Redazione

63 annunci di lavoro per 526 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal 19 al 25 Gennaio relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 331 posti vacanti nel settore turismo su Brindisi e provincia, metalmeccanico 75, edilizia 48, ristorazione 21, commercio 14,   vigilanza 6, amministrativo 6,  sanità 5, tecnico 4, pulizie 3, tessile 2, termoidraulico 2, manutenzione 2,  trasporti 1, servizi alla persona 1, logistica 1, impiantistica elettrica 1, energetico 1, contabile 1, agricoltura e zootecnia 1.

 

Le opportunità di impiego all’estero tramite la rete EURES sono numerose: si ricerca personale soprattutto nel settore alberghiero e della ristorazione.

Sempre aggiornata, inoltre, la sezione dedicata ai corsi di formazione per diplomati e disoccupati, cui si uniscono le opportunità offerte con i programmi Garanzia Giovani e NEET.

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"Il Partito Democratico esprime profonda preoccupazione di fronte alla situazione critica che coinvolge la Gazzetta del Mezzogiorno, con particolare riferimento alla chiusura delle redazioni locali in Puglia e Basilicata e all'avvio della cassa integrazione a zero ore per un anno con addio definitivo per i giornalisti ex art 36 allo scadere dell’anno di cig.
Questa decisione rappresenta una grande sconfitta per la provincia di Brindisi, poiché comporta la perdita di un importante presidio territoriale di libera informazione. Al contempo, mortifica la professionalità di professionisti affermati, veri e propri punti di riferimento del territorio, giornalisti che per decenni hanno fornito informazioni accurate e approfondite.
Esprimiamo la nostra solidarietà a loro, e riconosciamo il contributo fondamentale che hanno dato al giornalismo locale.
Oggi, la vertenza legata a questa delicata situazione sarà al centro di  una riunione presso la Regione. Riteniamo essenziale e urgente una riforma del piano aziendale, che al momento appare essere frutto di una decisione dannosa per il giornale, per i dipendenti e per i cittadini.
È motivo di grande preoccupazione il fatto che non vi sia chiarezza riguardo al futuro dopo il termine del piano di crisi. La mancanza di investimenti per il rilancio e la situazione di incertezza generale suscitano preoccupazione per la tenuta futura del giornale e per il serio rischio di compromettere la copertura dell'informazione nel nostro territorio
Il Partito Democratico esorta tutte le parti coinvolte a impegnarsi nella ricerca di soluzioni positive e sostenibili per salvaguardare il giornalismo locale e garantire il futuro dei professionisti coinvolti. Auspichiamo che la fase attuale di incertezza si risolva nel modo più positivo possibile, tenendo sempre presente l'importanza della libera informazione per la democrazia e la partecipazione civica."

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Mercoledì 24 gennaio, alle ore 16:00, nel salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi si svolgerà l'incontro organizzato da Federalberghi Brindisi, in collaborazione con Aeroporti di Puglia e Provincia di Brindisi, dal titolo "Presentazione del Piano Strategico ADP 2024/2026". Partecipano il Presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Vasile, il Direttore di Aeroporti di Puglia Marco Catamerò, il Presidente della Provincia di Brindisi Antonio Matarrelli e il Presidente di Federalberghi Brindisi Pierangelo Argentieri. 

Il programma completo dell’evento nella locandina allegata.
Con preghiera di diffusione e partecipazione.

Un incidente stradale si è verificato nel primo pomeriggio di oggi lungo la statale che collega Brindisi a Tuturano, dove per ause ancora in fase di accertamento due auto, una volkswagen Passat e una Golf, si sono scontrate. Nell'urto i due conducenti sono rimasti feriti. Sul posto sono giunte le ambulanze del 118, i vigili del fuoco e la polizia locale di Brindisi. 

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La Guardia di Finanza di Brindisi ha sequestrato questa mattina ben 29.400 cappellini che riportavano il logo di famose firme. Le scatole contenenti i cappelli griffati erano state ben nascoste in un camion fermato a Costa Morena. La Gdf ha operato con l'ausilio del personale delle Dogane. 

