Redazione

Nominato il nuovo direttore del Pronto soccorso dell'ospedale Perrino. 

La direzione strategica della Asl ha nominato il nuovo direttore del Pronto soccorso dell'ospedale Perrino di Brindisi. Si tratta di Vincenzo Marcone: con avviso pubblico, per professionalità e competenza, gli è stato conferito incarico quinquennale di direttore della Struttura complessa di Medicina e Chirurgia d'accettazione e d'urgenza (Mecau).
Il dottor Marcone, che prende il posto del direttore ad interim Giuseppe Manca e precedentemente del dottor Antonio D'Autilia, proviene dal Pronto soccorso dell'ospedale regionale Umberto Parini di Aosta. Il Pronto soccorso del Parini è stato accreditato come centro di eccellenza per il trattamento della sincope, una breve perdita di coscienza, e certificato come struttura di riferimento dal Gruppo Italiano Multidisciplinare per lo Studio della Sincope (Gimsi). Vincenzo Marcone ha fatto parte, tra l'altro, della Syncope Unit, una unità multidisciplinare, in qualità di esperto nella gestione della patologia.
A breve il Pronto soccorso del Perrino sarà ammodernato: la sfida che attende il direttore appena nominato, in considerazione anche della cronica carenza di medici, è la gestione di nuovi spazi e percorsi, nonché l'utilizzo appropriato del servizio che deve essere dedicato all'emergenza-urgenza.

FlixBus potenzia l’offerta in Puglia per l’estate, in linea con la volontà di rispondere in modo sempre più puntuale alle esigenze di chi parte dalla regione e supportare, al tempo stesso, la ripresa delle attività turistiche sul territorio in totale sicurezza, proponendosi come soluzione di viaggio per i visitatori in arrivo dal centro, dal Nord e dal resto del Sud Italia.

Tale potenziamento interessa sia i principali centri pugliesi, che gioveranno di frequenze ancora più elevate sui collegamenti con le grandi città italiane e di tratte dirette con nuove destinazioni, sia molte località costiere e dell’entroterra, che potranno così beneficiare, per tutto il periodo estivo, di un incremento nei flussi dei visitatori in arrivo dalle altre regioni.

Secondo un’indagine Istat, infatti, questa estate più di 9 Italiani su 10 passeranno le vacanze in Italia, e 6 su 10 si sposteranno fuori regione. In linea con questa tendenza, FlixBus punta ora a rendere ancora più accessibile il territorio pugliese collegando in modo capillare oltre 50 centri della regione, con l’obiettivo di valorizzarne il patrimonio paesaggistico e storico-culturale.

Ecco tutte le novità nel dettaglio, provincia per provincia:

Barese: Bari collegata anche con l’estero. Murge, costa e Valle d’Itria ancora più connesse

Da sempre un hub della rete FlixBus nel Sud Italia, Bari assiste innanzitutto all’incremento della frequenza giornaliera sui collegamenti con molti grandi centri italiani: fra le altre, Roma diventa collegata fino a sette volte al giorno, Milano e Napoli fino a tre. Grazie alle connessioni attive con cinque città in Germania, tra cui Monaco di Baviera e Francoforte, il capoluogo si conferma inoltre meta ideale non solo per chi parte dalle altre regioni italiane, ma anche per i visitatori esteri, che potranno beneficiare di un nodo strategico di interconnessione per esplorare il territorio.

Il potenziamento della rete FlixBus coinvolge tutta la provincia: Molfetta e Bitonto sono collegate con città come Roma, Milano, Torino e Bologna, e sono operativi collegamenti con il nord e il centro Italia anche da Corato, Ruvo di Puglia e Gioia del Colle. Modugno sarà poi connessa da giovedì 1° luglio con sei importanti centri, fra cui Roma, Milano e Napoli, mentre Altamura e Gravina in Puglia si confermano snodi di riferimento sulle direttrici che collegano il Sud Italia con il Lazio grazie alle connessioni operative con Matera, Potenza, Napoli e Roma.

