Redazione

Oggi, 30 luglio 2021, la giunta comunale ha approvato il percorso proposto per la via Francigena del Sud, impegnandosi a valorizzare il tratto che attraversa il territorio del Comune di Brindisi lungo la litoranea nord.

                                                                                       

Brindisi si farà trovare pronta per accogliere le centinaia i camminatori e ciclisti che il 16 giugno scorso hanno avviato il percorso che li porterà da Canterbury a S. Maria di Leuca.

Il folto gruppo toccherà il capoluogo messapico nelle date del 13 e il 14 ottobre 2021.

Il tracciato che sarà percorso dai pellegrini è stato predisposto in collaborazione con l’architetto Mina Piazzo. Il cammino si attesta lungo la dorsale della litoranea nord di Brindisi ma lascia spazio a deviazioni, consentendo di attraversare luoghi ad alta valenza naturalistica, di percorrere sentieri rurali, di conoscere località riqualificate dall’amministrazione comunale di Brindisi, o in corso di riqualificazione.

Soddisfatta la vicesindaco Elena Tiziana Brigante che, in qualità di assessore ai Lavori pubblici ed alla Mobilità, si è fortemente impegnata per predisporre un percorso che potesse coniugare la sicurezza dei turisti con la valorizzazione della nostra città. “L’obiettivo raggiungibile con il percorso proposto è duplice: da una parte, attraverso le deviazioni, si creano le condizioni per limitare la percorribilità lungo la litoranea nord, aumentando il livello di sicurezza dei camminatori; dall’altra si induce gli stessi viaggiatori ad approcciarsi a luoghi ad alta valenza storica, culturale e paesaggistica – ha dichiarato la vicesindaco Brigante -. Vogliamo far scoprire l’area costiera a nord della città per aumentare la reputazione turistica di Brindisi. È questo il caso dell’area verde in località Sbitri, della zona di Punta del Serrone, della spiaggia pubblica di Cala Materdomini e del SIC di foce Canale Giancola”.

Di seguito un approfondimento sulla Via Francigena in relazione al territorio di Brindisi.

LA VIA FRANCIGENA

Nell’aprile 2015 il Consiglio d’Europa ha definitivamente approvato l’estensione della via Francigena del Sud da Roma sino a S. Maria di Leuca, passando per Brindisi. Il tratto che interessa il territorio di Brindisi si attesta lungo la litoranea nord (ex SP 41, Via di Torre Testa, Via Materdomini) di fatto oggi divenuta parte dell’Itinerario culturale del Consiglio d’Europa, per il tratto della Via cosiddetta Appia Traiana, e precisamente della Via Minucia Traiana, ovvero la deviazione della Via Appia Antica realizzata dall’imperatore Traiano da Benevento lungo la dorsale adriatica. Verso sud, invece, l’itinerario si snoda attraversando il Parco di Saline di Punta della Contessa e quello del Bosco di cerano Tramazzone, lungo la Via Traiana Calabra.

Brindisi nel 2015, quindi, è ufficialmente diventata città francigena, il ché vuol dire che la città è divenuta meta e luogo di transito di un notevole flusso di moderni pellegrini. Ad oggi sono centinaia di camminatori e ciclisti che ogni anno decidono di percorrere lo storico cammino che da Canterbury, nel Regno Unito, volgeva alla volta di Roma e verso Gerusalemme.

Su questo tracciato di recente si è attestato anche il cammino lungo la Via Ellenica, che da Matera si snoda sino a Brindisi, ricongiungendosi nell’ultimo tratto alla Via Francigena del Sud secondo il tracciato della Via Minucia Traiana. Ne consegue che la litoranea nord di Brindisi è divenuta il principale asse di penetrazione del turismo lento in città.

La tipologia di turismo legata alle Vie Francigene del Sud è, quindi, quella dei camminatori e dei ciclisti. Si tratta di un turismo lento, sostenibile, del tutto in linea con la vocazione dei luoghi. Questi camminamenti, tra i quali famosissimo il Cammino di Santiago di Compostela, sono dotati di tappe presso le quali il pellegrino può ricevere il timbro a testimonianza del suo percorso, da apporre su credenziali fornite, a richiesta, dall’associazione europea Città francigene, AEVF, di cui oggi fa parte anche Brindisi.

