Redazione
La centrale Monica Piperno è ufficialmente una nuova giocatrice dell’Aurora Volley Brindisi. Dopo un “corteggiamento” durato qualche settimana è infatti arrivata la firma sul contratto che legherà l’atleta per questa stagione alla squadra biancazzurra. Espletate le formalità di rito la nuova giocatrice si metterà a disposizione dello staff tecnico per l’inizio della preparazione atletica.
La 31 enne nativa di Verbania va ad aggiungere spessore ed esperienza nel reparto centrale del campo portando con sé le sue doti di leadership e la sua sconfinata passione per la pallavolo che l’ha portata ad accettare la proposta della società del Presidente Saponaro.
“Sono molto contenta di poter tornare sul parquet e onorata di poter contribuire ad un progetto pallavolistico nella mia attuale Città” dichiara la nuova arrivata “Appena ho messo piede nel palazzetto mi sono subito sentita a casa. Arrivo con la voglia di dare il mio aiuto alla squadra qualsiasi esso sia e magari trasmettere alle mie compagne la positività, lo spirito di sacrificio e la dedizione che mi hanno sempre accompagnato nella mia crescita personale e lavorativa.”
Sport, studio e lavoro sono sempre stati i punti cardine della vita di questa atleta laureata in giurisprudenza e consulenza del lavoro che da tempo ricopre incarichi di responsabilità presso una nota catena di distribuzione di articoli per lo sport. “L’Aurora mi ha trovata sul posto di lavoro e subito è scattata una sensazione di reciproca collaborazione e di passione per il volley; era il tassello che mancava nella mia vita brindisina”
“Abbiamo colto un’opportunità che non potevamo farci sfuggire” dichiara il Presidente del sodalizio brindisino Ercole Saponaro “con questo innesto facciamo una bella iniezione di esperienza e personalità al nostro roster; le atlete più giovani sicuramente beneficeranno della sua presenza.” Ma a suscitare le attenzioni del club biancazzurro sono state anche altre caratteristiche “Sono stato colpito dalla sua passione per la pallavolo e dalla sua grande voglia di mettersi in gioco prima ancora delle sue indubbie qualità tecniche. Siamo convinti che Monica ci sarà di grande aiuto nel corso del campionato” conclude il dirigente.
Mesagne. Riordino della numerazione civica e della toponomastica
COLDIRETTI PUGLIA, +35 COSTI VENDEMMIA 2022, SOS VINO TRICOLORE
ENERGIA: COLDIRETTI PUGLIA, +35 COSTI VENDEMMIA 2022, SOS VINO TRICOLORE. Cresce ancora l’export (+16%) nei primi 6 mesi del 2022, ma l’aumento dei costi non va scaricato sulle spalle di vitivinicoltori e cantine serie.
A frenare la corsa del vino pugliese è soprattutto la crescita esponenziale dei costi con un +35% in media a causa delle tensioni su energia e materie prime generate dalla guerra in Ucraina con aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel commentare le previsioni di vendemmia dell’Ismea, Assoenologi e Unione Italiana Vini che con la svolta climatica dell’ultimo mese fa stimare un aumento del 3% della produzione di vino pugliese con 10.630 ettolitri conteggiati da Agea sulla base delle dichiarazioni di produzione del 2021.
Cresce ancora l’export del vino pugliese del 16% nei primi 6 mesi del 2022, quando in 5 anni dal 2016 al 2021 le vendite all’estero dei vini pugliesi sono aumentate del 46%, il doppio che in Italia – riferisce Coldiretti Puglia – raggiugendo il valore di 179 milioni di euro, con un aumento del peso dell’Asia, che resta comunque ancora ridotto, con +526% di export in Corea del Sud, mentre sono cresciute le vendite del 75% negli Stati Uniti, del 70% in Germania, del 69% in Cina, del 39% in Svizzera e del 33% in Giappone, con una performance positiva in UK del +121%, in Francia del +44%, in Germania del +27%, in Cina +24% e Svizzera +18%, con un calo solo negli Stati Uniti del -13% e in Giappone del -29%.
Ma l’aumento dei costi alimentato dalla guerra in Ucraina – insiste Coldiretti Puglia – non va scaricato sulle spalle dell’anello più debole della filiera i vitivinicoltori e le cantine serie che rispettano il prodotto ed il territorio che hanno già sopportato in solitudine la crescita esponenziale dei costi con l’aumento dei costi per l’energia, le lavorazioni, le materie prime, l’irrigazione con il rischio crack per 20mila aziende agricole.
