Redazione

Iniziative intraprese per la riduzione delle liste di attesa. 

La direzione strategica della Asl Brindisi, consapevole delle criticità legate alle liste di attesa, ha da tempo messo in campo una serie di iniziative mirate a facilitare laccesso alle prestazioni, dal potenziamento tecnologico del parco delle grandi macchine al perfezionamento degli accordi con le strutture private accreditate, medici di famiglia e specialisti ambulatoriali.
La programmazione studiata per affrontare la questione è presente in alcuni atti ufficiali, tra i quali il Piano aggiornato per il recupero delle prestazioni sanitarie inviato alla Regione Puglia; una nota, inviata a tutte le organizzazioni sindacali, con il piano di recupero delle liste d'attesa; una nota sui dati delle prestazioni ambulatoriali da recuperare estratte dal Cup al primo gennaio 2022, e la documentazione relativa al Piano recupero liste d'attesa: Drg chirurgici, inviate alle strutture aziendali e alle organizzazioni sindacali.
È previsto anche un tavolo tecnico per discutere le problematiche su prescrizioni, classi di priorità, appropriatezza, accordi con medici di medicina generale e pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali interni, tempistica delle esecuzioni delle prestazioni, regolamento aziendale sulla tipologia di agende (pubbliche, riservate, criptate).
Fra le iniziative intraprese, inoltre, a marzo 2022 è stata elaborata dal direttore dellUnità Controllo di Gestione e dalla responsabile CUP, la Relazione sullo stato di attuazione del programma aziendale per la gestione delle liste attesa, pubblicata anche sul sito istituzionale nella sezione dedicata. Non da ultimo si fa presente che tra la Direzione sanitaria aziendale, i direttori dei Distretti e le Unità distrettuali di medicina generale e pediatria, il direttore del Controllo di Gestione e la responsabile CUP, si sono tenuti incontri che hanno prodotto una bozza di Procedure da attivare per il miglioramento delle prenotazioni secondo codici di priorità e prescrizioni delle prestazioni della specialistica ambulatoriale. La bozza sarà a breve sottoscritta e trasmessa ai soggetti interessati.
Nel caso di difficoltà di accesso alle prestazioni, la Asl ricorda che a tutti gli assistiti residenti nel territorio, o non residenti con assistenza temporanea, vengono fornite le informazioni utili attraverso canali diretti o indiretti (sito istituzionale, numeri verdi, sportelli).
Coloro che non riescono a ottenere una prenotazione nei tempi previsti dalla priorità riportata sulla ricetta possono rivolgersi agli sportelli Cup, il centro unico prenotazioni, per verificare la presenza di ulteriori disponibilità nelle agende, in quanto non tutte le prestazioni sono prenotabili tramite servizio online o con il call center.  Nel caso in cui la prima data disponibile non sia compatibile coi tempi di priorità indicati nella prescrizione medica, l'utente sarà indirizzato agli uffici sanitari competenti (le direzioni dei distretti sociosanitari e degli ospedali) per valutare leffettiva urgenza della prestazione: in questa sede si provvederà a verificare la possibilità di andare in deroga alle disponibilità presenti in agenda. Se invece la prestazione non può essere erogata nei tempi stabiliti, sarà rilasciata una dichiarazione di “impossibilità a garantire la prestazione entro i termini previsti”. Tale dichiarazione è utilizzabile per ottenere il rimborso delle prestazioni erogate e fatturate da strutture sanitarie private. Per il rimborso l’utente dovrà rivolgersi al Distretto sociosanitario di residenza, che si occuperà di prendere in carico la pratica.
Inoltre, per i pazienti oncologici sono previsti percorsi differenziati con disponibilità di prenotazione per gli utenti che accedono al COrO (il Centro di orientamento oncologico presente negli ospedali di Brindisi e Francavilla Fontana) e per quelli che seguono il follow-up. Stesso discorso vale per i pazienti nefrologici che godono di una corsia preferenziale per le prenotazioni. 
Fra le iniziative, infine, si ricorda l'installazione della nuova Tac nella Radiologia del Perrino che ha già determinato un miglioramento dellofferta. A fronte delle carenze strutturali, tecnologiche e di personale, la direzione strategica ha individuato investimenti importanti, attingendo ai fondi del Pnrr destinati alla sanità e continua ad espletare tutte le procedure di reclutamento di operatori sanitari previste dalla normativa vigente.

