Redazione
TORRE GUACETO, VISITE GUIDATE ED ESPERIENZE TRA CIELO E MARE
L’estate a Torre Guaceto si riempie di emozioni ed esperienze per vivere questo luogo di incanto nel pieno rispetto della natura che ci accoglie.
Il mare sarà protagonista delle escursioni organizzate da Thalassia per i luoghi della riserva naturale:
dal mattino alla notte si alterneranno percorsi a piedi, in bicicletta e per mare che sapranno raccontare l’anima nascosta di un luogo fatto di incanto e meraviglia.
Adatte a grandi e piccini, i percorsi A PIEDI ed IN BICICLETTA - muscolare o elettrica - prevedono un racconto leggero, che passa dalle acque dolci di Gaw Sit per giungere alla Torre di Guaceto, imponente guardiana del mare, per ascoltarne tutti i suoi segreti, dai granelli di sabbia ai suoi abitanti, dai pesci alle meravigliose tartarughe marine.
Il mare sarà un grande maestro e compagno di viaggio per i percorsi di SNORKELING e KAYAK, seguiti sempre dagli istruttori e dalle guide ufficiali che ci condurranno alla scoperta del blu Adriatico.
La notte sarà luogo di esperienze uniche, con i percorsi in bicicletta E-BIKE TO THE MOON e l’affascinate appuntamento con le VALIGIE DEI FILI INVISIBILI, un viaggio sussurrato tra poesia, natura e stelle.
Il calendario degli appuntamenti è disponibile al link undefined , in continuo aggiornamento.
Gli eventi rientrano tra le attività di tutela e promozione del patrimonio naturalistico del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto e sono realizzate da Cooperativa Thalassia che si occuperà di accogliere e guidare quanti vorranno prendere parte alle attività.
PER INFO&PRENOTAZIONI:
Le attività sono a pagamento e con prenotazione obbligatoria ai seguenti recapiti:
+39 331 927 75 79;
MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Facebook: Thalassia Coop Instagram: Thalassia Cooperativa
Calendario degli appuntamenti e prenotazioni undefined
#feeltorreguaceto #thalassiaexperience #weareinpuglia #cets #estate #summer2024.
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Nel ringraziare anche noi le forze dell'ordine coordinate come sempre in maniera impeccabile dal dott. Giuseppe Massaro, siamo costretti a evidenziare
SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, ATTIVATO TAVOLO REGIONALE PERMANENTE PER EMERGENZA IRRIGUA; DANNI PER OLTRE 1MLD EURO IN 2 ANNI NEI CAMPI.
In risposta alla mobilitazione di migliaia di agricoltori e allevatori a Bari proprio per la crisi idrica che mette a repentaglio le produzioni e la stessa redditività delle aziende.
E’ stato attivato il tavolo regionale permanente per l’emergenza irrigua in Puglia, stretta nella morsa della siccità grave ed emergenziale, con danni per oltre 1 miliardo di euro in poco più di 2 anni e raccolti dimezzati che rischiano di svuotare gli scaffali, dalle ciliegie al grano, dal miele fino alle olive. A darne notizia è Coldiretti Puglia, con il tavolo permanente sull’emergenza istituzionalizzato dall’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, con il commissario di ARIF e Consorzio Unico del Centro Sud, Francesco Ferraro e Vito Colucci, direttore tecnico di Acque del Sud, in risposta alla mobilitazione di migliaia di agricoltori e allevatori a Bari proprio la crisi idrica che mette a repentaglio le produzioni e la stessa redditività delle aziende agricole e zootecniche.
In provincia di Taranto è stata aperta la traversa per far arrivare acqua dal Tara, è stata installata una pompa da 300 litri al secondo per emungere acqua dal Bradano ed è stato armato il pozzo 4, interventi emergenziali che però non risolvono il problema della mancanza di acqua, con accordi con la Basilicata che andrebbero radicalmente rivisti, ma anche in provincia di Bari – aggiunge Coldiretti Puglia – persistono disservizi nei comuni di Noci sui pozzi “Lamadacqua”, “Madonna della Scala”, “Scarciulli” e “San Giacomo” e Putignano, dove per vari fattori tra cui la carenza del personale, l’apertura dei pozzi è limitata a giorni alterni per sola mezza giornata (ore 7:00 – 14:00), tempistica del tutto insufficiente.