Occorre peraltro ricordare che sino ad oggi – insiste Coldiretti Puglia - l’incremento dei costi è stato scaricato sulle spalle dei viticoltori, come dimostra il fatto che il prezzo di vendita del vino, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, è aumentato al dettaglio di appena il 2,5% a maggio 2022 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre gli alimentari sono aumentati in media del 7,1%.
I successi dei vini pugliesi continuano nonostante le aziende vitivinicole Made in Italy – sottolinea la Coldiretti regionale - si siano trovate a fronteggiare aumenti unilaterali da parte dei fornitori. Nei vigneti si registrano infatti rincari che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio. Una bottiglia di vetro – spiega la Coldiretti - costa fino al 50% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.
Problemi anche per l’acquisto di macchinari, soprattutto quelli in acciaio, prevalenti nelle cantine, per i quali è diventato impossibile persino avere dei preventivi. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%.
Ma lo scenario del settore vitivinicolo va analizzato, anche alla luce delle preoccupazioni dei consumatori per il ‘carovita’, a seconda dei canali di vendita su cui le diverse strutture di produzione e commercializzazione indirizzano le proprie produzioni, con la flessione – spiega Coldiretti Puglia - delle vendite nei primi 3 mesi del 2022 nella Grande Distribuzione Organizzata dei vini DOP dell’11,2%e degli IGP del -9.7%, mentre per la ripresa piena delle attività della ristorazione abbiamo un +89% del fatturato nel canale Ho.Re.Ca, dove sono proprio i vini a denominazione al centro dell’offerta enogastronomica.
Il timore di entrare in recessione con lo scenario inflattivo e di crisi, determinerà strategie di risparmio dei consumatori – aggiunge Coldiretti Puglia - con solo il 4% che dichiara che non ci sarà alcun cambiamento nelle abitudini di acquisto e di consumo, il segnale evidente che l’inflazione con il caro bollette e i rincari dei beni alimentari avrà effetti tangibili nei prossimi mesi sulle scelte di acquisto dei consumatori.
Una situazione che mette a rischio un sistema che a partire dalla vendemmia attiva un sistema che offre opportunità di lavoro direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio, secondo una ricerca di Coldiretti per cui per ogni grappolo di uva raccolta si attivano ben diciotto settori di lavoro dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie e molto altro.
Da difendere c’è anche un patrimonio unico di biodiversità con la produzione tricolore che – conclude la Coldiretti – può contare su 607 varietà iscritte al registro viti, il doppio rispetto ai francesi, con le bottiglie Made in Italy destinate per circa il 70% a Docg, Doc e Igt con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 76 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30% per i vini da tavola.
Produzione di vino e mosto in Puglia e in Italia (migliaia di ettolitri)
|
Media 2017-2021 |
2021 |
2022* |
Var.% 2022*/2021 |
Puglia |
9.193 |
10.368 |
10.630 |
3% |
Italia |
48.825 |
50.232 |
50.270 |
0% |
Fonte: Agea per il 2021 e *stima Assoenologi, Ismea e UIV per il 2022
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Mesagne. Roberto, manca ormai da otto anni
Roberto, manca ormai da otto anni.
Domenica 18 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento dei sacerdoti
Torna domenica 18 settembre la Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento dei sacerdoti, giunta quest’anno alla XXXIV edizione.
La Giornata è una domenica di sensibilizzazione che richiama l’attenzione sulla missione dei sacerdoti, sulla loro opera e sulle offerte che sono dedicate al loro sostentamento.
Tra i 33mila preti diocesani italiani segnaliamo in Puglia, Don Antonio Andriulo, parroco a San Vincenzo de’ Paoli in Villa Castelli, nella provincia di Brindisi, costruttore di relazioni nella comunità per dare il senso della Chiesa che accoglie.
Per Don Antonio l’appartenenza alla comunità è un valore da costruire e custodire attraverso la cura della parrocchia che d'estate è un vero faro grazie alle attività organizzate per i ragazzi, ma tutto l'anno rappresenta un modello di accoglienza e integrazione.
La bella storia di Don Antonio e della sua comunità è al centro di un video che si può condividere dal canale YouTube Uniti nel dono.
Nel sito www.unitineldono.it. sono fornite tutte le informazioni utili per le donazioni ed è presente una sezione storie dedicata alle testimonianze dei sacerdoti.
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Monica Priore. Da Rodi a Taranto a nuoto
È il caso di dire stanca ma felice di aver concluso il circuito di nuoto in acque libere della FIN Puglia iniziato nel mese di Giugno a Rodi Garganico e terminato lo scorso 10-11 Settembre a Taranto con il grande evento Dominate the Water promosso dal campione del mondo della 10 km Gregorio Paltrinieri.