Dall’Appia diretta a Brindisi si staccava all’altezza di Oria fin dall’epoca classica la Via “ad Lippium” diretta verso Lecce (Lippium dal toponimo greco Λουππίαι Luppíai). Domenica 6 aprile la proposta dei Cicloamici in collaborazione con l’Istituto secondario superiore Epifanio Ferdinando è di ripercorrere in bici quelle antiche strade alla scoperta del patrimonio storico e archeologico di grande rilevanza: le Terme Romane a Malvindi, la Chiesa di San Pietro di Crepacore, il tempietto di San Miserino. Un itinerario immerso nel paesaggio autunnale sulle tracce di quel reticolo di strade secondarie intorno a Mesagne segnalate nel 2006 e poi dimenticate. L’incuria, il tempo, gli atti vandalici e i lavori di costruzione della circonvallazione Sud hanno portato alla quasi completa cancellazione della segnaletica.
La cicloescursione domenicale è una occasione per ritrovarsi all’aria aperta per fare sport, cultura, socializzare e stabilire un dialogo intergenerazionale. Tutto insieme e in modo ecosostenibile.
I Cicloamici e l’Istituto Ferdinando, mediante questo evento, propongono all’amministrazione Comunale di Mesagne di associare l’opera di riqualificazione del cammino della Appia regina viarum e di Muro Tenente alle altre strade di campagna che rappresentano una rete di itinerari ricreativi, naturalistici, storici. Molti di questi itinerari furono realizzati con segnaletica cicloturistica nel 2006 dalla giunta Sconosciuto con un finanziamento regionale. Un opera allora pionieristica che ritorna oggi di grande attualità dopo la riscoperta su scala regionale dei cammini (Appia Don Tonino, Via Materana) e degli itinerari cicloturistici (Eurovelo 5). La rete delle “Vie Verdi” è stata ripresa e citata nel piano della Mobilità ciclistica e moderazione del traffico” sviluppato nel 2017 dall’amministrazione Molfetta i cui contenuti sono stati determinanti per la progettazione del progetto Appia Eurovelo5 di ricente approvato al Comune di Mesagne. Diventa di grande rilevanza per la cittadina già candidata a capitale nazionale della cultura, tutelare e valorizzare il patrimonio di strade luoghi di cui il territorio cittadino è disseminato. Gli organizzatori sottolineano infine l’urgenza di pianificare un intervento di consolidamento, messa in sicurezza e un progetto di fruibilità del sito archeologico di Malvindi.

 

 Il programma dell’escursione in bici

Ore 8:45 raduno, ore 9,00 partenza: Piazza 4 Novembre Mesagne.
Indicazioni da Google Maps del luogo di incontro undefined


Percorso: Itinerario facile e pianeggiante di circa 35Km per strade asfaltate e sterrate. Pedalata tranquilla e affascinante per assaporare la bellezza dell’agro di Mesagne e dei comuni limitrofi tra vigneti e uliveti antiche masserie e costruzioni a secco ed i siti archeologici di San Miserino, San Pietro di Crepacore e Malvindi lungo l’antico itinerario del limitone dei greci.
Rientro: per le ore 13 a Mesagne. La fatidica ora della braciola.
Info e capogita: Antonio Licciulli 3333744725

 Iscrizione alla gita

Richiediamo cortesemente ai partecipanti di prenotarsi all’evento mediante il modulo online linkato sotto. La partecipazione all’evento è gratuita. Ricordiamo che da ottobre è possibile iscriversi o rinnovare l’associazione che sarà valida per tutto il 2023 e che sono in vendita le magliette tecniche disegnate da Alberto Marescotti. L’associazione accetta contributi liberi.

