Redazione
Coldiretti: necessario un piano contro i cinghiali
Serve una stretta per il selecontrollo della fauna selvatica con tempi certi per la predisposizione del Piano Regionale di gestione e controllo del cinghiale. E’ quanto ha chiesto Coldiretti Puglia, in una lettera inviata all’assessorato regionale all’Agricoltura, facendo riferimento alla convenzione sottoscritta tra gli ATC di Puglia e il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari che deve profilare il percorso per il contenimento dei cinghiali in Puglia.
E’ indispensabile – secondo Coldiretti Puglia – che il Piano regionale sia scritto e operativo entro giugno 2021, anche in considerazione della necessità di adottare misure idonee al controllo e contenimento della fauna selvatica, in particolare del cinghiale che arreca notevoli danni alle attività agricole, alla sanità e salubrità pubbliche e alla circolazione stradale.
“L’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che causano purtroppo anche vittime è il risultato della incontrollata proliferazione dei cinghiali In Puglia con circa 300 l’anno gli incidenti stradali causati dagli animali selvatici, soprattutto cinghiali, uno scenario aggravato dal lungo lockdown che ha svuotato le strade rurali e di città, consentendo una più libera circolazione dei selvatici. Bisogna intervenire subito e con determinazione contro l’invasione dei cinghiali con avvistamenti continui nelle aree del Parco dell’Alta Murgia e del Gargano, nella Murgia Barese e Tarantina, nel Subappennino Dauno, nei pressi della Foresta di Mercadante, fino ad arrivare ai centri urbani”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
I cinghiali i distruggono i raccolti agricoli, causano incidenti stradali ma a preoccupare – ricorda la Coldiretti regionale – sono anche i rischi per la salute provocati dalla diffusione di malattie come la peste suina. Particolarmente grave e ingestibile la situazione nelle aree rurali della Murgia barese e in Capitanata, soprattutto nell’area del Gargano dove l’habitat risulta particolarmente favorevole.
“Si tratta di una situazione insostenibile che sta provocando l’abbandono delle aree interne da parte della popolazione, con problemi sociali, economici e ambientali. Gli imprenditori agricoli ma anche gli automobilisti, gli autotrasportatori e gli avventori occasionali, stanno segnalando con sempre maggiore frequenza – denuncia Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia - i danni provocati da cinghiali che vivono e si riproducono principalmente nelle aree naturali protette ma che, inevitabilmente, sconfinano nelle aziende agricole, sulle strade limitrofe ed in prossimità dei centri abitati. In provincia di Foggia nel giro di dieci anni sono raddoppiati, mettendo a rischio non solo le produzioni agroalimentari e l’assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita di agricoltori e automobilisti”.
La proliferazione senza freni dei cinghiali – aggiunge la Coldiretti regionale – sta compromettendo l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali anche in aree di elevato pregio naturalistico. I cinghiali raggiungono i 180 centimetri di lunghezza, possono sfiorare i due quintali di peso e hanno zanne che in alcuni casi arrivano fino a 30 centimetri risultando assimilate a vere e proprie armi dalle conseguenze mortali per uomini e animali oltre a diventare strumenti di devastazione su campi coltivati e raccolti.
Oltre 6 italiani su 10 (62%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – hanno paura dei cinghiali e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata da questi animali. Una situazione arrivata al limite tanto che più di 8 italiani su 10 (81%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti incaricando personale specializzato per ridurne il numero.
Nelle edicole il numero di maggio di “Buone Nuove – l’altra informazione”, il periodico edito dalla Km707 Smart srls che porta le firme di due giornalisti di Mesagne: Cosimo Saracino e Tranquillino Cavallo.
Stralcio dell'Editoriale che potrete leggere nel nuovo numero:
"DESTINAZIONE MESAGNE”
Certo parlare di strategia turistica in un momento così delicato per la salute di tutti, non è proprio il massimo. Ma l’estate sta già arrivando e le attività di accoglienza devono avere una prospettiva di crescita. Nel frattempo
sono stati vaccinati con la prima dose circa il 30% dei mesagnesi.é…...
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Mesagne. Deve espiare 6 anni di reclusione per appropriazione indebita in concorso e tentata estorsione in concorso, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Bari nei confronti di un 51enne del luogo. L’uomo deve espiare la pena di 6 anni di reclusione per i reati di appropriazione indebita e tentata estorsione in concorso, commessi nel 2010 in Adelfia (BA). Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.
