Redazione
Mesagne. Il Comune cerca funzionario per un posto di avvocato
Il Comune di Mesagne, in ragione del collocamento a riposo dell’Avvocato dell’Ente Avv. Anna Luisa Valente, la quale verrà collocata a riposo a far data dal 01.08.2021, e giacché nell’ultimo aggiornamento del Piano Triennale del Fabbisogno è stata prevista, ai fini della copertura del posto di funzionario Avvocato, ha provveduto ad attivare la procedura di mobilità interna mediante interpello tra il personale interno di Cat. D in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione legale, al fine di garantire con la massima tempestività la copertura del posto e soprattutto il corretto ed efficiente funzionamento dell’Avvocatura Civica.
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Manifestazione SAP a Roma, Pagliaro: “solidarietà alle forze di polizia e gratitudine per il loro lavoro”
Domani si terrà a Roma una manifestazione con volantinaggio organizzata dal Sindacato Autonomo di Polizia SAP, per chiedere garanzie funzionali nello svolgimento del proprio lavoro. L’appuntamento è fissato dalle 10 alle 13, in via Giolitti, alla Stazione Termini della capitale, luogo della nota vicenda del poliziotto che ha dovuto usare l’arma di ordinanza per fermare, ferendolo, un immigrato senegalese clandestino che minacciava i passanti con un coltello.
Al proposito interviene con una nota il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
“Ogni giorno siamo costretti ad assistere a scene di ordinaria follia, in cui le forze di polizia sono vittime di violenza e rischiano di ritrovarsi nei guai e di subire un procedimento penale, se osano difendersi, per adempiere anche e soprattutto al proprio dovere.
Voglio esprimere tutta la mia solidarietà a questi lavoratori in divisa, che rischiano la vita per tutelare l’ordine e la giustizia nei nostri centri e sulle nostre strade. C’è un evidente problema normativo, bisogna pensare a nuove leggi e all’applicazione corretta di quelle che ci sono.
Dovremmo indignarci tutti di fronte a quello che purtroppo accade, molte volte nell’indifferenza totale. Nel 2020 sono stati 2.687 gli episodi registrati dall’Osservatorio “Sbirri Pikkiati”, che registra le aggressioni fisiche che hanno provocato lesioni refertate alle forze di polizia. Vengono considerate quelle avvenute solo durante i controlli in strada, non sono incluse quelle avvenute nella gestione dell’ordine pubblico. Nel 40% dei casi i protagonisti delle aggressioni sono stranieri, circa 1.085. Riporto questi numeri perché fotografano una realtà preoccupante, sono cifre che dovrebbero far capire la gravità di quello che accade intorno a noi. Ogni tre ore e mezza in Italia, un carabiniere o un poliziotto deve ricorrere alle cure del pronto soccorso. Numeri allarmanti che meritano una riflessione severa e giusta, che punti alla tutela dei lavoratori in divisa.
Per questi motivi invito tutti i miei amici che sono sul posto a partecipare alla manifestazione organizzata dal SAP alla Stazione Termini di Roma. Bisogna dare un segnale forte, di vicinanza, a tutti questi lavoratori che non possono subire oltre al danno la beffa. Una manifestazione reale oltre che simbolica, per chiedere il rispetto dei diritti delle forze dell’ordine e per dare sostegno al poliziotto indagato per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi, soltanto per aver neutralizzato ferendolo l’immigrato senegalese clandestino che minacciava i passanti con un coltello. A quel poliziotto bisognerebbe dare una medaglia, anziché indagarlo.
È giunta l’ora, così come chiedono le forze di polizia, di dire basta alla tutela solo di chi delinque, basta alla farsa dell’atto dovuto e basta al lasciare da soli questi lavoratori, che si ritrovano anche a pagare le spese legali di tasca propria. È veramente incredibile.
Abbiamo la necessità di mettere nella migliore delle condizioni possibili le forze dell’ordine, dotandole di strumenti e risorse adeguate, dalle bodycam ai taser, ai giubbotti antitaglio, alla tutela legale. Basta approssimazione. Massima solidarietà alle forze di polizia e colgo l’occasione per esprimere immensa gratitudine per quello che fanno. Noi vogliamo che la Giustizia sia giusta, prima di ogni cosa, per chi rischia la vita per attuarla”.