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L’albero monumentale è un elemento capace di caratterizzare un paesaggio, una città, un giardino, un bosco un campo seminato. Rappresenta una ricchezza eccezionale che può promuovere il turismo e arricchire di contenuti e fascino gli itinerari naturalistici e culturali. Questi giganti sono spesso elementi vestigiali di antiche coperture vegetali di un boschi o colture poi abbandonate. A volte gli alberi monumentali sono rimasti ancora in vita perché testimoniano eventi storici, o semplicemente perché danno refrigerio. Altri ancora sono alberi sacri, carismatici, piantati nella notte dei tempi, ex voto, o appartengono a specie che la mitologia ha reso importanti, impregnati di quel significato religioso attribuitogli da popoli antichi.

I Cicloamici con FIAB Bari Ruotalibera ed il collettivo Itinerari Lenti di Ceglie, in collaborazione con l’Azienda Agricola Columella propongono una escursione inedita. Sotto la guida del naturalista Gianfranco Ciola l’escursione in bici dedicata agli alberi monumentali si svolgerà tra le contrade collinari a Sud Est di Ostuni : San Benedetto, Traetta, Montecchie, Lamacoppa e quelle di Ceglie: Fragnite, Camarda alla scoperta di sughere, roverelle e lecci con caratteristische di essere alberi monumentali di grande pregio.
Si pedalerà alla scoperta degli alberi monumentali censiti a settembre dal prof. Piero Medagli, da Fabio Ippolito e Alessio Turco dell’Universita’ del Salento per essere inseriti nella lista nazionale degli alberi monumentali. Ne facciamo di seguito un esclusivo elenco: la Sughera di masseria San Benedetto, il leccio di Montelarena, le roverelle di masseria Martucci, la roverella delle Montecchie, la roverella di masseria Traetta, la roverella e leccio di masseria Petolecchia, il leccio di Tolla.

 

 Il programma dell’escursione in bici

Ore 9:00 raduno, ore 9,00 partenza: Piazza Della Libertà, Ostuni.
Indicazioni da Google Maps del luogo di incontro undefined


Percorso: Percorso collinare di difficoltà medio facile di circa 40Km per strade asfaltate e sterrate con visita agli alberi monumentali: Sughera di masseria San Benedetto, leccio di Montelarena, roverelle di masseria Martucci, roverella delle Montecchie, roverella di masseria Traetta, roverella e leccio di masseria Petolecchia, leccio di Tolla.
Pranzo: Pranzo a sacco presso l’Azienda Agricola Columella in C.da Lamacoppa piccola. L’azienda offrirà una degustazione di vino e olio.
Rientro: per le ore 17 a Ostuni.
Info e capogita: Antonio Licciulli 3333744725 e Gianfranco Ciola.

 Iscrizione alla gita

Richiediamo cortesemente ai partecipanti di prenotarsi all’evento mediante il modulo online linkato sotto. La partecipazione all’evento è gratuita. Ricordiamo che da ottobre è possibile iscriversi o rinnovare l’associazione che sarà valida per tutto il 2023 e che sono in vendita le magliette tecniche disegnate da Alberto Marescotti. L’associazione accetta contributi liberi.

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EDISON, CERANO, PETROLCHIMICO: LA GUERRA DELLE CARTE CHE PORTA AL DESERTO INDUSTRIALE ED ECONOMICO BRINDISI. 

Il ricorso al Tar del Comune di Brindisi contro l’Autorizzazione Ministeriale al deposito proposto da Edison e la conferenza stampa tenuta ieri (2 novembre) dal sindaco Riccardo Rossi confermano ancora una volta la visione di profondo pre-giudizio da parte della attuale Amministrazione Locale nei confronti del settore industriale e di ogni tentativo di sviluppo dell’indotto che l’Industria porta con sé.

È una storia vecchia decenni che danneggia la città e l’economia di tutto il territorio per favorire solo e soltanto il successo politico individuale di chi si intesta tali battaglie ambientaliste. È avvenuto con il Sindaco Rossi e ci auguriamo che non accada nuovamente nelle prossime consultazioni di primavera, magari con altri “paladini del giusto”. Brindisi, le sue enormi potenzialità ed il suo prezioso Sistema Industriale hanno bisogno di uomini e competenze capaci di valorizzare il buono e le opportunità che l’Industria rappresenta senza mai dimenticare la Transizione Ecologica, tema cardine del nostro ultimo Congresso Territoriale. Industria ed altre prospettive di cui la città è portatrice - o vorrà darsi in futuro - possono pienamente co-esistere: non c’è incompatibilità tra Industria ed altri settori, semmai integrazione virtuosa.