Lungo il litorale adriatico, è su Monopoli, Polignano a Mare e Mola di Bari che si focalizza FlixBus nell’ambito dell’incremento estivo delle tratte attive con la provincia: grazie ai collegamenti con centri come Roma, Milano, Torino e Bologna, la costa potrà giovare tutta estate di nuovi arrivi dai principali bacini del nord e centro Italia. Analogamente, la Valle d’Itria barese e i territori attigui potranno giovare delle rotte già attive tra Alberobello, Putignano, Turi e Casamassima con Roma e Napoli e di quelle che saranno operative da giovedì 1° luglio con Milano, Torino e Bologna.

Foggiano: Foggia nodo strategico sulle rotte del Sud. 10 mete dal Gargano al Tavoliere

Foggia si conferma un importante nodo sulle tratte che collegano la Puglia con altre aree del Sud, grazie ai collegamenti con mete come Policoro, Crotone, Lamezia Terme, Messina e Catania. Come Bari, anche Foggia gode inoltre di collegamenti con cinque città tedesche, tra cui Monaco di Baviera e Francoforte, offrendosi così come punto strategico di arrivo per i visitatori esteri.

Nel Gargano, invece, Cagnano Varano si affiancherà da martedì 29 giugno a Vieste, Peschici, Rodi Garganico e Lesina fra le mete collegate sul litorale. Le cinque località saranno collegate con Milano, Torino, Bologna e Pescara, da cui si potranno raggiungere, più volte al giorno, anche Manfredonia e, nell’entroterra, Cerignola, San Giovanni Rotondo e San Severo.

BAT: Margherita di Savoia entra nella rete FlixBus. Cinque le città connesse in provincia

In linea con l’obiettivo di valorizzare le coste pugliesi, FlixBus estende i collegamenti a Margherita di Savoia, che da giovedì 1° luglio sarà raggiungibile da Milano, Torino e Bologna.

In generale, dall’inizio di luglio il territorio godrà di un incremento rilevante della connettività, con nuove tratte che collegheranno Barletta, Andria, Trani e Bisceglie con molte fra le principali città italiane, come Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna, affiancandosi a quelle attive fra Barletta e Andria e alcune città in Calabria e Sicilia, tra cui Lamezia Terme, Messina e Catania.

Brindisino: FlixBus amplia i collegamenti e debutta a San Vito dei Normanni e Mesagne.

Salgono a sette le città collegate da FlixBus nel Brindisino, con l’arrivo, da giovedì 1° luglio, a San Vito dei Normanni e Mesagne, che beneficeranno di collegamenti con Milano, Torino e Bologna.

Brindisi si conferma snodo d’eccezione sulle rotte che collegano la Puglia con città del nord e centro Italia, come Roma, Milano, Torino e Bologna, e del Mezzogiorno, come Napoli e Potenza, mentre sul litorale adriatico il potenziamento della rete coinvolge Ostuni e Fasano, raggiungibili dal centro e dal nord, con partenze da Roma, Milano e Bologna, e dal sud, con partenze da Caserta e Termoli rispettivamente. Da Roma, Milano, Bologna e Napoli si potrà arrivare inoltre a Ceglie Messapica e Francavilla Fontana, con un possibile indotto a livello di turismo per l’entroterra.

Leccese: tre nuove destinazioni in Salento. Otto in tutto le località raggiunte da FlixBus

Nell’ambito del generale potenziamento di rete per l’estate, il Salento rappresenta inevitabilmente un’area strategica per FlixBus, che, dopo l’esordio a Porto Cesareo, collegata con Roma, Milano, Napoli, Bologna e Firenze, debutterà giovedì 1° luglio anche a Ugento e Santa Maria di Leuca, connettendole con varie città del centro-nord come Verona, Bologna e Ancona.

Lecce si conferma inoltre un nodo cruciale sia sulle rotte che collegano il Salento con il centro e il nord Italia, grazie ai collegamenti con Roma, Milano, Torino e Bologna, sia su quelle che connettono il territorio con le altre aree del Sud, ad esempio per mezzo delle tratte con Napoli e Potenza. Il litorale ionico e adriatico potranno inoltre giovare del potenziamento dei collegamenti con Gallipoli, agevolando i flussi dei visitatori in arrivo da Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna, e con Otranto, raggiungibile da Torino, Bologna e Termoli.

Anche l’entroterra diventa più raggiungibile, grazie all’incremento delle tratte con Nardò, collegata con città quali Roma, Napoli e Firenze, e Maglie, connessa, fra le altre, con Roma, Napoli e Torino.