“E’ stato d’emergenza in Puglia con i quantitativi di acqua più che dimezzati rispetto allo scorso anno e gli invasi artificiali del foggiano che registrano -170,24 milioni di metri cubi d’acqua. Ma si deve andare anche oltre l’emergenza, perché a causa delle reti colabrodo va perso 1 litro di acqua su 2, uno spreco che non ci si può permettere, dall’efficientamento delle reti di adduzione e scolo al completamento impianti incompiuti, dalla manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali al rinnovo degli accordi con le Regioni Basilicata e Molise, dall’ampliamento e messa a regime di impianti idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale alla questione annosa dei consorzi di bonifica commissariati”, ha detto Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia.
“Serve una stretta sulla gestione dell’acqua in Puglia, dove i campi e le stalle sono stretti nella morsa dell’emergenza siccità, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze, ma lo stesso vale per le opere irrigue di cui molte sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale”, ha aggiunto Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia
Per la siccità e le temperature ben al di sopra della norma sin dall’inverno ne hanno fatto già le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse – ricorda Coldiretti Puglia - dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta risulta dimezzata per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi – incalza Coldiretti Puglia - per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate, con il 60% in meno di raccolta condizionata dal caldo e dalla siccità. Ma a preoccupare – continua Coldiretti Puglia – sono le previsioni della prossima campagna di raccolta delle olive, dove si stima un crollo del 50% rispetto all’anno scorso, con effetti altrettanto gravi sulla produzione di olio extravergine.
La Puglia, tra l’altro, ha il triste primato nazionale di essere la regione d’Italia dove piove meno, ma quando piove in maniera anche violenta, l’acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi utili a conservarla, ma il fatto che la Puglia conviva da sempre con la siccità – conclude Coldiretti Puglia - con oltre il 57% del territorio a rischio desertificazione, impone di non sottovalutare e minimizzare il problema, piuttosto di correre ai ripari una volta per tutte sfruttando le risorse del PNRR anche per far fronte allo stato di emergenza cronica che la nostra regione sopporta, con costi enormi a carico di tutti i settori produttivi e della popolazione stessa.
A Brindisi l'EXPLORA I, la prima di una flotta di sei navi di lusso del marchio lifestyle del Gruppo MSC
Il porto di Brindisi ha accolto oggi EXPLORA I, la prima di una flotta di sei navi di lusso del marchio lifestyle del Gruppo MSC. Dopo la consegna avvenuta il 20 luglio 2023 presso lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone, in Italia, la nave dopo quasi un anno di rotta è arrivata a Brindisi.
Explora Journeys, il marchio crocieristico di lusso del Gruppo MSC, insieme alle altre cinque navi della sua classe per un investimento complessivo pari a circa 3,5 miliardi di euro, arriva per la prima volta a Brindisi per poi procedere verso la Grecia.
La tradizione marittima dello scambio di stemmi per celebrare la prima visita di una nave in una destinazione si è svolta a bordo tra il comandante della nave, il capitano Pietro Sinisi e le istituzioni marittime e le autorità locali.
Lo scalo rafforza l’impegno della Divisione Crociere del Gruppo MSC nei confronti del Porto di Brindisi e della città stessa, una delle destinazioni chiave del Gruppo.
Explora Journeys intende la sostenibilità in tutte le sue sfaccettature, riducendo l’inquinamento ambientale e rispettando le persone e le destinazioni scelte.