Per queste ragioni ci rammarica assistere ad una battaglia di carte bollate – quella sull’Autorizzazione al deposito Edison - che nulla ha a che vedere con la visione del territorio nel futuro. Sembra piuttosto l’unica arma possibile per chi, dopo aver detto di No a tutti i nuovi investimenti, non ha altra proposta da offrire se non posizioni ideologiche come «lo sviluppo di questa città non passa dai depositi», come emerso nel corso della conferenza stampa.

Identico discorso per gli altri temi affrontati da Rossi. Per Cerano, per cui viene rispolverato il motto del “No al carbone” ignorando che sia in corso una guerra energetica internazionale nella quale la Centrale di Brindisi, a combustibile fossile ma “in Transizione”, sia più che mai strategica ed essenziale per il Sistema Paese; lo dice Terna, non solo la Uiltec. O ancora: la positiva notizia della prossima installazione di nuove centraline di monitoraggio ambientale nel Petrolchimico, strumenti utilissimi, come Uiltec ha più volte sottolineato, innanzitutto all’Azienda ed alle maestranze li impiegate. Per questo sui vari Tavoli abbiamo sempre avuto un atteggiamento di dialogo e non di scontro con quelle Aziende – Versalis ed Edipower fra tutte - che hanno già posto in essere investimenti per migliorie ambientali e sono favorevoli a realizzarne di ulteriori.

Per noi della Uiltec la presenza industriale a Brindisi è una realtà da difendere e di cui favorirne lo sviluppo, nel pieno rispetto dell’ambiente e della epocale Transizione Ecologica in atto. Crediamo che questo sia l’unico modo per tutelare posti di lavoro e diritti dei lavoratori assieme all’economia reale che restituiscono a tutti gli altri settori economici del territorio. Per il sindaco Rossi ed i suoi sodali, invece, l’industria rappresenta solo il passato di Brindisi ed è da abbattere quanto prima e con ogni strumento possibile per lasciare spazio ad un mondo «più libero e felice» (?) nel quale non si comprende ancora come si dovrà sussistere economicamente.

Nel mezzo il destino di centinaia di famiglie e giovani professionalità che guardano inermi i propri destini sul filo delle carte bollate. Per ognuno di loro la Uiltec proseguirà la battaglia contro questa visione miope della città e del territorio ed a favore di ogni iniziativa e proposta di investimento capace di rispettare e far crescere Brindisi.

Dati del giorno: 03 novembre 2022

1.840
Nuovi casi
11.217
Test giornalieri
6
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 587
Provincia di Bat: 81
Provincia di Brindisi: 218
Provincia di Foggia: 157
Provincia di Lecce: 539
Provincia di Taranto: 243
Residenti fuori regione: 16
Provincia in definizione: -1
13.278
Persone attualmente positive
170
Persone ricoverate in area non critica
9
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.522.491
Casi totali
13.014.820
Test eseguiti
1.500.038
Persone guarite
9.175
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 490.389
Provincia di Bat: 129.554
Provincia di Brindisi: 144.928
Provincia di Foggia: 213.407
Provincia di Lecce: 316.806
Provincia di Taranto: 206.205
Residenti fuori regione: 16.034
Provincia in definizione: 5.168

Open day del servizio di Integrazione scolastica disabili della Provincia di Brindisi. Martedì 15 novembre 2022, alle ore 16,30, presso il Salone di Rappresentanza della Provincia di Brindisi, si terrà l' OPEN DAY del Servizio di integrazione scolastica, aperto a operatori, utenti e famiglie, per condividere, in un clima di festa, socializzazione e convivialità, l'avvio del nuovo anno scolastico.

Interverranno, il Presidente della Provincia, on. Antonio Matarrelli, la Consigliera Provinciale delegata alle Politiche Sociali, Antonella Baccaro, il Consigliere di Amministrazione Delegato di SOCIOCULTURALE,  Stefano Parolini, e la dott.ssa Fernanda Prete, dirigente del servizio provinciale.