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AGRUMI: COLDIRETTI PUGLIA, VIA LIBERA AI CONTRIBUTI CONTRO ‘TRISTEZZA’ E MALSECCO; DOPO INVASIONE DI VIRUS E INSETTI ALIENI.

Via libera ai contributi per le aziende danneggiate dalla 'Tristeza' degli agrumi e dal malsecco, dopo l’allarme per l’invasione in Puglia di virus e patogeni alieni che causano danni nei campi distruggendo le coltivazioni. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in riferimento alle istruzioni operative dell’Agea per richiedere i contributi a beneficio delle imprese del settore agrumicolo, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Masaf con le modalità di concessione degli aiuti.

La tristezza del agrumi (Citrus tristeza virus) è un virus originario del sud-est asiatico – dice Coldiretti Puglia – mentre il mal secco (Plenodomus tracheiphilus) fu osservato per la prima volta nel 1834 in Grecia, nelle isole dell’Egeo, anche se si ritiene abbia origine in Asia centrale, malattie che con i cambiamenti climatici divengono sempre più aggressive. 

Con i contributi si possono finanziare espianto e reimpianto di agrumeti – rendo noto la Coldiretti Puglia - danneggiati gravemente dalle fitopatie, impianti antigrandine finalizzati alla protezione delle colture che siano state colpite dal malsecco degli agrumi, adozione di tecniche di potatura finalizzate a evitare la diffusione del patogeno del malsecco degli agrumi sulle piante sane. Gli interventi dovranno – recita il decreto – ripristinare il potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali, da circostanze eccezionali o eventi climatici avversi assimilabili a calamità naturali, da epizoozie e organismi nocivi ai vegetali o da animali protetti e prevenire e mitigare il rischio di danni arrecati da tali fattori.

Gli importi stabiliti – aggiunge Coldiretti Puglia - per impianto riferiti ad 1 ettaro sono fino ad un massimo ammissibile di 2.428 euro, per impianto e preparazione del terreno di 2.650 euro, per la messa in opera degli astoni 3.000 euro ( numero medio di 600 piante ogni 10.000 mq di superficie), per il materiale vivaistico 4.200 euro.

Per la campagna 2023 l’aiuto è pari a 9.822,40 euro a ettaro per espianto/reimpianto di agrumeti danneggiati gravemente dalle fitopatie; 9.446,40 euro per ettaro per impianti antigrandine senza struttura portante e 18.439,20 euro con struttura portante specifica e 2.116,50 euro/ettaro per le tecniche di potatura pari a 4,23 euro per pianta.

“Le importazioni dall’estero di agrumi con foglia – denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo - senza che siano accompagnate da regolare passaporto verde, hanno causato la rapida diffusione di patologie che hanno attaccato il patrimonio arboreo e produttivo made in Italy. Ciò espone il nostro territorio agli attacchi da parte di virus alieni, come la ‘tristeza’ degli agrumi, che arrivano da noi a causa delle ‘barriere colabrodo’ dell’UE che non controlla il materiale vegetale in entrata”.

Le imprese agricole che si dedicano alla produzione di agrumi in provincia di Taranto – ricorda Coldiretti Puglia - sono 1.041, il 9% del totale dell’imprenditoria agroalimentare jonica, con una produzione di clementine, arance e mandarini di 1,9 milioni di quintali, e tale patrimonio va valorizzato attraverso un piano straordinario agrumicolo ed un sostegno al reddito, considerato anche il fatto che la concorrenza sleale dei Paesi comunitari ed extracomunitari sta determinando un calo dei prezzi di vendita del 25%. In provincia di Foggia si producono 103mila quintali di arance e limoni, in un’area ad alto rischio di dissesto idrogeologico, caratterizzata da agrumeti storici.

Sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo – insiste Coldiretti Puglia – che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni e che affrontano un prodotto alla volta. Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione si moltiplica l’arrivo di virus e insetti che provocano stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale – insiste Coldiretti – anche con l’avvio di una apposita task force. Ma i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm alla quale la Commissione Europea, anche grazie al pressing di Coldiretti, sta finalmente aprendo le porte.