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Covid. Mesagne in lutto per la 22esima vittima
E siamo a quota 22. Infatti, dall'inizio della pandemia da Coronavirus la città di Mesagne oggi piange la sua 22esima vittima. Si tratta di un cittadino, professionista, di soli 53 anni che dopo aver combattutto la sua battaglia contro il virus si è arreso. Affinchè queste morti non siano state invane è bene che tutti comprendano che non è ancora il momento di abbassare la guardia, ma continuare ad adottare le misure di contenmento del virus. Resta basilare la vaccinazione.
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Vincenzo Maruzzella, candidato sindaco di Grottaglie per FdI
Dopo il trasferimento da Mesagne alla questura d Bari il vice questore aggiunto, Vincenzo Maruzzella, ha deciso di aderire alla proposta di candidatura a sindaco avanzata da Fratelli d'Italia. Maruzzella ha dimostrato la sua professionalità sia a Mesagne sia a Grottaglie, dove tutt'ora vive con la moglie e due figli, sia in altre realtà come Taranto, Cosenza, Jesolo solo per citarne alcune. Maruzzella è un cattolico praticante e fa parte del consiglio pastorale diocesano della Arcidiocesi di Taranto per la Vicaria di Grottaglie. A Gottaglie in molti credono che sia l'uomo giusto al momento giusto poichè con il suo carattere e la sua professionalità è riuscito a ricompattare intorno a lui le forze di centro destra. A Mesagne Vincenzo Maruzzella è ricorato con grande affetto.
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Ex mercato ortofrutticolo, sono 1391 i questionari compilati per il progetto di rigenerazione urbana #senzamuro
FASANO - Sono quasi 1400 i questionari compilati sul progetto di rigenerazione urbana dell’ex mercato ortofrutticolo #senzamuro. Per la precisione sono 1391 i cittadini che hanno risposto alle domande esprimendo così la propria opinione sulle migliori scelte da adottare per ridare vita all’area, abbandonata da oltre 20 anni. Compilando il questionario i cittadini hanno potuto lanciare idee e proposte partecipando così attivamente al progetto di rigenerazione. Le risposte sono in fase di elaborazione in queste ore e i dati saranno presentati alla città nei prossimi giorni in modo da condividere con tutta Fasano le ipotesi di riqualificazione dell’ex mercato. Il passo successivo sarà candidare il progetto di rigenerazione un finanziamento ministeriale che prevede l’assegnazione ai Comuni di contribuiti per iniziative di tale genere volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale.
L’area, la cui rigenerazione è sempre stata prioritaria per l’amministrazione Zaccaria, sarà ripensata in modo più organico e compatibile con il contesto, sarà resa più attrattiva e dotata di uno spazio verde polifunzionale da vivere ogni giorno dell’anno. La progettazione interesserà l’intero Aru 10: non soltanto l’area dell’ex mercato, ma l’insieme della rete viaria che circonda il mercato e le tante piazzette che sono presenti nella zona e che saranno riqualificate. «Ringrazio i tantissimi cittadini che hanno accolto il nostro invito e hanno dato il loro contributo in termini di idee e opinioni – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. Lo hanno fatto con impegno ed entusiasmo, segno che la sinergia tra istituzioni e cittadini può generare solo e sempre risultati proficui.
#senzamuro è il nome che abbiamo dato al progetto perché il nostro intento è quello di far diventare l’ex mercato uno spazio aperto, ma #senzamuro è anche l’idea che guida la nostra azione amministrativa, sempre disponibile al confronto e alla costruzione che ha nel «noi» il soggetto più importante». «La partecipazione così numerosa dei cittadini, che ringrazio per l’adesione e la celerità nel farci pervenire le risposte, è la dimostrazione di quanto l’area dell’ex mercato stia a cuore a tutta Fasano – dice l’assessore all’Urbanistica, Gianluca Cisternino –. Uno spazio che finalmente potrà rivivere e che ciascuno di noi potrà sentire proprio perché frutto di un contributo collettivo di idee. Il progetto definitivo da candidare al ministero sarà calibrato sui suggerimenti e le proposte ricevute in modo tale da dare forma a una proposta che possa rispondere ai bisogni reali della città, alle priorità dei cittadini e rigenerare un’area che appartiene a tutti e che potrà essere finalmente vissuta».