Nel corso della manifestazione saranno proposte anche le performance di alcuni giovani talenti. Si invitano ad intervenire le famiglie e i ragazzi.

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XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA 25MLN PER ‘DIVERSIFICAZIONE’ IN AREA INFETTA CON  MANDORLI, CILIEGI, FICHI, AGRUMI E ALBICOCCHI.

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del MIPAAF che definisce le modalità per l’erogazione dei contributi per la riconversione verso altre colture (78 specie ammesse), prevista dal Piano per la Rigenerazione del Salento.

Al via i contributi per l’impianto in zona infetta di mandorlo, fico e ciliegio, di tutti i citrus e prunus in un elenco di 78 specie ammesse, per iniziare a programmare la diversificazione colturale in Salento, dopo il disastro causato dalla Xylella Fastidiosa che ha colpito 21 milioni di ulivi. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole “Criteri e modalità di concessione dei contributi in  attuazione  del «Piano straordinario per la rigenerazione  olivicola  della  Puglia»” che concerne l’impiego di 25 milioni di euro per la riconversione verso altre colture (Art. 7).

Per l'attuazione dell’articolo 7 sulla diversificazione produttiva del Piano per la Rigenerazione – aggiunge Coldiretti Puglia -  sono destinati 25 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro provenienti dai  fondi dell’annualità 2020 e 15 milioni di  euro  provenienti  dai  fondi  dell’annualità  2021, afferenti al  «Fondo  per  la  realizzazione  di  un  Piano  straordinario  per  la rigenerazione olivicola della Puglia».

E’ possibile l’impianto di 78 specie ammesse per la riconversione produttiva, tra cui – dice Coldiretti Puglia - le piante specificate che si sono dimostrate resistenti o immuni all’organismo nocivo nelle zone infette in cui si opera l’eradicazione, e ciò riguarda agrumi, il pesco, l’albicocco, il susino, il mandorlo.

In uno scenario lunare fatto di migliaia di ulivi secchi ancora da eradicare – insiste Coldiretti Puglia - la diversificazione colturale è possibile e opportuna, per non condannare le province di Lecce, Brindisi e Taranto a una monocoltura, con il rischio che un organismo alieno azzeri il patrimonio produttivo del territorio, come già avvenuto con la Xylella che ha compromesso il 40% del patrimonio olivicolo della regione Puglia.

Le indagini diagnostiche sulle piante delle varietà di ciliegio dolce e mandorlo selezionate per esempio, a seguito dell’esposizione sia all’inoculo artificiale sia ad adulti di sputacchina con elevata incidenza di infezioni di Xylella fastidiosa, hanno dimostrato – rileva Coldiretti Puglia sulla scorta dello studio scientifico dell’IPSP del CNR di Bari – che la presenza del batterio risulta in media inferiore all’11% su mandorli e ciliegi. Questo dato confrontato con quanto ottenuto nelle tesi con piante di olivo, con la media di piante infette del 74,43%, indica una percentuale significativamente più bassa di infezione di mandorlo e ciliegio.

Il mandorlo è da tempo considerato resistente e tollerante – riferisce Coldiretti Puglia - in una misura almeno uguale, se non superiore, alle varietà di olivo resistenti, per le quali è autorizzato l’impianto, secondo gli studi del CNR di Bari, mentre gli agrumi, il pesco, l’albicocco ed il susino sono risultate immuni alla Xylella fastidiosa sottospecie pauca da prove scientifiche del CNR di Bari, già ampiamente validate nel 2016.

La sperimentazione, la ricerca, gli innesti per salvare gli olivi monumentali e lo studio della biodiversità rappresentata dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei, sono temi – spiega Coldiretti Puglia - di sicuro interesse e di concreta speranza che vanno supportati in modo tangibile, così come i progetti di rinaturalizzazione.

Proseguono gli studi in Puglia, dove sono già oltre 30.000 i semenzali osservati, numerosi semenzali – conclude Coldiretti Puglia - già a frutto che hanno superato la fase giovanile, di cui 190 asintomatici selezionati ed analizzati con PCR quantitativa, 33 semenzali risultati privi del batterio a 3/4 successive analisi, di cui 23 già riprodotti e pronti per essere sottoposti ai test di patogenicità, dove i risultati attesi riguardano nuove fonti di resistenza nuove varietà, uniche e nate in loco da genitori autoctoni, nuovi genitori locali per attività di incrocio, alla base del progetto di ricerca e sperimentazione ‘Resixo’ condotto dal CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP Bari).