Continua l’attività della Polizia di Stato con controlli sempre più incisivi a tutela della collettività e l’emissione di nuovi provvedimenti di prevenzione del Questore di Brindisi, Annino Gargano a carico dei responsabili di comportamenti illeciti nel territorio della provincia.

Nello specifico, sono stati notificati diversi avvisi orali nei confronti di individui la cui biografia criminale, valutata dalla Divisione di Polizia Anticrimine, presentava elementi idonei ad evidenziarne la relativa pericolosità sociale e tali che, oltre alla denuncia all’A.G. competente, si è ritenuto opportuno emettere la misura di prevenzione, ammonendoli a modificare le proprie condotte e cambiare stile di vita.
Sono stati anche notificati alcuni fogli di via con divieto di ritorno nel territorio provinciale a cittadini provenienti da territori limitrofi sorpresi a commettere reati.
Un residente nella provincia di Taranto è stato raggiunto da un DASPO per essersi reso responsabile dell’accensione di una torcia a mano per poi lanciarlo tra le gradinate e la rete di recinzione che delimitava il settore ospite ed il campo di gioco, durante durante l’incontro di calcio disputatosi lo scorso ottobre tra le compagini dell’Ostuni calcio e del Massafra, incurante del rischio cui esponeva la propria e l’altrui incolumità, attesa la vicinanza di altri numerosi tifosi, tra cui anche minori.
Infine, l’azione di prevenzione della Polizia di Stato risulta ulteriormente rafforzata dal recente accoglimento da parte del Tribunale di Lecce della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S. proposta dal Questore di Brindisi nei confronti di un noto pregiudicato carovignese con precedenti per vari reati.

Il Comitato Graduatoria Polizia Locale di Brindisi costituitosi presso il Sindacato Cobas esprime amarezza per le vicissitudini avvenute nell’ultimo anno.
Ebbene sì, è passato un anno dal termine del concorso e le aspettative per gratificare l’impegno ed i sacrifici dei partecipanti sembrano essersi perse.
Abbiamo più volte chiesto un incontro formale con il Sindaco o un suo delegato, ad oggi non concesso.
Non riusciamo a comprendere tanta superficialità verso una categoria quasi al collasso per la mancanza di personale, nonostante alcuni emendamenti presentati in consiglio comunale indicavano soluzioni economiche e finanziarie positive per le nuove assunzioni.
La cosa più incomprensibile è la mancanza di volontà nel cedere la graduatoria ad altri enti, che permetterebbe di far scorrere la graduatoria e soprattutto garantire stabilità a tanti giovani volenterosi ed amanti di questo lavoro.
Considerata la situazione attuale, svariati comuni in provincia di Brindisi e Lecce sotto organico ed impossibilitati a bandire nuovi concorsi, accederanno sicuramente a graduatorie fuori provincia, nonostante la nostra lunga graduatoria ancora ferma.
Per questo chiediamo un incontro formale con l’amministrazione ed in particolar modo con il Sindaco per avere risposte certe sul nostro futuro.
Chiediamo quindi informazioni sulle possibili assunzioni nella Polizia Locale di Brindisi, l' apertura della graduatoria per cessioni ad enti che ne faranno richiesta e proroga della stessa di almeno un anno (quello perso) oltre la naturale scadenza, come da bando.
Il Comitato Graduatoria Polizia Locale Brindisi

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Deficit aeroporto del Salento. Pagliaro: “Oggi in Commissione trasporti audizione deludente: poche risposte e troppo fumo”.


Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani:

“Poche risposte e troppo fumo, alle nostre domande sulle tante criticità dell’Aeroporto del Salento. Tirando le somme dell’audizione in Commissione Trasporti del Consiglio regionale, richiesta insieme ad otto colleghi di centrodestra delle province di Lecce, Brindisi e Taranto, e tenuta finalmente oggi dopo alcuni rinvii, non possiamo certo dirci soddisfatti. Dal presidente Vasile e dai dirigenti di Aeroporti di Puglia, Summa e Catamarò, abbiamo avuto soltanto una buona notizia: la riqualificazione della pista principale, a cui mancherebbe solo il collaudo, e la realizzazione di un piazzale di 17mila metri quadrati per gli aeromobili, condizione imprescindibile per incrementare i voli.
Quanto invece alla sopraelevazione del parcheggio per le auto, insufficiente al punto da obbligare alla sosta selvaggia attorno all’aerostazione di Brindisi, c’è da attendere la pubblicazione del bando di gara, annunciata a breve ma senza tempi certi.
In audizione è intervenuto anche il responsabile International & Industry Affairs di ITA Airways, Giorgio Garbeglio, al quale abbiamo chiesto conferma dell’imminente soppressione del volo Brindisi-Milano Linate delle 6.10, il primo del mattino. Anche qui, giri di parole per ribadire l’interesse della compagnia di bandiera verso lo scalo salentino e dall’altra parte la necessità di mantenere la sostenibilità economica. In sostanza, nessuna garanzia che il volo verrà conservato, se non la fumosa risposta che si deciderà nel giro delle prossime settimane. 
Con l’assessora ai trasporti Maurodinoia siamo tornati ad insistere sul tasto dei collegamenti via bus tra aeroporto e Lecce e Taranto. In particolare, abbiamo ribadito la necessità di ripristinare la prima corsa dell’alba, soppressa circa un anno fa per carenza di utenza, per consentire ai viaggiatori di arrivare in tempo utile per poter prendere i primi voli del mattino. A marzo dell’anno scorso avevamo avuto un incontro con la stessa assessora, il presidente del consorzio Cotrap Vinella e il presidente Vasile, al termine del quale si erano impegnati a valutare una rimodulazione del servizio, ij risposta alla nostra richiesta di anticipare la prima corsa alle 4.15 del mattino. Nulla è stato fatto in questi dieci mesi, ed anche oggi l’assessora ha rinnovato questa disponibilità in Commissione Trasporti, ma senza dare tempi certi.
Nessuna risposta, poi, sulle nostre richieste precise in merito alla disparità di voli nazionali ed internazionali fra gli scali di Bari e Brindisi, documentata nel dossier che abbiamo presentato, da cui emerge – ad esempio – che nella giornata di lunedì 15 gennaio scorso c’erano 41 voli in partenza da Bari, di cui 16 per destinazioni internazionali, a fronte dei 18 da Brindisi, di cui solo due internazionali. Per non dire della differenza di prezzo: da una ricerca di voli comparata Bari-Brindisi per il prossimo venerdì 19 gennaio, emerge un gap impressionante. Parliamo di 312 € in più per il Brindisi-Milano ITA rispetto al Bari-Milano ITA con partenza alle 6.10 e ritorno alle 22.05; parliamo di una differenza che va dai 36 ai 107 euro in più per i voli di andata e ritorno per Roma di ITA. È chiaro che si tratta di differenze che penalizzano lo scalo salentino in maniera pesantissima, se poi ci dobbiamo aggiungere il costo (e i disagi) del trasferimento all’aeroporto alle località di destinazione. 
Ma non finisce qui. Scena muta, da parte dei vertici di Aeroporti di Puglia in audizione, sulle politiche che intende mettere in campo per portare i turisti nel Salento attraverso l’aeroporto di Brindisi, che in estate diventa invece un comodo ponte verso località turistiche concorrenti. E nessuna risposta neppure su interventi per colmare la carenza di servizi dell’aerostazione: desk di accettazione, aree di sosta e servizi igienici insufficienti, assenza di finger di collegamento con la pista (che costringe a raggiungere gli aerei in decollo sotto le intemperie).
Ci è stata riproposta la tiritera della rete aeroportuale regionale. La verità è che la sigla AdP si legga Aeroporti di Puglia ma significa Aeroporto di Bari, perché è su quello che si concentra la maggior parte delle risorse e degli sforzi di sviluppo. Lo scalo di Brindisi, invece, cresce nonostante il ruolo marginale a cui è relegato, in forza del grande potenziale della terra salentina, che però viene mortificato. Ma su questa battaglia continueremo ad insistere, perché ci vengano garantiti servizi aeroportuali capillari ed efficienti, degni del Salento”. 