Explora Journeys sta costruendo una flotta di 6 navi entro il 2028 con l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2050. Tutte le navi di Explora Journeys saranno dotate delle più recenti tecnologie ambientali e marine, tra cui la tecnologia di riduzione catalitica selettiva, la connettività plug-in alla rete elettrica, i sistemi di gestione del rumore subacqueo per aiutare a proteggere la vita marina, nonché un’ampia gamma di apparecchiature per l’efficienza energetica a bordo per ottimizzare l’uso del motore e ridurre ulteriormente le emissioni.
EXPLORA I ha iniziato la sua navigazione nel 2023 ed EXPLORA II sarà inaugurata nel 2024 a Barcellona. Invece, EXPLORA III ed EXPLORA IV entreranno in servizio rispettivamente nel 2026 e nel 2027 e saranno le prime della flotta Explora Journeys a utilizzare il gas naturale liquefatto (LNG), il combustibile marittimo più pulito al mondo disponibile su scala, che svolge un ruolo fondamentale nella decarbonizzazione del trasporto marittimo internazionale. Infine, EXPLORA V ed EXPLORA VI, oltre ai motori a GNL, utilizzeranno l’idrogeno per alimentare le celle a combustibile e ridurre le emissioni a zero in porto quando i motori delle navi sono spenti. Queste ultime due aggiunte sono previste per il 2027 e il 2028.
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BRINDISI FC: IN ATTACCO ARRIVA SAVERIO DELLINO
Approda al Brindisi Football Club una vecchia conoscenza di mister Alessandro Monticciolo: si tratta di Saverio Dellino, esterno d’attacco classe 1999 originario di Bari. Recenti trascorsi nella Gelbison agli ordini del tecnico brindisino, Casarano dal 2021 e Fasano nella stagione 2020-21. Poi tanta serie C: l’esterno sinistro ha infatti vestito le maglie del Matera, società in cui è cresciuto calcisticamente e in cui ha debuttato tra i professionisti, e del Bisceglie. Da segnalare anche una parentesi nel 2017 nella Primavera della Spal, con cui ha disputato da titolare la “Viareggio Cup” mettendo a segno due gol.
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PUGLIA AL SESTO POSTO PER IMMOBILI ANDATI ALL’ASTA NEL 2023
PUGLIA AL SESTO POSTO PER IMMOBILI ANDATI ALL’ASTA NEL 2023 CON 5.330 UNITA’.
BRINDISI QUINTA PROVINCIA CON 430 IMMOBILI.
Sono 88.174 le unità immobiliari oggetto di asta in Italia nel 2023 (con un controvalore di base d’asta complessivo pari a euro 12.012.634.822,45 euro e offerte minime per 9.009.476.116,84 euro) con un decremento di circa il 30% rispetto all’anno precedente, dovuto principalmente alla diminuzione delle aste nel settore delle procedure concorsuali (nel 2022 il numero di immobili in asta è stato di 113.056)
Lo rende noto il Centro studi AstaSy Analytics di NPLs RE_Solutions nel suo “Report Aste 2023”. Astasy è presente in Puglia tramite Resolve srl.
Con riguardo alla distribuzione territoriale dei lotti in vendita, a livello regionale la Lombardia si conferma al primo posto con 12.622 unità staggite, pari al 14,31% del totale, seguita da Sicilia con 11.215 (12,72%) Lazio con 8.553 (9.70%), Campania con 6.681 (7,58%) e Toscana con 5.713 (6,48%), mantenendo le posizioni invariate rispetto al 2022. La Puglia è al sesto posto con 5330 unità (6,04%). Nel 2022 la regione si collocava al settimo posto con 6959 immobili pari al 6,16%.
Sono Bari e Foggia le provincie dove si concentrano quasi il 50% delle aste in Puglia. La concentrazione maggiore di aste/ abitante è stata invece registrata nelle province di Lecce, Taranto e Bari.