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La brindisina Giorgia Amatori, classe 2003, in forza alla Magnolia Campobasso, militante nella massima serie del Campionato di basket femminile, è stata convocata dal Settore Squadre Nazionali Giovanili della Federazione Italia Pallacanestro per il raduno di preparazione per le amichevoli con l'Ungheria e per la partecipazione al Campionato del Mondo della Nazionale italiana Under19. Il raduno si terrà a Granozzo con Monticello (Novara) dal 11 luglio al 16 agosto agli ordini di coach Roberto Riccardi e del suo staff. Diciannove le ragazze, tutte classe 2002-2003, convocate, ma solo in dodici parteciperanno al Campionato del Mondo che si terrà a Debrecen, in Ungheria (dal 7 al 16 agosto). L'Italia Under 19 femminile è stata inserita nel girone A con i pari età di Stati Uniti (le americane il prossimo anno saranno eleggibili in WNBA, il campionato professionistico femminile), Australia ed Egitto.
Per Giorgia Amatori è la seconda convocazione nella nazionale italiana. Il giusto premio per l'impegno profuso in questi anni alla Magnolia Campobasso, giocando in serie A senza timore alcuno, contro avversarie più grandi ed esperte.
Nell'ultimo fine settimana, la formazione Under 20 della Magnolia Campobasso si è classificata al terzo posto (su dieci partecipanti) nelle finali di Coppa Italia che si sono tenute a Battipaglia. Nella partita contro il Salerno, la play brindisina è stata eletta MPV della gara, riscuotendo i consensi degli addetti ai lavori presenti sugli spalti del PalaZauli. 180cm di altezza, Giorgia fa valere la propria altezza e la propria prestanza fisica sfruttando questa caratteristica con le atlete di pari ruolo. Dotata di una buona visione di gioco che l'ha portata a essere presa in considerazione dal settore squadre nazionali della FIP.
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Mesagne. In atto misure pro movida
Visto il gran flusso di vacanzieri, e residenti, che nel fine settimana raggiungono i locali del centro della città di Mesagne il sindaco, Toni Matarrelli, ha deciso di far emettere un’altra ordinanza che amplia la zona a traffico limitato mettendo in sicurezza il passeggio della gente che dal centro storico si sposta verso la villa comunale. Il suggerimento, peraltro, era giunto in Comune, nei giorni scorsi, da parte delle forze dell’ordine, presenti sul territorio, che avevano auspicato che le auto, durante i giorni di week end, fossero incanalate su altre direttive di marcia lasciando il centro libero e più sicuro. Purtroppo l’investimento di un pedone, avvenuto nei giorni scorsi, ha fatto accelerare i tempi di emanazione dell’ordinanza. Ad emetterla è stato il vice comandante, Bartolomeo Fantasia, che in questi giorni ha le funzioni di comandante. Infatti, con l’ordinanza 170 della polizia locale si è colmato il gap causato dalla prima ordinanza, la 160, che non aveva tenuto conto della moltitudine di gente presente durante i fine settimana a Mesagne. Pertanto, dallo scorso 26 giugno e fino al prossimo 5 settembre è stato istituito il divieto di circolazione e di sosta su ambo i lati a qualsiasi tipo di veicolo a motore, dalle ore 19,30 alle ore 24, solo nei giorni di sabato e domenica, nelle due invasature di piazza Vittorio Emanuele II re d’Italia, quella in ingresso verso l’arco della Porta Grande e quella in uscita verso la chiesa dell’Immacolata, ad eccezione delle deroghe previste e regolamentate da specifico pass. Restano invariate le disposizioni precedenti, emesse con ordinanza 160, per la zona a traffico limitato nel centro storico, nel perimetro delimitato dalle vie Federico II Svevo, piazza Vittorio Emanuele II, via Manfredi Svevo e piazza Garibaldi, nonché in via Granafei, lato villa comunale, dalle ore 19,30 alle ore 24.
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Ospedale di comunità a Latiano, Amati: “Partita la richiesta di autorizzazione alla Regione. Entro estate via libera”
“Pure a Latiano ci potrà essere un Ospedale di comunità. È partita oggi la richiesta di autorizzazione alla Regione, per una struttura sanitaria da allocare presso il Pio Istituto Caterina Scazzeri, messo a disposizione gratuitamente dal Comune. Spero che in poche settimane si possa ottenere l’autorizzazione, per poi avviare i lavori di adeguamento e partire con questa utilissima innovazione sanitaria”. Lo comunica il presidente della commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Si tratterà di un Ospedale di comunità con 14 posti letto, in aggiunta a quelli già in funzione di Cisternino, Ceglie Messapica, Fasano, Mesagne e San Pietro Vernotico, per un totale complessivo di 46 posti letto attivi, che diventeranno 80 non appena saranno terminati i vari lavori di ristrutturazione in corso.