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Giornata internazionale contro l’Omofobia, la bandiera Arcobaleno su palazzo dell’Orologio
FASANO - La bandiera Arcobaleno su palazzo dell’Orologio contro ogni forma di pregiudizio, discriminazione e violenza basati sull'orientamento sessuale affinché la diversità sia sempre riconosciuta come un valore da difendere e da garantire.
In occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia l’amministrazione comunale ha accolto la proposta di Arcigay di esporre la bandiera Arcobaleno.
«Abbiamo ritenuto doveroso aderire a questa iniziativa e concedere il patrocinio con apposita delibera - dice il sindaco Francesco Zaccaria -. Questo per sottolineare la necessità, specialmente in questo momento storico in cui sono tantissimi gli episodi di bullismo omofobico, transfonico, bifobico, di promuovere una coscienza liberale e democratica. I diversi sono ancora considerati entità misteriose, prede di violenza cieca e incomprensibile e la loro discriminazione è considerata opinione culturale. La strada sarà lunga e tortuosa ma una società che voglia dirsi “civile” ha l’obbligo di promuovere una imponente campagna di sensibilizzazione che cancelli per sempre atteggiamenti discriminatori e violenti, riconosca diritti e abbracci ogni diversità».
«Mi auguro che si possa sempre più organizzare, in maniera sinergica, attività di sensibilizzazione e di promozione di temi quali il rispetto delle differenze, l'accoglienza, il valore della ricchezza che è proprio nelle diversità, l'amore - dice l’assessore alle Pari Opportunità, Cinzia Caroli -. Mi piacerebbe, in questo 17 maggio soprattutto, esprimermi in termini di costrutti positivi che, a mio parere, vanno promossi sempre e a tutti i livelli in maniera chiara e fuori da ogni spirito polemico».
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Sconfitta interna per i ragazzi del Circolo Tennis Brindisi che ieri (domenica 16 maggio), nell’esordio del Campionato Nazionale a Squadre di Serie B1 Maschile, si sono arresi per 5 a 1 agli ospiti del Tennis Club Cagliari.
Sei gli incontri disputati (4 singolari e 2 doppi) dei quali un solo match di doppio vinto e una débâcle nella prima giornata di campionato che lascia i biancazzurri a zero punti in classifica.
Nei singolari: Nicolò Crespi (Brindisi, classifica 2.4) è stato sconfitto da Jules Quentin Marie (Cagliari, classifica 2.3) 6-1/6-1; Matteo Giangrande (Brindisi, classifica 2.5) è stato sconfitto da Roberto Binaghi (Cagliari, classifica 2.5) 6-7/6-3/6-3; Maciej Rajski (Brindisi, classifica 2.4) è stato sconfitto da Emiliano Maggioli (Cagliari, classifica 2.2) 6-4/6-7/6-1; Paolo Cristofaro (Brindisi, classifica 2.7) è stato sconfitto da Nicola Porcu (Cagliari, classifica 2.5) 6-3/6-2.
Nei doppi: Giangrande/Tarlo (Brindisi, classifica 2.5 e 2.8) sono stati sconfitti da Maggioli/Marie (Cagliari, classifica 2.2 e 2.3) 6-0/6-1; Crespi/Rajski (Brindisi, entrambi classifica 2.4) hanno battuto Porcu/Sanna (Cagliari, classifica 2.5 e 2.8) 6-2/6-3.
«L’esordio interno con sconfitta brucia particolarmente – ha affermato nel post gara Vito Tarlo, capitano del C.T. Brindisi -. Al di là del risultato finale, abbiamo giocato bene, siamo riusciti a dire la nostra contro una squadra (Cagliari, ndr) molto forte e ben attrezzata, che esprime un tennis di altissimo livello sia in singolare che in doppio e punta alla promozione in A2. Peccato per i singolari di Rajski e Giangrande, entrambi sconfitti al terzo set, ci è mancato un pizzico di tenacia e di forza mentale in più, ma pazienza. Adesso dobbiamo smaltire questa sconfitta e ritrovare la concentrazione per la prossima gara».
Domenica prossima (23 maggio) prima trasferta per i biancazzurri che affronteranno i padroni di casa del Circolo Tennis Vicenza.
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SANITA’ IN PUGLIA – E’ PARTITA LA “CAMPAGNA DI CONOSCENZA” DEI POPOLARI CON EMILIANO
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