Tarantino: Taranto si conferma porta sulla Puglia. Sei le località collegate sul territorio

Taranto si conferma un’importante porta d’accesso sulla Puglia, sia per chi arriva dal nord e dal centro Italia, con l’incremento della frequenza sulle tratte con città come Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Ancona e Pescara, sia per chi raggiunge la Puglia dalle altre regioni del Sud, partendo da centri come Napoli, Matera, Crotone, Lamezia Terme, Messina e Catania. Come Bari e Foggia, inoltre, anche Taranto potrà accogliere flussi di visitatori in arrivo dalla Germania grazie alle tratte operative con Monaco di Baviera, Francoforte e altre tre città tedesche.

Anche Manduria e Avetrana godono di collegamenti con diverse città italiane, quali Roma, Milano, Napoli, Bologna e Firenze, mentre Grottaglie e Massafra sono già connesse anche con Potenza. Infine, Martina Franca si offrirà da giovedì 1° luglio come punto di approdo ideale per i visitatori diretti in Valle d’Itria da Milano, Torino e Bologna, oltre che da Roma e Napoli.

Sicurezza a bordo: tutte le misure messe in atto da FlixBus

Per tutelare la salute dei passeggeri e del personale di bordo, e garantire così a tutti una piacevole esperienza di viaggio, FlixBus ha implementato un esaustivo protocollo di sicurezza: tra le misure implementate, si possono citare la sanificazione degli autobus al termine di ogni corsa, l’obbligo di mascherina per l’intera durata del viaggio e nelle fasi di imbarco e di sbarco e la misurazione della temperatura e il controllo touch-less di biglietti e documenti al momento del check-in.

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I numeri della pandemia consentono un timidissimo ottimismo sul fronte sanitario: immaginare la ripresa delle attività cliniche nel loro complesso non pare più un'utopia e, anche alla luce di queste considerazioni, la necessità di poter contare su scorte di sangue sufficienti diventa un imperativo categorico, nonostante l'estate e la voglia di una rinnovata libertà siano esplose e catalizzino il pensiero di moltissimi. Sedute operatorie da recuperare, nuovi accessi ai servizi ematologici e tutte le restanti attività sanitarie che hanno bisogno del farmaco più prezioso per essere svolte mettono di fronte tutta la popolazione a una priorità universale.

«La missione dei volontari Avis – afferma il neopresidente dell'Avis provinciale di Brindisi, Sergio Zezza - non può fermarsi davanti a niente, neanche di fronte a una pandemia. Figuriamoci se, poi, può essere l'estate a bloccare le attività dei dirigenti e dei donatori che devono sentire forte in ogni momento il significato del proprio impegno sociale e del ruolo istituzionale che hanno scelto di ricoprire».

Le parole del numero uno dei volontari suonano come una chiamata alle armi per tutta la variegata galassia di collaboratori che grativa attorno all'associazione brindisina. La dedizione alla causa che ha portato i volontari brindisini a essere una delle poche realtà operanti nel settore sul territorio nazionale a registrare un incremento delle sacche raccolte anche durante le fasi più dure della pandemia è un buon viatico per le difficili settimane che ci troviamo davanti ma da sola non è sufficiente: la bella stagione rappresenta da sempre il periodo più complicato dell'anno per la difficoltà di garantire le scorte di sangue necessarie ai servizi sanitari per la cura dei tanti che hanno bisogno ma il lavoro programmato per i mesi più caldi aiuterà a superare ancora una volta tutti gli ostacoli, quelli previsti e quelli imprevisti.

«La contrazione delle donazioni nel periodo estivo – prosegue Zezza – è un dato di fatto consolidato ma non deve rappresentare un alibi. Il Centro trasfusionale dell'ospedale Perrino ha già lanciato più di un allarme e le previsioni per le settimane a venire non sono buone. Chi ha bisogno di sangue non può aspettare: l'associazione è impegnata nella continua ricerca di nuovi donatori e nella fidelizzazione di quelli già conosciuti per incrementare le entrate ematiche al Simt (Servizio di Immunoematologia e Medicina trasfusionale, ndr) ma sono la responsabilità e il senso del dovere di ognuno a fare la differenza».