Il turismo lento è in fortissima crescita e ciò si registra anche a Brindisi, dove, nonostante la pandemia, sono state centinaia le persone che lo scorso anno hanno in qualche modo manifestato il loro passaggio all’interno della città. L’attività è stata registrata dall’associazione Brindisi e le Antiche Strade, che svolge servizio gratuito di accoglienza e timbro delle credenziali di viaggio.

Quest’anno, d’altra parte, si celebrano i 20 anni della nascita dell’AEVF e l’associazione ha lanciato un grande evento, Road to Rome 2021, ripreso da molte testate nazionali ed internazionali. Un massiccio cammino di gruppo da Canterbury a S. Maria di Leuca, che ha avuto inizio lo scorso 16 giugno e che terminerà il 18 ottobre prossimo. I giorni in cui il folto gruppo dei camminatori attraverserà Brindisi saranno il 13 e il 14 ottobre 2021.

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“Mancano pochi giorni al 6 agosto 2021, data a decorrere dalla quale sarà obbligatorio per i cittadini portare con sé l’ormai famoso e tanto discusso Green Pass per potere accedere a numerose attività” -  afferma la dott.ssa Irene Zapparata dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” – “Ed è proprio in vista del 6 agosto 2021 che la nostra Associazione ha voluto redigere un piccolo vademecum per i cittadini”.

Il Coordinamento Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” ha riscontrato che, nonostante nelle ultime settimane, si sia molto parlato del Green Pass, vi sia ancora molta confusione tra i cittadini in merito a tale nuovo strumento.

Continuano, infatti, a pervenire al Coordinamento richieste di chiarimento in merito, ad esempio, alle attività per l’accesso alle quali è richiesto il pass, le modalità per entrare in possesso dello stesso, a chi richiederlo.

“Dalle domande che quotidianamente sono poste alla nostra Associazione -  conclude la dott.ssa Irene Zapparata – si è ritenuto necessario fornire al cittadino un agile strumento di informazione.

Attraverso l’informazione del cittadino, quindi, come Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”, stiamo volendo dare il nostro contributo sociale alla lotta al Covid19”

 

VADEMECUM

1)Cosa è il Green Pass? E’ la certificazione in formato digitale e stampabile, emessa dal Ministero della Salute, che contiene un QR Code per verificarne autenticità. Essa attesta l’avvenuta vaccinazione contro il COVID 19 (in tal caso ha una validità di nove mesi), la guarigione dal virus nei sei mesi precedenti (con una validità per i sei mesi successivi) oppure l’esito negativo di un test molecolare o antigenico rapido (valido in questo caso per le 48 ore successive);

2)Per accedere a quali attività è obbligatorio essere muniti di Green Pass? Servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; sagre e fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione; attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; concorsi pubblici;

3)Come si scarica il Green Pass? una volta ricevuto l’sms o l’email di conferma della disponibilità del Green Pass, con il relativo codice per il download, da parte dei mittenti ufficiali (l’email è inviata da “Ministero della Salute”, invece il messaggio da “Min Salute”), il cittadino può scaricare la certificazione tramite i canali digitali o quelli fisici;

4)Attraverso quali canali digitali si scarica il Green Pass? Se il cittadino decide di scaricare il Green Pass attraverso i canali digitali potrà farlo scegliendo la procedura tra:

a)app IMMUNI o app IO;

b)sito www.dgc.gov.it;

c)fascicolo sanitario elettronico;

5)Cosa si può fare se non si può o non si riesce a scaricare il Green Pass attraverso i canali telematici? Qualora ci dovessero essere difficoltà a scaricare il green pass attraverso i canali telematici, il cittadino potrà rivolgersi al medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o al farmacista di fiducia, che, tramite la tessera sanitaria, potranno recuperare la certificazione;

6)E’ necessario fare attenzione a qualche aspetto in particolare? Scaricare il Green Pass è un’operazione gratuita. Pertanto, se, utilizzando i canali on line, dovesse essere richiesto il pagamento di una somma, seppur minima, o l’inserimento di dati relativi al conto corrente, carta di credito, rapporti bancari o postali, il cittadino dovrà fare molta attenzione perché potrebbe cadere vittima di una truffa informatica;

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 347 – 0628721.

Chi ha detto che l’estate la Scuola (con la esse maiuscola) va in vacanza???