Oltre che come sportiva , la mia partecipazione a queste manifestazioni aveva l’obbiettivo di sensibilizzare gli atleti e le loro società sulla conoscenza del diabete tipo 1 e sull’importanza dell’attività fisica per la nostra salute.
Per questo vorrei ringraziare la Federazione Italiana Nuoto Comitato Regionale Puglia, l’ASI e la DTW Taranto per aver voluto la mia presenza nelle varie tappe e le associazioni A.G.D.C., A.P.D.S., In Giro col Diabete, che hanno accettato il mio invito a parteciparvi, supportandomi.
Ringrazio anche i medici Giuliana Cardinale, Elvira Piccinno, Susanna Coccioli e Cosimo Rodia che hanno messo a disposizione di atleti e pubblico le loro competenze e professionalità, dando chiarimenti e consigli a chi ne avesse bisogno.
Un ringraziamento particolare va all’associazione Delfini Messapici, in primis per aver seguito l'intera manifestazione Dominate the Water a Taranto effettuando il controllo glicemico ad atleti, giudici, accompagnatori ecc. - se vogliamo, un'occasione alternativa di fare screening diabetologico - e poi per la realizzazione in forex della locandina che ho ideato insieme alla FIN e alla SIEDP, e che ho così avuto modo di distribuire alle società sportive in gara, che la affiggeranno nelle loro piscine.
Ringrazio sentitamente gli atleti della Nazionale Italiana di Nuoto di Fondo, Gregorio Paltrinieri, Alisia Tettamanzi, Matteo Furlan, Andrea Filadelli, Nicola Roberto per aver aderito allo screening glicemico effettuando un controllo pre e post gara, e mostrando una sensibilità sulla conoscenza e prevenzione del diabete affatto scontata per professionisti della loro caratura.
Questo viaggio in giro per la Puglia non è stato solo la somma di infinite bracciate che inseguivano un traguardo. Ho incontrato volti, ho ascoltato storie di gente che il diabete lo aveva da anni ma non si era mai sentita libera di dirlo in pubblico, ho visto sensori glicemici addosso ad atleti. Evidentemente nuotare in mare piace di più di quanto non si pensi e, come dice Greg “non è solo sport, è senso di libertà”.
Quest’anno, a dirla tutta, non ero così convinta di gareggiare poiché fisicamente e mentalmente non c’ero. Dopo la perdita prematura di mio padre non avevo e non ho ancora ripreso a vivere con la serenità e l’energia di un tempo, ho dovuto quasi impormelo di esserci e sorridere alla gente.
Però, quando entravo in acqua pensavo a lui che era, e sono convinta lo sia ancora oggi, il mio più grande tifoso. E questo mi ha dato la forza di andare avanti, bracciata dopo bracciata.
Il mio mare ha ancora l’acqua dolce, non so dove mi porterà in futuro, ma spero di continuare a coltivare l’amore che ho per lui e a fare del mio meglio per rendere la vita dei diabetici un po’ più leggera.Monica Priore
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Aeroporto Arlotta. Pronto l'incontro con la cittadinanza
in riferimento alle dichiarazioni del Consigliere regionale Renato Perrini sul futuro dell’aeroporto Marcello Arlotta, e alla richiesta di un incontro, su sollecitazione della Presidenza della Regione Puglia e in accordo con il Sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò, è già stato programmato per il prossimo 5 ottobre un incontro aperto alla popolazione, al quale parteciperanno i tecnici di Aeroporti di Puglia e al quale auspichiamo, altresì, la partecipazione del consigliere Perrini.
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LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, E’ STABILE NEI CAMPI
LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, E’ STABILE NEI CAMPI IN PUGLIA CON 104MILA OCCUPATI; CRESCONO AUTONOMI (+3%) MA DIMINUISCONO DIPENDENTI (-2,8%); CAOS CONTRATTI PER OLTRE 170MILA STAGIONALI.
E’ stabile il lavoro in agricoltura in Puglia con 104mila occupati ai livelli pre-pandemia, con un calo degli occupati dipendenti del 2,8% compensato dall’aumento del numero degli autonomi del 3%, mentre permane Il caos sui contratti per 170mila stagionali che rischia di causare ulteriori perdite sulle produzioni agricole sopravvissute a una siccità che non si ricordava da decenni. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, sulla base dei dati ISTAT Istat sul mercato del lavoro nel II trimestre del 2022.