Elenco delle 78 specie ammesse per la riconversione produttiva: Feijoa, Acero campestre, Acero minore, Acero opalo, Actinidia, Corbezzolo, Cappero, Papaia, Carpino bianco, Carpinella, Pecan, Carrubo, Albero di Giuda, Cisto rosso, Cisto salvi foglio, Agrumi, Corniolo, Sanguinello, Coronilla, Nocciolo, Azzeruolo, Biancospino,  Cotogno, Erica, Nespolo del Giappone, Fusaggine, Faggio, Fico, Frassino maggiore, Orniello, Frassino meridionale, Agrifoglio, Noce, Ginepro coccolone, Ginepro fenicio, Ligustro, Melo, Mango, Nespolo comune, Gelso bianco, Gelso nero, Fico d'India, Carpino nero, Avocado, Pino d'Aleppo, Lentisco, Terebinto, Pioppo bianco, Albicocco, Ciliegio, Susino, Mandorlo, Pesco, Melograno, Pero, Nashi, Cerro, Quercia spinosa, Farnetto, Leccio, Vallonea, Roverella, Sughera, Quercia virgiliana, Rosa selvatica, Lampone europeo, Mora di rovo, Pungitopo, Salice bianco, Sambuco nero, Sorbo domestico, Ciavardello, Tiglio selvatico, Tiglio nostrano, Olmo minore, Mirtillo Nero, Viburno, Vite.

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Da oggi, giovedi 3 novembre, riprendono a Oria, dopo due anni di fermo a causa
della pandemia, le lezioni dell'Università Popolare Oritana "Mons.
Armando Franco". Le lezioni si terranno ogni giovedi, con inizio alle
ore 16.00, presso la Biblioteca Comunale "De Pace-Lombardi".

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Il lungo ponte di Ognissanti riporta nei luoghi della cultura numeri sovrapponibili al boom estivo. Sono quasi 10mila i visitatori che hanno scelto Musei, Castelli, Aree e Parchi Archeo0logici della Direzione Regionale Musei durante il weekend “esteso” cominciato sabato 29 ottobre e conclusosi martedì 1 novembre; un record assimilabile al fine settimana di ferragosto (seppur, in quel caso, il riferimento è a sole tre giornate). 

Sul podio i tre Castelli di Puglia: domina Castel del Monte con oltre 4000 persone che hanno varcato la soglia del monumento patrimonio Unesco nelle quattro giornate appena trascorse, con record di ingressi martedì, durante la festività nazionale;  il secondo luogo più gettonato è stato il Castello svevo di Bari con 2500 presenze, a comprova delle performance vincenti dell’ultimo periodo; complice il nuovo allestimento dedicato alla collezione della regina Margherita di Savoia, conquista la terza piazza il Castello svevo di Trani, con più di 1000 ingressi.

In quest’ultimo caso, il picco è stato registrato proprio lunedì in cui il maniero con affaccio sul mare osserva il giorno di chiusura settimanale.

Ottima prestazione per il Parco Archeologico di Siponto che, come molti degli altri siti è andato incontro alle esigenze del lungo ponte, rimodulando gli orari di apertura.

«I dati ci dimostrano che è stata evidentemente premiata la scelta promossa dalla Direzione Generale Musei e condivisa a livello locale, con grande spirito di collaborazione, da tutto il personale di accoglienza e vigilanza, di rendere fruibili i luoghi della cultura durante il lungo ponte di Ognissanti, posticipando o eliminando in via straordinaria la giornata di chiusura settimanale - commenta il Direttore Regionale Musei Puglia, il dott. Luca Mercuri - Per questo ringrazio di cuore quanti hanno prestato servizio. I grandi numeri inglobano sicuramente una fetta di turismo di prossimità e di residenti, e questo ci rende ancora più orgogliosi. Quello che è accaduto nei nostri Musei è certamente un segnale di grande vitalità per il turismo pugliese, a cui siamo felici di contribuire con l’attrattività dei nostri siti».