A questi già in funzione si sommano quelli già autorizzati di San Pancrazio Salentino, di prossima attivazione, e di Brindisi-Di Summa in attesa di finanziamento per la realizzazione dei lavori di adeguamento. A pieno regime e sulla base della attuale programmazione, dunque, la Asl di Brindisi potrà contare su 8 Ospedali di comunità per un totale di 125 posti letto.
Nel ringraziare la Direzione generale della Asl per l’impegno, c’è da dire che in Puglia non ci sono esperienze simili per concentrazione assistenziale territoriale; una grande novità d’impegno, dedizione e lungimiranza.
Ringrazio il Comune di Latiano e l’Amministrazione comunale per la disponibilità dimostrata nella concessione gratuita della bellissima struttura ove sarà collocato l’ospedale, prova ulteriore di un mutato approccio all’assistenza sanitaria; la rete dell’assistenza ha infatti bisogno di grandi ospedali per malattie tempo-dipendenti e di alta-media complessità, congiunti a una capillare dislocazione di presidi di cura territoriale come gli ospedali di Comunità”.
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SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, -9MLN METRI CUBI D’ACQUA IN 7 GG; SALENTO TRA ZONE A MAGGIORE SOFFERENZA IDRICA
La Puglia perde 9 milioni di metri cubi d’acqua dai bacini utili alla piena attività irrigua in una settimana, ma è in Salento la punta dell’iceberg, perché entra nel report di Maggio dell’EDO (European Drought Observatory) come una tra le zone in maggiore sofferenza idrica, con il conto salato del dissesto idrico in Puglia di oltre 300 milioni all’anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, sulla base dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche che segnala il caso dell’incompiuta diga di Pappadai in provincia di Taranto, che una volta ultimata andrebbe a servire l’Alto Salento, ancora oggi irrigato esclusivamente con pozzi e autobotti, con i volumi invasati che scendono a 4,42 milioni di metri del 2021 dai 5,04 del 2020, a testimoniare una condizione peggiore dell’anno scorso, quando una forte siccità condizionò pesantemente l’economia agricola della Puglia.
A risentire è tutto il settore agricolo nel 2021 divenuto rovente – denuncia Coldiretti Puglia - con 9milioni di metri cubi di acqua in meno, con le albicocche, l’uva e le ciliegie scottate dal solleone e i frequenti incendi, oltre 30 al giorno solo in provincia di Lecce, che mandano in fumo migliaia di ulivi ormai secchi a causa della Xylella e i 70 roghi dei campi di grano nel foggiano. Stanno soffrendo il caldo gli animali nelle stalle – spiega Coldiretti Puglia - dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 15% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali.
Alla diminuzione esponenziale di acqua si aggiungono i disservizi dei pozzi artesiani gestiti da ARIF, con i casi più eclatanti – aggiunge Coldiretti Puglia – a Conversano dove il pozzo è fermo da oltre 20 giorni a causa di un guasto alla pompa di sollevamento, con l’evidente danno per le aziende zootecniche della zona, dove l’erogazione di acqua risulta importantissima al fine di soddisfare le esigenze agricole e soprattutto quelle del bestiame.
Per i pozzi ubicati in agro di Noci relativi agli impianti irrigui di Scarciullo, Madonna della Scala e Perrotta l’erogazione è a singhiozzo, mentre in agro di Triggiano l’impianto di Fringuello non è funzionante e gli impianti Paradiso, Torrelonga, Pennalatorta di Via Capurso e Via Noicattaro necessitano di manodopera straordinaria e ordinaria al fine di sostituire componenti della rete idrica ormai esausti e logori, tali da non permettere una corretta erogazione dell’acqua.