Con la radicale revisione degli obblighi dei datori di lavoro sull’informazione ai dipendenti in occasione dell’assunzione – insiste Coldiretti - si rischia il caos negli uffici e ritardi nell’impiego anche in Puglia di oltre 170mila lavoratori stagionali, italiani e stranieri, che operano nelle campagne in un momento delicato in cui i raccolti, dalla vendemmia fino alla frutta alla verdura, sono stati già decimati dalla siccità e dal caldo con danni per oltre 200 milioni di euro.
Il presidente nazionale Ettore Prandini ha scritto al Ministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli e al Ministro per il Lavoro e Politiche Sociali Andrea Orlando in riferimento alla modifica delle norme sulle assunzioni che amplia, nell’immediato e a dismisura, le informazioni cartacee da trasmettere arrivando quasi a dover riprodurre l’intero contratto collettivo, quando prima bastava consegnare al lavoratore la comunicazione on line con risparmio di carta, tempo, spese e problemi.
Purtroppo – afferma la Coldiretti Puglia – si tratta di una modifica che complica e rallenta le grandi campagne di raccolta, con il lavoro delle aziende già peraltro alle prese con grosse difficoltà a reperire manodopera disponibile e il balzo dei costi per materie prime ed energia per la guerra in Ucraina e con i cambiamenti climatici che, fra caldo africano siccità e grandine, stanno devastando le produzioni agricole con cali drammatici in Puglia del 45% per i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 35-40% per il grano duro per la pasta, di oltre il 15% della frutta ustionata da temperature di 40 gradi, del 20% delle cozze, del 35% della produzione di miele e del 20% del pomodoro con gli agricoltori che hanno dovuto dire addio quest’anno in Puglia a 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5, oltre al calo fino al 50% della produzione delle olive.
Quello di cui invece avrebbe bisogno il sistema agricolo – conclude Coldiretti – sono misure concrete per ridurre, e non aumentare, la burocrazia e contenere il costo del lavoro con una radicale semplificazione che possa garantire flessibilità e tempestività di un lavoro legato all’andamento climatico sempre più bizzarro.
Covid - 19. Oggi sono complessivamente 1173 i casi positivi in Puglia di cui 111 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 13 settembre 2022
Dati complessivi
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Mesagne. Primo giorno di scuola ad ostacoli
Primo giorno di scuola ad ostacoli per gli studenti di Mesagne giacché il Comune di Mesagne si è ricordato solo ieri mattina di dover ridipingere le strisce pedonali davanti ai plessi scolastici. Il risultato è stato una bolgia di auto che strombazzavano per il percorso ad ostacoli cui erano stati sottoposti, lunghe file di mezzi e tanta protesta da parte dei genitori costretti, anche loro, a fare gli slalom tra le auto per accompagnare i loro figlioli a scuola.
La zona maggiormente pericolosa è stata quella di via Guglielmo Marconi, l’arteria ad alta densità di traffico, dove la carreggiata è stata ristretta a metà mentre su questa strada transitavano gli autobus, che conducono gli studenti mesagnesi nelle scuole di Brindisi, che si incrociavano con gli altri mezzi provenienti dal senso contrario. Cosa ancor più grave il Comune non aveva disposto nessun divieto di sosta nei parcheggi posti sul lato destro della strada, in direzione Mesagne centro, che avrebbero sicuramente facilitato il transito dei mezzi evitando pericolose situazioni. Testimoni di questa gap, oltre agli studenti e ai loro genitori, anche i numerosi commercianti presenti in zona che per alcune ore hanno dovuto sottostare a strombazzamenti e caos. Solo la settimana scorsa il Comune aveva effettuato la manutenzione a uno degli ingressi del plesso scolastico “Giosuè Carducci”, il tutto a poche ore dall’inizio delle lezioni. “Sembra davvero strano che il Comune abbia pianificato per il primo giorno di scuola la pitturazione delle strisce pedonali creando enormi disagi per la circolazione pedonale e stradale”, hanno chiosato alcune mamme radunate in gruppo, in attesa di andare a bere un caffè ristoratore.
“È incredibile questo menefreghismo da parte del Comune che ha deciso di dipingere le strisce pedonali in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico”, hanno fatto notare alcuni commercianti presenti in zona. Qualcuno ha spostato dei birilli posti in mezzo alla carreggiata per transitare con maggiore sicurezza e il risultato è stato che le strisce appena dipinte si sono imbrattate di sporco delle ruote dei mezzi. “Le scuole sono state chiuse per due mesi e il Comune ha disposto di rifare gli attraversamenti pedonali il primo giorno di scuola. Mah”, è stato l’amaro commento di diversi passanti che hanno assistito alla difficoltà di transitare in sicurezza su quella che è l’arterai principale della città.
Mesagne. Primo giorno di scuola ad ostacoli.
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