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Impianto GNL Edison, carbone e petrolchimico: tre importanti temi per il presente e il futuro di Brindisi.
“Oggi in conferenza stampa ho illustrato una serie di aggiornamenti in merito a questioni importanti ambientali ed energetiche per il presente e il futuro della città che riguardano: il deposito costiero GNL a Costa Morena est, le mie interlocuzioni con i sindaci delle città italiane che ospitano centrali a carbone e l'installazione delle centraline per il monitoraggio della qualità dell'aria all'interno del Petrolchimico.

In merito al primo argomento abbiamo presentato al Tar di Lecce un ricorso avverso al provvedimento autorizzativo rilasciato dal Ministero della Transizione ecologica per il deposito costiero GNL Edison a Costa Morena est.

I principali motivi riportati nel ricorso sono tre:

- l'interferenza di tale deposito con l'importante infrastruttura ferroviaria, da oltre 100 milioni di euro, in fase di realizzazione che avrà tra gli effetti principali la possibilità di realizzare i convogli merci di sostanze infiammabili e pericolose fuori dalla stazione di Brindisi eliminando i problemi critici di sicurezza che ci sono.
- La valutazione di impatto ambientale, assente nel procedimento autorizzativo, ci sembra assolutamente necessaria per garantire il rispetto dell'ambiente e della salute in una città sancita da un decreto del Presidente della Repubblica come area ad elevato rischio di crisi ambientale.

- La mancata valutazione del parere della giunta comunale che ha impedito l'esame di tutte queste problematiche.


Sul secondo punto: sappiamo che in tutta Italia e quindi anche a Brindisi, a causa di questa sciagurata guerra, sono ripartite le centrali a carbone.

In un incontro che ho avuto con i sindaci delle città che ospitano tali centrali: Civitavecchia, Venezia, La Spezia solo per citarne alcune, si è ritenuto di inviare una nota congiunta al Ministro competente per chiedere, poiché in questi mesi mai interpellati, un incontro per discutere il rispetto dei termini del phase out dal carbone entro il 2025; il coinvolgimento delle comunità locali nelle decisioni in materia energetica che impattano in modo significativo sui nostri territori; interventi economici da parte del Governo sui processi di trasformazione delle stesse centrali e la riduzione delle bollette dei cittadini a fronte dei maxi profitti generati dalle centrali.

Infine nel corso degli ultimi dieci anni, prima da consigliere comunale e poi da sindaco, ho chiesto l'implementazione di una rete per il controllo della qualità dell'aria all'interno del Petrolchimico, in particolare durante gli eventi di blocco che comportano l'accensione della torcia, circostanza in cui è sempre stato difficile avere un report preciso e dettagliato sulla qualità dell'aria. A seguito della sospensione delle attività che disposi con ordinanza sindacale nel maggio 2020 si ottenne un tavolo con l'azienda Versalis, Arpa Puglia e Ispra per la realizzazione della rete di monitoraggio e controllo. In questi giorni Ispra con una nota che ha inviato a Versalis ed Arpa, ha pienamente accolto questa richiesta chiedendo all'azienda di realizzare, nel più breve tempo possibile, la rete di centraline per il controllo e monitoraggio della qualità dell'aria all'interno dello stabilimento.

È questa un'importantissima misura a tutela della salute dei lavoratori del Petrolchimico e dei cittadini di Brindisi.

Ringrazio l'Arpa Puglia per l'importante lavoro tecnico-scientifico svolto per la definizione delle centrali e degli inquinanti da monitorare.


Quelle che ho riportato oggi sono tre questioni fondamentali per il presente e futuro di Brindisi. Siamo nel pieno di una conversione ecologica che impone il passaggio dalle fonti fossili a quelle rinnovabili. Le tecnologie oggi lo consentono, dobbiamo in piena emergenza climatica fare tutti gli sforzi possibili per salvaguardare ambiente e salute, creando con la filiera delle rinnovabili lavoro e sviluppo di qualità.
È la principale sfida del nostro tempo sia a livello globale che locale” lo dichiara il sindaco Riccardo Rossi.

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