Il bisogno di sentirsi finalmente liberi non prenda il posto dei bisogni del prossimo, specie alla luce di quello che è successo nell'ultimo anno e mezzo.

«Donare il sangue è un dovere che ognuno di noi ha, sempre: tra non molto riapriranno a pieno regime le sale operatorie, ci auguriamo, e saranno recuperati un numero consistente di interventi per i quali servirà del sangue. Questo è un esempio ma se ne protrebbero fare mille altri: il sangue non è utile, è indispensabile. Adesso più che mai».

Con queste premesse è facile intuire che le attività estive dell'Avis non saranno meno intense di quelle svolte nel resto dell'anno: in collaborazione col centro trasfusionale diretto da Antonella Miccoli, si sta definendo il programma delle raccolte nelle località costiere e turistiche con l'impiego delle autoemoteche dell'associazione e dell'Asl.

«Saremo presenti dappertutto per coinvolgere quanta più gente possibile. Gli appelli che lanciamo come associazione di volontariato partono dagli stimoli che ci arrivano dal Simt che sta cercando anche di sollecitare le istituzioni a fare la propria parte in sensibilizzazione e rappresentanza: noi andiamo oltre, chiedendo ai personaggi pubblici protagonisti della vita sociale, politica e produttiva del territorio di svolgere un ruolo proattivo e di contribuire alla causa in prima persona».

L'estate può essere felice e spensierata per alcuni e un incubo per gli altri: c'è chi non vede l'ora di lasciarsi tutto alle spalle con un tuffo nel nostro bellissimo mare e chi, purtroppo, può trovarsi anche in pericolo di vita se quella sacca di sangue non si trova o arriva in ritardo.

Trovare un equilibrio si può: la donazione non è un impegno che costa fatica o che porta via troppo tempo. Posticipare di una mezzoretta l'arrivo in spiaggia non fa scappare via il mare o gli amici ma potrebbe essere un gesto rivoluzionario, nel vero senso della parola, per qualcuno che è in pericolo di vita.

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Un incendio di vaste proporzioni è scoppiato in un terreno pieno di sterpaglie in contrada Casacalva, attiguo  Canile municipale. Sul posto stanno lavorando da ore alcune squadre del Serie Protezione civile e vigili del fuoco per cercare di contenerlo e spegnerlo. 

Le alte temperature di questi giorni stanno incidendo in maniera negativa sui campi di sterpaglia che prendono fuoco con una certa facilità. Infatti, un incendio di vaste dimensioni si è sviluppato nel pomeriggio di ieri in contrada Casacalva, in agro di Mesagne, in un terreno attiguo al canile comunale. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei volontari del Ser-Protezione civile di Mesagne e una squadra dei vigili del fuoco di Brindisi. Gli operatori hanno lavorato a lungo per spegnere il fronte delle fiamme e mettere in sicurezza l’area. Timori si sono avuti affinché il fuoco non raggiungesse i pelosi ospitati presso il canile. Le fiamme si sono levate nel primo pomeriggio da alcuni terreni pieni di sterpaglia per cause non chiare, probabilmente per autocombustione. E’ stato lanciato l’allarme e sul posto sono giunte alcune unità antincendio del Ser-Protezione civile di Mesagne che hanno affrontato le fiamme. Dopo due ore di lavoro i volontari, stremati, hanno richiesto un ulteriore aiuto ai vigili del fuoco di Brindisi e alla centrale operativa del Ser che ha inviato sul posto un altro mezzo antincendio. Gli uomini hanno lavorato a lungo su un fronte, esteso per qualche centinaia di metri, affinché le fiamme fossero domate completamente. Il fuoco nel suo percorso ha inglobato e bruciato sia alberi di olivo sia da frutta presenti nei terreni interessati. Si è temuto che le fiamme potessero raggiungere il canile, ma il lavoro dei volontari e dei vigili del fuoco ha scongiurato tale possibilità e i pelosi sono rimasti al sicuro. Magari un po' disturbati dal fumo acre che si è disperso nell’aria. Nei giorni scorsi i volontari del Ser-Protezione civile sono intervenuti in diversi incendi. Nel pomeriggio di venerdì, ad esempio, hanno preso fuoco delle sterpaglie presenti nell’area di pertinenza della stazione ferroviaria di Mesagne. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco e dei volontari del Ser che hanno spento le fiamme. Purtroppo a causa del fumo acre una persona ha accusato un malore ed è stata soccorsa dagli operatori del 118.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 26 giugno 2021 in Puglia, sono stati registrati 6444 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 58 casi positivi: 15 in provincia di Bari, 9 in provincia di Brindisi, 5 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 25 in provincia di Taranto,, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 5 decessi: 3 in provincia BAT, 2 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.652.289 test.