Certamente il Ministero dell’Istruzione auspica ripresa di socialità e recupero delle competenze di base, nel corso dell’estate, e noi non ce lo siamo fatti ripetere due volte!

Ma i ragazzi del Polo Messapia aggiungono l’utile (le competenze professionali) al dilettevole (musica, arte, cultura e spettacolo) partecipando in attività didattica di PCTO e Stage ai più prestigiosi Festival culturali del momento, membri a tutti gli effetti dello staff organizzatore, col compito di curare fotografia e comunicazione, riprese audiovisive e check sound per l’allestimento scenico dei concerti e delle performance teatrali, accanto a nomi di alto profilo.

Una autentica esperienza immersiva in un contesto lavorativo che consente di poter recuperare tante defaillance accumulate in questi due anni di lockdown, soprattutto quelle professionali da acquisire sul campo, ma soprattutto ritornare a vivere l’incontro in presenza, la socialità, la partecipazione attiva resa ancora più entusiasmante dal mondo musicale e delle performing arts, così vicine ai giovani.

Grazie a partner di ampio prestigio come il Distretto Puglia Craetiva con la Bass Culture, ideatore del LOCUS FESTIVAL di Locorotondo,  le associazioni La Ghironda e il suo PIANO LAB itinerante, Casarmonica con il SOUND TRACK FESTIVAL ad Ostuni,  Armamaxa e il festival TEATRO MADRE di Santa Maria di Agnano e La Luna nel Pozzo in contrada Foligno ad Ostuni, con la rassegna teatrale RIGENERAZIONE- LA LUNA NEL POZZO, 24 studenti dell’Indirizzo “Servizi culturali e dello spettacolo”  “Grafica e comunicazione” e “Grafica pubblicitaria”,  vestiranno i panni di fotoreporter e videomaker professionisti degli spettacoli in programma nel cartellone di ciascuna rassegna, curando i reportage degli eventi, dall’allestimento sonoro al backstage, dalle interviste agli artisti, alla documentazione visiva dei concerti. Un’opportunità straordinaria che testimonia l’alto valore qualitativo dell’offerta formativa dell’IISS Ferraris De Marco Valzani – Polo Messapia, che crea professionisti di eccellenza in contesti di eccellenza, all’interno di aziende che operano nell’industria del cinema, della cultura musicale e delle arti performative,  in una regione, la nostra Puglia, per la seconda volta, eletta tra regioni più belle del mondo, Best Value Travel Destination In The World, secondo il National Geographic, Lonely Planet e il New York Times.

Responsabilità, impegno, passione, fede in quello che si fa e fiducia in giovani vite che docenti come Simone Salvemini, Gianluigi Strafella, Maria Assunta Salvatore, Marco Lovato, Frrancesco Carrozzo, Elisabetta Miglietta, accompagnano nel sentiero dell’età adulta, con cura e attenzione, per dare senso ad una professione, quella di educatore prima ancora che di docente, che ripaga sempre, da fatiche e sacrifici, perche, sostiene il Dirigente scolastico Rita Ortenzia DE VITO - chi salva una vita, salva il mondo intero.

Una grande prova di maturità e di slancio vitale da parte di questi ragazzi che stanno dimostrando di aver compreso la lezione inflitta dalla pandemia, sul valore della scuola, sul senso della vita e sull’importanza di seguire le proprie vocazioni e scoprire, anche, i propri talenti nascosti per consapevoli scelte future. Un plauso particolare va alle famiglie di 5 studentesse di 1^ classe, anche loro in stage per avviarsi al mondo delle professioni nel settore “cultura e spettacolo”.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 30 luglio 2021 in Puglia, sono stati registrati 11.859 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 248 casi positivi: 33 in provincia di Bari, 21 in provincia di Brindisi, 35 nella provincia BAT, 69 in provincia di Foggia, 70 in provincia di Lecce, 13 in provincia di Taranto, 12 casi di provincia di residenza non nota. 5 casi di residenti fuori regione sono stati riclassificati e attribuiti.

Non sono stati registrati decessi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.885.860 test.

246.971 sono i pazienti guariti.

2159 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 255.799, così suddivisi:

95.749 nella Provincia di Bari;

25.817 nella Provincia di Bat;

20.088 nella Provincia di Brindisi;

45.487 nella Provincia di Foggia;

27.641 nella Provincia di Lecce;

39.760 nella Provincia di Taranto;

851 attribuiti a residenti fuori regione;

406 provincia di residenza non nota.

