Redazione
Mesagnese vende auto di cui è il custode
Erchie. Vende l’autovettura sequestrata affidatagli in custodia, denunciato.
I Carabinieri della Stazione di Erchie, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato stato libertà un 48enne di Mesagne per sottrazione di cose sequestrate. In particolare, l’uomo ha venduto un’autovettura sottoposta a sequestro amministrativo per la quale era stato nominato custode giudiziario.
ENTRA IN VIGORE IL NUOVO REGOLAMENTO
CONTESSA (ANCE) SUL CARO-MATERIALI: “FINALMENTE PRIMI RICONOSCIMENTI DAL GOVERNO NAZIONALE. MA E’ SOLO UN PRIMO PASSO”
Il Presidente di ANCE Brindisi (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Angelo Contessa ha preso parte a Bari ai lavori del consiglio generale di ANCE Puglia per l’approvazione del bilancio consuntivo 2020 e del bilancio preventivo 2021 e per una valutazione dell’attività svolta nell’ultimo anno dall’Associazione.
Nel corso dei lavori i presidenti delle sezioni provinciali di ANCE Puglia hanno avuto modo di confrontarsi, in tele-conferenza da Roma, con il Vice Presidente nazionale dell’ANCE Domenico De Bartolomeo, su un tema di scottante attualità come quello del caro-materiali.
“L’ANCE è impegnata da settimane su questo problema – afferma Contessa – consapevole del fatto che l’intero comparto rischia conseguenze gravissime. L’aumento imprevedibile del costo delle materie prime, infatti, ha visto impreparate le stazioni appaltanti e solo adesso, grazie proprio alle sollecitazioni di ANCE, il Governo si è reso conto della gravità del problema ed ha annunciato il varo di misure a sostegno delle imprese. Ovviamente è solo un primo passo in avanti che non cancella i rischi di default del comparto edile e proprio per questo è importante che la nostra Associazione prosegua nell’azione di stimolo nei confronti del Governo. In questo contesto - ha concluso Contessa – si inquadrano le iniziative di protesta e di sensibilizzazione che ANCE nazionale ha intenzione di mettere in campo per le prossime settimane e che vedranno come palcoscenici proprio i nostri cantieri. Di tutto questo, ovviamente, terremo informati i nostri associati e tutti gli imprenditori di settore che vorranno sostenere le nostre azioni”.
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Colonie feline: qualche dato sull’attività del Servizio veterinario che si occupa di Sanità animale
Sono 413 le colonie feline censite nella provincia e 2.633 le sterilizzazioni effettuate dal 2016 ad oggi, a cura del Servizio Veterinario area A (Siav A) della Asl Brindisi. Gli interventi rientrano nell’attività di controllo e tutela della salute degli animali domestici e d’allevamento con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica e il benessere animale.
“La tutela dei gatti che vivono in libertà e la loro sterilizzazione – dice Beniamino De Laurentis, veterinario e direttore del Siav A – erano già previste dal 1995. Con legge regionale del 2020 è stata ulteriormente disciplinata l’attività, rafforzando la collaborazione tra Comuni, associazioni di protezione degli animali e privati cittadini, per l’individuazione delle colonie feline propedeutica agli interventi di tutela e controllo. Le colonie feline vengono censite e possono essere gestite da associazioni e cittadini previa comunicazione ai Comuni e ai Servizi veterinari. I gatti che vivono in libertà in colonie feline regolarmente censite, vengono sterilizzati dai servizi veterinari (Siav A) e reinseriti nel gruppo originario”.
Il Servizio di Igiene e Assistenza Veterinaria, afferente al Dipartimento di Prevenzione, comprende tre aree di intervento: Sanità animale (Siav A), Igiene degli alimenti di origine animale e loro derivati (Siav B), Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche (Siav C), attraverso una differente articolazione sul territorio per l’offerta delle varie attività.
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DA OGGI 1° LUGLIO AVVIO DOMANDE ASSEGNO UNICO TEMPORANEO
Da oggi 1° luglio è possibile presentare la domanda per la nuova misura di sostegno ai nuclei familiari con figli minori a carico che non hanno diritto all’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) di cui alla legge n. 153 del 1988.
I destinatari della misura sono:
- lavoratori autonomi;
- disoccupati;
- coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
- titolari di pensione da lavoro autonomo;
- nuclei che non hanno uno o più requisiti per godere dell’ANF.
L’assegno temporaneo sarà riconosciuto sulla base di requisiti di cittadinanza, residenza e domicilio con il figlio a carico e verrà erogato in funzione del numero dei figli e in misura decrescente all’aumentare del livello di ISEE(fino ad azzerarsi a 50.000 euro di ISEE ). Sarà preso in considerazione l’ ISEEminorenni in corso di validità del genitore in cui risulti presente il minore.