242.684 sono i pazienti guariti.

3.881 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 253.205

così suddivisi:

95.158  nella Provincia di Bari;

25.580 nella Provincia di Bat;

19.780 nella Provincia di Brindisi;

45.147 nella Provincia di Foggia;

26.908 nella Provincia di Lecce;

39.447 nella Provincia di Taranto;

810 attribuiti a residenti fuori regione;

375 provincia di residenza non nota.

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“Nelle ore estive più proibitive a causa delle alte temperature le disposizioni di proibizione del lavoro nei campi dalle 12.00 alle 16.00 dovrebbero essere estese a tutta la provincia. Mi auguro che in questo senso l’ordinanza del sindaco di Brindisi Riccardo Rossi entri in vigore in tutto il territorio provinciale.” Lo afferma, in una dichiarazione, Giovanni Luca Aresta parlamentare del M5S.
“La drammatica vicenda di Camara Fantamadi – prosegue Aresta- accende i riflettori sulle condizioni di lavoro di molti braccianti, in un periodo in cui il caldo mette a dura prova la resistenza fisica di questi lavoratori, impegnati in questi giorni nella raccolta del pomodoro. Il lavoro non dovrebbe mai essere sinonimo di sfruttamento e questo riguarda sia le condizioni in cui lo si esercita, sia l’adeguatezza dei salari percepiti da chi lavora nei campi.”
“Mi unisco – conclude il parlamentare- al cordoglio generale nei confronti del giovane Camara ed esprimo tutta la mia solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici, italiani e stranieri, che ogni giorno sono impegnati nelle nostre campagne a garantire la ricchezza e la qualità delle nostre produzioni agricole. Alla comunità africana del brindisino va un abbraccio particolare in questo drammatico momento di dolore.”

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Brindisi. Atti persecutori nei confronti dell’ex compagna, disposto l’allontanamento dalla casa familiare. I Carabinieri della Stazione di Brindisi Centro hanno eseguito una misura coercitiva personale dell’allontanamento dalla casa familiare emessa dal Tribunale di Brindisi nei confronti di un 56enne del luogo, ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della ex compagna consistititi in minacce e aggressioni fisiche e verbali.

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Mesagne. Detiene in casa 95 grammi di marijuana, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno arrestato in flagranza di reato un 18enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita presso la sua abitazione, hanno rinvenuto un involucro contenente 95 grammi di marijuana occultati nel cassettone del proprio letto, nonché 460,00 euro ritenuti provento di spaccio, il tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato, a conclusione delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua residenza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Microchippatura gratuita: appuntamento nell'ambulatorio di Piazza Gioberti il 1°luglio.

 Il Comune di Mesagne, ufficio randagismo e benessere animale, in collaborazione con l’associazione “Gli amici di Snoopy” e la Asl, informa che giovedì 1° luglio, dalle ore 16 alle 20 nella struttura sita in piazza Gioberti, si terrà l’iniziativa “Microchip Day” rivolta ai cittadini residenti sul territorio comunale possessori di cani non registrati all’anagrafe canina. L’applicazione gratuita del microchip verrà effettuata dal personale veterinario della Asl competente per territorio.
 “L’appuntamento rientra tra gli interventi programmati per prevenire il fenomeno dell’abbandono e del randagismo”, ha spiegato il sindaco Antonio Matarrelli. Il consigliere comunale delegato al benessere animale, Vincenzo Carella, ha sottolineato il costante lavoro svolto dai volontari dell’associazione che, nell’occasione, saranno presenti con un gazebo per fornire informazioni utili e dettagli su un concorso fotografico a tema aperto a tutti. I proprietari dei cani ai quali verranno applicati i microchip dovranno presentarsi muniti di documento di identità.