“L’interruzione dei procedimenti giudiziari dovuta alle misure protettive introdotte per contenere gli effetti sfavorevoli della pandemia, ha avuto ripercussioni principalmente nel 2022, anno in cui, con la ripresa a pieno regime delle attività, si è cercato di realizzare il maggior numero di vendite per ridurre gli ingenti volumi accumulati a causa delle sospensioni. Il 2023 è stato un anno sostanzialmente di transizione, caratterizzato dal proseguo delle operazioni di smaltimento delle aste pregresse e, principalmente, dall’avvio delle prime procedure, esecutive e concorsuali, secondo le disposizioni dei nuovi codici normativi” ha dichiarato Massimiliano Morana, amministratore delegato di NPLs RE_Solutions.
Curiosità: secondo uno studio Npls RE-Solutions sui vigneti andati in asta nel 2023, il maggior numero di lotti in vendita è concentrato in Sicilia, con 48 vigneti, seguita da Puglia (34) e Toscana (27).
BRINDISI
Le aste in queste città offrono un'ampia gamma di proprietà, dalle abitazioni residenziali agli edifici storici, passando per terreni edificabili e immobili commerciali.
Osservando i numeri riferiti all’anno 2023, con riguardo alla provincia di Brindisi, si nota una diminuzione dei lotti in vendita. In linea con il trend nazionale, da 469 del 2022 sono scesi a 430, con una concentrazione più elevata nel capoluogo, pari al 32%. Il dato può essere riconducibile alla dimensione della città, alla popolazione e alla quantità di attività economiche rispetto ad altre città della provincia, ma anche a potenziali problemi economici locali, tali per cui sono maggiori le azioni giudiziarie intraprese. Con il 55% (pari a 236 lotti), il settore residenziale è quello che occupa gran parte della fetta degli immobili all’asta: la notizia non stupisce essendo in generale l’asset class più staggita. Si aggiunga che il 74% delle procedure con beni in vendita è composto da esecuzioni immobiliari[1] che, nella maggior parte dei casi, colpiscono le abitazioni.
Sorprende al secondo posto per lotti in vendita la categoria “terreni” con 66 unità (corrispondente al 15%), che precede box e posti auto (12%) e i beni a destinazione commerciale (10%). Ed è proprio in questa categoria che rientra l’immobile in vendita al valore più alto.
Si tratta di terreni siti in Agro di Brindisi, tutti giudicati ottimi dal punto di vista produttivo e adibiti prevalentemente alla coltivazione di carciofi, cavolfiori e terreni in preparazione a colture ortive primaverili-estive e attualmente occupati abusivamente da terzi. Presenti anche dei casolari diroccati, un tempo abitazioni, e depositi per attrezzi; tutti risultano privi di titolo autorizzativo. Non desta stupore il fatto che a maggio del 2024 si sia tenuto il terzo esperimento di vendita per 1.662.180,52 €. con esito negativo, con un valore iniziale di stima pari a 1.955.506,50 €.
“La Puglia e il territorio brindisino sono particolarmente attrattivi per chi desidera investire nel settore immobiliare. Anche quello delle aste è un mercato florido e attivo, che se ben cavalcato consente ottimi affari. Non dimentichiamo però che, se da un lato l’acquisto all’asta è per qualcuno un ottimo affare, dall’altra parte vi è una famiglia che ha perso la casa o un’azienda purtroppo fallita. La diminuzione dei lotti all’asta è in questo senso un segnale positivo. È un peccato però vedere che oltre alle abitazioni vi sono all’asta diversi terreni, ben il 15% dei beni staggiti a Brindisi e provincia, che se non aggiudicati smettono di essere produttivi ma soprattutto rischiano l’occupazione abusiva e il degrado” conclude Morana.
FRUTTA E VERDURA ’SCOTTATE’ DA SOLLEONE E BRUCIATE DA SICCITÀ
AFA: COLDIRETTI PUGLIA, FRUTTA E VERDURA ’SCOTTATE’ DA SOLLEONE E BRUCIATE DA SICCITÀ; DIMEZZATE PRODUZIONI IN CAMPAGNA.
A Castellaneta (Taranto) angurie scottate dal sole in campi secchi per la mancanza di acqua.