“Le opere non possono restare eterne incompiute e vanno sfruttate al meglio tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare politica irrigua e di bonifica integrale in Puglia. Un lusso che non ci si può permettere in una situazione in cui con l’emergenza Covid l’acqua è centrale per garantire l’approvvigionamento alimentare in uno scenario globale di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti e speculazioni che spingono la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
La mancanza di una organica politica di bonifica e irrigazione – aggiunge Coldiretti Puglia – comporta che lo stesso costo dell’acqua sia stato e continui ad essere caratterizzato da profonde ingiustizie. Per questo vanno rivisti gli accordi fatti con la Regione Basilicata, circa il ristoro del danno ambientale e con la Regione Molise per la realizzazione di una condotta di 10 km per drenare acqua dall'invaso del Liscione fino all'invaso di Occhito.
Necessaria una stretta – insiste Coldiretti Puglia - per non perdere le risorse e avviare immediatamente nel 2021 il complesso piano per le infrastrutture irrigue in Puglia e le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, con la costituzione di un tavolo regionale istituito dall’assessore regionale all’Agricoltura Pentassuglia per avviare un monitoraggio capillare e costante delle azioni richieste e messe in campo, secondo una tempistica certa.
“Per cogliere una opportunità unica Coldiretti ha elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile – aggiunge Muraglia - per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie, con una esigenza resa necessaria dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua”.
E’ inoltre necessario – aggiunge Coldiretti Puglia – reinserire nel P.N.R.R. il miliardo di euro per le forestazioni pedecollinari ed i 500 milioni per la digitalizzazione delle reti idriche. Questi interventi migliorerebbero la condizione soprattutto di territori difficili, invertendo la tendenza al loro abbandono, riducendo il divario fra aree del Paese, grazie all’insediamento di nuove attività produttive.
Il piano della Coldiretti sulle risorse idriche per il Recovery Plan punta alla transizione verde in modo da risparmiare il 30% di acqua per l’irrigazione, diminuire il rischio di alluvioni e frane, aumentare la sicurezza alimentare dell’Italia, garantire la disponibilità idrica in caso di incendi, migliorare il valore paesaggistico dei territori e garantire adeguati stoccaggi per le produzioni idroelettriche green in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni dell’UE per il 2030. Un progetto ideato ed ingegnerizzato e poi condiviso – conclude la Coldiretti Puglia - con ANBI, Terna, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti con il coinvolgimento anche delle Università.
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MESAGNE - POLIZIA DI STATO: SOGGETTO DENUNCIATO PER ACCENSIONI ED ESPLOSIONI PERICOLOSE
Nella mattinata odierna a seguito della segnalazione di numerosi cittadini e di accertamenti effettuati dalla Polizia Amministrativa del Commissariato di P.S. Mesagne veniva denunciato all’A.G. un soggetto cinquantunenne di Brindisi, per il reato di cui all’art. 703 c.p. accensione ed esplosioni pericolose.
Nello specifico nella notte appena trascorsa, precisamente alla mezzanotte di ieri 27 giugno, senza nessuna autorizzazione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, in una pubblica via di Mesagne e a pochi metri quindi da diverse abitazioni, al termine dei festeggiamenti di un compleanno venivano accesi e fatti esplodere fuochi pericolosi (fuochi pirotecnici).
Nella mattinata odierna personale della Polizia di Stato dell’Ufficio Amministrativo del Commissariato di P.S. di Mesagne, acquisivano dei filmati che riprendevano l’esplosione dei predetti fuochi pirotecnici e, dopo aver assunto le dichiarazioni di persone informate sui fatti, deferiva all’A.G. in stato di libertà l’autore dell’esplosione dei fuochi pericolosi.
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Per il quarto anno consecutivo gli Uffici del Tribunale e della Procura della Repubblica di Brindisi restano senza aria condizionata.
Di conseguenza il personale dipendente è costretto a svolgere la propria attività lavorativa aggiungendo al disagio per le misure di sicurezza da attuare quotidianamente per l’emergenza COVID ancora in atto ( vedi focolaio variante indiana a Brindisi) quello per far fronte agli innumerevoli e gravosi adempimenti a temperature proibitive.
Il picco delle altissime temperature con caldo africano registrate in queste ultime settimane a Brindisi ha di fatto trasformato i predetti Uffici in veri e propri FORNI in cui si celebrano processi in aule di udienza roventi con tutti i rischi immaginabili per la salute di dipendenti e utenti.
Le scriventi OO.SS. di categoria, come ogni anno, si sono subito prodigate a segnalare la problematica evidenziandone i risvolti negativi e preoccupanti sulla salute dei dipendenti e dell’utenza costretta a frequentare le aule di udienza.