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CONTESSA (ANCE BRINDISI): NEI PROCESSI DI RIPRESA ECONOMICA SERVE UNA RICONVERSIONE CULTURALE E PUO’ ESSERE FONDAMENTALE IL RUOLO DEGLI INVESTITORI PRIVATI. 

 Le cronache delle ultime ore ci restituiscono due questioni che coinvolgono direttamente la comunità pugliese: la sentenza del Consiglio di Stato riguardante il funzionamento degli impianti del Siderurgico di Taranto e il tentativo del Consiglio regionale della Puglia di rendere fruibile il Castello Svevo di Oria. Si tratta di questioni apparentemente distanti tra loro, ma che sono legate da un filo comune che riguarda la nostra economia ed il ruolo che i privati possono avere nello sviluppo economico del territorio.
Per quanto riguarda Taranto, i giudici romani hanno rettificato le decisioni assunte dai colleghi del Tar ed hanno dichiarato, sostanzialmente, che gli impianti possono continuare a funzionare perché la normativa ambientale consente di rimediare al potenziale pericolo sanitario e sulla sicurezza dell’impianto stesso, in sostanza. Per tantissimi – al di là di molte dichiarazioni, rispettabili, filo-ambientaliste – questa decisione è stata una boccata di ossigeno perché è evidente che l’Italia ha bisogno del più grande polo di produzione di acciaio per continuare ad occupare posti al sole nella classifica delle nazioni più potenti del mondo. E’ chiaro, quindi, che l’obiettivo prioritario da oggi in poi dovrà essere la riconversione industriale nel rispetto della salute pubblica e della sicurezza dei lavoratori.
Ad Oria, invece, c’è un Castello che nessuno degli enti pubblici preposti ha voluto comprare, che è stato tirato fuori dall’abbandono e dal rischio di crollo da un privato che in quel maniero ha investito milioni e milioni di euro. Adesso quel bene “privato” lo si vorrebbe restituire al territorio, rendendolo fruibile e quindi trasformandolo in un attrattore turistico, non facendolo utilizzare al proprietario ai fini economici. Insomma, una sorta di esproprio proletario!
Qual è il collegamento tra queste due storie apparentemente così distanti tra loro? Il tutto è riassumibile in una sola parola: riconversione culturale!
A Taranto la tanto criticata decisione del Governo di affiancare Arcelor Mittal nella proprietà del Siderurgico alla fine potrebbe risultare strategica per guardare, come prospettiva immediata, ad una riconversione ambientale degli impianti nell’ambito dell’ormai avviato processo di transizione energetica. Si tratta di non avere timori nel prevedere che l’Italia investa, insieme ai privati di Arcelor Mittal, ingenti risorse per cancellare i guasti ambientali del passato e per continuare ad assicurare un futuro allo stabilimento siderurgico più importante della nazione. Il rischio di chiusura (ed il ridimensionamento del ruolo dell’Italia tra le potenze industriali del mondo) si evita solo con scelte coraggiose e immediate. 
Ed occorrerà coraggio anche ad Oria per assicurare un futuro diverso dai lucchetti ai cancelli per il Castello Svevo. La politica che oggi urla a gran voce la necessità di riaprirlo al pubblico non dimentichi neanche per un istante che quel bene è stato sottratto al degrado solo grazie ai privati che hanno investito ingenti capitali. Il tutto, mentre il “pubblico” si è guardato bene dall’intervenire per acquisire il Castello al proprio patrimonio. 
Adesso, si facciano scelte coraggiose, si raggiunga una intesa con i proprietari per consentire la sua fruizione, ma si consenta – allo stesso tempo – di utilizzarlo anche per il business che fa reggere il piano economico per il quale il privato aveva deciso di investire milioni di euro. 
Gli imprenditori non hanno paura di investire con capitali propri ed aiutare il paese ad uscire dalla grave crisi economica in cui siamo, ma hanno bisogno di certezze legislative e soprattutto di un cambio culturale: l’investimento privato deve reggere e dare i giusti utili nell’ambito del “Business Plan” e la politica deve trovare il modo di stimolarli, prima, e tutelarli dopo. E’ così che l’Italia potrà tornare ad essere competitiva ed appetibile.
Noi imprenditori siamo pronti!
 
Angelo Contessa – Presidente ANCE Brindisi (Associazione Nazionale Costruttori Edili)

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