Il caldo record da bollino rosso soprattutto nelle aree interne portato dall'anticiclone africano Caronte con picchi fino a 42 gradi in Puglia e la siccità che morde da mesi, bruciano frutta e verdura nei campi e dimezzano le produzioni in campagna, con le ‘scottature’ delle angurie per il solleone e le piantine di pomodori in stress idrico con eccessi di fioritura. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia sugli effetti delle alte temperature con meloni, angurie, melanzane e piante di pomodori ustionati dai raggi del sole, con la mancanza di acqua che sta mandando in stress idrico i vigneti e gli oliveti dove mancano le olive.
A risentire è tutto il settore agricolo nel 2024 divenuto rovente – afferma Coldiretti Puglia – con la frutta e la verdura in campo bruciate dal solleone e i frequenti incendi a macchia di leopardo in tutta la Puglia. Stanno soffrendo il caldo gli animali nelle stalle – spiega Coldiretti Puglia - dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali, mentre il calo delle rese hanno ridotto la produzione dell’alimentazione degli animali, come orzo e piselli proteici, ma risulta dimezzata anche la produzione di grano.
I costi sono schizzati alle stelle per l’irrigazione di soccorso e per la necessità di gasolio – aggiunge Coldiretti Puglia - per tirare l’acqua dai pozzi, azionare trattori e per tenere in funzione h24 ventilatori e doccette refrigeranti nelle stalle per aiutare le mucche a sopportare meglio la calura.
L’allarme caldo e siccità si fa più grave in un 2024 con un estate iniziata torrida dopo Il giugno più caldo di sempre, quando secondo i nuovi dati di Isac Cnr i primi cinque mesi dell’anno si collocano in testa alla classifica dei più caldi, con oltre un grado e mezzo in più rispetto alla media dal 1800 ad oggi, un’anomalia di +1,67° al Sud. Un trend che candida il 2024 nella top ten degli anni più roventi negli ultimi due secoli che si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2023, il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020, secondo le elaborazioni Coldiretti.
Con i campi soffocati dalla siccità è necessario accelerare sulla realizzazione del piano di invasi con pompaggi e cambiare passo – conclude Coldiretti - sulla gestione della risorsa idrica, senza la quale tutti i record del cibo Made in Italy e la stessa sovranità alimentare sono a rischio per gli effetti sempre più violenti dei cambiamenti climatici.
Poliziotti denunciano giovane munito di coltello
Paura lunedì sera nei pressi della zona Sciaia di Brindisi a causa di un giovane che brandiva un coltello e minacciava la gente presente. Sul posto sono intervenuti i poliziotti che dopo aver allontanato le persone lo hanno disarmato e condotto in questura dove è stato denunciato.
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BRINDISI FC: C’È LA FIRMA DI CIRO LUCCHESE
Il centrocampista centrale Ciro Lucchese è un nuovo giocatore del Brindisi Football Club, edizione 2024-25. Tanta qualità ed esperienza per il centrocampo di mister Monticciolo: la scorsa stagione nell’Acireale, il giocatore, classe 1996 originario di Grottaglie, ha esordito nelle giovanili del Parma nel 2014-15, poi la parentesi nella Cavese nella stessa stagione, con 16 presenze e due reti, e la convocazione al “Torneo di Viareggio” con la rappresentativa di D. Poi una stagione a Campobasso, per lui 14 presenze e una rete e l’accesso ai playoff. E ancora Potenza, Altamura e Palmese. A luglio 2021 il ritorno in Puglia nelle file del Fasano, poi a ottobre la firma di un biennale con l’Altamura e nel 2022-23 ancora un’esperienza pugliese con la maglia del Bitonto.