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Trasporto aereo e criticità, le audizioni nella V Commissione del presidente Campo

I voli giornalieri Brindisi-Roma dall’ aeroporto del Salento e il deficit degli stessi, sono stato oggetto dell’audizione richiesta dal consigliere Paolo Pagliaro ed altri esponenti del Consiglio regionale, nella V Commissione del presidnete Paolo Campo.
Sono stati ascoltati il presidente Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile, dirigenti ITA Airways e l’assessora alla mobilità, Anita Maurodinoia.
Il presidente Pagliaro (il primo di nove richiedenti le audizioni), ha espresso tutte le sue perplessità sulle scelte di AdP e della compagnia ITA, “che impattano negativamente sul Salento”. 
Quali sono i piani per i collegamento dell’aeroporto del Salento che ha una centralità e un bacino di utenza importanti, tenendo anche conto importante dei flussi turistici? Questo il primo quesito che Pagliaro ha posto in audizione, esprimendo anche le perplessità sui costi talvolta proibitivi da Brindisi soprattutto se rapportati ai voli da Bari per Roma e Milano e viceversa.
A seguire, la mancanza di parcheggi adeguati per le navette, scarsi collegamenti con le linee ferroviarie, insomma una situazione di disparità che non pone il Salento al centro degli obiettivi della società AdP, secondo il consigliere Pagliaro.
Ma le perplessità riguardano anche i consiglieri Romito, Scalera, Caroli, Leoci, ciascuno con le criticità relative al proprio territorio. Infatti anche Bari, secondo Romito, non se la passa benissimo: “se Atene piange, Sparta non ride” – ha detto.
Da parte di Aeroporti di Puglia arrivano le rassicurazioni sulla chiusura dei lavori previsti per Brindisi: nuovo sistema di controllo dei passeggeri e macchine di terza generazione per il controllo bagagli. Nuova sala vip, rifacimento della pista principale e avvio dei lavori per la pista secondaria che permetterà di atterrare a Brindisi quando le condizioni meteo sono particolari, con un impatto rilevante per la sicurezza sia degli aeromobili e dei passeggeri.
Per quanto riguarda il prossimo G7, le previsioni garantiscono con senso di responsabilità la gestione dell’evento. Questa la risposta fornita al consigliere Amati.
Per l’assessora Maurodinoia i collegamenti dalla stazione all’aeroporto di Brindisi rispondono alle esigenze espresse dal territorio con una offerta abbastanza corposa, ma tutto può essere ridiscusso valutando le reali necessità dell’utenza.
ITA ha spiegato che è stato avviato un dialogo con Aeroporti di Puglia per rafforzare il prodotto e fornire sempre più soluzioni vicine alle esigenze del territorio


 

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La situazione legata al servizio di raccolta di rifiuti solidi urbani nella città di Brindisi peggiora di giorno in giorno. I limiti evidenziati nelle scorse settimane si aggravano con il passare del tempo e non si intravede alcuna ipotesi di miglioramento.
 
In ogni angolo della città si continua ad effettuare la trasferenza dei rifiuti, con una dispersione di percolato su strade che poi vengono percorse da pedoni.
 
Il tutto avviene senza nessun tipo di controllo da parte dell’Amministrazione Comunale. A tutto questo si aggiungono le carenze dei centri di raccolta dove i cittadini sono costretti a sopportare attese infinite per ritirare i sacchetti, visto che gli addetti devono consultare elenchi cartacei!!
 
In ultimo, ma non certo per importanza, la sicurezza che deve essere garantita ai lavoratori che invece sono costretti a lavorare su mezzi obsoleti e con pneumatici consumati. Anche in questo caso non ci sono controlli.
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Si aspetta che si verifichi una tragedia prima di intervenire?
 
Lino Luperti – consigliere comunale

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