La domanda potrà essere presentata, dal 1° luglio e fino al 31 dicembre 2021 anche attraverso l’assistenza gratuita del Patronato Epaca della provincia di Brindisi.
Per le domande che saranno presentate entro il 30 settembre 2021 l’assegno temporaneo sarà riconosciuto dal mese di luglio 2021.
Il pagamento dell’assegno avviene, di norma, al genitore richiedente con accredito su conto corrente, bonifico domiciliato, carta di pagamento con IBAN , libretto postale intestati al richiedente. Nell’ipotesi di genitori separati legalmente ed effettivamente oppure divorziati con affido condiviso del minore, il pagamento è diviso al 50% tra i due genitori. In presenza di accordo tra i genitori separati o divorziati, il pagamento è effettuato all’unico genitore richiedente.
I percettori di Reddito di Cittadinanza non dovranno presentare domanda, la quota spettante di assegno sarà corrisposta automaticamente dall’INPS sulla carta di pagamento RdC.
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VIZZINO: IN SALVO L’INVESTIMENTO DELLA JINDAL A BRINDISI. FIRMATO L’ATTO DIRIGENZIALE DELLA REGIONE PUGLIA
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Conserve Italia Mesagne. Pronta a riassumere gli stagionali
In vista dell'imminente campagna del pomodoro, Conserve Italia si appresta ad assumere oltre 1.300 lavoratori stagionali che saranno impiegati, tra metà luglio e fine settembre, nei 5 stabilimenti italiani del Gruppo cooperativo dedicati alla produzione di polpe, passate, salse e sughi con i marchi Cirio, Valfrutta, Jolly Colombani e con i marchi della Distribuzione. La maggior parte delle assunzioni si concentra in Emilia-Romagna: nello stabilimento di Pomposa di Codigoro (Ferrara), è previsto l'ingresso di 445 stagionali per il solo periodo della campagna di trasformazione del pomodoro, mentre altri 105 lavoratori stagionali riguardano lo stabilimento di Ravarino (Modena). Quest'anno Conserve Italia gestirà anche lo stabilimento di XII Morelli di Cento (Ferrara), preso in affitto per due anni; qui è prevista l'assunzione di 100 lavoratori stagionali. Nello stabilimento di Albinia di Orbetello (Grosseto), dove viene conferito il pomodoro dei soci della Maremma toscana e dell'Alto Lazio, sono previste invece 225 assunzioni. Infine, nel sito produttivo di Mesagne (Brindisi), l'unico presidio del Gruppo cooperativo nel Mezzogiorno, ammontano a 375 i lavoratori stagionali che verranno assunti tra metà luglio e fine settembre, mentre altri 63 sono già stati assunti nei mesi scorsi. «La campagna del pomodoro rappresenta un momento decisivo per il nostro Gruppo - osserva il presidente di Conserve Italia, Maurizio Gardini - perché in poco più di due mesi lavoriamo il pomodoro 100% italiano conferito dai nostri soci agricoltori che lo coltivano in oltre 5.100 ettari presenti soprattutto in Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Puglia. Il pomodoro raccolto e lavorato in questo breve periodo verrà poi venduto nel corso dell'anno in oltre 80 Paesi grazie alla forza dei nostri marchi, a partire da Cirio e Valfrutta. L'assunzione di oltre 1.300 lavoratori stagionali ci permette quindi di rispondere alle esigenze della nostra filiera produttiva, assicurando la trasformazione del prodotto e al contempo fornendo opportunità occupazionali laddove operiamo».
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Ospedale Francavilla Fontana, Caroli: “Il dg Asl Br ha preso un impegno, presto la struttura sarà potenziata di nuovi posti letto”
Nota del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli.
“L’ospedale di Francavilla Fontana tornerà a essere un punto di riferimento per i brindisini. L’incontro-confronto con il direttore generale della Asl di Brindisi, Pasqualone, è servito infatti a strappare più di qualche promessa al fine di migliorare l’assistenza ospedaliera di una struttura sanitaria che serve un bacino di utenti molto importante.
Intanto, presto entreranno in funzione i 4 posti letto di terapia intensiva, mentre si stanno ultimando i lavori per rendere idonea l’area della Rianimazione, dove troveranno posto ben otto posti letto, per i quali saranno avviate, spero al più presto, le procedure per l’attrezzatura necessaria per ogni postazione.