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Wwf denuncia situazioni anomale sul litorale di Brindisi
Capita ormai con una certa costanza che vengano commessi reati e infrazioni, a danno di habitat e specie animali e vegetali, soprattutto sulla costa e soprattutto nella bella stagione. E’ di pochi giorni fa la notizia di un sequestro di ingenti dimensioni a Specchiolla, dove la Guardia Costiera ha rilevato 76 ombrelloni e 146 sdraio abusivi, posizionati su un’area di litorale di mille metri quadrati destinati invece ad essere fruiti liberamente. La cosa ancora più grave è che il soggetto che ha perpetrato l’occupazione abusiva è il titolare di una concessione demaniale, estendendo così senza alcun titolo l’area di pertinenza del lido.
Ma questo non è purtroppo un caso isolato. Sempre a Nord di Brindisi, in un tratto di litorale rientrante nella riserva di Torre Guaceto, in zona Apani, c’è spesso musica ad alto volume, tanto alto da sentirsi sino al centro recupero tartarughe marine (distante in linea d’aria circa 5 chilometri), con folle di persone in festa ben oltre il tramonto. Uno sfregio all’area protetta, una violazione totale del regolamento di tutela dell’oasi WWF, Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta.
Come anche abbiamo notato persone in kitesurf e altre attrezzature per gli sport acquatici, che invadono costantemente la zona A dell’area marina, zona di tutela integrale dove invece è vietata perfino la balneazione.
Il regolamento dell’area protetta, approvato dal Ministero dell’Ambiente, dopo il benestare propedeutico dell’Assemblea dei soci del consorzio, di cui fanno parte oltre al WWF Italia, anche i Comuni di Brindisi e Carovigno, viene continuamente violato.
All’articolo 12 del Documento è riportato: “È fatto divieto di sosta e transito sul demanio marittimo costiero dal tramonto all’alba, salvo diversa autorizzazione del soggetto gestore”, e poi “la richiesta di autorizzazione alla sosta e transito sul demanio marittimo costiero da tramonto all’alba dovrà essere corredata da apposita relazione tecnica da cui si evinca la compatibilità della stessa con le finalità istitutive della riserva”; e ancora “gli impianti elettronici di diffusione sia della voce sia di segnali acustici o sonori, ad eccezione di quelli utilizzati dal soggetto gestore per finalità di gestione, non potranno emettere emissioni rumorose che superino i 45 dB”.
Il regolamento parla chiaro e le misure di tutela sono strettamente necessarie alla salvaguardia delle infinite specie animali selvatiche che popolano la riserva.
Non siamo contrari a forme di svago e divertimento, ma il fatto di essere all’interno di un’area protetta ci impone il dovere di intervenire, perché feste e divertimento non valgono più del benessere e della vita degli animali. Quando si istituisce un’area protetta, lo si fa con lo scopo di conservare habitat e specie e non si può mandare in fumo gli sforzi che fa l’ente gestore per la natura.
La deposizione di uova da parte di una tartaruga marina della specie Caretta caretta, in località Acque Chiare, poco di stante da Brindisi, è un altro segnale che la costa va tutelata, perché non è solo a nostro uso e consumo.
Ma le cattive notizie non riguardano solo il mare. Nella parte terrestre di Torre Guaceto si sta compiendo in questi giorni un altro disastro: un uliveto secolare con alberi di enormi dimensioni, alcuni dei quali etichettati dalla Regione perché monumentali, non esistono più, abbattuti da mezzi meccanici. Gli alberi, probabilmente infetti da Xylella, comunque non meritavano quella fine. Il paesaggio è orami stravolto e in pochi giorni sono stati cancellati secoli di storia, ciò che per centinaia di anni è stato l’elemento caratteristico di quella terra, ciò che recentemente ha richiamato turisti da tutto il mondo e che ci ha donato olio di ottima qualità nonostante la veneranda età delle piante.
L’associazione chiede che venga fatta chiarezza su quanto accade ormai da tempo ad Apani e in generale all’interno dell’Area Marina Protetta e nella Riserva Naturale dello Stato.
Chiediamo con forza che le Autorità intervengano e che anche le amministrazioni vigilino nei territori di loro competenza, per impedire il perpetrarsi di situazioni di questo genere e la perdita di una ricchezza che, se persa, difficilmente tornerà.
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