Ostuni. Gestore e proprietario di un lido denunciati per violazione delle norme del codice dei beni culturali e del paesaggio, violazione delle misure urgenti per il contrasto del lavoro nero e per la promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro; violazione delle norme in materia di sicurezza alimentare, violazione delle misure di contrasto e di contenimento per la diffusione del virus covid-19 nei luoghi di lavoro. A Ostuni, a conclusione di un mirato controllo, i Carabinieri della locale Stazione unitamente al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brindisi, alla Stazione Carabinieri Forestale di Ostuni e al personale dell’Asl di Brindisi hanno denunciato in stato di libertà un 29enne di Bitonto e un 71enne di Bari, rispettivamente gestore e proprietario di un lido sito in località Rosa Marina. In particolare, ai due sono stati contestati a vario titolo: il taglio e il danneggiamento di macchia mediterranea e vegetazione retrodunale di due distinte aeree asservite al lido, per una superficie complessiva di circa 300 metri quadri, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale, con conseguente sequestro penale delle due zone; la violazione della normativa per il contrasto e il contenimento della diffusione del “Covid–19”, non avendo adeguato gli spogliatoi di uso comune, con conseguente sanzione amministrativa; l’utilizzo, quale deposito di cibi e bevande, di un locale non autorizzato, incorrendo in una sanzione amministrativa e contestuale provvedimento di cessazione dell’attività di deposito; l’impiego di una dipendente in “nero” dal 26 luglio 2021, sulla cui documentazione sono in corso ulteriori accertamenti, al termine dei quali sarà comminata una sanzione amministrativa.

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Brindisi. 49enne ai domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno tratto in arresto un 49enne del luogo, in atto sottoposto all’obbligo di dimora in Brindisi, poiché colpito da un’ordinanza di applicazione della misura coercitiva degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato condotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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La musica tradizionale salentina, contaminata dalla ricerca su antichi testi in “griko”, è protagonista questa sera (venerdì 30 luglio 2021, ore 21.30) del settimo appuntamento con “Appia in Tabula”, il cartellone di spettacoli estivi del Parco Archeologico di Muro Tenente. In scena la cantante Ninfa Giannuzzi e il chitarrista e produttore Valerio Daniele. “Aspro”, che in griko significa “Bianco”, è il titolo dello spettacolo ma anche di un disco che ha i ritmi della musica tradizionale salentina e la ruvidezza dell’antica lingua grika, in un suono volutamente in bilico fra acustico, elettrico ed elettronico.

Lo spettacolo musicale è gratuito. Sarà necessario solo un piccolo contributo per il parcheggio custodito (3 euro) e per l’ingresso al Parco (2 euro - Visita il Parco dei Messapi), se non si possiede la tessera sostenitore. Nel corso della serata sono previsti laboratori didattici per i più piccoli e sarà disponibile un servizio di Food & Drinks.

Una zona del Parco sarà riservata alla vendita dei prodotti agricoli del progetto “Hortus”, coltivati all’interno di Muro Tenente nel rispetto del Codice dei Beni Culturali e della biodiversità del suolo.

Appia in Tabula è realizzato in collaborazione con la Soprintendenza A.B.A.P. per le province di Brindisi e Lecce, i comuni di Mesagne e Latiano e con il contributo della Regione Puglia - Programma Straordinario 2020 in materia di cultura e spettacolo - azione 5.

Per info e prenotazioni:

www.appiaintabula.it

tel. 3458723113

Il parco è aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle h. 8.00 alle h. 12.30 e dal venerdì alla domenica dalle h. 17.00 alle h. 19.30.

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Con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente a preoccupare è l’azione dei piromani in una estate segnata fino ad ora particolarmente calda e siccitosa in Puglia, con altri 200 ettari andati in fumo a Gravina, con le fiamme che hanno interessato anche il bosco Difesa Grande, provocando danni ambientali ed economici ingenti alle aziende agricole. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, che torna a denunciare l’emergenza roghi che in Puglia conta già almeno il 40% degli incendi in più rispetto al 2020.

Ai danni diretti all’agricoltura – spiega la Coldiretti regionale - si sommano quelli all’indotto come la raccolta della legna, dei piccoli frutti e dei funghi con un impatto anche sul turismo. Serviranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi e la macchia mediterranea distrutti dalle fiamme.

