380 operatori, una incidenza del 20% delle superficie biologiche sul totale, dove – aggiunge Coldiretti Puglia - sono aumentati nel 2020 i consumi familiari di alimenti biologici, ma è anche una regione da primato per la biodiversità, promossa dalla rete di vendita diretta degli agricoltori più estesa grazie alla Fondazione Campagna Amica che ha sempre continuato a garantire prodotti sani, genuini e a chilometro zero alla popolazione.

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Nella Asl di Brindisi sono circa mille le dosi somministrate ieri a persone con meno di 80 anni. Con la somministrazione della seconda dose, inoltre, si è concluso il ciclo vaccinale per i pazienti dializzati e sottoposti a trapianto di rene della provincia di Brindisi. "Tutti i pazienti che il 28 marzo avevano ricevuto la prima dose di vaccino - spiega il direttore del reparto di Nefrologia dell'ospedale Perrino, Luigi Vernaglione - sono stati immunizzati e rappresentano il 95 per cento dei circa 420 pazienti dializzati e sottoposti a trapianto di rene che afferiscono ai centri pubblici di Brindisi, Fasano, Francavilla Fontana, Oria, Ostuni, San Pietro Vernotico e al Diaverum di Mesagne. Per le persone che non hanno avuto la possibilità di vaccinarsi verranno organizzate altre giornate dedicate. Anche i caregiver - conclude Vernaglione - sono stati vaccinati. Per loro è prevista una seconda dose a dodici settimane: siamo in attesa di completare con questo 'richiamo' lo scudo immunologico dei pazienti uremici cronici". Circa 900 dosi di vaccino, infine, sono state messe a disposizione dei medici di base per le somministrazioni a domicilio.

La Puglia ha raggiunto e superato quota un milione di dosi somministrate.

Mantiene salda dunque, con il 92,5% di dosi effettuate sulle dosi consegnate, la terza posizione tra le regioni italiane per quanto riguarda la capacità vaccinale. Prima, solo il Veneto e l’Umbria.

Nello specifico le dosi di vaccino anticovid somministrate sino ad oggi in Puglia sono 1.003.336 (dato aggiornato alle ore 18.00).

Nel dettaglio:

Le percentuali di persone vaccinate per fasce di età (dati aggiornati alle ore 15.30) sono:
1 dose over 80 anni Puglia al 81,4% (dato Italia: 80,6%)
2 dose over 80 anni Puglia al 48,3% (dato Italia: 39,7%).

1 dose 79 anni (Nati nel 1942) Puglia = 66%
1 dose 78 anni (Nati nel 1943) Puglia = 65%
1 dose 77 anni (Nati nel 1944) Puglia = 53%
1 dose 76 anni (Nati nel 1945) Puglia = 47%
1 dose 75 anni (Nati nel 1946) Puglia = 44%
1 dose 74 anni (Nati nel 1948) Puglia = 28%
1 dose 73 anni (Nati nel 1949) Puglia = 25%

Ricordiamo che le vaccinazioni della fascia di età tra i 79 e i 60 anni continuano a pieno ritmo ed esclusivamente attraverso l’adesione alla campagna “La Puglia ti vaccina”.

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