E’ noto che gli impianti di climatizzazione dei locali del Tribunale e della Procura della Repubblica di Brindisi ( adiacenti) sono vetusti e in parte irrimediabilmente compromessi.
Purtroppo a distanza di 4 anni non si è ancora intervenuti per la risoluzione del problema che associato alle temperature proibitive estive espone gli operatori della giustizia e l’tenza a rischi seri per la salute.
E’ fuor di dubbio che le temperature torride di queste ultime settimane in Puglia impongano soluzioni urgenti e non più procrastinabili.
CGIL, CISL e UIL chiedono, pertanto che si attivino iniziative urgenti per il ripristino dell’impianto di climatizzazione presso gli Uffici del Tribunale e della Procura di Brindisi e di notiziare in merito in quanto si vorrebbe evitare che un altro anno trascorra invano e se ne ritorni poi a parlare nell’estate 2022.
Nelle more CGIL CISL e UIL hanno chiesto di intervenire con urgenza anche ricorrendo all’acquisto di apparecchi di refrigerazione mobili e di evitare di far permanere il personale e l’utenza nei locali sprovvisti di aria condizionata almeno nelle ore più calde della giornata.
Per tutto quanto innanzi è stato proclamato lo Stato di agitazione del personale dipendente preannunciando che in assenza di soluzioni idonee a breve si avvierà la procedura di raffreddamento del conflitto presso la locale Prefettura e ulteriori iniziative idonee per la tutela di dipendenti e utenza.
LE SEGRETERIE TERRITORIALI
STELLA VERARDI BARBERA
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PTA Ceglie Messapica, Caroli: “Finalmente la delibera della Asl che stanzia 800mila euro, ora subito il cantiere”
PTA Ceglie Messapica, Caroli: “Finalmente la delibera della Asl che stanzia 800mila euro, ora subito il cantiere” |
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Nota del Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli. --------------- Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. Per scriverci e interagire con la redazione contattaci |
Brindisi capitale mondiale della solidarietà umanitaria
G20 – ARESTA (M5S) : “DOMANI BRINDISI CAPITALE MONDIALE DELLA SOLIDARIETA’ UMANITARIA”.
“Abbiamo voluto ostinatamente che questo G20 presieduto dall’Italia si tenesse nel nostro Mezzogiorno. Il Ministro Luigi Di Maio ha lavorato con grande determinazione affinché questo avvenisse. Dopo Matera e Bari domani tocca alla nostra Brindisi ospitare il summit su un tema decisivo nelle relazioni internazionali: quello dell’assistenza e della solidarietà umanitaria. Sul campo Brindisi e la sua provincia si sono conquistati il ruolo di capitale mondiale della solidarietà umanitaria con la base Onu di San Vito dei Normanni. È qui che agisce il cuore operativo del World Food Programme delle Nazioni Unite, nel 2020 non a caso insignito del Nobel per la pace, ed è da qui che partono i soccorsi e gli aiuti nei confronti delle popolazioni colpite da catastrofi naturali o provocate dall’uomo. Da pugliese e da cittadino italiano sono orgoglioso che la mia terra e il mio Paese siano in prima linea in questo fondamentale ruolo.” Lo afferma, in una dichiarazione, Giovanni Luca Aresta, parlamentare e capogruppo del M5S in Commissione Difesa.
“Contrariamente ad alcuni summit del passato – prosegue Aresta - le riunioni del G20 rappresentano ben oltre la metà della popolazione mondiale ed hanno assunto negli anni un ruolo sempre più rilevante nell’affrontare le sfide globali, grazie a questa ampia rappresentatività. La Presidenza italiana si è caratterizzata per questo carattere includente e l’incontro di domani tra i ministri degli Esteri e della Cooperazione Internazionale sarà una straordinaria occasione per rilanciare le politiche di lotta alla povertà, e alla fame su scala mondiale.”
“Nel dare il benvenuto a Brindisi e augurare buon lavoro ai Ministri e alle delegazioni diplomatiche, al direttore del World Food Programme David Beasley e alle rappresentanze del vasto mondo della solidarietà e della cooperazione internazionale, non posso che complimentarmi con il nostro Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio per lo straordinario lavoro fatto e per la condivisibile scelta di orientare la comunità internazionale verso questo importante tema” ha concluso Aresta.