“Enorme lo sforzo dei vigili del fuoco, della protezione civile e delle forze dell’ordine per arginare le fiamme che hanno interessato una area vasta di pregio naturalistico, paesaggistico e turistico, oltre che produttivo, con i canadair che hanno raggiunto le zone più impervie per spegnere altri focolai”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Già nel 2020 c’è stata una impennata del 33% degli incendi in Puglia, secondo i dati della Protezione Civile della Regione Puglia, con conseguenze drammatiche in termini ambientali a causa delle fiamme che fanno salire la temperatura fino ad oltre 750 gradi, provocando effetti devastanti come il deterioramento del suolo, la scomparsa della biodiversità, il degrado ecologico, la perdita di produzioni legnose e non legnose, il disordine idrogeologico, i cambiamenti climatici dovuti alle emissioni di anidride carbonica, l’inquinamento da fumi e la distruzione della fauna.

Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Nelle aree bruciate – sottolinea la Coldiretti regionale – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare – continua la Coldiretti regionale – è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. La pioggia – sottolinea la Coldiretti regionale – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, come quelle che sono avvenute al nord, provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.

La Coldiretti ha elaborato un decalogo per combattere gli incendi. La prima regola per non causare l'insorgenza di un incendio è quella - afferma la Coldiretti Puglia - di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via che il fuoco sia spento. Soprattutto nelle campagne - precisa la Coldiretti - non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall'automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre - continua la Coldiretti Puglia - non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone di campagna o boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell'ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio - consiglia la Coldiretti regionale - non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che - conclude la Coldiretti Puglia - un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono di campi e boschi.

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“E’ necessario lavorare in piena sinergia per cogliere tutte le opportunità di crescita sociale, civile ed economica che la provincia e l’intero Paese sicuramente meritano”.

Queste le parole del Prefetto di Brindisi Carolina Bellantoni riportate nella nota di saluto alla Città, in occasione del suo insediamento.

E lo stesso invito ha ribadito durante l’incontro con il Presidente di ANCE Brindisi Angelo Contessa, sottolineando l’importanza di favorire l’interlocuzione tra le Istituzioni e il mondo delle imprese per sviluppare le tante potenzialità che il territorio presenta.

Un approccio costruttivo, indubbiamente condiviso dal numero uno della sezione provinciale dell’Associazione Costruttori Edili che già nel suo programma elettorale aveva indicato come prioritario l’avvio di una nuova stagione di dialogo con gli stakeholder e che, nelle ultime settimane, sta portando avanti con la calendarizzazione di una serie di incontri volti a mettere in atto concrete iniziative per il settore edile e, più in generale, per il rilancio dell’economia del territorio.

Tra queste, l’adesione al Tavolo per la legalità, salute e sicurezza sul lavoro, promosso proprio dalla Prefettura di Brindisi, e che vedrà la redazione di un Protocollo d’intesa unitario sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Su questo tema, il Presidente Contessa ha sottolineato l’opportunità di implementare un apposito scambio di informazioni circa il rilascio dei titoli abilitativi (compresa l’edilizia libera), allegando il DURC e la dichiarazione dell’organico medio annuo. E, in tal senso, ha assicurato la massima disponibilità degli Enti bilaterali per raccogliere tali dati che saranno poi riportati periodicamente alla Prefettura per consentire la verifica di eventuali anomalie sull’ apertura dei cantieri, relativamente a contratto di categoria applicato, congruità della manodopera e regolarità contributiva.

Nel corso dell’incontro con il Prefetto Bellantoni è stata, infatti, più volte evidenziata la necessità di contrastare il fenomeno del dumping contrattuale e del lavoro nero, nella convinzione che quest’ultimo rappresenti una vera e propria piaga per il settore edile.

Per tutelare le imprese sane e garantire un sistema economico non viziato è necessario prevenire e non reprimere. Questo il concetto emerso nel corso della riunione e che potrà trovare attuazione solo attraverso la condivisione di un percorso di lavoro unitario.

Il Prefetto Bellantoni ha poi fatto riferimento alle tante potenzialità che la Città di Brindisi offre - la ricchezza di infrastrutture, la varietà di elementi architettonici, la predisposizione a far coesistere il tessuto industriale con la vocazione turistica, solo per citarne alcune - e che potranno essere sviluppate solo se tutti gli attori del territorio sapranno dialogare in modo proficuo ed efficace, collaborando per il bene comune.