Ma attrezzare bene all’interno l’ospedale non vuol dire lasciare in una condizione fatiscente l’esterno, l’immobile per troppi anni è stato dimenticato e ora necessita di lavori di ristrutturazione per dare dignità alla struttura sanitaria”.
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Grave atto intimidatorio. Distrutti 4 ettari di vigneto
Un grave atto intimidatorio si è verificato la notte scorsa a Cellino San Marco dove un’estensione di circa 4 ettari di vigneto, della rinomata “Masseria Li Veli”, è stata rasa al suolo con un trattore. La scoperta del danno è stata fatta al mattino dagli operai quando sono andati in azienda e hanno constatato quanto accaduto nella notte. Un fattaccio di criminalità organizzata che ha scosso oltre che i proprietari soprattutto la piccola comunità di Cellino San Marco che si è stretta intorno alla famiglia Falvo, proprietaria dell’azienda agricola, porgendo una sincera e granitica solidarietà.
Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Cellino e gli investigatori del comando provinciale che hanno rilevato i fatti e avviato le indagini. Nel 1999 la famiglia Falvo, originaria della Toscana e con oltre 40 anni di esperienza nel settore del vino, acquista e rifonda “Masseria Li Veli”, in territorio di Cellino San Marco lungo la provinciale per Campi Salentina, con la volontà di dare vita ad un progetto di grande qualità in Puglia, regione dalle antichissime tradizioni vitivinicole. La masseria sorge su un antico sito messapico dominante la piana fertile e solare del Salento. Il suo antico proprietario, il marchese Antonio de Viti de Marco, economista leccese di fama internazionale, professore universitario e deputato del Regno d'Italia, di Li Veli fece un'azienda vitivinicola presa a modello in tutto il Meridione. Oggi la masseria, impeccabilmente restaurata, è costituita da 330.000 metri quadrati di superficie di cui 3.750 comprendono uffici, zona ricettiva, locali di vinificazione, di invecchiamento e stoccaggio. Alla viticoltura sono destinati 33 ettari della proprietà, in cui prevale come forma di allevamento l’alberello pugliese.
L’azienda produce rinomati vini provenienti da uve di Negramaro, Primitivo, Susumaniello, Malvasia nera, Aleatico, Fiano e Verdeca. Quindi, una famiglia di produttori veraci che hanno mantenuto il volto della viticoltura tradizionale impiantando vigneti sia tipici locali sia internazionali. Purtroppo questo fermento di attività, che dà lustro non solo alla comunità di Cellino, ma all’intera Italia, è stata macchiata da un vile atto intimidatorio. Infatti, la notte scorsa un trattore è entrato in un vigneto di 40 mila etri quadrati e si è messo ad andare su e giù, a girare a destra e a sinistra, in un’orda distruttiva, fino a radere irrimediabilmente l’impianto. Il resto è cronaca già scritta con i carabinieri che rilevano l’atto intimidatorio e avviano le indagini. Fin qui la cronaca dei fatti. Poi c’è il disgusto per un atto concepito da menti criminali avulse a comprendere le difficili annate che l’agricoltura sta attraversando, i bilanci in rosso, il lockdown che ha prodotto danni ingenti, le difficoltà di pagare a fine settimana o mese le maestranze. Le decine e decine di famiglie che vivono grazie a questa presenza produttiva.
La voglia di mollare tutto e andarsene da questo territorio è reale. Al mandante del fattaccio e ai suoi sodali esecutori tutto ciò non interessa. Resta, nella comunità, lo schiaffo criminale cui, però, bisogna rispondere con la solidarietà verso i proprietari e col rimettere in piedi ciò che è stato distrutto. Alla magistratura e alle forze dell’ordine il compito di dare una corretta lettura dei fatti accaduti con una risposta altrettanto rassicurante per la comunità e per il tessuto economico che, davanti a questi atti di prevaricazione criminale, si sente smarrita.
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Covid - 19. Oggi 35 casi positivi in Puglia di cui 3 a Brindisi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 30 giugno 2021 in Puglia, sono stati registrati 7.213 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 35 casi positivi: 8 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 7 nella provincia BAT, 3 in provincia di Foggia, 9 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione.
3 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e attribuiti.
Non sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.676.021 test.
243.761 sono i pazienti guariti.
2.938 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 253.341, così suddivisi:
95.195 nella Provincia di Bari;
25.591 nella Provincia di Bat;
19.808 nella Provincia di Brindisi;
45.160 nella Provincia di Foggia;
26.928 nella Provincia di Lecce;
39.480 nella Provincia di Taranto;
813 attribuiti a residenti fuori regione;
366 provincia di residenza non nota.