E su questo ANCE Brindisi ha confermato piena e convinta disponibilità.

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SULLA SPAZZATURA”​. 

 
Liberamente tratto dal Consiglio Comunale
 
​ “Caro consigliere Molfetta, noi due siamo agli antipodi – tu il Polo Nord e io Polo Sud” diceva più o meno il sindaco il 31Dicembre 2020 in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione. “E’ cambiato tutto e lei non se ne è accorto, dove c’era il buio ora c’è la luce! Prendiamo per esempio la spazzatura. Noi abbiamo messo in sicurezza un sistema che era ormai al collasso: la ditta appaltatrice voleva scappar via da Mesagne, il personale si ammalava ad ogni piè sospinto come in una epidemia di peste bubbonica, le gare andavano deserte tanto era stitico il capitolato predisposto sotto l’egida di un sindaco triste e sparagnino. Noi abbiamo commissionato un capitolato rivoluzionario ad una super-esperto (lautamente pagato), abbiamo messo 3-400.000 euro in più sul tavolo e sono arrivate ben 5 aziende a contendersi il piatto ricco- mi ci ficco. Il servizio ora viaggia in mani sicure, è notevolmente migliorato nella dotazione organica e strumentale, nei servizi offerti e la città è più pulita. Per completare l’opera non ci resta che fare un mega impianto di compostaggio e siamo apposto”.​
 
A sei mesi di distanza a noi pare che il groviglio si fa sempre più intrigato.
 
LA SUPERGARA
Il 18 giugno 2020 il Comune emette il decreto di aggiudicazione della gara a favore della Tekra, che supera per un pugno di decimali la seconda classificata: la Teknoservice che naturalmente non ci sta ed impugna il provvedimento davanti al TAR. La ricorrente sostiene che la vincitrice andava esclusa dalla gara per omessa dichiarazione ( falsa applicazione dell’art. 80 D.lg 50/2016 Codice dei Contratti ) non avendo menzionato le estromissioni subite in due precedenti gare.​
 
Il 13 Luglio 2020 il TAR Puglia, sezione di Lecce respinge il ricorso asserendo che l’omessa dichiarazione non avesse rilievo ai fini del giudizio sulla gara in corso e giustificava la stazione appaltante la quale non poteva conoscere una circostanza non denunciata in atti e non segnalata all’Autorità Anticorruzione (ANAC).
 
​ La Teknoservice insiste e il 16 Settembre impugna il provvedimento davanti al Consiglio di Stato. Ciononostante alcuni giorni dopo, il 29 settembre 2020, il Comune di Mesagne affida, sotto riserva di legge, il servizio di raccolta, spazzamento e trasporto dei R.S.U. alla Ketra.​
 
Con sentenza n°2129, pubblicata il 12 Marzo 2021 il Consiglio di Stato sovverte il giudizio del TAR e revoca l’assegnazione dell’appalto alla Tekra per violazione del su citato art. 80 Codice degli Appalti, ritenendo che la mancata segnalazione delle precedenti estromissioni avrebbe in qualche modo pregiudicato il giudizio sulla sua correttezza ed affidabilità . In via gradata rileva un difetto di istruttoria poiché la stazione appaltante aveva comunque l’obbligo di accertare le condizioni di ammissibilità della Tekra a prescindere da quanto dichiarato; per questo condanna in solido il Comune di Mesagne a compensare le spese legali.
 
La vicenda viene derubricata come una ordinaria contesa giudiziaria a carattere privatistico in cui il Comune fa da spettatore innocente.​
NON E’ COSI’.
​ Il comune si è costituito come parte attiva nel contenzioso sostenendo le ragioni della Tekra e rigettando le osservazioni della ricorrente, quando avrebbe potuto e dovuto sospendere l’assegnazione in autotutela e chiedere un supplemento istruttorio per verificare la veridicità delle osservazioni poste dal ricorrente.​
 
Ora che succede? Siamo certi che la Teknoservice che ha perso sei mesi di servizio non ci chiami ai danni? Il servizio è passato di mano in mano alle stesse condizioni economiche? Sono in campo le migliorie tecnologiche, gli investimenti preventivati ed i servizi preannunciati? Già perché al di la di qualche auto- compattatore e di qualche spazzatrice non è che si vedono questi lampi di tuono annunciati. Secondo me la spazzatura continua a raccogliersi come prima e la città in alcuni punti è sporca e puzza come coloro che si spruzzano il deodorante senza essersi lavati, come i fiori che nel Centro Storico che indorano il piscio dei gatti, il vomito e i cocci delle bottiglie di birra rotte.​
 
LA TIRITERA DELLA TARI​
Il Dlg 41/2021 “decreto riaperture” emesso dal governo nel ventre della pandemia, autorizzava i Comuni ad approvare i regolamenti ed i piani tariffari della TARI entro il 30 giugno (poi prorogato al 31 luglio). Stessa facoltà era stata già concessa nel 2020 tanto che noi approvammo il piano tariffario della TARI 2020 il 28 Luglio (delibera di Consiglio C.le n°28). Nell’occasione furono applicate, per disposizione ministeriale, le aliquote del 2019 con l’impegno per i Comuni di valutare a consuntivo gli eventuali maggiori costi del servizio che sarebbero stati spalmati a conguaglio sulla platea dei contribuenti con un piano di rateizzazione agevolato in tre anni.​
 
A queste incombenze normative si sono via, via aggiunte altre complicazioni straordinarie che hanno rivoluzionato il percorso di formazione della TARI.​
• L’ARERA (Agenzia Nazionale per l’Energia) da Novembre impone ai Comuni un nuovo metodo di calcolo per la redazione del Piano Economico Finanziario e del Piano Tariffario della TARI al fine di ottimizzare ed uniformare i costi del servizio e scongiurare gli eccessi speculativi del mercato e le infiltrazioni nel sistema delle ecomafie.
​ • Il Nuovo Regolamento TARI, imposto da una direttiva europea, cambia la definizione e la classificazione dei rifiuti riducendo tutta la munnezza a due sole categorie: i rifiuti urbani ed i rifiuti speciali . Una rivoluzione copernicana che consegna alle aziende produttrici di rifiuti speciali la facoltà di seguire percorsi autonomi di raccolta e smaltimento e di essere esonerati dal pagamento della TARI, con la conseguenza inevitabile che vi potrebbe essere una corposa riduzione delle entrate tributarie.
 
Nonostante fossero già state emanate gran parte di queste disposizioni, nonostante sul tema stesse cambiando il mondo, l’Amministrazione Comunale, per centrare l’obiettivo di approvare il bilancio di previsione entro la fine dell’anno, il 30 dicembre 2020 porta in Consiglio un PEF elaborato in proprio dagli uffici secondo il vecchio ordinamento. Questo elaborato computava il costo complessivo del servizio in circa 6,2 milioni di euro. Doveva trattarsi evidentemente di un esercizio di prova perché sei mesi più tardi è tutto da rifare. A Giugno finalmente arriva il PEF validato e corretto dall’ARERA per il tramite dell’agenzia regionale dei rifiuti (AGER) che tara il costo del servizio in 4.7 milioni di euro.​
 
Come è possibile che per lo stesso piano industriale, gli stessi costi fissi, per la stessa previsione di volumi e costi di smaltimento si sia determinata una differenza di 1,5 milioni di euro?Dove è l’errore? E se fosse buona la prima? Se si dovesse realizzare a consuntivo quanto previsto il 30 dicembre chi ci metterà la differenza?​
 
Quisquigle!! Il governo sostiene che va tutto bene, che non c’è stato nessun errore, e che il PEF su cui articoleranno le tariffe TARI 2021 è in ribasso rispetto al passato.​
 
Alziamo al cielo inni di lode e gloria perché pagheremo meno per un servizio migliore. Lasciamoci sorprendere da questa ondata di ottimismo e lasciamo perdere questo sfrucugliamento tedioso sui numeri. A consuntivo si vedrà. Se si riuscisse nel miracolo di migliorare il servizio, aumentare le risorse umane e strumentali, gli investimenti attivi con una parallela riduzione dei costi allora vorrà dire che il nostro sindaco può davvero moltiplicare i pani ed i pesci, che io sono un fariseo e che tutti cammineremo sulle acque.​
Buona estate…..e controllate le bollette!!!!​
 
Pompeo Molfetta​
Movimento Libero e Progressista